Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 20-12-2012 17.00.59

Andare dal Governatore...guardai i due stupiti e osservai attorno la gente povera del villaggio dei pescatori..e se fosse stato tutto vero.
"Si, d'accordo, mi affretto subito ad andare dal Governatore, voi rimanete qui...".
Presi la stradina che portava sopra il promontorio, guardavo la baia, e tutte quelle navi maestose che si accingevano ad avvicinarsi al porto, corsi più che potei, fino a quanto potevo avere il fiato in gola.
Arrivai davanti al palazzo del Governatore...battei forte i battenti urlando.."Aprite presto..sono lady Altea Fletcher..devo parlare col Governatore..è una questione importantissima".

Guisgard 20-12-2012 17.03.08

Scena XV: L'Isola del Fungo

“Edmond divorò con gli occhi quella massa di scogli che erano tinti di tutti i colori del crepuscolo, dal rosso vivo fino all'azzurro cupo; di tratto in tratto gli salivano al viso vampate ardenti: tutta la fronte si imporporava, una nube rossa gli passava davanti agli occhi.”

(Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo)



Guisgard sorrise a quelle parole di Talia.
Le si avvicinò e la strinse fra le sue braccia.
“Non voglio vederti o sentirti triste...” disse baciandole i capelli “... e tuo nonno non sbagliava affatto, sai?” La fissò facendole l'occhiolino. “Tu vali davvero un tesoro. In tutti i sensi. Vuoi venire con me sul castello di poppa? Prima che il Sole tramonti? Voglio vedere una cosa...”
Dopo qualche minuto i due salirono in coperta e raggiunsero poi il castello di poppa.
Erano da soli, circondati da un mare piatto, reso ambrato dal dolce Sole e avvolto in una bellezza quasi primordiale.
Un profumato vento di salsedine accarezzava i loro capelli e i loro volti.
Guisgard allora abbracciò da dietro Talia e delicatamente sfilò alcuni dei lacci che stringevano il vestito sulla schiena di lei.
Quell'ambrato alone così si posò dolcemente sulla sua pelle, sfiorandola e scaldandola come fosse un sospiro.
I suoi capelli si gonfiarono al vento e divennero quasi più chiari.
La pelle assunse così lo splendore della porcellana e i suoi occhi divennero luminosissimi.
Allora sulla sua schiena, quasi accendendosi, prese di nuova forma quel disegno, stavolta in maniera limpida e chiara.
“E' una mappa, Talia...” sussurrò Guisgard “... raffigura un'isola in mezzo al mare... e conduce ad un tesoro...”
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Talia 20-12-2012 17.51.40

Seguii Guisgard in coperta senza protestare, anche se non riuscivo più a capire che cosa stesse cercando... c’era qualcosa che lui sapeva, lo vedevo... qualcosa che lui aveva capito ed io no... ero vagamente perplessa, e tuttavia non posi domande.
Raggiungemmo il castello di poppa ed io guardai il mare... l’aria era limpida, da questa parte della Santa Rita, e l’alone aranciato del tramonto bagnava ogni cosa...
Delicatamente Guisgard mi abbracciò e, senza dire niente, sfilò due lacci del mio abito...
“Ma cosa stai...” iniziai a dire, ma ogni altra mia parola fu interrotta dalle sue...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 51358)
“E' una mappa, Talia...” sussurrò Guisgard “... raffigura un'isola in mezzo al mare... e conduce ad un tesoro...”

I miei occhi si allargarono a quelle parole e, di scatto, mi voltai a guardarlo...
“Cosa?” chiesi, stupita e turbata “Una mappa? Ma come... come... come posso avere una mappa sulla pelle e non saperlo? Come...”
Esitai, tremavo...
“Cosa faremo?”

Cheyenne 20-12-2012 18.44.51

Il mattino seguente mi risvegliai tra le braccia di Fhael.
Scendemmo nel pub dove consumammo la colazione.
Nel tavolo accanto al nostro erano seduti due giovani avventori. Per il resto la locanda era vuota.
Inizia a parlare con Fhael a bassa voce per decidere sul da farsi.
Ad un tratto però la mia attenzione fu catturata dai due ragazzi.
Parlavano in lingua nordica e fui perfettamente in grado di capire che si stavano concordando per l'ora di partenza.
Era l'occasione che stavamo attendendo.
Mi rivolse dunque a loro nella nostra lingua.
I due furono piacevolmente sorpresi di incontrare qualcuno che li capisse.
Parlammo un po' tra noi poi cambiammo lingua per permettere a Fhael di capirci.
"Vi sono davvero grata ragazzi, io e il mio amico qui abbiamo proprio la necessità di tornare in Spagna."

Guisgard 20-12-2012 19.02.24

Guisgard sorrise a Talia.
“Magari andare a cercare quel tesoro...” disse stringendo di nuovo i lacci che aveva allentato “... non vuoi?” La prese fra le braccia. “Non trovi eccitante l'idea di giungere ai confine del mare, dove nessuno è arrivato mai, su un'isola conosciuta solo in miti e leggende?” Aveva i suoi occhi in quelli di lei. “Io sono il principe dei pirati e tu la mia principessa... guarda...” indicando il mare attorno a loro “... abbiamo uno scenario tutto per noi. Immenso, misterioso, esotico. Uno scenario che gli altri possono solo immaginare e sognare.” Quel sorriso svanì e la sua espressione divenne seria. “Anche la donna che ora ho tra le mie braccia, gli altri uomini possono solo sognarla... sei bellissima, lo sai? Bellissima come nessun'altra cosa a questo mondo...” le sue labbra allora raggiunsero le sue ed un lungo bacio le unì.
Lui la stringeva a sé con passione e le sue mani scivolavano sul suo vestito di raso liscio, quasi percependo ogni forma di quel corpo perfetto e morbido.
Le sue mani salirono poi lungo la sua schiena, fino a sfiorare i lunghi capelli di lei e a stringere quei lacci che fino ad un attimo prima erano slegati.
“E ora ho una gran voglia di studiare quella mappa...” le sussurrò all'orecchio sorridendo, per poi mordicchiarlo “... ma temo che qui sia impossibile, visto che il Sole è svanito... forse si è accorto di essere di troppo...” tornando infine a sfiorarle le labbra.
“Capitano...” chiamò all'improvviso qualcuno dall'altra parte del ponte “... capitano, perdonatemi...” avvicinandosi a poppa Emas “... da quella nave non sono ancora tornati. E poco fa sono andati a cercarli anche Austus e Cavaliere25.”



Intanto, a bordo della misteriosa nave, Cavaliere25 aveva trovato qualcosa in una delle cabine.
Era arretrato di qualche passo e vide di nuovo qualcosa muoversi nella penombra.
Svolazzava e dopo qualche istante si appollaiò su un tavolo.
“E' la fine... è la fine...” ripeteva.
Ma ora gli occhi di Cavaliere25 si erano abituati a quella luce incerta e riuscì finalmente a riconoscere ciò che gli stava davanti.
Si trattava di un pappagallo.
http://www.annuncifacili.net/adpics/...797695_617.jpg

Guisgard 20-12-2012 20.37.51

Altea raggiunse il palazzo del governatore e subito fu condotta da lui.
La ragazza si accorse dell'agitazione che animava i lunghi corridoi.
Evidentemente le navi spagnole erano già state avvistate.
Altea fu fatta entrare in una vasta sala dove si trovavano il governatore e l'ammiraglio Guidaux.
Questi fissava con un cannocchiale il mare, visibilmente teso per quelle fregate spagnole.
“Cani aragonesi...” disse con astio “... che vadano in malora...” si voltò verso il governatore “... a voi non preoccupano quelle navi?”
“Oh, ma io ho fiducia in voi, amico mio!” Rispose il governatore, mentre giocherellava con i suoi modellini.
In quel momento si accorsero di Altea.
“Oh, milady!” Sorridendo il governatore. “Che bella sorpresa!”

Guisgard 20-12-2012 20.42.42

“Per raggiungere la Spagna” disse uno dei due giovani a Cheyenne e a Fhael “dovete raggiungere il porto di Minisclosa o quello di Las Baias. Sono gli unici luoghi che permettono di imbarcarsi per l'Europa.”
“In verità” intervenne l'altro giovane “ci sarebbe anche il porto di Balunga, controllato dagli spagnoli, ma ora c'è il caos lì. Dopo la morte del Viceré spagnolo tutto è bloccato laggiù e in tutte le Flegee si avverte il rischio di una guerra tra la corona d'Aragona e quella d'Olanda.”
“A noi non interessano queste cose.” Fece Fhael. “Anzi, vogliamo tenerci alla larga da situazioni turbolente. Come possiamo allora raggiungere da qui Minisclosa o Las Baias?”
“Bisogna raggiungere il molo di Huck” rispose uno dei due “ed imbarcarsi su uno dei pescherecci che raggiungono i mercati di Las Baias.”
“E non è vicinissimo quel molo.” Mormorò l'altro.

Talia 20-12-2012 20.45.34

Chiusi gli occhi a quel bacio, mentre le sue parole volavano tra i miei pensieri... infine, lentamente, tornai a guardarlo, restando stretta tra le sue braccia...
“Le persone muoiono cercando quell’isola, Guisgard...” mormorai “Cose terribili accadono a chi si mette sulle tracce di quel tesoro... ed io ho paura! Ho paura ora! Ho paura, perché non voglio che ti accada niente... e non voglio che a metterti in pericolo sia uno stupido disegno che ho sulla schiena!”
Sospirai...
“Oh, mio nonno non crede alle maledizioni! E’ un uomo pragmatico, un uomo che bada ai fatti e non alle parole... e non mi sorprende affatto che desiderasse quel tesoro per me, per la mia felicità... e che lo desiderasse con le migliori intenzioni! Io, tuttavia... beh... forse lo troverai sciocco, ma io sono stata su quella nave ed ho letto il diario di Twiny... e non posso non aver paura...”
Per lunghi minuti i miei occhi rimasero nei suoi... poi, a quelle sue parole nel mio orecchio, sorrisi...
“Promettimi solo che non sarai avventato...” sussurrai “Ti prego...”

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 51361)
“Capitano...” chiamò all'improvviso qualcuno dall'altra parte del ponte “... capitano, perdonatemi...” avvicinandosi a poppa Emas “... da quella nave non sono ancora tornati. E poco fa sono andati a cercarli anche Austus e Cavaliere25."

Quelle parole, all’improvviso, mi riempirono di nuovo di paura e preoccupazione... mi voltai a guardare Guisgard, allarmata.

Altea 20-12-2012 23.21.39

Venni fatta subito entrare e chiesi di vedere il Governatore, ma nel Palazzo regnava una strana agitazione..probabilmente si erano già accorti della flotta nemica arrivata, venni fatta entrare nel salone e infatti l'ammiraglio Guidaux e il Governatore stavano scrutando l'orizzonte.
Appena il Governatore mi vide notai il suo sorriso..noncurante di quello che stesse succedendo..lo ignorai e mi avviai verso il suo ammiraglio, almeno sembrava la persona più significativa in quella stanza..."Ero nel molo e mi hanno detto di venire ad avvisarvi..sta arrivando a Las Baias una flotta militare battente bandiera spagnola...cosa significa?Siamo in pericolo?"

Guisgard 21-12-2012 00.58.09

“Al diavolo.” Disse Guidaux con disprezzo a quelle parole di Altea. “Certo che siamo attaccati. Quei dannati spagnoli aspettavano solo il momento migliore per assalirci. Ora però solo l'ultimo dei miei pensieri è per la marmaglia che affolla questa città. Ho tre fregate aragonesi da respingere. E senza poter contare su una flotta decente.”
“Cosa intendete dire?” Smettendo di fissare i suoi modellini il governatore. “Non abbiamo una flotta per difenderci?”
“Abbiamo solo quattro navi ormeggiate a Las Baias” fissandolo Guidaux “e non sono neanche sufficientemente attrezzate per affrontare le fregate nemiche. Altre navi sono a spasso tra Minisclosa e le isole, ma sono poco più che imbarcazioni tra trasporto. E senza dimenticare che i nostri migliori uomini sono a caccia di pirati in questo momento.”
“E' stata una vostra idea quella della caccia ai pirati!” Obbiettò il governatore. “E ora spetta a voi difendermi da quei maledetti spagnoli!”
“Osate rinfacciarmi questo?” Gridò l'ammiraglio. “E' grazie a me che occupate quel seggio! E' grazie a me che potete passare tutto il giorno a giocherellare con quei vostri modellini!” Si avvicinò al governatore con aria di sfida. “Io sono Las Baias! E vediamo di non scordarlo! Voi avete il potere amministrativo e giuridico, ma io possiedo quello militare!”
“Allora dovete difendermi...” mormorò il governatore.
“Ed è ciò che farò!” Sbottò l'ammiraglio, per poi uscire dalla sala.
“Milady...” rivolgendosi poi il governatore ad Altea “... cosa accadrà ora?”


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