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Mi dispiacque molto sentir parlar Icarius in quel modo.
"Milord, vi prego, non parlate cosi`, non avete obbligato nessuno a seguirvi e non e` certo colpa vostra se per ora siamo bloccati qui." |
“Quell'uomo mi causa disgusto...” disse Dension, avvicinandosi a Dacey con un fazzoletto per asciugarle i capelli bagnati “... è un folle... credo sia come trattare con una bestia... dobbiamo fare attenzione... e forse il tutto potrebbe girare in nostro favore...” la fissò “... se osa anche solo toccarti io lo ucciderò... non devi temere nulla...” scosse il capo con rabbia “... dannato Icarius che ci hai condotti in questa follia... tu ed il tuo Fiore...” sbuffò seccato “... Dacey, hai gli abiti zuppi... vieni... li asciugheremo davanti al fuoco...” ed accese il camino che avevano in camera.
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Ascoltai Icarius con un sorriso leggero dipinto sul volto.
Aveva senso il suo ragionamento, dopotutto, non era certo uno che abbandonava la gente al suo destino. Così lo raggiunsi alla finestra, cingendolo col mio braccio, dolcemente. "Beh, dobbiamo comunque trovare il modo di riparare la nave, non vorrai mica stabilirti qui?" cercando di scherzare, alzando gli occhi su di lui. Poi tornai immediatamente seria e gli sorrisi dolcemente. "Cercheremo di scoprire di più di questa maledizione, e di liberare questa gente dalla piaga del mastino.." annuii, per poi sorridere, un sorriso dispettoso "Però poi possiamo prendere a calci il nostro ospite, per favore?" divertita, abbassando la voce. Non mi piaceva vederlo rattristato, specie se c'era di mezzo quella dannata maledizione, sapevo che se volevamo poter essere felici avremmo dovuto combatterla con ogni mezzo. |
Mi diede ragione. Un folle, Guren non poteva essere definito altrimenti.
Raggiunsi il caminetto, iniziavo a sentire freddo e con l'asciugamano che aveva usato Dension finii almeno di asciugare i capelli. - Come va la tua mano?- chiesi con premura. - Aspetta che intendi a nostro vantaggio? Non capisco - |
Icarius sorrise a Gwen, per poi annuire.
“Vi ringrazio, damigella.” Disse alla ragazza. Poi gli si avvicinò Clio, cingendolo con un braccio. “Ehi, attenta con tutti questi sorrisi dolci” ad un suo orecchio “o finirò per credere che sotto sotto sei una ragazza ingenua e docile.” Facendole l'occhiolino. “Dobbiamo essere cauti con Guren...” tornado serio e parlando ora ad alta voce “... è potente e protetto dal Gastaldo... per ora è intoccabile...” |
“La mano va meglio...” disse Dension a Dacey “... la cicatrice mi dona, no?” Ridendo. “E poi è un ricordo del caro Icarius... mi rammenta ogni ora quanto io lo odi...” guardò la ragazza “... magari lui e quel porco di Guren finiranno per scontrarsi e chissà che non si accoppino a vicenda... riesci ad immaginare una soluzione migliore?” Divertito.
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Sorrisi ad Icarius con un cenno del capo.
Purtroppo, il fatto che ci fossi anch'io non giovava a loro due e mi dispiacque, mi piaceva vederli insieme e felici, di una felicita` che per ora a me era negata. Tentando in ogni modo di ricacciare indietro le lacrime e il nodo che avevo in gola, mi concentrai sulle parole dell'ufficiale. "Gia`... Dunque che intendete fare?" |
- Sei bellissimo, indipendentemente dalla cicatrice-
Gli sorrisi. Forse sarebbero accaduto, Icarius e Guren si sarebbero mai affrontati in duello? Baciai il mio finto marito. - Sarà una lunga serata temo - |
Alzai gli occhi al cielo a quelle parole sussurrate, lasciando cadere il braccio.
"Posso essere intrattabile se preferisci.." pianissimo, con un sorrisetto divertito. Poi annuii, sospirando a quelle parole su Guren, un sospirare che somigliava tanto ad uno sbuffare in realtà. "Lo so, lo so.." scuotendo la testa "Altrimenti avrebbe già fatto una brutta fine.. ho detto poi.." divertita "Gwen ha ragione: che facciamo ora?". |
“Forse...” disse Dension baciando Dacey “... lunga e noiosa... ma la notte sarà invece ancor più lunga... ed infinitamente più piacevole...”
Qualcuno bussò. “Signori, la cena sarà servita fra pochi minuti.” Da fuori il servo. |
“Beh, magari troverò il modo di ammorbidirti...” disse Icarius sottovoce a Clio “... cosa faremo?” Tornando a parlare con tono normale. “Per prima cosa cercheremo di capire come il nostro padrone di casa vede la questione del mastino. Ha la passione per la caccia e dunque terrà molto, immagino, a risolvere il mistero.”
Qualcuno bussò. Era il servo che chiedeva loro di scendere per la cena. |
Sorrisi piano a quelle parole di Icarius, lanciandogli un'occhiata complice ed intensa.
"Lo spero.." sussurrai piano, con un sorrisetto divertito. Poi parlò di Guren e lo ascoltai attentamente. Annuii alla fine. "Sì, in effetti ha ragione, e non sottovalutare i licantropi.. che ci sia un nesso tra le due leggende? Magari lo scopriremo a cena.." pensierosa. In quel momento bussò il servo che ci comunicava la cena. "La cena.." sorridendo appena "Vogliamo andare?" guardando Icarius e Gwen. |
Seguii il discorso di Icarius e in effetti aveva ragione. Doveva di sicuro essere interessato.
Poi bussarono e fummo avvisati della cena e io sospirai. Avevo come l'impressione che nemmeno la cena mi sarebbe piaciuta e non credo per il cibo. |
“Sai bene” disse Icarius ad un orecchio di Clio “che so come trattarti... l'ho sempre saputo... sin da quando facevi Syenna...”
I tre, seguiti da Cq, lasciarono la stanza e scesero al pianoterra, raggiungendo infine il salone, dove c'erano anche Sammone, Hansiner ed il pellegrino. E tutto era pronto per la cena. Poco dopo arrivò Guren, con un vistoso e discutibile abito da cerimonie. “Spero che la carne sia di vostro gradimento.” Ai suoi ospiti. “La cacciagione merita.” “Avete una grande passione per la caccia vedo.” Sorridendo Icarius. “La caccia è un'arte.” Compiaciuto Guren. “Magari domattina potrei portare con me la vostra deliziosa sorellina...” guardando Gwen “... chissà che non le piaccia vedermi cacciare... cosa ne dite?” Alla ragazza pagana. |
Alzai gli occhi su di lui, mentre lasciavamo la stanza per raggiungere la sala da pranzo.
"Ah si?" sussurrai di rimando "E come?". Intanto raggiungemmo la sala, dove trovammo gli altri. Arrivò anche il padrone di casa, vestito in modo improponibile, non che la cosa mi stupisse dato che il buon gusto mancava totalmente nella casa. Poi parlò di carne e caccia, puntando immediatamente Gwen. E ti pareva.. Se solo Elv fosse qui a mettere in riga quel gradasso. E immaginai che anche Gwen lo stesse pensando. |
Scendemmo per la cena e dopo poco scese anche Guren
Icarius introdusse subito il discorso sulla caccia e cio` che l'ospite rispose non mi piacque affatto. Non sarei andata con lui nemmeno sotto tortura. "Non nutro interesse per la caccia, anzi tutt'altro" risposi con tono impersonale senza nemmeno guardarlo. Benedetto Elv, se fossi qui... |
“Preferisco mostrartelo, anziché dirtelo...” disse Icarius con un filo di voce sensuale a Clio.
Poi Guren cominciò a parlare e finì per proporre a Gwen di andare a caccia con lui l'indomani. Ma lei rifiutò. “Sbagliate...” a lei Guren “... la caccia è un mondo affascinante... dovreste varcarlo...” “In verità” intervenne Icarius “non lascerei mai uscire da sola mia sorella in queste lande. Neanche con voi, signore. Senza offesa, naturalmente.” “Perchè mai?” Contrariato Guren. “Perchè qui si sentono strane voci, signore.” Icarius. “Di giovani donne uccise... di un predatore tanto misterioso quanto feroce...” “Già, il mastino...” mormorò Guren “... ma ha i giorni contati ormai...” |
"Non vedo l'ora..." Sussurrai piano, con un sorriso malizioso.
Mi piaceva quel gioco segreto, quegli istanti rubati al mondo intero. Istanti in cui esistevamo solo noi, e nient'altro. Tornai a concentrarmi sulla cena e sulla discussione che si era creata Da quelle parole di Guren compresi che Icarius ci aveva visto giusto, lo aveva stuzzicato sul suo terreno. Probabilmente Guren stesso ambiva a catturare ed uccidere il pericoloso mastino. |
Non ebbi il tempo di rispondere, che Icarius mi prevcedettee e lo ringraziai dentro di me.
Mi infastidiva il modo in cui mi guardava, mi parlava e promisi a me stessa che mi sarei presa qualche piccola soddisfazione. Poi si inizio` a parlare del mastino e sperai che si potesse ricavare qualcosa di utile da quel balordo. |
“Interessante.” Disse Icarius. “Immagino che la gente del posto riponga in voi molte speranze, signore.”
“Naturale.” Annuì Guren. “Ho ucciso più di cento lupi.” “Questo però forse è un animale un tantino diverso...” mormorò Icarius “... secondo voi è davvero un fantasma come dice la gente?” “Io sono un uomo razionale” Guren “e sono portato a credere alle cose concrete... sono certo che si tratti di un lupo o di un branco di lupi.” “Teoria interessante.” Pensieroso Icarius. “Ora però parliamo d'altro...” sorridendo Guren “... o finiremo per annoiare queste due dame.” Fissando Clio e Gwen. “Voi, signore, avete proposto di affascinare mia sorella con la caccia.” Sarcastico il Taddeide. |
Quel tipo era sempre peggio.
Poi torno` di nuovo all'attacco ed io mi sentivo sempre piu` infastidita e insofferente. Alla frase sarcastica di Icarius dovetti trattenere una risata. Che idiota... |
Ascoltai attentamente la conversazione tra Icarius e Guren.
Certo, dei lupi, come no. I lupi erano la risposta a tutto certe volte. Il fatto che ne avesse ammazzati a migliaia non mi affascinava affatto, anzi! "Dei lupi incredibilmente selettivi, dunque?" Chiesi, perplessa "Non sono unicamente le giovani donne ad essere sgozzare?". |
“Interessante osservazione...” disse Guren a Clio, mentre i servi portavano in tavola la cena “... in effetti i lupi non vanno tanto per il sottile... si può dire che attaccare una donna è più facile rispetto ad uomo, ma assalire un bambino è ancora più semplice...” sorseggiò del vino “... chissà... voi che idea avete? Sono curioso di conoscerla...” guardandola con bramosia.
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"Sembra intelligente.. Come se avesse uno schema con cui uccide.. E c'è solo un animale sulla terra in grado di attuare una tale precisione schematica: l'uomo..." Con un leggero sorriso di circostanza "Escludendo le ipotesi più fantasiose ovviamente, nessuno crede ai fantasmi, ai mostri o ai licantropi.. Dico bene?".
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Certo, come no, e noi avremmo accettato su due piedi la scusa dei lupi, che mi sembrava molto simile a quella dell'antiquario.
Poi quel modo cosi` sfacciato di rivolgersi a lei... Ovvio, non aveva ottenuto nulla da me e aveva cambiato obiettivo. Mi era subito venuta in mente la parola "preda", ma cercai di non pensarci. Sapevo comunque che Icarius e Clio non andavano per il sottile. |
“Affascinante il vostro modo di ragionare...” disse Guren a Clio “... in effetti l'uomo è l'animale più malvagio del mondo... dunque ritenete sia un uomo ad uccidere le donne di queste terre? E perchè mai? Credete sia un folle? Un sadico? Un perverso?” I suoi occhi erano su Clio, animati da viva lussuria. “Allora faccio a voi la proposta per domattina... vi voglio con me alla mia battuta di caccia...” guardò Gwen e poi Icarius “... di sicuro non ci saranno le proteste del nostro amico dei fiori, visto che non siete sua sorella e nemmeno sua moglie, giusto?”
Icarius sorseggiò del vino, cercando di restare calmo e di non sentire il sangue che gli bolliva nelle vene. “Sono certo che Clio sceglierà in tutta libertà cosa fare... signore...” sforzandosi di sorridere. |
Malvagio? Perverso? Sadico? Folle? Oh guarda, sembrava proprio avesse fatto il suo stesso profilo...
Poi propose a Clio di andare con lui a caccia e vidi Icarius sforzarsi di restare calmo. |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
"Potrebbe essere tutte e tre le cose, non conosco così bene la vicenda da poter dare un giudizio più preciso.." Alzai le spalle "Ho fatto solo una constatazione, potrebbero essere omicidi mascherati da aggressioni di un animale.. Magari qualcuno che vuole spargere la paura, oppure sì.. Un sadico, un folle.. Chi può dirlo?".
Mi stava indisponendo. Te guardami ancora in quel modo e prima o poi ti cavo gli occhi, dai retta a me. Possibile che Icarius non dicesse niente? Poi quelle parole furono una pugnalata che riuscì a colpirmi nel profondo, e restare impassibile fu davvero difficile. Già, non ero sua moglie. Mi aveva presentata come la sua compagna, un termine che a Maruania usano gli uomini per indicare le donne con cui vivono senza averle sposate. Una volta si usava un termine meno lusinghiero. E infatti anche Guren doveva averlo percepito come tale. Il che mi rendeva ai suoi occhi una donna disponibile che accetta una situazione ambigua. Fantastico! Il fatto che fosse vero, però, era il motivo per cui era riuscito a ferirmi. Avevo fatto di tutto per non pensarci. Ad ogni modo, dovevo restare impassibile e andare avanti. "Oh, la caccia non fa proprio per me, mi spiace.." Con un sorriso di circostanza. Preferisco sparare agli uomini piuttosto che agli animali. |
“Sparare agli uomini...” disse Guren a quelle parole di Clio “... interessante anche questa idea...” ridendo “... interessante davvero...”
La cena cominciò. Icarius appariva infastidito e taciturno. “Ma parlatemi un po' del vostro lavoro...” mangiando Guren “... davvero c'è gente che acquista fiori da voi? Non è più semplice raccoglierli nei prati?” A Clio e a Gwen. “L'esperto di fiori sono io...” bevendo Icarius “... dovreste chiederlo a me...” “Trovo più piacevole discorrere con le nostre dame...” indifferente Guren “... a voi ciò secca?” Icarius lo fissò per un lungo istante. “Tutt'altro...” mormorò poi il Taddeide “... è che conosco bene la mia donna e mia sorella e so che simili discorsi a tavola possono indisporle.” “Ora si parlava di fiori.” Guren. “Ma prima di caccia e di giovani donne sgozzate.” Sorridendo Icarius. “Noto che non vi rivolgete più a me col titolo di signore...” versandosi del vino Guren “... la caccia indispone anche voi? O forse vi secca che parli alle nostre dame? Cosa vi infastidisce di più? Che parli a vostra sorella, oppure alla vostra compagna?” Icarius accarezzò Mia Amata. |
La cena venne servita e l'atmosfera inizio` a scaldarsi parecchio.
Non sarebbe passato molto tempo che Icarius avesse perso la pazienza e lo capiivo. Anche noi ne avevamo abbastanza di questo depravato. |
Icarius e Guren si scambiarono una lunga occhiata, poi accade qualcosa all'improvviso.
Uno degli uomini di Guren entrò. “Signore...” disse. “Cosa vuoi?” Seccato Guren. “Non vedi stiamo cenando?” “Venite a vedere...” “Cosa?” “Venite, è importante...” “Scusatemi...” alzandosi Guren, per poi seguire il suo soldato. “Che bastardo.” Sbottò Sammone. “Non lo reggo più.” “Già, davvero un figlio di centomila vermi...” Hansiner. “Siete stata molto brava, Gwen...” Icarius alla ragazza “... evitate di cedere alle sue provocazioni... è un sadico...” “Cosa può essere accaduto, tanto da chiamarlo ora che era a cena?” Chiese il pellegrino. “Bella domanda...” pensieroso Icarius. |
Ad un certo punto un uomo venne a chiamare Guren, che finalmente ci privo` per un po' della sua presenza.
Sorrisi ad Icarius. Gia`, lo era e non avrebbe ottenuto nulla da me e nemmeno dagli altri, anzi, dalle altre. Chissa` cos'era successo di cosi` importante... |
Annuii a quelle parole di Dension che suonavano come una promessa passionale e lo baciai quando fummo chiamati per la cena.
Mi concessi ancora qualche minuto per sistemarmi e infine lasciammo la stanza raggiungendo i nostri compagni d'avventura. Anche Guren fece il suo arrivo, trionfale e pomposo, estremamente esagerato. Naturalmente ci offrì della cacciagione e il discorso si orientò subito sulla caccia. E naturalmente Guren prese ad importunare prima Gwen poi Clio. Sperai, visto che ero stata presentata come donna sposata e che Dension era proprio accanto a me, che quell'uomo viscido non avesse mire su di me ed infatti per buona parte della cena non mi parlò. Fummo interrotti dall'arrivo di un secondo uomo, un sottoposto di Guren che, con aria anche un po' tesa, chiedeva al suo signore di seguirlo. Di certo qualcosa di importante era accaduto. Visto che a tavola si era parlato del mastino e delle donne morte quello fu la prima cosa che mi venne in mente. |
La cena continuò e notai che Icarius era teso, così posai con naturalezza la mia mano sulla sua.
Probabilmente quel Guren si divertiva nel vedere la rabbia trattenuta da tutti noi, forse perché sapeva che non eravamo nella posizione di potergli dire niente. Oh, ma non ti illudere che duri per sempre.. Io avevo vissuto molte volte situazioni come quella, quando recitavo delle parti per carpire informazioni ai potenti di Maruania, o quando affrontavo le nostre azioni sovversive interpretando la giovane civettuola e frivola. Avevo imparato a restare impassibile, anche se stavo pensando al modo migliore per uccidere il mio interlocutore. Ed era questo il caso. Poi un servo venne a chiamare Guren, che se ne andò. "Un nuovo cadavere?" dissi piano, scuotendo la testa. |
Guren seguì il suo uomo.
Rimasti soli nella stanza, Icarius prese a fissare nervosamente il suo bicchiere di vino. “Probabile...” disse pensieroso a quella domanda di Clio. “In effetti” fece Hansiner “la storia del mastino è una gran brutta gatta da pelare per il nostro padrone di casa.” “Perchè dobbiamo restare qui?” Dension ad Icarius. “Perchè mettere in pericolo la vita delle ragazze?” “La nave non è lontana” fissandolo il Taddeide con i suoi occhi azzurri “e potete tornarvene lì quando volete.” “Ma non riesci a pensare che a te stesso?” Con rabbia Dension. “Non capisci che stavolta sei finito in una storia più grande di te? In questo posto dimenticato la gente muore! Muoiono ragazze e chi ti dice che le prossime non saranno le nostre?” Guardò Clio e poi Gwen. “Perchè seguite questo pazzo? Perchè?” Un attimo dopo Sammone lo sollevò tenendolo per la giubba. “Ora mi ha seccato, feccia...” minaccioso l'omone. “Mettimi giù, bestione...” dimenandosi il contrabbandiere. |
Ovviamente, una volta rimasti soli senza Guren, Dension colse l'attimo ed io sbuffai nervosamente, spazientita.
Ma come si permetteva? Volendo, potevamo farli fuori entrambi, dal momento che erano uno peggio dell'altro. Ad un certo punto Sammone intervenne e pensai che la cosa si stesse davvero facendo seria. E poi Icarius non avrebbe mai permesso che ci accadesse qualcosa. |
Dension, non appena Guren se ne fu andato, prese a discutere con Icarius.
L'ennesima discussione, ne avevo abbastanza e avrei voluto intervenire ma Sammone fu più veloce. Prese Dension per la giacca e si presero a parole. - Per favore rimettetelo giù - implorai. |
Dension si dimenava, ma la presa di Sammone non lasciava possibilità di liberarsi.
“Mettimi giù...” disse il contrabbandiere “... mettimi giù, dannazione...” “Lo faccio per voi...” alzandosi dal suo posto Icarius e guardando Dacey “... solo per voi quell'uomo è ancora vivo... sebbene ignoro come facciate ad amarlo...” raggiunse la finestra, dove restò a fissare le ombre della sera “... mettilo giù, per favore...” Sammone sbuffò e lasciò cadere pesantemente a terra Dension. “Maledetti...” con rabbia il contrabbandiere “... tanti contro uno... vigliacchi...” “Quando torneremo sulla Divina Misericordia” Icarius senza voltarsi “ti darò soddisfazione se vuoi...” “Magari creperai prima...” alzandosi Dension. “Bontà Divina!” Esclamò Cq accanto a Gwen. |
- Vi ringrazio,- dissi guardando verso Icarius. Aspettai che Dension si sedesse e gli lanciai un occhiata.
Quando avrebbe imparato a star zitto. - Chiedo scusa a tutti, davvero - mormorai alla tavolata. |
Sammone mise giu` Dension controvoglia e Icarius si allontano` dal tavolo, avvicinandosi alla finestra, mentre io rassicuravo Dacey con lo sguardo.
Dension pero` non la smetteva e io ne avevo abbastanza. "Qual e` esattamente lo scopo delle vostre provocazioni? Quale? Non fate altro che creare scompiglio e mancare di rispetto, invece di provare a dare una mano, create problemi su problemi e ne abbiamo gia` abbastanza per sopportare anche i vostri. Tra l'altro, come vi e` stato gia` ribadito piu` volte, avete avuto la possibilita`, in precedenza, di proseguire per la vostra strada e non lo avete fatto. Sicuramente avevate un motivo per restare e ora che siete rimasto vedete di comportarvi come si deve e non creare ulteriori problemi di cui non abbiamo assolutamente bisogno" con tono schietto e diretto "E non siamo comunque tenute a dirvi il motivo per cui abbiamo deciso di seguire Icarius, dal momento che voi non avete reso noi partecipi del motivo per cui siete rimasto. O forse sbaglio?" guardandolo negli occhi. |
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