Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-09-2018 16.30.18

"Si, se non il lupo qualche animale feroce che secondo loro possa essere stato il responsabile della sparizione del cadavere..." disse Elv a Gwen "... si, dai... divertiamoci un pò..." con un sorriso perfido, per poi baciarla.
Ma prima che i due vampiri potessero entrare in azione, accadde qualcosa nel campo.
Un uomo del circo lanciò un urlo e poi si accasciò a terra tremando e sputando sangue.
I suoi vestiti si fecero rossi ed alcune donne cominciarono a gridare.
Un attimo dopo altri iniziarono a morire in questo modo, come se una forza invisibile si fosse abbattuta sulla radura.
In breve l'orrore e la paura si diffusero ovunque.
Uno dopo l'altro cominciarono a morire in tanti, persino i poliziotti.
"Il diavolo!" Gidava qualcuno. "Il diavolo vuole prenderci tutti!"
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Guisgard 19-09-2018 16.32.52

Era ormai sera ed Altea tornò al castello del barone De Goth.
Fu la servitrice ad aprire il portone, accogliendola con uno sguardo freddo.
“Bentornata, madama...” disse lei con un candelabro in mano “... il signor barone è attualmente impegnato... vogliate attenderlo qui.” Conducendola in una sala. “Gradite del thè?”

Lady Gwen 19-09-2018 16.34.03

Sorrisi elettrizzata prima che mi baciasse.
Ma il sorriso mi morì sulle labbra quando seguii quella scena.
Tutti, uno ad uno, si accasciarono, morendo uno dopo l'altro nel loro stesso sangue.
"Ma che succede?! Non c'è nulla! Cosa... Cosa succede?!" sconcertata.
"Io... Io non ho visto nulla..." guardandomi attorno.

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Altea 19-09-2018 16.36.27

Ormai era già sera.. La servitrice mi fece accomodare in una saletta.
"No grazie, ho appena mangiato, leggerò un mio libro mentre l'aspetto". A dire il vero non mi fidavo molto di quella donna.

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Guisgard 19-09-2018 16.42.25

Era il caos, l'orrore puro.
Uno dopo l'altro tutti quei morti.
Uomini e donne, senza distinzione.
Qualcosa nel buio, veloce e letale, li colpiva squartandoli e facendoli morire tra atroci sofferenze.
Elv restò ammutolito, poi afferrò Gwen e scapparono via, velocissimi, lontano da quel luogo di morte.
“Cosa...” disse lui “... cosa diavolo può essere stato? Io non ho mai visto nulla di simile... forse... forse era davvero il diavolo...” guardando Gwen.

Guisgard 19-09-2018 16.43.55

“Come preferite, madama.” Disse la servitrice ad Altea, per poi andare via e lasciarla in quella sala da sola.
Da fuori giungevano dei rumori e da una delle finestre si poteva scorgere Plot intento a pulire il cortile del castello.

Destresya 19-09-2018 16.45.34

Avevo caldo, tanto, troppo.
Non lo avevo mai sopportato e in quel momento mi sembrava di essere divorata dalle fiamme dell’inferno. Quelle stesse fiamme che avrebbero reclamato la mia anima nel momento di lasciare questo modo.
Oh ma se era questo l’inferno ci sarei andata di corsa in quel momento, a perdermi in quel vortice di passione incontrollata, di gemiti e sospiri, di piacere oltremisura, di godimento, lussuria infinita.
Ero ormai completamente fuori di me, incapace anche di pensare.
Non ero più una donna, ma unicamente una cavalla in calore, pronta per essere montata, che supplicava il suo cavaliere di sellarla, stringere il morso e gettarla in una cavalcata incontrollata.
Quando poi si alzò mi voltai verso di lui, lo guardai dritto negli occhi, gemendo piano, quasi volessi leggergli nell'anima.
Oh, lui voleva che lo facessi, perchè aveva tirato la cinghia in modo che potessi vederlo, guardarlo, fissarlo intensamente.
E così feci.
Quegli occhi azzurri velati di una lussuria sconfinata mi fecero impazzire ancora di più.
Era come se mi avesse letto nel cuore e percepito i miei desideri, perchè in quegli occhi potevo vedere ogni cosa: i suoi pensieri, le sensazioni, le emozioni... e io non desideravo altro che conoscerle, percepirle, farle mie.
Desideravo disperatamente sapere cosa provava in quel momento, se stava impazzendo quanto me.
E ora finalmente lo vedevo, lo sentivo, lo percepivo.
Mi strinse ancora di più la cinghia e mi sentii soffocare, cosa che trovai decisamente eccitante.
Poi mi lasciai andare, completamente, la sua virilità finalmente libera, salda, dura e resistente davanti a me, per me, solo per me.
I miei occhi si allargarono, il mio sesso si inumidì ancora, mentre gli umori che colavano lungo la gamba si mischiavano all'olio che ricopriva interamente il mio corpo lussurioso, caldo e voglioso.
Le sue parole, poi, non fecero altro che condire tutto quello, mandandomi letteralmente in estasi.
Non capivo più niente, allora mi avventai su di lui, mostrando la lingua vogliosa e calda, che subito iniziò a cercare quel membro meravigliosamente eccitante, per poi trovarlo e assaporarlo ancora e ancora, con movimenti lunghi e incontrollati.
Preda da una passione senza pari, leccavo senza sosta, assaporandone finalmente il sapore, la consistenza.
Lunghe e lente carezze sulla punta rossa e voluttuosa mentre i miei occhi cercavano i suoi per comunicargli quanto quel gioco mi eccitasse e per godermi la sua espressione, nella quale bramavo di leggere ogni emozione che quel gioco voluttuoso gli provocava.

Lady Gwen 19-09-2018 16.47.08

Quel qualcosa continuava a mietere vittime, squartando e lacerando non visto.
Elv mi afferrò da un braccio, portando entrambi via da lì.
"Aaaah, ti prego..." liquidando la cosa con un gesto della mano "È qualcosa di strano, forse anche invisibile, o magari molto veloce da non essere distinto, ma dubito fortemente che si tratti del diavolo" commentai.

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Guisgard 19-09-2018 16.56.25

“Beh, qualunque cosa fosse di certo io non l'avevo mai vita prima...” disse Elv a Gwen “... e parlo degli ultimi secoli... tu credi ciò che vuoi, io resto dell'idea che si tratti di un demone o qualcosa di molto simile...” erano soli nel buio sconfinato del bosco “... ed a dirla tutta non mi sento granchè al sicuro qui...”

Altea 19-09-2018 17.00.45

Mi affacciai alla finestra visto stavo udendo delle voci e scesi da Plot. Lo saluti sorridendo "Buonasera Plot, presumo il mio cavallo stia aspettando da molto. Mi mostri quale è il cavallo del barone?".

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Lady Gwen 19-09-2018 17.02.39

Sbuffai.
"Beh, demoni..." borbottai.
"Va bene, va bene, torniamo indietro" dissi alla fine.
E di nuovo dovevamo stare lontani da qui.
Oh, certo era che di qualsiasi cosa si fosse trattato sarebbe morto sotto le mie mani, eccome.
Avevamo poche occasioni di uscire a caccia nel bosco e non mi andava per niente bene che qualcuno o qualcosa me lo impedisse.

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Guisgard 19-09-2018 17.05.22

Plot annuì ad Altea e con un cenno la invitò a scendere nel cortile per condurla nelle scuderie.

Guisgard 19-09-2018 17.08.49

Così Gwen ed Elv tornarono indietro, lasciando il bosco ed il suo odore di morte alle spalle.
"C'è qualcosa in queste terre..." disse lui mentre tornavano in città "... qualcosa che mi rende inquieto... e per rendere inquieto un vampiro allora deve trattarsi di qualcosa di grosso... sinceramente non so come tu faccia ad ecludere una presenza demoniaca... noi vampiri lo sappiamo bene quale potere possa avere una simile forza... e ciò che ho visto nel bosco era davvero potente..."

Guisgard 19-09-2018 17.52.34

Era una scena folle, travolgente, proibita.
Il conte era in piedi davanti a lei, autoritario e superbo, orgoglioso della sua virilità e tenendo lei con quella cinghia legata al collo.
Destresya invece era ai suoi piedi, unta e sudata, umida di un'eccitazione folle, cominciando a leccare, finalmente, la mascolinità del bel Fessen, turgida, inarcata, portentosa, carica.
Un gioco, una tortura, una gara.
Si, una gara di resistenza, con lei decisa a farlo impazzire e lui, apparentemente, duro e solido come una roccia.
La lingua della cavalla strusciava, scivolava e lambiva la carne viva di quell'uomo, dov'era più sensibile e calda, in un vero gioco misto a tortura per strappargli gemiti e farlo urlare.
Lui però sembrava resistere, fissandola con uno sguardo anch'esso duro, quasi impossibile da scalfire.
E la guardava negli occhi, mentre lei leccava con lussuria per farlo cedere.
Lui invece sembrava resistere, puntando il bacino verso di lei.
Si guardava, si sfidavano.

Altea 19-09-2018 18.01.17

Seguii Plot nelle scuderie e osservai ovunque. Mi chiedevo come mai il barone mantenesse in modo perfetto quel luogo a discapito del castello.

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Lady Gwen 19-09-2018 21.43.06

Tornammo in città, mentre ormai ero animata, oltre che dall'inquietudine, dalla frustrazione.
Sospirai.
"Anche se non lo escludessi, la situazione non cambierebbe, dico bene? Di certo io e te non possiamo fare nulla, se non continuare a star qui, in questa benedetta città" con stizza, quasi.

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Destresya 19-09-2018 22.56.43

Le sue grida e i suoi gemiti si spansero tutto intorno a noi.
Finalmente!
Erano ore, ormai, che non desideravo altro che non fosse prendere quel meraviglioso membro tra le mie labbra e farlo impazzire con la mia bocca e la mia lingua in modo da fargli perdere la testa.
Oh ma ci sarei riuscita, eccome se ci sarei riuscito.
Eccolo lì, perso con gli occhi nei miei e una lussuria a stento contenibile sul viso, nel respiro.
Bravo così ti voglio, così da bravo...
I miei occhi brillavano di lussuria mentre lo fissavo e continuavo a muovere la lingua come impazzita.
Ma non bastava, lo vedevo dal suo sguardo che non bastava, non sarebbe bastato.
Allora, fissandolo con aria di sfida in quel meraviglioso gioco delle parti, spalancai la bocca.
Tutta, calda ed accogliente divenne ancora più grande, più immensa e inghiotte in un sol boccone tutta quella virilità prorompente e salda, così dura e vogliosa, che tuta la mia bocca inizia a succhiare piano, sempre fissandolo negli occhi con aria di sfida, poi continuando, ancora e ancora.
Un crescendo disperato, sempre più eccitante, sempre più voglioso.
Continuavo e continuavo a succhiare, ancora e ancora in modo sempre più folle, sempre più provocante, sempre più sconvolgente.
Non desideravo altro da ore e non mi sarei fermata per niente al mondo.
Continuai e continuai a succhiare, fissandolo con aria di sfida.
Tutto, lo volevo tutto per me, tutto.

Guisgard 19-09-2018 23.17.24

Continuava, continuava, senza smettere, senza fermarsi, guardandolo negli occhi, famelica ed affamata di sesso, di piacere e di profondo godimento.
Destresya non si fermava e continuava a muovere la lingua calda ed umida sul membro del conte che la fissava a sua volta, con un'espressione sempre più meno salda, meno sicura, tanto lei tormentava la sua virilità ormai giunta al limite.
E quando fu ad un millimetro da quella soglia, dal vedere esplodere quel limite, Fessen la bloccò, tirando la cinghia attorno al collo della cavalla, quasi impedendole di respirare.
In un attimo e con modi brutali, le afferrò i fianchi e la fece voltare.
“Ora monterò la mia cavalla...” disse deglutendo il nobile conte.

Guisgard 19-09-2018 23.21.49

“Beh, possiamo sempre andarcene...” disse lui a Gwen “... nessuno ci obbliga a restare...” Elv fissandola.
Ad un tratto, quando ormai la città già si vedeva stagliarsi nel leggero alone della Luna nascente, la vampira vide qualcosa tra la vegetazione.
Una figura, una sagoma, dai tratti bestiali.
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Lady Gwen 19-09-2018 23.25.19

"Sì, certo..." dissi "Non ce ne andremo finché la Congrega non ci dirà che la minaccia per noi è sventata" aggiunsi, con insofferenza.
Poi, però, vidi qualcosa.
Una figura.
Sembrava qualcuno dai tratti bestiali.
"Guarda..." dissi piano ad Elv, indicandogli il punto.
Che fosse l'animale che aveva seminato il panico nel bosco?

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Guisgard 19-09-2018 23.25.19

Altea scese nel cortile e con Plot andarono nelle scuderie.
“Andatevene da qui, madama...” disse ad un tratto Plot alla dama De Bastian, dimostrando incredibilmente di non essere muto.

Guisgard 19-09-2018 23.35.26

Elv si voltò e guardò nella direzione indicata da Gwen.
“Io non vedo nulla...” disse perplesso “... dove? Cosa hai visto?”
Ma tra la vegetazione non c'era più nulla.

Lady Gwen 19-09-2018 23.38.02

Non c'era più nulla.
Doveva essere andata via.
"C'era una figura, laggiù... A metà fra un uomo ed un animale" lo guardai "Se fosse una cosa simile che ha attaccato il circo nel bosco?"

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Guisgard 19-09-2018 23.39.51

Elv tornò a guardare la vegetazione.
Guardò a lungo, adoperando i suoi sensi da vampiro, la sua sensibilità notturna.
“No, io non percepisco nulla...” disse a Gwen “... non c'è nulla laggiù... credo tu sia lasciata suggestionare dall'accaduto...”

Destresya 19-09-2018 23.40.25

Stava per cedere, lo sentivo che stava per cedere.
Potevo percepire il suo membro farsi sempre più voglioso, sempre più al limite, sempre più folle.
Non capivo più niente, l'eccitazione era portata allo stremo da quell'attesa che mi aveva insieme fiaccato ed esaltato, che mi aveva reso folle e impaziente, che aveva cancellato dalla mia mente ogni altra ragione al mondo che non fosse quella stanza, la voglia che provavo, la lussuria incontrollata, la voglia di lui.
Era al limite.
Oh si si si, era al limite.
La stavo vincendo quella sfida, eccome se la stavo vincendo.
I miei occhi si tinsero di soddisfazione quando capii che quel membro così poderoso stava per cedere.
Quando poi si tolse da me, tirando la cinghia, lo guardai con due occhi interdetti, come una bambina dispettosa a cui avessero tolto il giocattolo dalle mani.
Ma poi il suo sguardo, le sue parole.
Impazzii ancora di più e non riuscii a trattenermi.
"Sì sì.." gemetti, folle di piacere, anche se mi aveva proibito di parlare, non ce la facevo, non lo sopportavo.
Lo volevo, lo volevo dentro di me, tutto, fino in fondo all'anima.
Mi lasciai voltare, docile e irrequieta insieme.
Poi iniziai a piegarmi, ad offrirmi tutta, senza pudore, alzando le natiche perchè mi prendesse, perchè affondasse in me, incapace di attendere ancora.
Volevo il mio padrone, il mio cavaliere, il mio amante.
Volevo lui, e nient'altro al mondo.
Lo volevo.
Ora.
Subito.

Lady Gwen 19-09-2018 23.41.13

Tornò a guardare a fondo per percepire qualcosa, ma non vide nulla.
Sospirai, quasi in uno sbuffo.
"Beh, pare che oggi io abbia le allucinazioni" commentai, in un'esclamazione stizzita e nervosa.

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Guisgard 19-09-2018 23.56.36

“Torniamo a casa, è meglio...” disse Elv porgendo la mano a Gwen.
Così tornarono in città, abbandonando quel bosco con i suoi misteri ed i suoi orrori.
Dopo poco erano già nel loro palazzo, mentre Sant'Agata di Gothya era avvolta da una foschia surreale.

Lady Gwen 19-09-2018 23.59.33

Sospirai ancora prendendo la sua mano.
Dopo poco eravamo già rientrati a palazzo.
Mi avvicinai a lui.
"Scusami... Non voglio comportarmi in quel modo con te, è che sono successe tante cose strane in questi pochi giorni, qui..."
Mi dispiaceva reagire male, ma a volte era più forte di me e solo dopo me ne rendevo conto.

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Guisgard 20-09-2018 00.05.46

“Non lo so...” seccato Elv “... a volte sei impossibile... suscettibile e testarda... in certi momenti mi chiedo... lasciamo stare...” sbuffando e fissando Gwen, per poi prendere dei fogli e cominciare a disegnare “... disegnare mi fa rasserenare...” mormorò.

Lady Gwen 20-09-2018 00.10.46

Era evidentemente seccato e non potevo biasimarlo.
Aggrottai le sopracciglia quando si interruppe, mettendosi a disegnare.
"No, voglio saperlo. Ti chiedi cosa?" incalzai.
Non poteva certo lasciarmi senza sapere.

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Guisgard 20-09-2018 00.17.41

“Se davvero io e te siamo fatti per stare insieme...” disse Elv a Gwen, senza alzare la testa dal foglio su cui disegnava “... si, a volte questo dubbio mi assale vedendo il tuo carattere...”

Lady Gwen 20-09-2018 00.23.08

Fu come un fulmine a ciel sereno.
Ma diceva sul serio?
"Non abbiamo mai litigato in tre s coli, davvero vorresti gettare tutto al vento solo perché adesso ho esagerato? Sul serio?" dissi, mantenendo un tono di voce calmo, anche se avrei voluto urlare, ma non era il caso.
Mi aveva sconvolta, ma volevo che ne parlassimo, altrimenti sarebbe stato peggio.

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Guisgard 20-09-2018 00.26.18

Elv continuò a disegnare senza dire nulla.
C'era inquietudine fra loro.
Da quando erano arrivati in città, in quel palazzo.
Forse rcibalda aveva ragione?
"Dai, non parliamone più..." disse Elv a Gwen "... magari è solo un momento così..." disegnando, per poi guardare il ciondolo che lei aveva al collo "... è proprio particolare... quando sarà ti ritrarrò con quel ciondolo... non toglierlo mai, porta fortuna ha detto Azzy."

Lady Gwen 20-09-2018 00.30.03

Non disse nulla, liquidando la cosa per non parlarne più e parlò del ciondolo.
C'era tensione.
E forse sapevo anche a cosa attribuirla.
"Voglio andare via da questo posto" dissi a un tratto.

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Guisgard 20-09-2018 00.31.56

Elv smise di disegnare e guardò Gwen.
“Non penserai che tutto possa migliorare solo andando via da qui...” disse “... anzi, credo che questo posto sia molto accogliente e poi ci sono Stoinov ed Azzy.”

Lady Gwen 20-09-2018 00.36.48

"Invece sì che lo penso. Questo posto ci sta facendo male, Arcibald aveva ragione dicendo che è un luogo strano e che strane forze agiscono qui" dissi, con tono incisivo.

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Guisgard 20-09-2018 00.43.52

“Arcibald è un menagramo...” disse Elv a Gwen “... della peggior specie direi.” Fissandola. “Stainov ed Azzy sono veri amici invece.”

Lady Gwen 20-09-2018 01.05.38

Sgranai gli occhi a qurll tivrlazione e feci appello a tutto il mio autocontrollo per non rispondergli male.
Bene.
A quanto pareva, avva poche intenzioni di collaborare.
E chi ero io per obbligarlo?
Nessuno.
Forse sua moglie, ma per lui questo sembrava non contare, adesso.
Allora andai in camera e preparai il bagaglio con le mie cose.
Se lui non voleva tornare a casa, ci sarei tornata da sola.


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Guisgard 20-09-2018 01.12.07

Elv dopo un po' andò in camera, trovando Gwen che preparava i bagagli.
“Andarsene non è un modo per risolvere i problemi.” Disse lui. “Ma solo per fuggire, Gwen. Vuoi questo? Vuoi andare via?”

Lady Gwen 20-09-2018 01.18.55

Dopo un po' arrivò in camera e mi voltai a guardarlo.
"Allora dimmelo tu qual è" ribattei, fissandolo.

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