Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il Giglio Verde (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1787)

elisabeth 11-12-2011 10.23.03

Rimanere sospesi.....e vorticare velocemente in una bolla di sapone, dove tutto e' ovattato e solo il battito veloce del cuore fa da suono a tutto quello che sembra legarsi alla realta'..........il primo bacio della mia vita......cosi' intenso ed importante che quando tutto fini' e potei guardare gli occhi di Emile........" Avere fiducia in voi ? ....sono settimane che vi corre dietro senza sapere dove andro' a finire......"...poi mi venne da ridere....l'imbarazzo era forte..." Emile...siete un uomo fortunato..nel giro di niente avete una moglie e una figlia, devo dire che la sorte vi ha fatto un bel regalo.....".....Andammo cosi' da Padre Adam, il quale non era visibilmente molto felice....ci sposo'.....mi sentii davvero strana, ero legata ad un uomo per la vita...un uomo che amavo, una bimba che adoravo. Si dice che i viaggi iniziano per bizzarri scopi e poi finiscano per le vie dell'anima....c'eravamo incontrati per un assurda zuffa e guarda dove ci aveva portati, il bacio dopo la benedizione di Padre Adam, eravamo una famiglia ora.in lontananza una voce.....la nave era pronta a salpare

Guisgard 12-12-2011 01.00.56

Altea fissava quel ritratto.
L’immagine dipinta era quella di un nobile dal portamento fiero e dall’alto lignaggio.
Il suo sguardo era inquieto e malinconico e sembrava guardare oltre l’orizzonte, come se fosse in cerca di qualcosa perduto in lontananza.
Era immerso in un bucolico scenario e indossava abiti da caccia.
Al dito aveva un anello e nel vederlo Altea si accorse di uno strano particolare.
Sull’anello, infatti, vi era inciso il simbolo del Giglio Verde.
La mano era coperta dalla penombra e dunque l’anello non era facilmente riconoscibile con quel suo misterioso simbolo.
“Milady…” entrando Jalem nella sala “… vedo che non avete toccato la tisana… è ancora calda, vi consiglio di berla…” la fissò “… lord Tudor non è al Belvedere, ma tornerà tra poco… nel frattempo lo aspetteremo qui…” e chiuse le porte della sala, restando con lei al suo interno.
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Guisgard 12-12-2011 01.08.00

Daniel era nel faro.
Attorno a lui c’era solo il silenzio della notte.
Ma il suo animo era tormentato da visioni ed allucinazioni.
In quel momento entrò Hagus.
“Un tempo” disse “quelli come te venivano bruciati vivi, o rasati e rinchiusi in un monastero.” Lo fissò. “Fossi in te ci andrei piano con quei tuoi… giochetti.” Accennò un sorriso. “Senza dimenticare che ogni volta usi quei tuoi, diciamo, poteri, finisci col perdere le forze. Ed è pericoloso restare in balia di sconosciuti.” Gli diede la mano e lo aiutò ad alzarsi dal letto. “Ora impiccheremo lord Carrinton. Ricordi tutte le volte che ti fece frustare e rinchiudere? Beh, ora avrai soddisfazione. Abbiamo scoperto che era una spia di Missan… un traditore, un uomo che ha aiutato i nostri nemici a mandare a morte nobili e chierici.”

Guisgard 12-12-2011 01.24.47

Il bacio tra Emile ed Elisabeth sancì la loro unione.
Poi il segnale: la Satrapia stava per partire.
“E’ il momento…” disse Emile ad Elisabeth e a padre Adam. “Accarezzò la piccola Maria. “Andate, il capitano vi sta attendendo.” Aggiunse.
“Ma voi?” Stupito il chierico.
“Io non ho ancora finito qui…” rispose Emile “… voglio accertarmi che anche il resto dei miei compagni sia in salvo. Padre… vi affido Elisabeth e la piccola Maria… so che veglierete su di loro fino al mio ritorno.”
Il chierico annuì.
“Andate, la nave attende solo voi per partire…” fissandoli Emile.

Guisgard 12-12-2011 01.32.01

Fountaine, Parsifal e i due assistenti del cacciatore di taglie ripresero il cammino.
Attraversarono l’umida campagna inglese, in un paesaggio reso incerto dal buio della notte e sbiadito dalla leggera nebbia che, come un velo, copriva ogni cosa.
Ad un tratto, lungo la strada, avvistarono una debole luce.
Era una locanda.
Decisero così di passare la notte in quel luogo.

Guisgard 12-12-2011 01.58.33

Missan fece cenno ai soldati di caricare i due prigionieri sul carro dei condannati a morte.
“Andiamo, grande eroe!” Con disprezzo Renart. “Dopo i baci della tua bella, ora troverai quello del boia! E scommetto che non sarà altrettanto piacevole!”
“Sei divertente.” Sorridendo Guisgard. “Devi essere una specie di buffone per allietare gli ultimi istanti dei condannati, immagino. Questo ruolo secondo me ti si addice di più, in confronto a quello del bell’innamorato…”
“Avresti voluto interpretare tu l’eroe romantico, vero?” Spintonandolo nel carro Renart. “Beh, sei arrivato tardi, pallone gonfiato! L’unica donna che troverai ad attenderti sarà madonna Morte!”
“E questa dove l’hai letta?” Sarcastico Guisgard. “Nell’ultimo copione che hanno tentato di farti imparare? Dammi retta, sei più credibile come comico…” fece come a volersi avvicinare al suo orecchio “… ed è per questo che ti ucciderò per ultimo…” sussurrò.
“Cammina, bastardo!” Sbottò Renart, spintonando di nuovo l’inglese.
E saliti su i due prigionieri, il carro uscì dalla caserma.
“Capo…” mormorò l’altro prigioniero “… perché sei tornato qui? Dovevi lasciarmi morire… almeno ti saresti salvato tu…”
“Dimentichi, amico mio, che sono io a dare gli ordini e a decidere per tutti.” Sorridendo Guisgard. “Ti hanno torturato?” Fissandolo.
“Si, ma non ho rivelato nulla della banda, capo…”
“Lo so.” Rispose Guisgard. “Lo so, amico mio…”
Il carro aveva ormai lasciato Ostyen ed era quasi giunto sul luogo dell’esecuzione.

elisabeth 12-12-2011 11.29.00

La partenza.....Emile stava facendo qualcosa che non rientrava nei miei disegni......"....Aspettate un attimo ..Emile forse io non sono stata abbastanza chiara, io non prendero' quella nave neanche morta se voi non ci salirete con me e Maria...... io non intendo andare da nessuna parte senza di te, i tuoi compagni ?...bene andiamoli a cercare.....Padre Adam voi che fate...andate a Calais o pensate di stare con noi a riunire la combriccola......".......Avevo Maria avvolta in una sacca legata tra la spalla e la schiena...cosi' che potessi avere le mani libere......e guardavo Emile con uno sguardo talmente furente che avrei potuto bruciarlo....ma la magia non potevo utilizzarla...non era il momento......ma lui sapeva e lo sapeva bene......." Caro Maritino....siamo marito e moglie nella buona e nella cattiva sorte.....ricordateglielo Padre..lo ha gia' dimenticato..."....

Altea 12-12-2011 11.34.15

Mi avvicinai di più a guardare ogni minimo particolare di quel ritratto, il giovane era altero, forse apparteneva alla casata dei Tudor, quando scorsi un particolare, alla mano vi era un anello, e mi accorsi con attenzione che portava...lo stemma del Giglio Verde..trasalii, ad un certo punto fui della convinzione che tutta la casata dei Tudor appartenesse a questo gruppo, ma ricordo Orlando ne parlava con benevolenza del milord.
Vidi arrivare Jalem e guardò la tazza ancora piena, mi diede la brutta notizia che il milord non era a casa.
"Scusatemi messere, ma sono cosi agitata..che non mi sento nemmeno di bere un goccio d'acqua." Lo fissavo e pensavo se quell'uomo fosse dalla mia parte. "Jalem, chi è questo ragazzo dipinto nel ritratto? Guardate porta lo stesso stemma nell'anello di quella banda di cui siamo stati vittime..il Giglio Verde. E a tal proposito, se aspettiamo qui il ritorno di Lord Tudor penso che Lord Carrinton potrebbe già essere morto, è uno contro altri uomini, e penso questo non sia comportamento da nobili cavalieri..combattere contro un unico cavaliere. I loro modi sono pari a quelli...che lessi nel libro sui Ginestrini. Chiedete a qualche guardia di venire in mio aiuto, altrimenti datemi una spada e andrò io stessa a salvare mio marito".

Parsifal25 12-12-2011 13.07.59

Ciò che vivemmo in quei giorni al Monastero non riuscivo a cancellarlo dalla mia mente... il volto di quella donna così leggiadra e soave rimase impresso nella mia mente, le sue parole risuonavano ancora nelle mie orecchie " L' Inferno era già qui".... soffermandomi a riflettere sul male che imperversa questo mondo..... talune volte sembra che non vi sia nessuna via d'uscita per ciò che un tempo erano i dettami dell'uomo: virtù, coraggio, onestà e lealtà.... "siamo rimasti in pochi".... sussuraì.....

Guisgard 12-12-2011 14.19.47

Emile fissò Elisabeth.
“Ho un compito da portare a termine…” disse alla donna “… ho un debito col Giglio Verde… vedi, lui una volta mi salvò la vita… ora io devo sdebitarmi… ho condotto qui padre Adam, ma ora devo accertarmi che il resto della banda sia in salvo…” la guardò negli occhi “… Elisabeth… se non farò quest’ultima cosa, non potrò mai dirmi un uomo libero e non sarei mai felice con te e Maria… “
“Madame…” intervenendo padre Adam “… la bambina deve essere la vostra priorità… tornare con lei a Ostyen è quasi un duplice suicidio… avete detto di voler farle da mamma… bene, allora pensate al suo bene…”
“Il padre ha ragione, Elisabeth.” Fece Emile. “Ora ti imbarcherai con padre Adam e con Maria. Se Dio vorrà ci rivedremo in Inghilterra.” La strinse forte. “Andate ora…”


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