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Icarius prese un pezzetto di focaccia e ne spalmò sopra della marmellata all'albicocca.
“Ne parlavo un attimo fa con Pipita...” disse con sguardo serio “... dopo fatto colazione io e lui lasceremo la torre, in cerca di una spada per affrontare il misterioso demone di cui mi parli...” guardando Clio negli occhi. |
Rimasi stupita, finalmente comprendevo la presenza di Eisa a Palazzo.
"Oh... Dunque voi guardate anche nel futuro?" sperando che la mia domanda non risultasse sciocca. " Immagino vi sentite legata alla famiglia lavorandoci per molto tempo, il principe è dunque fortunato ad avervi al suo servizio. Credo abbia bisogno di persone fedeli in questi momenti difficili." Posai la tazza e ascoltai attentamente. " Pensieroso? Si è plausibile, so che aveva scoperto qualcosa ma non ha avuto il tempo di dirmelo... Forse era proprio quello che lo preoccupava.Ma da quello ad andarsene..." |
Alle parole di Nasan, sorrisi e gli buttai le braccia al collo. "Grazie... sapevo che mi avreste capita... vedrete, è come dico io, avete fatto bene a fidarvi. Dite al capitano che lo terrò chiuso nella mia cabina, disarmato... grazie Nasan, siete un vero amico... appena il capitano acconsentirà, mi rilasserò come mai nella vita..."
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“Diciamo” disse Erien porgendo la mano a Nyoko per aiutarla “ho riposato... ed è già tanto visti gli ultimi accadimenti... vieni, scendiamo a fare colazione, poi andremo in cerca di un carro o di qualunque altro mezzo di locomozione per raggiungere la capitale...”
Scesero di sotto, dove attenderli c'era già Oltram, seduto davanti ad un'invitante colazione a base di focacce calde, latte e pannocchie. |
A quelle parole di Icarius sospirai.
"Io non posso aiutarti in questo..." Mormorai. Non mi piaceva l'idea che se ne andasse. Ma d'altronde aveva ragione. "Ho paura.." Mormorai piano, prendendo la sua mano. |
"Oh..." dissi alle sue parole... Non volevo che sapesse di quel incubo... O forse dovevo raccontarglielo? Sicuramente non stava bene per via degli ultimi accadimenti, e non avevo voglia di ingrandire il tutto con i miei di problemi e tristezze. Mi limitai a fargli un sorriso triste e a seguirlo sotto a fare colazione. Lì, Oltram era già seduto a tavola che mangiava. "Quanta bontà" dissi ammirando le leccornie poste sul tavolo.
"Ci basteranno i soldi per tutto questo ben di Dio?" dissi guardando Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Il mio radar” disse Palos ad Altea “ad un certo punto non è stato più in grado di segnalarmi nulla... tutti gli strumenti del mio aereo sono andati improvvisamente in tilt... come se non fossero più in grado di riconoscere le coordinate di volo, nè la latitudine e neanche la longitudine... io credo che questo luogo possa essere, non so, avvolto da strani campi di onde elettromagnetiche o qualcosa di simile... un po' come si pensa possa essere per il Triangolo delle Bermuda...http://www.hotflick.net/flicks/2000_..._Jolie_009.jpg
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“Si, ho il dono della preveggenza...” disse Eisa a Dacey “... un dono meraviglioso, ma talvolta anche terribile...” a capo chino “... spero vivamente che vostro padre sia presto ritrovato...” tornando a guardare la ragazza “... magari si è davvero allontanato di sua spontanea volontà...” abbozzando un sorriso per confortarla.
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Rimasi ad ascoltarlo pensiero..."Onde elettromagnetiche..e cosa potrebbe causarle..avete visto la pietra nera pure dell' Isola?" abbassai il timbro di voce.."Non vi nascondo mi inquieta stare qui...temo..molto. La mia pietra l'ha trovata mio padre in una escursione archeologica in un relitto marino...non è una favola, la pietra cambia colore a contatto con l' acqua".
Presi un fior di loto dal laghetto per non destare sospetti e bagnai la pietra davanti a lui per mostrargli era vero..sentivo la pietra brillare e farsi ambrata. |
“Benissimo...” disse con voce calda e carica di desiderio Gillen a Gwen, portando le mani sulle spalline dell'abito di lei, facendole poi scivolare piano all'ingiù “... preparati a battere le ali come mai hai fatto prima...” raggiungendo le labbra della fata con le sue.
Ma in quel momento qualcuno bussò alla porta. “Ehi, pigroni!” Da fuori Daniel. “Forza, aspettiamo voi per fare colazione! Ho una fame da morire!” |
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