Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   La leggenda della Pieve di Monsperone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2537)

Guisgard 13-05-2018 00.30.56

Nella stessa si sentivano ormai solo i gemiti di Aegos che incapace di continuare quella recita, quella farsa lasciva, era completamente perso ed abbandonato a quel gioco proibito ed immorale.
Lei lo deliziava col calore della sua bocca accogliente, calda, generosa, accalorando la sua eccitazione e portandolo ad una mascolinità estrema.
Più giocava con la virilità dello stalliere, più in modo invitante muoveva il bacino riflesso nello specchio, quasi sapesse così di provocare il suo padrone.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta della stanza.



Altea spinse la porta socchiusa ed entrò.
Si voltò di scatto allora un vecchio dal volto rugoso e lo sguardo incanutito.
“Voi piuttosto...” disse fissandola “... chi siete? Cosa ci fate qui? Non sapete è proprietà privata?”



Elv rispose con un caldo bacio, avvolgente e profondo, quasi volesse penetrare sin dentro Gwen.
Le sue dita affusolate scivolarono allora sul corpetto di lei, sbottonato nel suo promo bottone, ma che racchiudeva ancora i bianchi seni della vampira ben stretti.
Un dito di lui penetrò nella piega della scollatura, insinuandosi fra i bianchi seni di lei, muovendosi poi piano.
Intanto la baciava, cercando le sue labbra, assaporandole e rincorrendo la sua lingua ancora calda per qual sangue vivo da poco succhiato.
“Anche io...” disse lui “... da morire...”



il barone prese la mano di Dacey e la baciò.
Prima in modo leggere, quasi solo accennato, con le sue labbra che sfiorarono appena la pelle di lei.
Poi quel contatto divenne più caldo, più intenso e la sua bocca indugiò per un istante ancora su quella mano.
Allora i suoi occhi neri al punto da confondersi con la notte e le sue ombre si alzarono verso il volto di Dacey.
“Allora preferisco non proferire più parola se ho questo potere...” disse “... ammutolirvi? Le schiave restano in silenzio. Le prostitute forse e persino le preferite dei re e dei principi... voi invece? Cosa siete Dacey?” Senza smettere di guardare i suoi occhi. “Cosa vuoi essere tu, Dacey? Una succube? Una devota? O magari rapita come Persefone e portata via, lontano?” Con i suoi occhi che, per un attimo sembrarono tingersi di un vermiglio scuro, profondo, quasi sacrilego, scesero piano sulla generosa scollatura dell'abito di lei.
Ed allora Dacey per un momento si sentì avvampare, il viso rosso, accalorato e nell'animo sentì come se avesse fatto una marachella, qualcosa di proibito.

Altea 13-05-2018 00.35.57

La sorpresa fu tanta nel vedere un anziano ricurvo a scrivere ma le sue parole mi stupirono e risposi balbettando..."Io sono la ...contessa Altea de Bastian...mi scuso" respirando piano per tenermi calma "Per essere venuta in una proprietà privata ma sono stata invitata, da un nobile..presumo il signore di questo castello" osservandolo con aria enigmatica e misteriosa.

Dacey Starklan 13-05-2018 00.45.05

L’aria della notte portava con se una gradevole frescura, capace di sfiorare la mia pelle e gonfiare appena il lungo strascico del vestito.
Era una brezza leggera, piacevole ma smisi di avvertirla il momento stesso in cui le labbra del Barone si posarono sul dorso della mia mano.
Proprio in corrisponde di quel bacio, prolungato ben oltre il normale baciamano, avvertii come l’accendersi di un fuoco.

“ Che cosa voglio essere... chi voglio essere...
Forse mi chiamerete folle, forse vorrete farmi rinchiudere se ora rispondessi in assoluta sincerità alla vostra domanda.
Non una schiava, un prostituta o una concubina... Aspiro a qualcosa di più alto.”

Il fuoco dalla mia mano si era diffuso, come un rapido incendio che si diffonde nel bosco, distruggendolo con le sue fiamme roventi.
Tale era il mio corpo e tale divenne il mio animo quando nuovamente gli occhi del Barone mi parvero divenire vermigli.

“ Una notte, moltissimi anni fa, mi venne fatta una promessa.
Da allora attendo chi è in grado di realizzarla.
Ho atteso a lungo e ora so di essere pronta.
Questo è ciò che voglio...”

Bruciavo, bruciavo dal desiderio, dall’impazienza, bruciavo dall’ardore derivante dalla mie parole.
Ero un fiamme, rossa in viso per il calore che avvertivo eppure rabbrividii.
Era il brivido del proibito, dell’oscuro, dell’occulto.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Guisgard 13-05-2018 00.45.13

A quelle parole di Altea che echeggiarono nello stanzino, il vecchio sgranò gli occhi.
La guardò incredulo.
“Oh, io...” disse “... io non immaginavo... quindi il mio signore vi ha invitata, madama? Proprio stanotte?”

Clio 13-05-2018 00.49.38

Quella stanza ormai era il nostro paradiso, o il nostro inferno, i gemiti di Aegos erano sempre più intensi, sempre più forti, e rinvigorivano ad ogni istante il mio desiderio lascivo e lussurioso.
Adoravo sentirlo gemere in quel modo, così come adoravo il sapore della sua virilità nella mia bocca, come la riempiva, come sembrava fatto apposta per stare lì.
Mi muovevo in modo abile, cercando di farlo impazzire sempre di più, sempre di più!
Intanto muovevo anche il bacino verso lo specchio, cercando di provocare, invitare il mio padrone.
Poi, qualcuno bussò, ed ebbi un tuffo al cuore.
E se...
Allora mi fermai per un momento, tornando in ginocchio e guardando Aegos con aria maliziosa.
“Si?” Dissi, ad alta voce, senza però smettete di guardare Aegos “Chi è?”.
Con il cuore che batteva sempre di più!

Lady Gwen 13-05-2018 00.50.23

Rispose al mio bacio come prima aveva assaporato i miei seni e fra essi scivolò il suo dito, muovendosi piano e facendomi sospirare.
Sorrisi alle sue parole.
"È buffo quello che hai detto..." sussurrai piano, divertita, quando disse che mia amava da morire.
Ma era appassionato, innamorato e lo adoravo così.

Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk

Altea 13-05-2018 00.51.09

La situazione si faceva sempre più strana, misteriosa ed enigmatica ma ero in gioco e io avevo un compito...conoscere forse colui che da molto aveva tormentato il mio animo, mente e forse corpo e pure forse anni addietro altre delle mie consanguinee..si, dovevo scoprire la verità.
"Oh si, ha detto mi stava aspettando, con fervore pure" avvicinandomi e sorridendo guardando il librone sul quale stava scrivendo.."Voi siete il suo servitore quindi?" e mi accorsi stavo indossando il bellissimo abito della visione.

https://i.pinimg.com/originals/dd/5b...580d6b3385.jpg

Guisgard 13-05-2018 00.54.48

Il barone guardò Dacey nei occhi.
La guardò a lungo, con insistenza, quasi come se potesse leggervi in quegli occhi, come se conoscesse ogni loro segreto.
“Una promessa...” disse piano lui, mentre l'aria della sera si faceva più fresca, sempre di più.
Lo strascico di Dacey fu sfiorato da quella brezza notturna, strusciando sulle pietruzze del vialetto del guardino.
Lei avvertì l'aria pungente della sera quasi accarezzare le sue caviglie.
“Magari sono qui per quella promessa...” continuò lui “... come Faust quando tornò da Margherita... egli aveva il favore di Mefistofele, io invece i segreti di queste stelle... stelle che sono qui da sempre... ben prima della tua fanciullezza, Dacey...” fissandola.



“Buffo...” disse Elv guardando Gwen e senza smettere di giocare nel suo corpetto “... perchè mai?”
Ad un tratto i due vampiri sentirono dei passi nella vegetazione.



Il vecchio indossava abiti logori e stava curvo sul tavolo, restando girato col capo verso Altea.
"Io sono il custode di questo palazzo, madama..." disse "... ma ditemi, come avete fatto ad incontrare il mio signore? Quando l'avete visto? Io sono mesi che non ne ho notizie... forse persino anni..." perplesso.

Altea 13-05-2018 00.59.20

Mi sedetti su una poltroncina fatiscente..."E come mai non lo vedete da tanto tempo...mi è apparso in visione, sono anni che mi chiama...ma ho avvertito un pericolo e mi ha detto mi stava aspettando, di venire subito, e mi hanno detto che qui vi era un castello dove poteva essere il nobile, anni addietro amò una sygmese forse" ponendo i gomiti sulle ginocchia e le nocchie delle mani sotto il mento.."E' suo questo ciondolo?" mostrandolo al servitore.."Non saprei nemmeno il nome del vostro padrone ma so mi ama" e pronunciando quelle parole il mio cuore batteva forte, per un misterioso arcano.

Lady Gwen 13-05-2018 01.02.21

Sorrisi e alzai appena le spalle.
"Beh, noi siamo immortali ed è carino che tu mi dica che mi ami da morire..." dissi piano, baciandolo ancora.
Poi, dei passi.
"Accidenti, ma chi è tutta questa gente che va in giro di notte?" seccata per l'ennesima interruzione.

Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.09.43.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License