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Sorrisi anche io e ogni istante che impiegò la sua bocca a raggiungere la mia mi sembrò un'eternità.
Poi però finalmente lo fece, lentamente, con molta più calma di prima. Gustammo quel bacio a lungo, con pazienza, senza fretta, prendendoci tutto il tempo necessario per assaporarci a vicenda. Lasciai le sue mani e le mie andarono di nuovo al suo viso, sulla barba appena ispida che mi solleticava il volto in una dura carezza, era una sensazione che ormai mi apparteneva e mi piaceva da morire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Si baciarono a lungo, assaporandosi a vicenda.
Quel contatto caldo ed umido, fatto di labbra, di lingue, di intimità, complicità e piacere reciproco, durò a lungo, con Gwen che alla fine si ritrovò stretta ad Elv. “Dimmi...” disse lui lasciando la bocca di lei e guardandola “... cosa pensi?” |
Si creò un'improvvisa intimità, complicità, tutto così caldo e palpabile fra noi e attorno a noi, a riempirci e ad avvolgerci.
Mi piaceva sentirmi stretta a lui, mi piaceva sentire il suo corpo contro il mio, mi piaceva tutto di questo momento. Poi interruppe tutto. Lo guardai. "Non riesco a pensare a nulla..." dissi piano, ridacchiando un attimo dopo "Forse, penso che non vorrei mai lasciarti andare, adesso, fra un paio di minuti..." dissi poi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv la guardò e la baciò di nuovo, con lo stesso desiderio di un attimo di prima, giocando di nuovo con le labbra e la lingua di Gwen.
Un bacio lungo, lento, caldo, appagante. La baciava e la stringeva a sé. “Vuoi...” disse “... che resti con te stanotte?” |
Mi baciò di nuovo, con lo stesso desiderio, ma la stessa, appagante lentezza, che mi faceva assaporare la sua bocca come il pasto più prelibato.
Il suo corpo era fra il mio e la parete di marmo e lui mi stringeva ancor più su di esso, con le mie mani che vagavano fra il suo viso e le sue spalle. Parlò ed io lo guardai, il mio sguardo fattosi improvvisamente scintillante. Sussurrai "Sì." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lui sorrise e la baciò ancora. Ancora ed ancora, con la sua lingua che esplorava lenta la bocca di Gwen.
"Andiamo nella tua camera..." disse piano Elv, prendendo la mano di Gwen. |
Sorrise e mi baciò ancora, ancora, ancora.
Continuava ininterrottamente ad esplorare la mia bocca con curiosità ed io facevo lo stesso con la sua. Era come se tutto quel tempo lontani e quelle interruzioni non ci fossero mai stati. Sorrisi io stavolta e presi la sua mano. Lo portai in camera mia, attraversando quella parte di palazzo che sembrava ignara di tutto il caos del piano di sotto; il tempo di chiudere la porta e cercai di nuovo le sue labbra, mentre distrattamente toglievo le scarpe. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen cercò ancora le labbra di Elv, trovandole ed assaporandole ancora ed ancora.
Lui la baciava tenendo il viso di lei fra le mani, mentre Gwen si toglieva distrattamente le scarpe. Elv continuò a baciarla, mentre le sue mani scivolarono sulla camicetta di lei, cominciando a sbottonarla. |
Teneva teneramente il mio viso fra le mani mentre mi baciava, ma poi le sue mani iniziarono a sbottonare la mia camicetta scura.
Allora le mie accarezzarono il suo petto attraverso la maglietta sottile, immaginando le forme di quei muscoli accennati. La sollevarono per toglierla completamente e la mia pelle iniziò a fremere quando fu finalmente a contatto con la sua. Accarezzavo il suo petto e la sua pelle calda, a mani piene, provando un piacere senza pari, come se tutto il mio corpo avesse atteso quel contatto da sempre. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio divenne sempre più caldo, con le loro mani che si spogliavano a vicenda, ma ad u tratto l'idillio si ruppe.
Grida e voci confuse arrivarono da fuori, con diversi rumori che tradivano un gran caos nel castello. |
Qualsiasi cosa fosse nata fra noi, ormai era inarrestabile, impossibile da frenare e cancellare, era troppo tardi per tornare indietro, ammesso che qualcuno di noi due volesse farlo.
Poi... Di nuovo confusione al piano di sotto. Mi bloccai e sospirai, poggiando le mani sui suoi fianchi e la testa sul suo petto. "Perché deve sempre esserci qualcosa oggi e perché questa giornata non si decide a finire?" mormorai stizzita. Mi allontanai da lui e mi rivestii. "Vado a vedere, aspettami qui..." gli dissi. Lo baciai e poi scesi giù. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Altrochè se complicato!" annuii guardando l'indovinello.
"Ma che cosa può essere, dai ora sono curiosa..." accarezzando con la mano le lettere. “Brunilde chiese ad Argivanio di sposarla, lui accettò ma non vissero mai insieme.” ripetei, guardandolo "Accidenti non so proprio dove guardare..." pensierosa "Intanto non conosco questo Argivanio... voi si?" guardando gli altri "Magari devo concentrarmi su questo e capire cos'è, o magari è una parola messa lì apposta..." scuotendo il capo "Oppure è su altro che dovremmo concentrarsi, sul fatto che dovevano sposarsi ma non vissero mai insieme? Sul fatto che è lei a fare la proposta? Oppure c'è tutt'altro nascosto!". |
Gwen si rivestì e fece per andare via, ma Elv le prese la mano e la tirò a sé, baciandola ancora ed ancora, facendole capire quanto la desiderasse.
Poi lei dovette andare. Lasciò la camera e scese giù, dove tra guardiani ed uomini della sicurezza c'era un gran caos. “Beh, sei tu la maga...” disse sarcastico Swan “... quella che conosce ogni trucco.” “Si, Destresya la magnifica!” Ridendo Yanox. “L'unica, la sola!” facendole l'occhiolino. |
Ad ogni scalino che percorrevo per arrivare giù, l'impulso sbagliato, o forse giusto, di tornare in camera si faceva sempre più forte.
Mai come quando un istante fa lui mi aveva attirata di nuovo a sé, stretta, baciandomi per farmi capire quanto questa interruzione gli pesasse ma lo sapevo, lo sapevo perfettamente perché pesava anche a me, terribilmente, ma non potevo fare altrimenti. Arrivata al pianoterra, avvicinai un custode. "Ho sentito agitazione, che succede?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò in galleria e trovò, fra gli altri, Chef e Set.
“Uno dei guardiani” disse Chef “ha visto qualcosa... ha sparato diversi colpi, affermando di averlo colpito, ma poi non abbiamo trovato nulla.” Scosse il capo. “Sta diventando una sindrome questa storia...” “Eppure deve essere ancora qui nel castello...” Set “... non può essere fuggito... le uscite sono bloccate e ci sono uomini ovunque...” |
"No ma grazie eh, siete molto d'aiuto!" alzando gli occhi al cielo.
Sì, avevano ragione, e forse avrei davvero dovuto invocare uno spirito che mi aiutasse in quel frangente. Ma era meglio non disturbare gli spiriti per le faccende umane. Anche se quella era molto più di una faccenda umana. C'era molto più di semplice curiosità in gioco. Ma dovevo continuare a recitare la mia parte, con chiunque e ancora prima con me stessa, solo così diventava calzante. "Può essere che lui muore?" dissi d'un tratto "Lei gli chiede di sposarlo, lui accetta ma non vivranno mai insieme perchè lui muore!" sbattendo le palpebre guardando i tre pensierosa. |
Sospirai sconsolata.
Non ne saremmo mai usciti, mai. "Io non so più cosa dire, o cosa fare. Solo assicuratevi che i colpi non abbiano fatto danno, abbiamo la mostra domani e non possiamo permetterci intoppi, visto che è già tutto pronto" dissi, non sapendo più che pesci prendere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Swan e Yanox risero piano, vedendo Destresya un pò in difficoltà davanti a quell'enigma, mentre Best appariva sconsolato.
"Direi di tornare di sopra..." disse Yanox "... stare qui è inutile, no?" "Ora non avviliamoci." Disse Set a Gwen. "E' solo un ladro che è riuscito ad entrare. Il castello è immenso e ci sta sia complicato trovarlo." "Forse bisognerebbe chiamare la polizia..." Chef. "Assolutamente no." Arrivando Rusputus. "Io ed i miei uomini bastiamo." |
"Sì!" annuii, sconsolata "Speravo poteste darmi un po' d'aiuto invece siete proprio inutili!" alzando gli occhi al cielo.
Quell'enigma continuava a tormentarmi, perché io sapevo che nulla accade per caso, nulla, e dunque non era un caso che fosse lì, né che l'avrei trovato io. Ad ogni modo, stare lì a rimuginare non serviva a niente. "Sì, andiamo di sopra.." sospirai. Avevo cose più urgenti di cui occuparmi quella notte. |
"Mi piace il tuo ottimismo..." sarcastica a Set "Ma il fatto che sia immenso non giustifica che riesca a oltrepassare la sorveglianza da due giorni facendoci tutti fessi" aggiunsi, stizzita.
Poi arrivò Rusputus ed evitai i commenti, ma avrei voluto dirgli che quel ladro era riuscito a fregare anche lui. "Se non abbiamo trovato nulla noi controllando tutto e conoscendo meglio di loro il palazzo non potrà farlo nemmeno la polizia. Non hanno certo una sfera di cristallo." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Non mi sembra che certe notti tu ci abbia definiti... inutili...” disse Yanox sottovoce a Destresya, sussurrandole ad un orecchio.
I quattro risalirono sopra e si ritrovarono di fronte alla galleria piena zeppa di guardiani u vigilanti. Destresya notò anche Gwem insieme a Chef ed a Set. Discutevano fra loro. Era di certo accaduto qualcosa. Inoltre nella galleria c'era ancora odore di polvere da sparo. |
Un lampo di malizia e di voluttà mi attraversò mentre scrutavo Yanox.
"Oh si.." sussurrai con voce calda e suadente guardandolo tutto "Si vede che in quel frangente vi stavate dando da fare invece di starvene lì impalati a far niente...." accarezzandogli il viso mentre il mio sguardo tornava a tante meravigliosi notti proibite. "Oh e non sai che darei per una di quelle notti ora.." conclusi, baciandogli lievemente il collo per poi fare l'occhiolino. Arrivati però al piano superiore ci rendemmo immediatamente conto che qualcosa non quadrava. Gente ovunque, odore di polvere da sparo. C'era anche la ragazza, Gwen, indaffarata a parlare con Chef. "Deve essere succedo qualcosa di grave!" pensierosa, guardando i miei tre assistenti. |
Ad un certo punto notai anche l'arrivo degli artisti, che sembravano muoversi sempre tutti in gruppo.
"Tra poco si radunerà qui sotto l'intero palazzo..." quasi sull'orlo dell'isteria a Set, passando nervosamente una mano fra i capelli. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Swan si avvicinò ad uno dei custodi e chiese cosa fosse accaduto.
Questi gli parlò del ladro e del fallito tentativo di ucciderlo. “Pare un ladro sia stato visto qui...” disse Swan tornando da Destresya e dagli altri due “... gli hanno sparato, ma è fuggito lo stesso.” “Pensavo fosse super sorvegliato questo posto.” Yanox. “Evidentemente no.” Mormorò Swan. “Sarà meglio andare a dormire...” Yanox a Destresya “... è stata una lunga giornata...” sfiorandole i biondi capelli. “Lo è stato per tutti.” Fissandolo Swan. C'era rivalità fra quei tre e Destresya lo sapeva molto bene. |
"Va a riposare, Gwen." Disse Set. "Stare qui ora è inutile. Resteremo io e Chef. E Comunque c'è anche Rusputus. Su, va a riposare."
Intanto Elv era andato via, visto lo attendevano al giornale. |
Sì, certo, me ne andavo e poi tornavo per qualche altra diavoleria che era successa nel tragitto.
Comunque, tornai in camera, pensando ad Elv ancora in attesa. Ma era andato via. Chiusa con fare riottoso la porta e mi misi a letto più nervosa che altro, convinta che per la seconda notte di fila non avrei chiuso occhio. La mia serata era andata in fumo per due volte di fila, quel maledetto che se andava in giro per il palazzo, Elv che non aveva neanche la decenza di avvisare che se ne andava, io che sarei stata distrutta il giorno della mostra dopo due notti a non dormire, tesa e nervosa per di più. Non potevo immaginare uno scenario peggiore. Alla fine, al limite della sopportazione, mi alzai dal letto, presi un libro a caso e andai su una poltrona a leggere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Non fu difficile prendere sonno serenamente, dopo la piacevole serata appena trascorsa anche se prematuramente finita.
Ero profondamente addormentata quando a disturbare il mio sonno ci fu qualcosa, una musica. Sulle prime, ancora mezza addormentata, pensai fosse il mio telefono e tastai qua la sul comodino per prenderlo. Solo allora realizzai che non si trattava di suonerie o sveglie, la musica proveniva da fuori la mia stanza. Era la seconda notte su due che il mio sonno veniva interrotto da un qualche rumore. Mi tirai su, poggiando la schiena alla testata del letto, esordendo con uno sbadiglio mentre la musica non cessava. Non riuscivo a identificarlo sebbene in alcuni tratti apparisse famigliare, come un miscuglio di melodie una sull'altra, che si andavano a perdere diventando una cacofonia di suoni. Inviato dal mio AGS-L09 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai attentamente il resoconto di Swan, senza dare a vedere che la cosa mi interessava particolarmente.
Era stato rubato qualcosa? Da come parlavano non sembrava, ma c'era un'informazione fondamentale in tutto ciò, un'informazione che avevo finto di assimilare passivamente, ma che invece era risuonata forte e chiaro nella mia mente. Non c'era poi tutta questa sorveglianza. Il che era davvero un fattore interessante da tenere presente. "Speriamo solo che non ci siano problemi per la nostra sicurezza!" dissi, con aria lievemente scocciata, perchè quello doveva sembrare unicamente un altro problema da risolvere. Poi Yanox propose di andare a dormire, e non potei che trovarmi d'accordo. Era stata una giornata snervante, e avevo solo voglia di rilassarmi e farmi coccolare dai miei meravigliosi assistenti. Oh, sapevo bene come fossero in competizione, come ognuno volesse prevalere sull'altro, e la cosa mi piaceva. C'era sempre stata una strana intesa morbosa con loro, ognuno era diverso eppure erano molto simili, e io avevo imparato a poter godere della loro devozione. "Sì, andiamo.." con un sorrisetto malizioso nell'osservare quella mano che mi accarezzava i capelli. Raggiunta la mia stanza feci un cenno del capo, mostrando loro di entrare nella mia stanza. Li volevo lì, mi serviva che fossero lì. E se potevo unire l'utile al dilettevole, che male c'era? Iniziai a spogliarmi lentamente, buttando un po' di qua un po' di là la roba, per poi passarmi sul viso una salvietta che levò il trucco nero, lasciando unicamente la donna dietro la star, il volto dietro la maschera che ormai era talmente aderente da rendere difficilissimo distinguerle. Una volta in lingerie mi stesi su un divanetto, prona, guardandoli dal basso, la schiena lasciata scoperta e in vista, piena di voluttà. "Sapete che ci vorrebbe dopo una giornata come questa?" con aria maliziosa "un bel massaggio.." guardandoli tutti e tre. |
Gwen decise di prendere un libro e leggere un pò, visto di dormire non ne aveva alcuna voglia.
A caso dalla mensola tirò fuori un vecchio testo, simile ad un'antologia scolastica. Vi erano brani di poemi antichi, di vecchi romanzi ed estratti di novelle e cannonieri. Un capitolo intero era invece dedicato alle vecchie tradizioni di Uaarania. Quella che occupava più pagine era la leggenda di Maschera Nera. Quella musica. Aveva un che di orientaleggiante, di inquieto, di vivace ed austero allo stesso tempo. Erano note pagane, mistiche, quasi magiche. Era una melodia misteriosa, fatta di note antiche, come ipnotiche. Sembrava giungere da fuori, oltre i vetri della finestra, come se le sue note nescessero dalle ombre della notte, diffondendosi tutte nella camera di Dacey. |
Non mi illude o di poter tornare a dormire ancora, non con quella musica che sembrava entrare prepotentemente all'interno della mia camera da letto.
Rimasi in silenzio ad ascoltarla, per capire da dove provenisse quindi andai alla finestra e la aprii , poiché ero convinta arrivasse da fuori. Inviato dal mio AGS-L09 utilizzando Tapatalk |
Quando mi calmai un po', prestai più attenzione al libro che stavo leggendo.
Era una raccolta dedicata al folclore di Uaarania. Vidi una leggenda dedicata a Maschera Nera e incuriosita, iniziai a leggere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Destresya ed i suoi 3 assistenti raggiunsero la camera di lei, chiudendo fuori dalla porta la confusione ed i fantasmi del castello.
Lei si spogliò con naturalezza davanti a loro, restando in lingerie e sedendosi poi alternando il desiderio di un massaggio. Ovviamente tutti e tre si proposero come fortunato di turno. "Te lo faccio io" disse Best eccitato "che ho le mani più forti e più salde, così che tu abbia un massaggiatore infaticabile." "Invece credo di essere più adatto io" Yanox con un sorriso malizioso "che conosco a memoria il tuo bel corpo, guardandolo continuamente. Così da sapere come trattare ogni tua forma e piega." "Non ascoltarli..." Sean con tono provocante "... proprio stanotte ho sognato di massaggiarti tutta... e più ti ungevo, più tu eri soddisfatta ed appagata. Gwen cominciò a leggere. La leggenda parlava di un antico cavaliere, l'unico di Uaarania a non voler rinnegare la Fede Cattolica. Fu torturato e poi sfigurato, costretto così ad indossare una maschera di ferro nera. Infine fu murato vivo nel castello dell'Elyseum. Dacey infine scese dal letto e si affacciò alla finestra. Era tutto buio fuori, essendo la stanza esposta sul lato meno illuminato del castello. Quella musica continuava a fluttuare tra le ombre ed il silenzio, come se davvero fosse partorita dalla notte. Ad un tratto la giovane si accorse che accanto alla sua finestra vi era una loggetta e la musica sembrava giungere proprio da lì. |
Per la seconda notte infilai la vestaglia e lasciai la mia stanza, avendo individuato un punto che sembrava essere l'origine della musica.
Decisi così di andare alla piccola loggia che avevo visto dalla finestra, sperando di perdermi per il castello. Inviato dal mio AGS-L09 utilizzando Tapatalk |
Lessi di un cavaliere che era stato sfigurato a casa della sua fede e poi impigionato proprio qui, nel castello, con una maschera.
In un attimo di ispirazione arrivai a pensare che quello che girava potesse essere il suo fantasma. Infatti ridacchiai scuotendo la testa. E continuai a leggere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Dacey in vestaglia lasciò la sua camera, raggiungendo la loggetta da dove sembrava giungere la misteriosa melodia.
Vide così una figura confusa nella notte, appoggiata alla ringhiera suonando qualcosa. Era un violino. Un violino che suonava la melodia udita dalla ragazza. Gwen continuò a leggere. Il capitolo si concludeva con le ultime parole del cavaliere ad un Frate mentre i suoi carcerieri miravano la stanza che avrebbe fatto da tomba per lui: "Tornerò, buon Frate... tornerò e mi vendicherò... lo giuro..." |
Continuai e giunsi alla fine.
Alzai appena le sopracciglia alle parole del cavaliere. "Accidenti..." sussurrai piano fra me e me. Non mai stata eccessivamente scettica, ma adesso beh... Non sapevo che pensare. Ritenevo improbabile l'ipotesi di un ladro, ma l'alternativa non era tanto più credibile. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Salve...? “
Titubante, esordii così non appena notai una figura che occupava la loggia. Era questo il misterioso musicista che, con quello che pareva essere un violino, animava la notte di melodie. "Senta, non voglio essere scortese, mi piace la musica ma... Non dovrebbe suonare nel cuore della notte svegliando la gente." Inviato dal mio AGS-L09 utilizzando Tapatalk |
Gwen terminò la lettura di quel capitolo e qualche istante dopo cominciò a sentire qualcosa.
Erano dei passi e provenivano nel corridoio fuori la sua stanza. Passi lenti, quasi solenti. A quelle parole di Dacey la musica cessò di colpo ed il misterioso musicista, sempre col volto celato dalla notte, si voltò verso di lei. "Per questo suono..." disse con un tono di voce vagamente familiare "... perché la gente si svegli... perdersi una notte così è da folli... un peccato imperdonabile..." |
Finii la mia lettura e mi alzai per riporre il libro.
Rimasi davanti alla piccola libreria in legno ad ascoltare dei passi nel corridoio. Sembrava venissero da questa parte. Misi allora una vestaglia e piano andai ad aprire per sbirciare e vedere chi fosse. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Evidentemente le mie parole erano servite perché la musica finì.
Mi poggiai anche io alla loggia ma ancora non riuscivo a vedere il viso del musicista. " Sono d'accordo con lei, è una notte bellissima ma... Domani devo lavorare quindi..." Inviato dal mio AGS-L09 utilizzando Tapatalk |
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