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Mi avvicinai al mio padrone, ascoltando ogni sua parola con attenzione.
Scivolai dietro di lui e iniziai lentamente a fargli un massaggio sulle spalle, sperando di rilassarlo e inebriarlo col mio profumo e la mia vicinanza. Anche se il padrone non era certo facile da inebriare. "Sì mio signore?" mormorai, sorridendo e continuando quel massaggio rilassante "E ditemi, come intendete sfruttare l'occasione?". |
"Ci saranno molti cavalieri al torneo..." disse lui godendosi il massaggio sulle spalle da parte di Isys "... e credo che avremo anche noi un nostro campione tra i partecipanti..." con la sua voce calda e misteriosa, bassa e senza accento.
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"Davvero mio signore?" con voce calda e morbida, come le mie mani che si muovevamo su di lui "E chi sarà il nostro campione, se mi è concesso chiederlo?".
Mi piaceva quando mi raccontava i suoi piani, ma sapevo anche che non era mai una buona idea essere troppo zelante, il padrone ci teneva che ricordassi quale fosse il mio posto, e io cercavo di non dimenticarlo mai. |
Osservai il prelato "Avete fatto un lungo viaggio" alzandomi lentamente e avviandomi con lui verso il salottino "Si, avete capito bene e ben compreso a Capomazda, i miei due cugini saranno qui e non si sono nemmeno degnati di mandare un avviso" seccata.
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"Non lo so ancora..." disse lui godendosi il massaggio di Isys "... lo sceglieremo con cura tra i vari contendenti... appena sarà rilasciata la lista dei partecipanti tu andrai a prenderne una copia ed io studierò con attenzione ogni nome..."
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"Già, hanno lasciato che fosse il clamore della notizia a far da loro ambasciatore." Disse Con Tommaso ad Altea. "Da quel che ho udito però pare che i vostri cugini non siano molta importanza ai fatti spiacevoli accaduti ultimamente qui nella contrada, ai danni dei loro antenati..." fissandola.
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Il padrone era sempre saggio.
Annuii alle sue parole. "Naturalmente, mio signore..." mormorai, docilmente "Posso fare altro per voi?" chiesi, con una punta di malizia nella voce. |
"Infatti, dimostra, il poco lignaggio direi.. Sanno almeno che io sono qui?". Poi quelle parole del chierico "Io non so nulla di queste cose, però inutile negarlo. Lo sapete mio padre mi ha diseredato, anche stanotte non ho dormito nulla.. Sento il lamentio delle loro anime dannate padre. È peccato?" sgranando gli occhi.
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"Preparami un bagno caldo..." disse lui a Isys, senza aggiungere altro.
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"Le voci che sentite" disse il chierico Altea "non sono spiriti, ma le vostre paure. Siete giovane e nobile, dimenticate il passato e ricominciate una nuova vita."
In quel momento arrivò Petronilla, informando Altea dell'arrivo di 2 uomini al castello. |
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