![]() |
Dacey si ritirò nella sua stanza e poco dopo arrivò suo fratello, già in alta uniforme per la cena in omaggio al barone.
“Sono alquanto impegnato.” Disse il Maresciallo. “Spero sia davvero importante... avanti, ti ascolto...” fissandola. “Si, poi magari una volta fuori qui ti farò un applauso premio.” Disse sarcastico Nikolaj a Gwen. I due allora si infilarono nel passaggio trovato nella tomba di pietra, ritrovandosi in un altro cunicolo, più stretto del precedente. Percorsero qualche decina di metri al buio, in un ambiente claustrofobico ed umido. Ad un tratto arrivarono ad un punto che sembrava segnare la fine del cunicolo. Nikolaj spostò una pietra che fungeva da tappo, uscendo poi da un tronco cavo nel bel mezzo del bosco. |
Si ridestò da quell'incanto, trovandomi lì, nuda davanti a lui con lo sguardo lussurioso che bramava ogni parte del suo corpo, fin troppo nascosto negli abiti che aveva addosso.
I miei occhi si illuminarono di una luce perversa nel momento in cui mi accorsi che aveva continuato la recita. "Oh si piccolo.. fa molto caldo, troppo.." iniziando a tastare il suo corpo saldo e virile. "Tu non ne hai?" con aria maliziosa. "Oh, ti aiuta la tua padrona a spogliarti adesso..." alzandogli la maglia, per scoprire il petto, e poi chinarmi a leccarlo. Un movimento lento, lungo dall'attaccatura dei suoi pantaloni fino al collo e mentre il mio viso risaliva assaporando la sua pelle, i miei occhi famelici erano nei suoi, trasmettendogli tutta la voglia che avevo di lui, tutta l'eccitazione che mi divorava in quel momento. "Oh, anche i pantaloni..." iniziando a slacciarglieli "Non voglio che il mio piccolo abbia caldo.." abbassandoli con un gesto brusco, liberando così quella virilità salda e vogliosa che tanto stonava con gli occhioni da cucciolo. Oh, ma quella stonatura era decisamente eccitante! "ohhh..." con aria sorpresa, prendendolo in mano e guardando Aegos negli occhi "Ma guarda guarda cos'ho trovato qui.." con aria divertita "il mio pasticcino! Dovrei assaggiarlo, che dici?" mostrandogli la lingua con aria invitante e lasciva. |
"E tu? Invece lo vuoi tu il premio?" scocciata.
Camminammo per un po' in quel cunicolo stretto e umido, poi Nikolaj liberò ulteriormente il passaggio e ci trovammo finalmente fuori, nel bosco. "Ah, l'aria fresca..." respirai l'aria a pieni polmoni, apprezzandola ora veramente, come mai prima. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Impegnato ma affascinante.”
Dissi subito per addolcirlo, anche se lo pensavo sul serio. Con quella uniforme assomigliava tanto a nostro padre. “ Ho dei dubbi sul saltimbanco. Non credo sia all’altezza di questa serata, sarebbe meglio evitare che si esibisca. Vogliamo che sia tutto perfetto giusto?” Mi avvicinai a mio fratello, con uno dei miei sorrisi migliori e persuasivi. Non avevo intenzione di dirgli la verità, così avrei mantenuto l’accordo evitando di denunciare le intenzioni del cavaliere ma al contempo non avrei sentito le proteste della mia coscienza se fossi restata inerme e complice. “ Abbiamo bisogno che il Barone si di splendido umore, non che si deprima osservando un uomo mascherato. Non credi anche tu?” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Era ancora giorno e subito Nikolaj prese Gwen per un braccio, correndo poi verso un capanno abbandonato che per loro fortuna si trovava a pochi metri.
“Qui saremo al sicuro dal Sole...” disse lui “... bene...” guardando divertito la vampira “... non merito dunque quel famoso premio? Quell'applauso? E magari altro?” Fissandola con malizia e sarcasmo. Il Maresciallo di Chanty era un uomo d'armi, un esperto di ogni disciplina bellica ed un profondo conoscitore di svariate tecniche di combattimento. Però non era un fine diplomatico, né un rigoroso politico. Non possedeva l'acume proprio dei cortigiani e neppure la sottile arte del compromesso intellettuale, tanto fondamentale per gli intrighi di governo. Era un uomo rude, violento, ambizioso e senza scrupoli. Più facile all'ira che alla strategia, dunque poco versato all'intesa ed alla comprensione dei suoi simili. Così le parole di Dacey non accesero in lui alcun sospetto. “Nessuno si aspetta da quel pezzente una rappresentazione degna di una corte.” Disse ridendo. “Farà da tappezzerie, strapperà qualche risata e forse qualche applauso con qualcuna delle sue farse. Il barone manco si accorgerà di lui.” Con un ghigno. Aegos si godeva il tono lussurioso della sua padrona, le sue carezze lascive, la sua lingua umida sul petto. Poi i pantaloni che lei tirò giù bruscamente liberarono finalmente la sua mascolinità cresciuta ed esasperata per quella recita eccitante in modo ormai insopportabile. “Madama, non è colpa mia...” disse lui continuando quella farsa, mentre Lys stringeva la sua traboccante virilità “... io non volevo... è successo da sé... davvero...” con tono imbarazzato, vergognoso, deglutendo per l'eccitazione, ma con un sorrisetto perverso che ormai non tratteneva più. |
No.
No, il sole non ci voleva. Da una tomba a un capanno e sempre bloccata con lui. Ma era possibile? Lo guardai, scocciata. Ancora insisteva? Di sicuro la sua resistenza era lodevole. "No." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Nikolaj scoppiò a ridere.
“Eh, mi piacerebbe sapere quell'Elv cos'avrà di così speciale.” Disse sarcastico guardando Gwen. “Beh, per ora siamo bloccati qui.” Guardandosi intorno. “Mi chiedo quanto disti la nostra torre da questo capanno.” Era pomeriggio inoltrato ormai ed il tramonto non era lontano. |
Il suo tono, così cucciolo e impaurito.
Il suo sguardo così perverso e voglioso. Il suo corpo perfetto e scultore. Era troppo, era decisamente troppo! "Oh Aegos, Aegos, cosa devo fare con te?" con voce sensuale e lasciva. "Mi nascondi un pasticcino che sembra così invitante..." continuando ad accarezzarlo, inumidendo l'estremità con gli umori che ne fuoriuscivano, girandoci attorno le dita, premendolo, tastandolo. "Dici che è buono?" guardandolo negli occhi per gustarmi la sua espressione. "Oh guarda c'è anche il ripieno.." ormai sempre più folle. "Dai, solo un assaggino!" come se dovessi fare una marachella. Allora mi inginocchiai, me lo portai alle labbra e iniziai a torturare quella punta rossa e vogliosa con la mia lingua, come se stessi davvero assaggiando un dolce prelibato. Lente e appassionate leccate che lambivano l'estremità di quel membro ormai sempre più folle ed eccitato. "Oh sì.." senza smettere, guardando aegos negli occhi da lì sotto "Ha davvero un buon sapore, sai?" continuando in quel gioco volto a farlo impazzire "Quasi quasi me lo mangio tutto quanto in un sol boccone!" senza togliere gli occhi dai suoi, e indugiando in quel gioco seducente ed eccitante per gustarmi appieno la sua reazione. Oh sì.. volevo vederlo eccitato, folle, perso. E mio! |
Lo guardai.
"Ha una cosa fondamentale. Una cosa che tu non avrai mai. Ha me" dissi solo, fissandolo. Poi mi allontanai guardando fuori dalla piccola finestra un po' per capire dove fossimo, stando attenta al sole, un po' per stargli lontana. Ero stata brutale e diretta forse, ma magari era l'unico modo per riuscire a fargli capire che doveva desistere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Nikolaj rise ancora, per poi sedersi in un angolo, con la schiena appoggiata alla parete, per poi mettersi a fischiettare.
Gwen guardava fuori, attenta a non sporgersi troppo in direzione degli ultimi raggi del Sole morente. Restarono così per lunghi istanti, forse un'ora, forse di più. Giunse il tramonto, infine il crepuscolo. Silenzioso, vago, misterioso, coprendo Chanty con lunghe ombre di forme sinistre. “Direi di tornarcene a casa...” disse alzandosi Nikolaj. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.27.33. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli