Camelot, la patria della cavalleria

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Marwel 25-11-2015 17.36.19

Marwel si avvicinò a Suor Ologna e l'abbracciò in segno di riconoscenza. Quell'uomo era malvagio e lei sapeva che prima o poi l'avrebbe incontrato di nuovo e forse avrebbe dovuto tirare fuori altre armi oltre alla lingua tagliente.
"Dio vi perdonerà di sicuro, vi siete arrabbiata a causa mia" disse accarezzandole il viso.
"Su, avete un compito da svolgere: insegnare a questa ragazzina ad essere una buona infermiera" sorridendo.

Lady Gaynor 25-11-2015 17.47.42

"Chissà mai perché, ma vi credo..." risposi a Guisgard "Per quanto riguarda me, siete fuori strada... libertà e indipendenza non sono mai state la mia aspirazione. Se sono sola, di sicuro non è per scelta... la vita è beffarda, amico mio, a volte da e a volte toglie... stasera ho una commissione da fare qui al borgo, ma più tardi tornerò al forte a cantare... dopotutto è il mio mestiere, no?"
Poi la richiesta del taverniere di verificare non so cosa stesse succedendo di sopra, così Guisgard lo seguì. Sentii dei rumori, ma non riuscii a capire cosa stesse succedendo. Ero rimasta da sola, così salii anch'io di sopra e vidi una scena sconcertante. I due borghesi con cui avevo cenato la sera prima erano riversi in terra, privi di conoscenza, e la stanza era stata rovistata da cima a fondo. D'istinto corsi nella stanza e mi inginocchiai sui due per controllare se fossero ancora vivi.

Guisgard 25-11-2015 17.56.01

Dacey fece la sconvolgente scoperta.
Un attimo dopo nella stanza arrivarono anche Guisgard, il taverniere e Leones.
Altea invece si fermò sulla porta.
Un attimo dopo arrivò pure Gaynor, che subito si accertò delle condizioni dei due borghesi.
Erano fortunatamente solo svenuti, sebbene fossero stati tramortiti da qualcuno.
“Bontà Divina...” disse incredulo Leones.
“Sono svenuti...” il taverniere “... aiutatemi a metterli sul letto...” rivolto agli altri.
“La finestra è aperta...” avvicinandosi ai vetri Guisgard “... qualcuno è entrato e poi è uscito... e nel frattempo ha rovistato ovunque e stordito Poeh e Fines...”
“Ladri?” Chiese Leones.
“Forse...” mormorò il militare.

Dacey Starklan 25-11-2015 17.59.04

Aiutai a far stendere i due borghesi nel letto quindi mi alzai guardandomi intorno. Non credevo alla teoria dei ladri. Fors ero paranoica ma era meglio stare allerta. Cercai con lo sguardo Guisgard, avevo bisogno di parlargli ma c'era troppa gente. Troppa. Non potevo dire certe cose davanti a loro.

<< Posso parlarvi?>> presi il militare per un braccio conducendolo fuori dalla stanza, lontano da orecchie indiscrete.

Guisgard 25-11-2015 18.02.08

Fermer e Gwen si rimisero al lavoro.
Ad un tratto entrò un uomo.
Era anziano, ma di corporatura robusta, lo sguardo vispo e l'espressione attenta.
“Salute.” Disse.
“Salute a voi...” sorridendo Fermer “... posso chiedervi chi siete? Non vi ho mai visto al forte...”
“Naturale, vi sono appena giunto.” Annuì l'uomo. “Ma in un certo senso ci occupiamo delle medesime cose io e voi. Con la differenza che voi curate il corpo, mentre io mi occupo dell'anima.”
“Non comprendo...” stupito Fermer.
“Permettete che mi presenti...” con un cenno del capo “... sono Padre Tommaso, il nuovo Cappellano del forte.”

Altea 25-11-2015 18.06.05

Sinceramente non sapevo cosa pensare, io ero arrivata da poco ad Evangelia e nemmeno conoscevo la vita di quelle persone.
Aiutai il taverniere e gli altri a stendere gli uomini nel letto ed estrassi una boccettina di lavanda, solitamente me la davano per evitare i giramenti di pressione bassa. E la misi sotto il naso degli sconosciuti svenuti..se fosse stato un semplice svenimento sarebbe funzionato, speravo non fosse di peggio.

Lady Gwen 25-11-2015 18.18.33

Ci rimettemmo a lavoro e dopo un po' giunse un uomo anziano abbastanza affabile.
Capii subito a cosa si riferiva.
"Benvenuto allora" dissi sorridendo "Cosa vi ha portato proprio qui ad Evangelia?"

Guisgard 25-11-2015 18.18.55

Suor Ologna sorrise a Marwel e le accarezzò anch'ella il viso.
“Si, giusto.” Disse. “E basta con ogni formalismo, visto potresti essere mia figlia. Dunque, per prima cosa faremo l'inventario delle medicine rimaste in ospedale. Non sono moltissime ma è bene conoscerle.”
E così, pian piano, la religiosa insegnò le nozioni fondamentali alla sua giovane infermiera.
L'ospedale non era molto grande, quasi più un ambulatorio e le strutture presenti non reggevano ovviamente il paragone con quelle dell'infermeria della base legionaria.
Tuttavia riusciva a svolgere diligentemente il suo compito e permettere alle persone del borgo di curarsi lì.
“Abbiamo solo un inconveniente...” la religiosa a Marwel “... non c'è acqua potabile, dunque va raccolta e poi fatta bollire. C'è una fontana nello spiazzo antistante, ti spiace andare a riempire un secchio?”
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Guisgard 25-11-2015 18.26.17

Alla fine i due poveri borghesi furono messi sul letto.
Altea si avvicinò ed usò una boccettina di lavanda per far riprendere loro conoscenza.
Alla fine ci riuscì.
“Oh... che male al capo...” disse dolorante Poeh.
“Perchè...” indolenzito Fines “... gira tutto?”
“Come state?” Chiese il taverniere.
“Non benissimo...” rispose Poeh.
“Già...” mormorò Fines.
“Ma cosa è accaduto?” Domandò Leones.
“Io ho un vuoto in testa...” Poeh.
“Un vuoto” annuì Fines “ed un gran mal di testa...”
“Vi prego, preparereste del caffè?” Leones al taverniere. “Scuro e carico?
“Certo, subito.” Annuì il taverniere, per poi andare di sotto.
Nel frattempo Dacey aveva preso in disparte Guisgard e i due erano usciti dalla stanza.
“Cosa volete dirmi?” Il militare fissando la ragazza.

Marwel 25-11-2015 18.28.52

In Suor Ologna rivedeva la sua cara zia che l'aveva cresciuta con tanto amore. Era grata a quella donna per non averla lasciata da sola quand'era una bambina e adesso doveva ringraziare Ologna per averle dato la possibilità di rifarsi nella vita.
"Certo, vado subito" disse sorridendo. Prese il secchio ed uscì dall'ospedale per poi raggiungere la fontana.
Cominciò a riempire il secchio, mentre quell'acqua cristallina le fece venire in mente una mattina d'estate, quando aveva fatto un bagno nel lago insieme a Danny. Ricordò quanto si erano divertiti e quanto era bello rimanere abbracciati a sorridere e scambiarsi teneri baci.
Non riusciva a dimenticarlo e da quando la cartomante le aveva detto che ci sarebbe stato un ritorno dal passato, non riusciva a non pensare a lui e a quanto sarebbe stato bello vederlo tornare e sentirsi di nuovo amata e protetta.


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