Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 23-09-2015 18.51.07

Ascoltai sapendo già in gran parte quella storia. Eppure c'era un dettaglio che mi sfuggiva.

Il mastino era stato posto a protezione della ragazza e in seguito quella che poteva essere definita come la sua ombra perseguitò gli uomini che la avevano uccisa.

Ora perché invece a morire erano della ragazze.

- Perché uccide donne e non uomini la creatura che dilania in queste terre? Sono stati quei giovani criminali a compiere il misfatto... Perché perseguitare giovani innocenti ora?-

Clio 24-09-2015 00.37.23

Entrammo nella bottega, e Icarius notò un bastone da passeggio, proprio simile al sogno di Dacey.
No, decisamente i sogni della ragazza dovevano avere un significato.
Erano troppo precisi.
Così, sollecitato da Icarius e Dacey, l'antiquario ci rivelò la storia del mastino.
Una storia davvero terribile.
Ma come giustamente aveva fatto notare Dacey, anch'io mi chiedevo come la morte di giovani donne potesse vendicare quella della figlia del borgomastro.

Guisgard 24-09-2015 16.47.31

“Beh, la domanda di Dacey mi sembra sensata.” Disse Icarius all'antiquario, sempre tenendo in mano quell'insolito bastone.
“La leggenda del mastino è solo superstizione.” Fece l'antiquario. “Una storia molto nota in queste terre e per questo davanti alle tante morti inspiegabili di quelle ragazze molti qui hanno subito tirato in ballo quell'antica e tetra tradizione. Personalmente dubito che un fantasma giunga dall'Aldilà per uccidere donne innocenti senza alcun motivo apparente.”
“E voi allora come vi spiegate queste morti?” Chiese Icarius. “E tutte riguardanti giovani donne poi.”
“Magari è un lupo.” L'antiquario. “In queste terre ce ne sono tantissimi.”
“Un lupo dunque con gusti molto precisi...” intervenne Hansiner “... visto assale solo giovani donne.”
“Mi sembra anche logico, no?” Mormorò l'antiquario.
“Ossia?” Incuriosito il Taddeide.
“Le giovani donne” spiegò l'antiquario “sono prede più indifese e deboli rispetto a robusti pastori o a rozzi contadini, non trovate?”

Dacey Starklan 24-09-2015 16.51.16

Naturalmente l'antiquario liquidò il tutto sotto l'etichetta della superstizione.

Non ero d'accordo e anche la sua ultima frase denotava una certa ignoranza.

- Allora dovreste imporre un coprifuoco, e non lasciare le donne da sole-

Clio 24-09-2015 16.52.54

Ascoltai interessata il racconto dell'antiquario.
Un lupo era da escludere, ovviamente, piuttosto un maniaco che prendeva di mira le ragazze.
Sorrisi appena a quelle ultime parole dell'antiquario.
"Non tutte.." mormorai, quasi tra me e me.
"E ditemi, secondo la leggenda esiste un modo per placare il terribile mastino?" chiesi, incuriosita.

Lady Gwen 24-09-2015 17.13.47

Questa storia era sempre piu` strana. E poi la risposta dell'antiquario mi sembrava piu` una scusa che una motivazione e concordai con Dacey e Clio.

Guisgard 24-09-2015 17.24.23

“In realtà” disse l'antiquario a Dacey “le vittime sono state aggredite in diverse ore del giorno, non soltanto di sera o di notte. Dunque un coprifuoco non avrebbe senso.” Guardò poi Clio. “Placare il mastino? E' solo una leggenda, che oltretutto cozza non poco con la situazione attuale. La maledizione che ha evocato lo spettro del mastino era volta a colpire quei giovani amorali. Non ha dunque legami, né senso con la morte di giovani donne innocenti.”
“In effetti” mormorò Dension “il vostro ragionamento non fa una piega.”
Allora, ha soddisfatto i vostri gusti questo bastone?” L'antiquario ad Icarius.
“Lo stavo appunto osservando...” fece il Taddeide “... mi accorgo solo ora che oltre all'oro e alla madreperla sul pomo del bastone vi è anche l'argento.”
“Si, messere.” Annuì l'antiquario. “Si dice che il borgomastro Arechi fosse molto superstizioso e per questo ha voluto anche l'argento come copertura del pomo. Questo metallo, infatti, secondo la leggenda è l'unico in grado di uccidere un licantropo.”
“Un licantropo?” Ripetè Hansiner.
“Bontà Divina!” Esclamò Cq.
“Si, un lupo mannaro.” Fece l'antiquario.
“Cosa c'entra ora il lupo mannaro?” Incuriosito Icarius.
“Vi ho detto che il borgomastro era un uomo estremamente superstizioso.” L'antiquario. “Come la maggior parte di chi vive in queste terre.”

Clio 24-09-2015 17.30.31

Sì, in effetti non aveva alcun senso che un mastino fantasma uccidesse giovani fanciulle innocenti.
Eppure nulla in quella strana storia sembrava avere senso.
Icarius continuava a guardare il bastone, e scoprì che vi era anche dell'argento.
Ecco, ci mancavano giusto giusto i licantropi.
Non avevo dimenticato le parole degli uomini alla locanda, e della vecchia che ci aveva ospitati.
Avevano detto di guardarsi dalla luna.
Era forse di licantropi che avevano paura? Tra quelli e il mastino fantasma non so cosa fosse peggio.

Dacey Starklan 24-09-2015 17.31.41

E così la leggenda pareva davvero non aver riscontri con la realtà.
Ma una nuova si insinuò nei nostri discorsi. Ora persino un licantropo.
Mi chiesi per l'ennesima volta in che razza di posto eravamo finiti.
Sperai che Icarius si decidesse a prendere quel bastone così da smettere di parlare di mostri e bestie e lasciare la bottega. Trovavo piuttosto inutile perdervi tutto questo tempo dato che avevamo cose molto più importanti.

Lady Gwen 24-09-2015 17.32.16

Oh perfetto, ora c'era anche la superstizione per i lupi mannari.
Ma in che razza di posto eravamo finiti?
"Dunque oltre alla leggenda del mastino vi e` anche quella sui lupi mannari? Altrimenti la protezione e la superstizione non avrebbero senso."

Guisgard 24-09-2015 17.52.58

“Si.” Disse l'antiquario a Gwen. “Come vedete questi luoghi sono pieni zeppi di leggende e folclore.”
“E sia.” Fece Icarius. “Prenderò il bastone. Lo trovo originale. E poi mi piacciono le storie misteriose.” Sorridendo, per poi pagare il bastone.
Così il gruppo lasciò la bottega, ritrovandosi in strada.
Era un pomeriggio soleggiato, sebbene freddo, con alte nuvole a screziare il cielo.
“I famosi forestieri.” All'improvviso una voce alle loro spalle. “Finalmente ho l'onore di incontrarvi.”
Era un uomo alto e magro, vestito con abiti da borghese e circondato dalla sua scorta armata.
“Ci conoscete?” Voltandosi Icarius.
“No, ma avrei piacere a conoscervi.” Sorridendo l'uomo. “Ho sentito parlare di voi dalla gente. Mi fa piacere che qui siano giunti degli stranieri. Ma lasciate che presenti... sono Guren Dasser, braccio destro del Gastaldo.”
“Un pezzo grosso allora...” Hansiner sottovoce al pellegrino.
“Già...” annuì piano questi “... e la sua faccia non mi piace per niente...”
“Posso conoscere ora i vostri nomi?” Chiese Guren. “Soprattutto di queste tre leggiadre dame?” Ridendo e fissando Clio, Gwen e Dacey.
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Dacey Starklan 24-09-2015 17.57.55

Pareva che in quel paese non fosse possibile camminare per le vie senza attirare attenzioni indesiderate.
Ora fummo avvicinati da un uomo che sembrava particolarmente interessato a noi, soprattutto a me e le altre due ragazze, come si premurò di rimarcare.
Strinsi la mano a Dension sperando che stesse zitto per una buona volta e guardai Icarius per capire come avrebbe risposto.

Clio 24-09-2015 18.01.01

Icarius comprò il bastone ed uscimmo così dalla bottega.
La trovai in ogni caso una scelta saggia, qualunque mistero si celasse in quel paesino, il bastone poteva tornare utile, e se così non fosse stato, era un bell'ornamento sicuramente.
Lo osservai di sottecchi, sorridendo piano, gli dava un'aria da nobile d'altri tempi, il che non poteva essere tanto diverso dalla verità, dopotutto anche se, come ci aveva rivelato Cq non era solito avere un bastone da passeggio.
Neanche il tempo di uscire, che ci si avvicinò un tipo spavaldo, che aveva già sentito parlare di noi, dovevamo essere la notizia della settimana, pensai.
Volle addirittura conoscere i nostri nomi.
Io restai in silenzio, se voleva rivelare i nostri nomi, pensai, ci avrebbe pensato Icarius a presentarci.

Lady Gwen 24-09-2015 18.09.47

Finalmente Icarius compro` il bastone e andammo via dalla bottega.
Non facemmo pero` molta strada che fummo fermati da un uomo, un certo Guren.
Io rimasi in silenzio e attesi.
Era proprio piccola, quella cittadina...

Guisgard 24-09-2015 18.36.09

Dacey strinse la mano di Dension che fu sul punto di parlare, ma Icarius avanzò verso Guren ed il contrabbandiere restò in silenzio.
“Siamo mercanti e veniamo da Sud, signore.” Disse il Taddeide. “Abbiamo avuto un'avaria e la nostra nave è momentaneamente fuori uso.”
“Mercanti?” Ripetè Guren. “E di cosa?”
“Di fiori, signore.”
“Fiori?” Sorridendo Guren.
“Si, signore.” Annuì Icarius.
“Oh, davvero vendere fiori porta guadagni tali da riuscire a sopravvivere?”
“Naturalmente, signore.” Rispose Icarius. “Gli studiosi di botanica, gli esteti, i giardinieri, i collezionisti, gli erboristi, senza dimenticare gli animi romantici e gli innamorati sono molti di più di quanto si crede.”
“Per Diana!” Esclamò Guren. “Non l'avrei mai detto! Ma dubito che qui venderete molti dei vostri fiori.” Divertito. “Gli animi ed i cuori della gente di queste terre sono freddi quanto il clima.”
“I fiori più belli e preziosi” con un lieve inchino Icarius “sono quelli che sbocciano dove il terreno ed il tempo sono impervi, signore. Come l'Amore Vero.”
“Siete dunque un poeta, oltre che un mercante?” Fissandolo Guren.
“Ogni buon mercante conosce bene la propria mercanzia, signore.” Icarius.
“E voi conoscete bene anche le parole.” Mormorò Guren. “Con esse ammaliate dunque queste tre bellissime dame che avete con voi?” Indicando Dacey, Clio e Gwen. “Per questo tardate a presentarmele?” Tradendo superbia.
“Signore, da dove giungiamo noi” spiegò Icarius “è irrispettoso presentare prima le donne e poi gli uomini.”
“Ora non siete più nelle vostre terre, ma nelle mie.” Spazientito Guren. “Sono il braccio destro del Gastaldo ed in assenza di sua eccellenza qui comando io, avendo diritto di vita e di morte su chiunque.”
“Allora sarà bene che presenti me ed i miei compagni al vostro cospetto, signore.” Icarius all'uomo. “Il mio nome è Icarius, mentre questi è Hansiner, poi Sammone, il mio amico pellegrino ed infine Dension. Il mio droide Cq e loro sono” con un cenno verso le tre ragazze “Dacey, moglie di Dension, la mia compagna Clio ed infine Gwen.”
“Ella non ha dunque un cavaliere?” Guren guardando proprio Gwen.
“Ella è mia sorella, signore.” Mentì il Taddeide e prendendo sottobraccio la fanciulla pagana. “Già promessa sposa ad un giovane che presto, a Dio piacendo, ci raggiungerà. Naturalmente fino ad allora è sotto la mia responsabilità e protezione.” Per poi guardare Gwen e sorridendole.
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Lady Gwen 24-09-2015 18.40.47

Ascoltai la conversazione fra i due, non riuscendo a credere che Guren si fosse bevuto la balla dei fiori.
E quando si rivolse a me, che gli scoccai un'occhiata alquanto seria e attenta, credette ad un'altra ancora piu` grossa quando Icarius disse che ero sua sorella, anche se sul resto non mentiva del tutto e a quel pensiero sentii una fitta al cuore.
Ricambiai comunque il sorriso di Icarius, che mi prese sotto braccio e mi voltai poi verso l'uomo con un sorriso di circostanza.

Dacey Starklan 24-09-2015 18.43.24

Quell'uomo era un misto di presunzione e arroganza.
Non avrei mai voluto rivelargli nulla, ne il mio nome ne la nostra provenienza.
Fortunatamente Icarius fu abile a usare una menzogna che fosse sufficientemente credibile.
In particolare apprezzai che nel presentare noi donne, avesse ben specificato che ognuna di noi era già impegnata, limitando così, o almeno speravo, le fastidiose attenzioni di quel presuntuoso.
Quando Icarius pronunciò il mio limitai a un piccolo cenno di capo il mio saluto, premurandomi bene di non lasciare la mano di Dension.
Sorrisi tra me e me quando poi presentò Clio come la sua compagna e immaginai quanto la ragazza potesse essere felice di quella definizione.

Clio 24-09-2015 18.47.19

Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
 
Ascoltai Icarius con un sorriso.
Ci sapeva davvero fare con le prole, Guren aveva ragione.
Ad ogni modo, trovai una mossa davvero intelligente fingerci mercanti di fiori, così nessuno si sarebbe stupito nel sentirci parlare del Fiore Azzurro.
Poi restai sorpresa da quelle parole di Icarius, sorridendo appena.
La sua compagna?
Certo, non era un termine che apprezzavo, anzi forse in circostanze diverse mi avrebbe dato molto fastidio, ma detto da lui era più di quanto mi sarei mai aspettata.
Trovai molto intelligente presentare Gwen come sua sorella e promessa, così non le avrebbe dato fastidio, almeno sperai.

Guisgard 25-09-2015 00.17.20

Guren ascoltò Icarius con un evidente moto di fastidio.
“Viaggiare con donne così belle” disse l'uomo “è senz'altro piacevole, ma anche rischioso.”
“Io ed i miei compagni” lesto Icarius “sappiamo come difendere le nostre donne, signore.” Con un lieve inchino.
Guren era a cavallo, insieme a uomini armati e ciò rendeva il Taddeide conscio che in qualsiasi momento poteva richiedersi un intervento armato.
“Mercanti di fiori” con tono di scherno Guren “capaci di difendere le proprie donne?”
“Signore, viaggiando per necessità” spiegò Icarius “costringe gli uomini ad armarsi di ingegno e non solo.”
“Dite bene.” Annuì Guren, sistemandosi i guanti. “Vi fermerete a lungo qui?”
“Il necessario che occorrerà per riparare la nave, signore.”
“E dove alloggerete?” Fissandolo l'uomo. “Qui a Bocca della Selva non vi sono locande, poiché i forestieri non giungono mai.”
“Cercavamo un convento per sistemarci, signore.” Icarius.
“E tentare i poveri monaci con l'avvenenza di queste tre giovani ninfe?” Guren, fissando più del dovuto Clio, Dacey e Gwen. “Dopotutto sono sempre uomini, benchè con indosso dei sai.”
Icarius lo guardò senza replicare.
“Essendo la più alta autorità del posto” continuò Guren “è mio dovere occuparmi degli stranieri. Alloggerete dunque nella mia dimora.”
“Credi sia saggio accettare la sua ospitalità?” Hansiner ad un orecchio del Taddeide.
“Hai un'altra idea in merito?” Mormorò Icarius all'artista.
“Cosa confabulate?” Li interruppe Guren. “Forse non vi aggrada la mia generosità? Devo ritenermi offeso dunque?”
“Affatto, signore.” Con garbo Icarius. “Discutevamo proprio di come sia giunta opportuna la vostra ospitalità. Ve ne siamo grati.”
“Vedrete...” Guren con gli occhi sulle tre ragazze “... sarà molto piacevole soggiornare nella mia dimora...” con un ghigno di lussuria.

Lady Gwen 25-09-2015 00.26.29

Mi davano fastidio le attenzioni di quell'uomo, che lasciavano ben poco all'immaginazione.
Per non parlare poi di quando ci offri` ospitalita`. Li mi misi davvero in allarme, vedendo soprattutto la sua espressione e strinsi preoccupata il braccio di Icarius, guardandolo di sottecchi.

Guisgard 25-09-2015 00.31.31

Icarius si voltò verso Gwen ed annuì in maniera quasi impercettibile, in modo che solo lei vedesse quel gesto, per tranquillizzarla.
“Salirete sul mio carro.” Disse Guren, dando poi ordine ai suoi che stavano sul carro di scendere e far posto ai falsi mercanti di fiori.
“Grazie, signore.” Fece Icarius. “Su, saliamo sul carro, amici...” rivolto poi ai suoi.
Intanto il cielo in breve si addensò di nuvole scure.
L'aria già odorava di pioggia.

Lady Gwen 25-09-2015 00.35.33

Cercai di farmi tranquillizzare dal gesto di Icarius, ma sapevo che la paura in me sarebbe aumentata, ma non potevo fare niente.
E lo capii soprattutto quando salimmo sul carro di quell'uomo.

Clio 25-09-2015 00.37.36

Ascoltai Guren nascondendo un sorrisetto divertito.
Evitai di dire che sapevo difendermi da sola, passare per la fanciulla indifesa era sempre un bel vantaggio.
Così seguii Icarius e gli altri sul carro di Guren che ci avrebbe portato alla sua dimora.
Non avevamo altra scelta che accettare la sua ospitalità, anche se quel tipo proprio non mi piaceva.

Guisgard 25-09-2015 00.48.35

Il carro partì, preceduto e seguito dagli uomini di Guren.
Attraversò la cittadina, nelle sue polverose ed anguste stradine, sotto gli sguardi rassegnati dei suoi abitanti.
Dal cielo presero a scendere piccole gocce d'acqua, che divennero più grosse e frequenti poco dopo.
Icarius ed i suoi compagni si tolsero mantelli e giubbe per coprire le tre ragazze dalla pioggia che in breve divenne battente.
Il carro imboccò poi una stradina che si inerpicava tra dossi di muschio e spuntoni rocciosi, fino a raggiungere una radura in cui sorgeva una grande abitazione.
Sul cancello che dava alla dimora di Guren non c'erano Crocifissi, ma solo un grosso ed inquietante spaventapasseri.
Icarius e gli altri saltarono dal carro ed aiutarono le ragazze a fare altrettanto.
“Aiuto io mia moglie.” Disse Dension, prendendo poi in braccio Dacey e facendola scendere.
“Portate i cavalli nelle scuderie.” Ordinò Guren ai suoi.
Ma in quel momento due dei suoi uomini portarono davanti a lui un ragazzino malconcio.
“Voleva rubare un cavallo, signore.” Uno dei suoi a Guren. “Gli abbiamo dato una lezione.”
Era infatti coperto di lividi e tagli.
Tutto ciò sotto lo sguardo inquietante dello spaventapasseri che sembrava sul punto di animarsi.
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Dacey Starklan 25-09-2015 00.50.00

Il tono di voce di quell'uomo era disgustoso e non la smetteva di guardarci.

Senza se e senza ma fummo praticamente costretti a salire sul carro da lui indicato. Essere suoi ospiti, avrei quasi preferito dormire nella brughiera. Ma cambiai presto idea visto che iniziò a piovere.

Quell'uomo era si odioso ma offriva pur sempre un tetto sulla testa.

Scesi dal carro con l'aiuto di Dension e sempre accanto a lui assistetti all'arrivo di una sorta di guardie insieme ad un ragazzino. Quest'ultimo recava evidenti segni di un pestaggio.

Fremetti dalla rabbia per quello, che uomini erano a far del male a quello che era poco più di un bambino?

Nulla nella dimora aiutava poi a far passare quella sensazione sinistra che alleggiava.

Lady Gwen 25-09-2015 00.56.31

Percorremmo la cittadina e inizio` a piovigginare, finche` la pioggia non divenne piu` incalzante.
Dopo un po' raggiungemmo una grande dimora, davanti alla quale c'era l'ennesimo e inquietante spaventapasseri.
Alla vista di quel ragazzino mi si strinse il cuore.
Tutto quello per un cavallo... ma era un'altra la mia preoccupazione, ora.

Clio 25-09-2015 00.56.50

Infine raggiungemmo la dimora di Guren, e anche li c'era un inquietante spaventapasseri.
La pioggia aveva iniziato a battere e gli uomini si erano prodigati per coprirci, come poi ci aiutarono a scendere dal carro, e io li lasciai fare, per mantenere l'aspetto e i modi di una donna indifesa.
Poi portarono un ragazzino malconcio.
Alzai solo lo sguardo su Icarius in silenzio.
Prendersela con un ragazzino, che gente.
Chissà cosa ci aspettava: dovevamo stare sempre all'erta.

Guisgard 25-09-2015 01.09.34

“Permettete...” disse Guren ai suoi ospiti “... risolvo un attimo la questione...”
Il ragazzino era tenuto fermo da due uomini e Guren gli si avvicinò.
“Un ladruncolo di cavalli...” l'uomo al giovinetto “... perchè l'hai fatto?”
“Avevo...” mormorò il piccolo “... avevo fame, signore...”
“Già...” annuì Guren “... e non sapevi che apparteneva a me il cavallo? Sii sincero, ragazzo. Ricorda che la verità paga sempre.”
“Si...” annuì il ragazzino “... ma voi siete l'unico ad essere ricco qui... un cavallo in più o in meno non vi cambia nulla, signore...”
Uno dei due che lo teneva fermo lo colpì al viso con violenza.
“Sporco ladro!” Lo insultò poi.
“Basta così...” fece Guren “... lo avete pestato abbastanza... credo abbia imparato la lezione... vero, ragazzo?”
“Si...” tossendo il giovinetto e spuntando sangue “... si... signore...”
“Non ho capito, ragazzo.”
“Si...” cercando di alzare la voce il ragazzino “... si, signore...”
“Ragazzo, non ti sento.” Guren.
“Si, signore!” Con uno sforzo il piccolo.
“Lasciatelo ora.” Ordinò Guren.
Lo lasciarono e quello cadde a terra dolorante.
“Vattene a casa, ragazzo.” Con indifferenza Guren. “E non farti più vedere, intesi?”
Il piccolo a fatica si alzò dal fango e si indirizzò verso il cancello.
“Amministrare la giustizia è un dovere, oltre che un diritto.” Guren tornando da Icarius e dagli altri. “Non credete, signore?” Rivolto poi a Gwen, a Dacey e a Clio.

Dacey Starklan 25-09-2015 01.13.07

Probabilmente Guren credeva di impressionarci con la sua manifestazione di potere ma io provai solo un profondo disgusto.

Dovetti mordermi la lingua per non rispondergli a dovere, non sapevo quali rischi potessero esserci per me e per gli altri nel contraddirlo.

Rimasi quindi in un mutismo forzato accennando appena un sorriso finto, di assoluta circostanza seguito da un cenno di capo. Che credesse di aver ragione quello, per me sarebbe sempre rimasto un uomo vile.

Lady Gwen 25-09-2015 01.14.03

Distolsi lo sguardo a quella scena. Era troppo. Trattare un ragazzino in quel modo solo petche` era povero e affamato.
A quella domanda lo guardai seria, ma non risposi.
La migliore risposta e` quella che non si da ed era anche meglio che non parlassi, in quel momento.

Clio 25-09-2015 01.14.56

Osservai la scena con orrore.
In tre per picchiare un ragazzino, dei veri uomini non c'era dubbio.
E si sentiva anche soddisfatto di ciò che aveva fatto.
No, ma complimenti.
Ebbe persino la faccia tosta di rivolgersi a noi ragazze.
Ma nessuna di noi tre gli rispose.

Guisgard 25-09-2015 01.27.24

Guren guardò le tre ragazze e sorrise.
“Immagino il potere affascini...” disse “... ma vi rivelerò che non sono stato un buon signore ora...”
Intanto il piccolo a fatica e sotto la pioggia si allontanava lentamente.
“Sapete cosa diceva l'imperatore Marco Aurelio?” Continuò Guren. “Che la vera virtù di un imperatore è la misericordia...” estraendo la sua pistola “... meravigliosa, vero?” Indicandola al gruppo di falsi mercanti. “E' un Pulstar... modello semiautomatico... vi confesso che solo stamattina sono riuscito ad averla... e non l'ho ancora provata... dicevamo? Ah, si...” voltandosi in direzione del ragazzino “... la misericordia... invece io credo che il popolo, proprio come gli animali, vada addestrato... con la paura...” puntando l'arma verso il ragazzino che si allontanava “... la paura è il rimedio contro le miserie umane...” sparò.
Un attimo dopo il ragazzino cadde senza vita nel fango, sotto la pioggia battente.
L'eco della pistola era ancora nell'aria, seguito dalle grasse risate degli uomini di Guren.
“Ottima arma davvero.” Soddisfatto questi. “Riportate il corpo a sua madre.” Ordinò ai suoi. “Così terrà lontano dalla mia casa gli altri suoi figli ladri ed affamati.”

Lady Gwen 25-09-2015 01.34.24

A quel colpo sobbalzai e lottai con ogni forza per non esplodere, piuttosto evitai di guardarlo, o non avrei piu` risposto di me stessa.
Stringevo cosi` forte i pugni chesentivo quasi le unghie conficcarsi nella carne.
Era spregevole, balordo e perverso e noi eravamo finiti nella tana del lupo....

Clio 25-09-2015 01.39.25

Restai sorpresa dalla citazione di Marco Aurelio, non mi era sembrato che avesse nulla in comune con l'imperatore.
Infatti..
La misericordia nemmeno sapeva dove stava di casa quello lì.
Quello sparo, restai immobile e impassibile.
Ero abituata ad ingiustizie del genere a Maruania, ma quel povero ragazzo riuscì a stringermi il cuore.
Dovevamo stare molto più che attenti con quell'uomo, e possibilmente fargliela pagare per ciò che aveva fatto.
Perché sicuramente quella non era la prima volta.

Dacey Starklan 25-09-2015 01.42.08

Quando prese a fare quel discorso cercai di capire dove stesse andando a parare.

Poi l'arma, lo sparo e il ragazzino a terra, morto.

Un moto di odio e disgusto si impossessò di me e dovetti lottare con me stessa per reprimerlo.

Guardai Dension per cercare la forza di star zitta, impassibile, come se quella morte non mi avesse toccata.

Dove eravamo finiti?

Guisgard 25-09-2015 01.58.36

Davanti a quell'omicidio, a quell'atto di crudeltà e di vigliaccheria, Sammone fu sul punto di intervenire.
Ed anche Hansiner.
Ma Icarius riuscì a fermali in tempo, stringendo loro una mano sulla spalla.
Dension guardò Dacey senza mostrare alcuna espressione, ma con gli occhi che le dicevano di stare calma.
Ed era la scelta più saggia.
Anche Cq fu scosso, limitandosi a restare accanto a Gwen e al Taddeide.
Clio invece sentì per un momento Damasgrada vibrare sotto i suoi abiti.
“Direi di andare...” disse Guren “... la pioggia sta aumentando ed ormai è quasi sera. Prego, seguitemi.” E li condusse in casa.
Era una dimora grande e sfarzosa, sebbene arredata con cattivo gusto.
Ovunque vi era puzza di chiuso e di animali impagliati.
Infatti dalle pareti pendevano teste di bestie di ogni specie.
Uccelli imbalsamati poi facevano bella mostra sulle alte mensole, così come armi di ogni tipo abbellivano quegli ambienti.
“L'avrete notato...” mormorò compiaciuto Guren “... io adoro la caccia.” Chiamò un servo e ordinò di condurre i suoi ospiti al primo piano per alloggiarli.
Alla fine le camere furono così distribuite:
Hansiner, il pellegrino e Sammone in quella di sinistra; Dension e Dacey in quella di destra; Icarius, Clio, Gwen e Cq in quella centrale.
“La cena verrà servita a breve nel salone.” Per poi andare via il servo.
“Preferisco sapervi con noi, damigella...” Icarius a Gwen “... con la storia della sorella da proteggere non ho avuto difficoltà a farci sistemare tutti e tre qui. Con me e con Clio sarete al sicuro. Quanto a Dacey, è con suo marito e credo non corra rischi.”
“Quell'uomo è spregevole, signore.” Cigolò Cq.
“Già...” annuì il Taddeide “... spregevole e lussurioso direi... una bestia...” guardando fuori dalla finestra, dove gli uomini di Guren caricavano il corpo del ragazzino per riportarlo ai suoi genitori.

Lady Gwen 25-09-2015 02.03.56

Entrammo dentro e la mia idea su quel tipo non cambio`, anzi, peggioro`, poiche` non era meno bestia di quelle che esponeva impagliate come trofei.
Poi, furono distribuite le camere ed io mi sentii piu` tranquilla.
"Va benissimo, vi ringrazio milord" annuendo a Icarius.
Intanto, di sotto, il corpo del ragazzino stava per essere riportato alla madre e non immaginavo lo strazio di quella povera donna.

Dacey Starklan 25-09-2015 02.03.56

Seguii l'uomo controvoglia nonostante la pioggia battente.

La sua casa era un vero e proprio museo della morte, con animali impagliati in ogni angolo.

Di nuovo ne fui disgustata.

Per me e Dension fu riservata la camera di destra e vi entrammo.

Ero con il morale a terra e gli abiti fradici e avrei preferito di gran lunga infilarmi a letto invece che cenare con Guren.

- Amore cosa ne pensi?- chiesi a Dension una volta chiusa la porta,- di quell'uomo e di tutta la faccenda... Io non vedo l'ora di andarmene da qui... Mi sento a disagio quando i suoi occhi si posano su di me per non parlare di quello che é successo lì fuori!-

Clio 25-09-2015 02.05.50

Se avessimo potuto l'avremmo distrutto, lui e i suoi uomini.
Uno per uno.
Leggevo la tensione negli occhi di tutti noi, e Damasgrada vibrò, percependo la cattiveria di quell'uomo viscido.
Ma restare impassibili fu la scelta migliore, l'unica che avevamo in realtà.
Così, alla fine ci distribuirono gli alloggi, e sorrisi a Gwen, lieta che lo stratagemma avesse funzionato.
Saperla sola con quel tipo in giro era davvero preoccupante.
Almeno con noi non correva rischi.
"Già, spregevole..." dissi con disprezzo, una volta in camera, lanciando una rapida e malinconica occhiata ai suoi uomini che prendevano il corpo del ragazzino.
"Cominciamo a pensare a come uscirne incolumi e con i pezzi di ricambio, poi magari se avanza tempo potremmo sempre dargli una bella lezione a quel tipo..." Dissi piano.

Guisgard 25-09-2015 02.13.22

Icarius si sedette sul letto pensieroso.
“Inutile illuderci...” disse a Clio e a Gwen “... in queste lande non c'è nulla che assomigli anche lontanamente ai pezzi di ricambio che ci occorrono... e come potrebbe essere altrimenti? In queste terre non esiste il diritto, né alcuna forma di autorità che non sia la brutale tirannia di quel verme di Guren...” guardò le due ragazze “... mi chiedete allora perchè siamo ancora qui, vero?” Si alzò e tornò a guardare fuori, dove la sera era ormai giunta. “Perchè la storia del mastino mi ricorda la mia storia... a Capomazda la Gioia dei Taddei viene così rappresentata... come un'enorme e mostruosa creatura che si aggira per la brughiera in cerca dei Taddei... come posso chiedere a Dio di liberarmi dalla Gioia se poi io abbandono questa gente al loro Destino? Come?”


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