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Cheyenne raccontò tutto a Fhael.
Il portoghese allora si complimentò con la ragazza, per poi prendere i comandi del battello. In poche ore raggiunsero il porto di Minisclosa. Fhael consegnò così l'uomo alle autorità spagnole. Lui e Cheyenne allora seppero dei disordini causati da alcune navi spagnole che avevano attaccato Las Baias. Infatti a Minisclosa era rimasta solo una delegazione della Compagnia delle Flegee Occidentali olandesi, protetta dai trattati commerciali firmati tra i mercanti olandesi e quelli spagnoli. Il portoghese poi, facendosi riconoscere, chiese una carrozza per raggiungere la dimora del colonnello. La vettura condusse così i due fino alla villa del ricco ex militare spagnolo. |
Storm restò pensieroso dopo quella scena.
“Strano...” disse poi ad Elisabeth “... molto strano...” Un attimo dopo, proprio l'oste si avvicinò al loro tavolo. “Avete già ordinato, signori?” “Veramente no...” rispose Storm “... la vostra cameriera è corsa via senza lasciarci il tempo di parlare...” “Dovete scusarla...” fece l'oste “... è mia sorella... vedete, da fanciulla fu rapida da alcuni pirati che le usarono violenza... da allora è rimasta traumatizzata... i medici affermano che si tratta di demenza... la tengo qui con me, cosa altro posso fare?” “Già, molto caritatevole da parte vostra...” fissandolo Storm “... cosa c'è di buono?” “Un ottimo sformato.” “Allora due bei piatti.” “Subito, signori.” E tornò in cucina. “Molto scaltro il nostro amico oste...” disse Storm ad Elisabeth. |
Philp fissò Altea e poi i suoi genitori.
“Purtroppo” disse “nessuno di noi può conoscere il futuro di Las Baias. L'unica cosa certa è che per liberarci degli spagnoli dobbiamo pagare il tributo che ci hanno imposto. Solo quando se ne andranno si potrà pensare al futuro.” “Io posso arrivare forse a centomila Fiorini...” mormorò il padre di Altea “... al massimo centocinquantamila... è quanto dispongo, mi spiace...” “E' già qualcosa...” annuì Philip “... la Compagnia può arrivare anche a duecentocinquantamila...” “Il resto chi lo aggiungerà?” Chiese il padre di Altea. “Non lo so...” scuotendo il capo Philip. |
Sollevai gli occhi e vidi Guisgard correre verso di noi... ne fui sollevata: il solo vederlo bastò a restituirmi un po’ di coraggio.
Poi quelle parole... lo fissai... non avrei voluto andarmene, non avrei volto scendere di sotto e lasciarlo lì... ma aveva ragione, dopotutto... aveva ragione perché non ero sola... c’era Maraiel... dovevo pensare anche a lei. E lui aveva la sua nave... i suoi uomini... Mi alzai in piedi dunque e mi accostai a lui... “Va bene...” sussurrai, avvicinando le mie labbra alle sue “Sii prudente, Guisgard! Ti prego, sii prudente... per me!” Poi mi chinai per prendere Maraiel in braccio, dato che tremava troppo per convincerla a seguirmi sulle sue gambe, e mi avviai velocemente verso la scala che portava sottocoperta e da cui avrei raggiunto la cabina. |
L'attacco infuriava, gli uomini giravano per il ponte e Musan urlava qualcosa di incomprensibile a Sumond.
Ma poi, il mortaio colpì la fiancata della nave, e l'entusiasmo si diffuse a bordo. D'un tratto, mi sentii tirare la giacca e mi voltai, di scatto. Noel era accanto a me, impaurita e tremante. "Maraiel.. Piccola, cosa ci fai qui? È pericoloso!" Mi inginocchiai davanti a lei ".. Devi tornare da Ankaru, con lei sarai al sicuro... Non puoi stare qui.." l'abbracciai "Stai tranquilla, ci sono io.. Ti porto in salvo..." Detto ciò, la presi per mano e la condussi sottocoperta, chiedendomi come avesse fatto ad arrivare sul ponte. Giunta davanti alla cabina di Musan, bussai, sapevo che lui era sul ponte insieme al capitano, ma speravo che Ankaru mi avrebbe aperto. Tenevo la bambina dietro di me, sentivo le sue manine stritolate le mie. "Ankaru.." Dissi bussando "...aprite sono Clio..". |
Un barlume in testa.."Il Governatore pagherà, si dice sia solo leggermente ferito..proviamoci. "
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Guisgard strinse a sé Talia e la baciò.
La baciò come se tutto stesse per finire e la baciò come se il mondo non dovesse finire mai. Talia e Maraiel scesero sottocoperta, fino a raggiungere la cabina. Guisgard allora tornò sul ponte di comando e riprese a dare ordini ai suoi per quello scontro. Ma all'improvviso una cannonata raggiunse la fiancata della Santa Rita, squarciandone lo scafo e facendo sussultare l'intera nave. “Ci hanno colpiti...” disse Austus “... ci hanno colpiti...” “L'acqua sta penetrando nella stiva, capitano!” Salendo in coperta Maras. “E' molta?” Chiese Guisgard. “Lo scafo tiene?” “Per ora si!” “Un altro colpo come questo” mormorò il corsaro “è la Santa Rita si spaccherà in due...” “Cosa facciamo, Guisgard?” Fissandolo Austus. “Do ordine di allontanarci?” “No...” rispose il corsaro “... no... se ci allontaniamo, facciamo il loro gioco... quel mortaio ha una gittata impressionante e se ora fuggiamo, rischiamo solo di dargli un bersaglio più facile...” “Allora cosa facciamo?” Guardandolo Maras. “Gli andremo incontro!” Esclamò Guisgard. “Quel cannone non può coprire le distanze brevi, gli andremo sotto dunque.” “Ma è quasi un suicidio!” Disse Austus. “E' l'unica possibilità.” Rispose Guisgard. “Dobbiamo rischiare andandogli incontro.” “E se ci colpisce ancora?” Turbato Austus. “Dipenderà da noi.” “E' impossibile!” Esclamò Maras. “Se fosse semplice” replicò Guisgard “allora tutti potrebbero farlo.” Accennò un sorriso che forse celava più una speranza che una convinzione vera e propria. “Ora puntiamo diritti su quella nave!” Ordinò lo Sparviero Nero. Intanto, Talia e Maraiel avevano raggiunto la cabina. Avevano avvertito il forte impatto di quella cannonata contro la Santa Rita e la bambina si era stretta a Talia impaurita. “Voglio tornare a casa!” In lacrime. “Voglio tornare dal mio papà! Odio le navi e odio il mare! Riportami a casa! Voglio il mio papà!” Piangendo sotto gli occhi di Talia. http://img23.binimage.org/5d/c7/39/cbloo50.jpg Nello stesso momento, Cavaliere25 era con Joao e gli altri cannonieri. “A questa distanza non riusciremo mai a colpire quella dannata nave!” Disse il bucaniere. “Siamo troppo lontani!” Poi si accorsero che la Santa Rita si stava avvicinando alla Queen of the East. “Diavoli dell'Inferno!” Esclamò Joao. “Ma stiamo andando verso quella nave! E' come scavarsi la propria fossa da soli!” |
Ankaru aprì e fece entrare Clio e la piccola Noel nella cabina.
“Milady...” disse la serva dopo aver richiuso la porta “... cosa accade?” Fissò la bambina in lacrime. “E' spaventata per via della battaglia, vero?” Rivolgendosi a Clio. La piccola tirò ancora il vestito di Clio. “Non mi piace Maraiel...” mormorò “... io mi chiamo Noel...” |
“Sua eccellenza è morto.” Disse Philip ad Altea. “E' morto nel crollo del suo palazzo sotto i colpi delle fregate spagnole. E quanto restava nelle casse del nostro governo è stato portato via dall'ammiraglio Guidaux.”
“Allora cosa possiamo fare?” Fissandolo il padre di Altea. “Forse non ci resta che racimolare quanto siamo riusciti a trovare” rispose Philip “e sperare di convincere gli spagnoli ad accontentarsi.” |
Mi sedetti.. in fondo mi spiaceva per il Governatore, purtroppo il suo più grosso sbaglio fu la ingenuità.
"Proviamoci.. forse riusciamo a patteggiare e la cifra potrà andare bene.Padre..venite al molo pure voi, ho fiducia in voi." Era la prima volta che io e mio padre eravamo uniti..e speravo che la fortuna ruotasse dalla nostra parte. |
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