Camelot, la patria della cavalleria

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Daniel 03-12-2011 18.21.54

Guardai il tatuaggio.. Poi guardai Marie..
<<No.. Voglio tenerlo..>>
Guardai tutti e vidi le facce sgomente e iniziai a spiegare..
<<Per primo questo -dissi indicando il tatuaggio- mi servirà da lezione per il futuro.. Secondo non abbiamo tempo da perdere dobbiamo agire.. Terzo hai appena recuperato Elva e non voglio che tu rischi di morire per me.. no.. e poi.. Questo tatuaggio mi dà nuovi poteri..<< Feci una lunga pausa nella quale guardai i campi oltre la finestra.. Poi mi rivolsi a Sir HAgus e scattai in piedi
<<Sir Noi non abbiamo per caso una missione?>> dissi sorridendo..

Altea 03-12-2011 18.36.37

Mentre camminavamo lentamente verso la via della locanda Orlando mostrò ancora il disprezzo per quella banda "Orlando, scusa, io non ho capito molto bene...forse. Tu ne avevi già sentito parlare di questo Giglio Verde? Orbene ne parli con tanto odio, perchè ti vuoi vendicare? Invece hai detto che hai trovato delle spade della casata dei Tudor, io mi rivolgerei pure a lui". Finalmente da lontano si intravedeva il villaggio e la stradina che arrivava in salita verso la locanda "Piuttosto, per ora dobbiamo cercare una scusa....un cane che vi ha morso? Vuoi che vada a palazzo a chiamare il tuo dottore di fiducia?".

elisabeth 04-12-2011 09.08.21

Abbassai le braccia....e guardai i due uomini in volto, Emile mi dava l'impressione di qualcuno che non sapeva cosa dire.....era quasi impacciato......Padre Adam sembrava avesse compreso ogni cosa ma nel modo sbagliato......Io stavo bene,era vero eravamo ancora tra le acque della fogna, ma mi sentii come se qualcun omi volesse togliere qualcosa.....vidi anch'io la luce e l'uscita dal baratro, ma fuori da li' cosa ci aspettava, sembrava un gioco contorto........." Tranquillo Emile posso camminare, sto bene...pensiamo ad uscire da qui......facciamo in fretta,Maria deve mangiare e deve essere pulita......vi ringrazio Padre per averla tenuta in braccio....ma quando usciremo di qui Maria tornera' tra le mie braccia..."......Avevo paura.......una paura innaturale come se improvvisamente tutto l'amore del mondo potessi perderlo da li' a breve....... mi voltai e continuai a camminare....

cavaliere25 04-12-2011 11.31.01

ora che si fa dissi guardandi Hagus portiamo a termine la missione ho salviamo Daniel continuai a dire e aspettai una sua risposta

Parsifal25 04-12-2011 15.13.27

Sembrava un mondo a parte quella stanza....eppure appartiene al Monastero.... dalle parole di quell'ombra capì che la sua vita è stata davvero un travaglio, chissà quali pene ha dovuto sopportare. All'improvviso accanto a me vidi affiancarsi uno strano essere aveva in mano un martello....volevo evitare lo scontro diretto poichè la stanza era veramente buia e stretta, ma di certo non avreì mi sareì fatto cogliere impreparato. Risposi con queste parole:
"Non sono qui per crear guai.... non cerco lo scontro. Vorreì sapere soltanto la verità. Come mai sei rinchiuso qui? Potreì comprenderti, perchè anche io cerco la verità?"

Guisgard 05-12-2011 02.07.57

Hagus fissò Daniel e poi rise sonoramente.
“Hai ragione, ragazzo!” Disse. “Diavolaccio, sei degno scudiero del tuo signore! Milady, dite… pensate che quel tatuaggio possa essere pericoloso per lui?” Rivolgendosi poi a Marie.
“Per un comune mortale forse si…” rispose la donna “… ma Daniel ha ormai intrapreso un cammino che può condurlo a cavallo di due mondi… il vostro e quello degli antichi spiriti. Nulla è come sembra e tutto è come non è. Ciò che ha cominciato Daniel lo porterà forse lontano, magari in qualche altra avventura… dipenderà da lui…”
“E sia…” annuì Hagus “… allora, appena Daniel si sentirà meglio, riprenderemo il nostro cammino.” Si voltò poi verso Cavaliere25. “Quando lasceremo questo posto, condurremo lady Giselle nella chiesetta dove io e te ci incontrammo la prima volta. Rammenti? Lì il Presbitero Tommaso si occuperà di lei.”

Guisgard 05-12-2011 02.16.11

Orlando ascoltò Altea con attenzione.
“No, sarà meglio invece cercare un medico al villaggio dei pescatori.” Disse . “La ferita brucia dannatamente… meglio farla medicare al più presto…” la fissò “… quanto al Giglio Verde… forse ora non è il momento… te ne parlerò magari quando prenderemo una stanza per la notte… sicuramente al villaggio troveremo una locanda.”
Comminarono così verso il villaggio.
Vi giunsero in mattinata e subito trovarono, sul piccolo molo, alcuni pescatori intenti a sistemare le loro reti.
“Salute, signori…” avvicinandosi Orlando “… sapreste indicarci dove si trova il medico del villaggio?”
“Certo, messere.” Rispose uno dei pescatori. “Andate verso il centro abitato, proprio in prossimità della chiesa. Non potete sbagliarvi.”
“Ma cosa vi è accaduto a quella mano?” Domandò un altro di loro.
“Eh…” esitò per un momento Orlando “… è stato un lupo… un lupo che abbiamo incontrato su quelle scogliere…”
“Un lupo?” Ripeté uno dei pescatori. “Ma qui non ci sono lupi…”

Guisgard 05-12-2011 02.22.38

I tre continuarono il loro cammino verso l’uscita.
Poco dopo raggiunsero la luce di una grata.
“E’ bloccata?” Domandò Padre Adam ad Emile.
“E’ chiusa con una catena…” rispose questi “… ma è talmente consumata dalla ruggine che non dovrebbe darci noie…” prese allora un arnese dalla borsa che aveva con sé e cominciò a tagliuzzare la catena.
Poco dopo la grata si aprì.
Uscirono così, finalmente, alla luce del giorno.
“Ed ora?” Chiese padre Adam, sempre avendo con sé la piccola Maria.
“Più avanti vi è una fattoria…” rispose Emile “… lì troveremo dei cavalli per raggiungere Calais. Ce la fate a proseguire, madame?” Voltandosi verso Elisabeth.

Guisgard 05-12-2011 02.29.50

La sagoma seduta davanti a Parsifal e protetta dalla penombra, fissò il cavaliere per alcuni istanti.
Poi, finalmente, disse qualcosa:
“Travaglio?” Disse. “L’Inferno è forse un travaglio? No, è molto peggio.”
Man mano gli occhi di Parsifal si abituavano sempre più al buio e finalmente riuscirono a vedere un po’ meglio quella sagoma.
Era coperta da un cappuccio ed indossava un lungo saio.
Ma la cosa più strana è che aveva le mani e i piedi incatenati alla sedia sulla quale si trovava.

Altea 05-12-2011 08.25.07

Alla risposta di Orlando anuii, mi fidavo ciecamente di lui e sapevo cosa dovesse fare..anche se fino ad ora lo avevo tolto io da questo impiccio.
Ci dirigemmo verso una locanda, quando Orlando si fermò a parlare con dei pescatori per chiedere del dottore ma rimasi sbigottita alle parole di Orlando e bisbigliai "Un lupo?Avevamo detto di non dire nulla di questa storia, Orlando lascia fare a me, per favore".
"Ehm..mio marito ha sempre voglia di scherzare, fu un cane che assomigliava a un lupo per la sua forza. Tutto qui, grazie mille messeri, ci avviamo presto dal dottore".
Detto questo attraversammo le viuzze strette del borgo, cercando di far tenere nascosta la mano ad Orlando perchè non si notasse. Finalmente giungemmo alla piccola dimora del dottore e suonammo un piccolo campanello, aspettando qualcuno ci aprisse.


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