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Il panfilo attero' sull'Isola......l' odore degli alberi e della folta vegetazione ...mi riempiva i polmoni......mare e boschi....la mia isola perfetta......salimmo sulla carrozza....e fummo uno difronte all'altra......lo ascoltai , meravigliandomi del fatto che non volesse da me nulla, se non il concedermi tutto cio' che avesse.......ma....ero una donna diversa......quando mi consegno' le chiavi di quello che doveva essere un palazzo da sogno......sentii solo il freddo metallo ...ed ebbe ben chiaro nella mente e nello spirito quale fosse il mio compito......almeno...quello che Sapien volesse che fosse.......ma come avevo detto al capitano del battello ...non volevo denaro...se non quello che mi spettava dal mio lavoro......".....Sapien....io e te non ci conosciamo, magari abbiamo molte cose da condividere , che non sia solo un letto.....molti credono che la condivisione tra due persone sia unicamente quello...io credo che ci sia molo altro......il fatto che tu abbia riposto tra le mie mani l'intimità della tua casa...mi commuove e allo stesso tempo mi spaventa.....desidero che tu sappia una cosa soltanto......Dovro' decidere anch'io se starti accanto sarà così orribile come dici......e so vivere di stracci ...come di abiti di sfarzo.......ma tengo piu' all'anima che al corpo.....quindi sappi.......che quando mi trovai tra le strade di Maruania chiesi al Droide che mi accompagnava di essere riaccompagnata sul battello...........Diciamo che qualcuno potrebbe , definirmi una donna di vecchio stampo......."........Sapevo che per natura non sarei vissuta in un luogo dove non esisteva il calore umano, ed era corretto che lui lo sapesse......perchè a costo della vita...sarei andata via da quel posto meraviglioso.......
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A quelle parole di Gwen, Elv rise di gusto.
“Sei più sveglia di ciò che credevo, piccola.” Disse, finendo il suo bicchiere. “Hai dunque altre qualità, oltre quella di saper baciare bene.” Facendole l'occhiolino. “Beh...” guardandosi intorno “... adesso dobbiamo sistemare bene questa stanza, in modo che sembri in tutto e per tutto un degno nido d'Amore.” Sorridendo. |
Affone lasciò le pecore nel cortile del castello diroccato, dove le piante incolte avevano invaso quasi ogni angolo e raggiunse Altea nel maniero.
Qui si sedette con lei e assaggiò un po' di quella crostata. “Non ho mai pensato che voi non foste gentile, madama.” Disse sorridendo l'uomo. “Icarius ha buongusto con le sue amiche e ne sceglie sempre di educate e cortesi.” |
"Si immagino...il signorotto ha i gusti raffinati no?" sorrisi "Piuttosto, cercavate lui o Pepino? Non ci sono...sono solo io qui...quindi mi spiace non esservi d' aiuto..o forse avevate bisogno di qualcosa?" dissi terminando la colazione.
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"Ehi, con chi credi di avere a che fare!" risposi ridendo.
"Quindi?" chiesi, quando si riferi` alla stanza "Cos'hai in mente?" |
“Si, ma come ben sai” disse Dort a Clio, mentre entravano con gli altri due ribelli nell'abitacolo del Corvo “non ho mai avuto molta dimestichezza con tutto ciò che si alza in volo.”
Chiusero la tettoia, avviarono i motori ed il veicolo cominciò a muoversi. Clio lo fece decollare e in pochi attimi raggiunsero il cuore della battaglia aerea. Un folto stormo di Corvi circondava e bersagliava con i suoi colpi la maestosa Divina Misericordia, che però con le sue torrette mobili ben teneva testa a quei veicoli. Naturalmente nessuno di quelli attaccò Clio, credendo il suo Corvo uno di loro. |
“So benissimo che qui non vi è più nessuno.” Disse Affone ad Altea. “Stanotte è accaduto qualcosa che ha molto colpito Icarius. So che ha lasciato il maniero ed ora ci sarà un nuovo proprietario.”
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“Beh...” disse Elv guardandosi intorno “... direi di trasformarla in una perfetta camera nuziale, visto che Gurenbarba verrà di certo a controllare... ci sono due lettini e noi li uniremo...” spostandoli ed unendoli “... ecco fatto...” si voltò a fissare Gwen “... ma non temere, non dormirò con te... è solo una copertura... così le tue grazie saranno al sicuro...” facendole poi l'occhiolino.
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"Beh, però hai una buona mira, no?" strizzando l'occhio a Dort.
Alla fine salimmo tutti sullo stesso corvo. Possibile che fossi l'unica a saper guidare quell'affare? E io che avevo sempre sostenuto quanto l'addestramento fosse fondamentale! Ma pensai solo alla guida, una volta decollata e giunta nel mezzo della battaglia. "Signori, ci siamo.." concentrata sui corvi intono a noi, che ovviamente non ci guardarono neanche, credendoci uno di loro. "Dobbiamo essere rapidi e veloci, appena si accorgeranno di noi saremo circondati e fritti in un baleno..." sorrisi appena "Colpiamo le loro retrovie, così ne lasceremo di meno per la nave.. ma, ripeto, dobbiamo essere velocissimi.. io penso alle manovre, voi centrate quei dannati.. chiaro?". E con un sorriso ripensai alla battaglia col Palumb, sperando di fare meglio come pilota che come artigliere. "Siete pronti?" chiesi ai ribelli "Apriamo le danze..". |
Dort annuì a Clio e un attimo dopo la ribelle puntò diritto verso i Corvi più arretrati.
Dort forse non era un gran pilota, ma la sua mira era eccellente. Colpì in pieno un Corvo facendolo esplodere in aria e mitragliò le ali di un altro paio, dove il primo precipitò ed il secondo si schiantò su altri due. Un attimo dopo gli altri Corvi compresero e puntarono verso il veicolo di Clio. “Ora siamo nei guai...” disse Dort. |
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