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"Non ti riguarda" atona e diretta io "Ora esci, così vedo di risolvere questa cosa" guardando Elv accanto a me.
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Ci sedemmo a tavola.."Buon senso...se noti non sono un tipo fronzoli ed euforia, anzi la prossima volta dovresti difendermi mio caro marito" le mani presero la forchetta, sentivo quasi mancarmi le forze...non sapevo nemmeno io cosa credere..ma vi era tutto in quel libro, in quella lettera di Padre Anselmo..e così era.
Sventolai il ventaglio visto il calore di quel momento concitato quando arrivò Furio a servire la cena. Vidi il suo sguardo, non staccava gli occhi da me..lo guardai nei suoi occhi azzurri..non capivo..era compassione, dispiacere per le urla sentite o cosa. https://images.davidemaggio.it/pics3...Violetta-6.jpg |
Nikolaj si abbandonò ad un sorda risata che echeggiò sinistra nella stanza.
“Attenta a te...” disse a Gwen andando via “... attenta a te...” uscendo. La porta si chiuse e per incanto Elv cominciò a svegliarsi. Furio restò immobile fra la porta e la tavola imbandita, fissando per tutto il tempo Altea. Fulminaccio mangiò come se nulla fosse, per poi alzarsi e senza attendere che anche sua moglie finisse andò fuori. Allora Furio si avvicinò alla tavola. “Madama...” disse “... sparecchio e porto via?” Chiese. |
Annuii a Stewart, compiaciuta a quelle parole.
"Benissimo, preparate la cassa di vino, il pugnale..." ordinai "E il ritratto, naturalmente!". Nel frattempo io mi alzai, raggiunsi lo scrittoio, presi una pergamena, una busta, e scrissi un biglietto al Maresciallo. "A un uomo che ha tutto... nella speranza di poterlo gustare insieme se vorrete onorarmi di godere della vostra compagnia. I miei omaggi. Lady Lys Marbrè Lo sigillai, lo profumai lievemente con delle preziose essenze e poi lo consegnai a Stuardo, insieme ai doni e al ritratto. Restai per un momento a guardarlo, sperando che quei doni mi avrebbero permesso di cominciare ad entrare nelle sue grazie. https://i.pinimg.com/564x/fe/2f/41/f...dae70bce46.jpg |
Certe volte non lo sopportavo.
Ma davvero. "Altrimenti che fai?" io con tono annoiato, mentre usciva. Elv iniziò a svegliarsi. "Ben svegliato" sorridendogli "Dovresti fare una cosa per me, stasera..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Fortunatamente si alzò e se ne andò senza troppi fronzoli, capii che mio marito non mi amava..e forse era una fortuna almeno non mi avrebbe voluto vicino a sè forse.
Poi si avvicino Furio e lo guardai a quella sua domanda e gli sorrisi leggermente.."Non ho più fame, puoi portare via, grazie...vado a fare una camminata nel giardino, ho bisogno di aria" e uscii per il vialetto che dava verso il bosco, potevo udire il gorgoglio del fiume..amavo quel rumore, non ne capivo il motivo..ma era così e uno strano lampò attraversò i miei occhi. |
Stuarto prese il tutto ed assicurò a Lys di far avere ogni cosa al Maresciallo.
Uscì dalla stanza e subito incaricò un facchino di raggiungere la città e consegnare quegli oggetti agli uomini del Maresciallo di Monsperone. Elv si svegliò pian piano ed ancora vagamente intontito guardò Gwen. “Qualunque cosa...” disse cercando la sua mano. Altea andò verso il bosco, seguito dallo sguardo chiaro del giovane Furio. Il crepuscolo avanzava lentamente e l'imbrunire ovattava pigro e silenzioso il verde bosco di Chanty. Da lontano si vedevano le luci di Monsperone. Qui in vento era diverso. Non sembrava alitare malinconico, come invece faceva presso le torri del palazzo. Come se qui non potesse giungere la misteriosa ossessione che spingeva Altea a credere nella leggenda della Rosa Nera. Una leggenda racchiusa nel suo palazzo. |
Mi sentivo tranquilla, stranamente tranquilla.
Mi sedetti in una piccola distesa di erba dove le margherite e i "non ti scordar di me" ornavano in modo semplice ma affascinante quella piccola distesa di erba fresca. Il fiumiciattolo scorreva lento e chiusi gli occhi per udire quella melodia, immaginai mondi lontani dove potermi rifugiare..oh si, forse lontana da qui non avrei più vissuto questo tormento. |
Presi la sua mano e respirai a fondo.
"Dovresti andar via per un po'... Sì insomma, potrai tornare anche domattina se vorrai, ma stasera devi andar via..." guardandolo "Riceveremo una visita e sarebbe meglio che tu non fossi qui..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò incuriosito e sospettoso Gwen.
“Una visita...” disse perplesso “... una visita che evidentemente non gradirebbe la mia presenza... cos'é? Sei sposata?” Fissandola. “Dovevo immaginarlo...” con tono sprezzante. Altea si beò di quel sognante crepuscolo, senza più l'oppressione e l'angoscia di quella sua casa così simile ad una prigione. Ad un tratto però sentì qualcosa. Un calpestio. Qualcuno o qualcosa che si muoveva lì vicino. |
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