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Guisgard ascoltò Dacey e poi sorrise.
Quel suo solito sorriso, tra l'irriverente e l'indifferente. “Avete buon orecchio noto.” Disse annuendo. “Ebbene si, parlavo del nostro affare e dei soldi che potrebbe fruttare.” Cambiò espressione e divenne serio. “Ma naturalmente non ho fatto il nome della principessa Dacey. Non sarò un gentiluomo, ma neanche una canaglia. Non vendo la vita della gente e neanche la metto in pericolo. Né per un milione di Taddei e neanche per dieci. Contenta? O sospettate anche di me?” |
Il pilota fu portato in infermeria e poi subito in sala operatoria.
“Gwen...” disse Fermer “... prepara tutto l'occorrente... lo opereremo... è l'unica possibilità di salvarlo...” e si preparò anch'egli. |
"Lasciamo perdere la mia bellezza, infatti abbiamo in comune un argomento molto più interessante... sono contenta che alla fine Zac sia solo uno stupido, è un pensiero in meno. Veniamo a noi, adesso... sono certa che il Novalis fino a due giorni fa si trovasse al vecchio rottamaio. Il tipo che si trova lì dentro andrebbe controllato. Io finito qui andrò a fare un altro sopralluogo, sempre che lo zoppo non sia lì, altrimenti mi toccherà andarci stanotte. Sarebbe possibile procurarmi una motocicletta? Devo potermi spostare in tranquillità... Dobbiamo assolutamente ritrovare quell'aereo, questa maledetta guerra deve finire..."
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<< Pensavo che tutti noi dovessero mantenere il riserbo su questo affare... >> dissi debolmente guardandolo.
<< Devo per forza fidarmi di voi, se no chi altro mi rimane...>> |
Quando arrivammo in infermeria, Fermer mi diede l'ordine di preparare la sala operatoria e io andai di corsa, preparando tutto più in fretta possibile.
"È pronta, possiamo operarlo" tornando da Fermer e dando un'occhiata al pilota. Intanto io avevo portato in sala operatoria anche i miei preparati e rimedi, non si poteva mai sapere. |
“Lo chiedo perchè la Gran Duchessa di Animos, zia del defunto re, vive da anni ad Afralignone.” Disse Leones ad Altea. “Lasciò il suo paese per un viaggio diplomatico che sarebbe dovuto durare un anno o due. Ma poi esplose la rivoluzione e non vi fece più ritorno. Immagino che se qualche nobile sia riuscito a fuggire dal vostro ducato abbia raggiunto anch'egli Afralignone, visto che ormai solo quel paese si è rifiutato di riconoscere la Repubblica Popolare di Canabias.”
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“Giusto.” Disse Guisgard a Dacey. “Ed infatti io non ho mai fatto il nome di Dacey. Ho solo parlato di soldi. Che potrebbe mai pensare che cinque pazzi cercano di far resuscitare una principessa dalla steppa usando una cameriera?” Rise. “Guardatemi...” avvicinandosi a lei e con le dita, delicatamente, sollevandole il mento per farla guardare i suoi occhi “... siamo nella stessa barca... se riusciremo ne guadagneremo tutti, altrimenti andremo tutti a fondo.” Sorrise. “Comunque potete venire con me all'ufficio postale se volete, così capirete che non ho secondi fini.” Facendole l'occhiolino.
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“Certo.” Disse Lucors a Gaynor. “Avrete la motocicletta. Ma al rottamaio vi accompagnerà Hodog. Così se troverete lo zoppo saprà farlo parlare lui. Ok?”
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L'operazione iniziò.
Fermer operò quel pilota e Gwen restò ad assisterlo. Durò tre lunghe ore. Le condizioni di quell'uomo erano disperate e le ustioni erano gravissime. Alla fine il medico uscì stremato dalla sala operatoria. “Di più non possiamo fare...” disse all'infermiera “... dobbiamo solo aspettare... e tu sei stata davvero brava...” sorridendole. |
Icarius non disse nulla a quelle parole di Clio.
Però, giunti ormai alla base, videro un incendio in mezzo agli hangar. “Ehi, guardate...” disse Palos “... un aereo in fiamme... cosa sarà successo?” E atterrarono. |
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