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- Ma tu sei già intrattabile e sei comunque più vecchio di me...-
Gli sorrisi divertita. - E chi se ne va?- socchiusi gli occhi a quel dolce bacio sul dorso della mia mano. - Credo sia merito di un certo olio...- lo guardai con malizia riferendomi alla notte di passione che ci aveva completamente stregati. |
"Ci avrei scommesso.." sorrisi appena.
In realtà nemmeno io avevo sonno, piuttosto sentivo una stanchezza emotiva addosso, non era stata una giornata facile. Mi illuminai a quelle parole, sorridendogli con gratitudine. "Grazie.." dissi soltanto, mentre mi accompagnava. Poi quelle parole, mentre chiudeva la porta dietro di sé. Evitai di dire che avrei voluto restasse tutta la notte, ogni notte. "Voglio che resti finché avrai piacere di restare.." sorrisi, guardandomi intorno nella cabina "Non un minuto di più, che sia fra pochi minuti o domattina.." voltandomi verso di lui sorridendo "Anche perché nemmeno io ho sonno..". Quella giornata mi aveva resa inquieta. Mi sedetti sul letto, posando Damasgrada, e sfilandomi scarpe e pantaloni. "Oh, la camicia da notte già ce l'ho.." ridendo appena, ricordandomi di averla ancora addosso dalla notte prima, nascosta da una maglia che avevo raccattato in camera di Icarius. Mi stesi sul letto, coprendo per un momento il viso col braccio. Poi mi voltai verso Icarius e feci segno con la mano di venire accanto a me. "Ti farà bene stenderti un po'.." sorrisi "È stata una giornata terribile per tutti, a maggior ragione per te.. e domani chissà cosa ci aspetta.." tendendogli la mano per poi sorridere, vagamente divertita "Prometto di fare la brava, tranquillo.." sperando di rubargli un sorriso. |
"Gia`" guardando la libreria.
Quando mi coricai, sospirai per il contatto col tanto desiderato letto, non vedevo l'ora. "Buonanotte, Cq" mormorai in uno sbadiglio. |
“Ah, sarei vecchio...” disse Dension, avvicinandosi al volto di Dacey “... eppure nessuna dama si è mai lamentata...” facendole l'occhiolino “... neanche tu mi sembra... beh, vorrà dire che eviterò di massaggiarti ancora con oli e creme...” era vicinissimo alla sua bocca “... anche perchè qui non ne abbiamo...” e la baciò.
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- Nessuna dama?- alzai vistosamente un sopracciglio infastidita.
- A me piaci così come sei mio caro vecchio maritino- scandii bene ogni parola e ad ogni pausa corrispondeva un piccolo bacio sul suo collo. - É un vero peccato sai? Ora sarebbe stato il mio turno di farti un massaggio...- Gli mordicchiai il labbro inferiore prima di abbandonarmi nel suo bacio. |
“La brava...” disse Icarius, per poi sorridere “... che peccato...” facendole l'occhiolino “... vorrà dire che lo farò io... il bravo...” guardò la camicia che aveva indosso “... è molto eccitante saperti così vestita... anzi, svestita sotto la giacca...” rise appena “... tranquilla, potrai riposare... io magari farò un bagno...” fissando una porticina laterale “... lì abbiamo una bella vasca... ti direi di volerti lavare la schiena, ma ho promesso di fare anche io il bravo...”
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“Buonanotte, milady.” Disse Cq a Gwen.
E la ragazza si addormentò subito. La tavola era imbandita e tutti dell'equipaggio erano seduti intorno. Ad un tratto servirono la cena. Ma come cibo vi era solo del pane. Tanti pezzi di pane bianco. “Mangiamo.” Fece Icarius. Ed il sogno terminò, facendo destare Gwen. |
Quel bacio subito accese il desiderio di Dension.
Baciò allora Dacey, mordicchiandole le labbra per dispetto. “Se dici così...” disse baciandola “... finisce che riesco a procurarmene un po' di quell'olio...” sorrise “... si, ho avuto molte dame, sai... ma nessuna bella e sensuale come te...” |
Sorrisi, sorpresa a quelle parole.
"Non pensavo fossi dell'umore adatto..." con un sorriso malizioso. "Oh, la giacca?" Rendendomi conto di non averla tolta "Non ho mica intenzione di dormirci.." Togliendola per poi lasciarla cadere accanto al letto. Poi trasalii a quelle parole. "Una vasca?" Sorpresa "Ecco un bagno ci vorrebbe proprio... Magari lo farò anch'io dopo... Sempre che ci sia abbastanza acqua calda...". Mi alzai e curiosai nell'armadio. "Sperando che ci siano abiti puliti..." Osservandone il contenuto "Magari trovo anche una camicia nuova..." Voltandomi all'indietro per fargli l'occhio lino. |
- Pensavo che eri troppo stanco anche solo per alzarti dal letto...- mormorai al suo orecchio.
- Non ti sei neanche cambiato per la notte...- e con questa scusa presi a sbottonare la sua camicia. - Non voglio sapere quante ne hai avute... Avevano proprio ragione i tuoi uomini quando mi avvertivano che eri un donnaiolo- Scossi il capo e mi portai sopra di lui. - Ma sappi che non ti lascio andare... Quindi dovrai accontentarti di me per molto,- e lo baciai piano,- molto tempo - |
“Tranquilla...” disse Icarius “... lo farai prima tu il bagno...” poi si alzò e la raggiunse, mentre era davanti all'armadio “... beh, magari non troveremo niente di troppo audace, ma di camice da notte intime ce ne saranno...” vicinissimo col petto alla schiena di Clio “... vediamo...” cercando con una mano tra i vari indumenti appesi “... qualcosa ci sarà...” ma poi le sue mani presero a scivolare sulle spalle e le braccia di lei “... dovresti farlo un bagno... ti rilasserebbe...” col viso fra i capelli di lei.
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Dension sorrise piano, lasciando che Dacey gli sbottonasse la camicia.
“Si, moltissime donne...” disse fissandola “... da doverle cacciare via a pedate...” la camicia scivolò sul letto “... ma nessuna come te, mia bellissima mora...” stringendola al suo petto nudo “... cos'avrai di così speciale? Cosa che non mi basti mai?” Baciandola con desiderio. |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
Lo sentii avvicinarsi, potevo sentire il suo corpo contro il mio, e quel contatto era inebriante.
Lo vidi cercare tra gli indumenti, potevo quasi sentire il suo respiro. "Scegline una.." Mormorai "E io la indosserò dopo il bagno..". Poi quel contatto, quella carezza lieve sulle mie spalle. E quel poco bastò per infuocare nuovamente ogni fibra del mio essere. "Il bagno eh.." Mormorai, socchiudendo gli occhi. Avrei avuto un paio di idee migliori, ma evitai di dirlo. "Tu lo sai che io impazzirò prima o poi ad andare avanti così, vero?" Chinando la testa all'indietro per poter vedere il suo viso. |
- Se ne dovessi vedere anche solo una di queste dame... Caccio te e lei a pedate... Sono stata abbastanza chiara?-
Ero gelosa. Terribilmente gelosa. Mi venne quasi da sorridere per quel nuovo sentimento che scoprivo. L'Amore era quindi composto da una miriade di emozioni e sentimenti, lo stavo imparando ogni giorno. Mi addolcii però a quelle sue parole. - Perché è così che deve essere... Il Destino ha deciso di farci incontrare e di farci stare insieme...- Lo baciai ma per un breve momento. Poi lo guardai. - Lo spero di non bastarti mai... Tu sei tutto il mio mondo amore...- E poi finalmente mi lasciai andare, stringendomi contro il suo petto nudo, liberato dalla camicia e rispondendo al suo bacio con altrettanto ardore. |
“Tranquilla...” disse Icarius a Clio, con gli occhi nei suoi “... mi farai ammattire tu molto prima...” sorridendo appena.
Ma l'atmosfera era divenuta ardente di colpo. “Il tuo bellissimo viso si avvampa...” mormorò lui, prendendo una camicia leggerissima dall'armadio “... meglio indossare una leggerissima...” era di seta bianca, delicata e profumata “... quanto al bagno... non so perchè, ma stanotte giocherei volentieri ai pirati con te... magari tu la perfida corsara nera ed io il povero ufficiale finito suo prigioniero... e per aver salva la vita potrei servirti a dovere, facendoti un bel bagno...” con la bocca vicinissima ai suoi capelli biondi. |
Si baciarono.
Con dolcezza, ma anche con ardore. Dacey si stringeva sul petto robusto di Dension, sentendosi al sicuro, protetta ed amata. “Non esistono altre dame...” disse lui baciandola “... e non esisteranno più... solo tu...” e cominciò a spogliarla piano. |
Quella rassicurazione sciolse tutte le mie eventuali rimostranze.
Lasciai che le sue mani si muovessero tra le pieghe della mia veste mentre le nostre bocche si rincorrevano e si univano. Accarezzai il suo petto, che ormai per me era un porto sicuro,uno scudo che proteggeva dal mondo esterno. |
Le mani esperte di Dension presero a spogliare piano, pianissimo, Dacey.
Allentarono i lacci e poi i bottoni del vestito, sfilando delicatamente la stoffa, che come una carezza scivolava sulla pelle morbida e calda della ragazza. E nel fare ciò, Dension, assaporava col tocco lieve delle dita ogni fattezza del corpo di lei. L'abito scese rapido lungo i fianchi della ragazza, liberando così il suo petto nudo. Allora il contrabbandiere smise di baciarla e restò a guardarla. “Sei sempre più bella...” disse, accarezzandole il petto e le sue forme. |
"Bene..." Sussurrai, con gli occhi nei suoi.
Il mio cuore batteva sempre più forte, e il mio corpo ormai bruciava sempre più. Poi prese quella camicia, e io trasalii. "È bianca.." Sussurrai, stupendomi di averlo detto e non solo pensato. "Se io metto una camicia bianca.." Sfiorandola appena "è perché ho intenzione di toglierla..." In un sussurro. Non dovevo illudermi, dicevo a me stessa, Probabilmente per lui era solo una bella camicia. Ed effettivamente era bellissima. Era come l'avevo sempre immaginata. "I pirati.." Divertita "Perché no?" Lo ascoltai continuando ad osservare la camicia. "Servirmi?" Stupita, scuotendo piano la testa "No.. Non mi ispira per niente.. Non mi piacciono gli uomini servili.." Mormorai con voce calda, e un lampo di malizia negli occhi "Però mi piace l'idea di giocare.." Facendogli l'occhiolino. |
Era una lunga, lenta attesa che aumentava a dismisura la passione e il desiderio che provavo per lui.
La stanchezza della giornata era stata spazzata via. La paura dopo l'impatto, la paura della morte, e la gioia invece di essere entrambi vivi, mi donava energia. Volevo fare l'Amore con l'uomo che amavo proprio per sentirmi viva. Le sue mani sapevano strapparmi sempre sospiri e sorrisi, a volte anche togliermi il fiato. - Sono sempre più tua...- ribattei a voce sommessa, in balia delle sue carezze che mi scaldavano la pelle e l'animo. |
“Benissimo...” disse Icarius, cingendo con un braccio i fianchi di Clio, mentre lei fissava la camicia “... meglio ancora...” sorridendo fra i suoi capelli biondi “... dopotutto io sono l'ufficiale di rango più alto... dunque mi sembra giusto che sia io ad impersonare il temibile Corsaro Nero... e tu? Vediamo...” accarezzandole i fianchi “... la mia ancella devota? O magari il mozzo di bordo, addetto al mio bagno personale? Oppure... la figlia del governatore... viziata e capricciosa... ah, già... tu odi le dame petulanti... allora impersonerai la figlia ribelle del governatore... sarà un piacere domarla...” soffiandole fra i capelli.
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Quelle carezze, lente e prolungate lungo tutto il petto di lei.
Le mani esperte di Dension sapevano disegnare brividi sulla pelle morbida ed ambrata di Dacey. E ad ogni tocco le fremeva. Ad ogni passaggio sentiva i suoi seni divenire turgidi e la pelle vibrare come le corde di un'arpa. Il contrabbandiere poi raccolse i lunghi capelli di lei e li lasciò scivolare all'indietro, sulla schiena, liberando le spalle perfette della ragazza. Poi si chinò sul petto di lei e prese a baciarla, ovunque. Baci appena accennati, eppure capaci di rendere il viso di Dacey ardente e arrossato di desiderio. |
"La figlia ribelle del governatore viziata e capricciosa e il Corsaro Nero.." Divertita "Un classico insomma..." Ridendo piano "Del tipo che mi hai rapito per avere un riscatto ma non riesci a resistere al mio fascino, mentre io non sono per niente d'accordo..." Sorrisi, divertita.
"Sono davvero curiosa di vedere come riuscirai a domarmi..." Alzando gli occhi su di lui. Stavo per ribadirgli che c'era comunque un limite che non poteva superare, ma l'avevo già detto tante volte, e io odio ripetere le cose. Sapeva bene come stavano le cose, così come sapeva cosa stavo aspettando per lasciarmi andare completamente. Io non potevo far altro che aspettare. E sperare che la mia non fosse un'attesa vana. |
Fiamme. Le sue dita erano come fiamme che incendiavano il mio corpo. Centimetro dopo centimetro.
Ero completamente in balia di quelle carezze audaci e dei suoi baci passionali. Presi a baciare il suo collo, il mento, il lobo delle sue orecchie, scendendo poi lungo il collo nuovamente fino alle spalle. Quindi il petto, soffermandomi con la punta della lingua nell'incavo di ogni addominale. Ogni tocco, anche solo appena sfiorato mi rubava uno o più sospiri, languidi e caldi. Cercai le sue labbra, indugiandoci a lungo, sentendone il sapore, la morbidezza e il calore. Le fiamme continuavano a bruciarmi di desiderio. Sbottonai i suoi calzoni sfilandoli e lasciando che cadessero a terra. Accarezzai le sue braccia, le sue spalle e tornai a baciarlo a lungo, in un turbinio di emozioni. |
“Un classico...” disse Icarius, fingendosi sorpreso “... davvero? Ed io che pensavo fosse Teseo e la regina delle Amazzoni ad essere un classico...” rise piano “... vado a preparati l'acqua...” lasciandole fra le mani quella camicia bianca e leggera e facendole l'occhiolino.
Raggiunse la stanzetta adiacente, dove prese a scaldare dell'acqua con la caldaia, per poi versare la brocca nella vasca. Qui unì alcuni sali ed essenze varie, lasciando che il tutto si sciogliesse in acqua. Il vapore allora cominciò ad inumidire la stanzetta. |
Sorrisi.
"Beh, ho letto diverse storie dei pirati, e la figlia del governatore è sempre in mezzo.." Divertita "Che c'entra Teseo?" Scuotendo piano la testa. Restai immobile, con quella camicia tra le mani. Era bellissima. E più la guardavo, più il battito del mio cuore accelerava. È solo una camicia, Clio, non significa niente. Cercavo di restare coi piedi per terra. Fantasticare non mi aveva mai portato nulla di buono. Poi quei vapori mi rammentarono il presente e il gioco che ci attendeva. Sorrisi, divertita, prima di raggiungere la stanzetta. Vapore profumato riempiva l'aria. "Allora, è pronto il mio bagno? Avete scaldato l'acqua a dovere e usato la boccetta di essenze che mi ero raccomandata?" Impersonando la dama capricciosa. Posai la camicia da notte bianca e mi avvicinai alla vasca. Poi lo vidi, e trasalii. "E voi cosa ci fate qui, captano?" Scocciata "Ho fatto preparare il bagno, gradirei essere lasciata sola..". Non scoppiare a ridere era davvero difficile. Ma l'idea di quel gioco era tremendamente intrigante. |
Le labbra e la lingua di Dacey lambivano il petto ed i muscoli di Dension, strappandogli sussurri e sospiri.
Mentre lui non smetteva di toccarla, di baciarla. Ovunque. La ragazza restò completamente nuda, quasi senza accorgersene, in balia della passione del suo uomo. Ed allora lui percorse ogni tratto del corpo di lei, con baci, carezze ed ancora baci, ancora altre carezze. Ricominciando ogni volta. Poi, al culmine del desiderio, folli ed ardenti d'amore, i due si ritrovarono complici in una danza di piacere. Dension si stese sul letto e Dacey salì a cavalcioni su di lui, per poi oscillare e vibrare più e più volte sul corpo del suo finto marito. Fremeva, volteggiava, godeva, stringendo fra le mani le lenzuola, che si avvolgevano al suo corpo perfetto, tra gemiti e grida, come in un'esotica e pagana danza di sensuale appagamento. E così, tutta la notte, Dacey concesse se stessa a quell'uomo che per primo era riuscita a donarle le magie dell'amore. http://www.joblo.com/video/media/scr...elot_clip3.jpg |
Icarius sorrise, divertito ed intrigato da quel gioco.
“Vedete, milady...” disse a Clio, assumendo una posa da Guascone “... valete troppo per me... ci sono almeno tre interessati a riscattarvi... vostro padre il governatore, a suon di dobloni d'oro, per amore paterno... poi il re di Francia, con i suoi Luigi d'argento, intenzionato poi a farvi sposare il suo grasso e vecchio consigliere... ed infine l'ammiraglio della grande flotta inglese, con le sue corone appena coniate, invero intrigato dalla possibilità poi di barattarvi in cambio dei traffici nel Nuovo Mondo... vedete? Valete tanto denaro, quanto siete bella...” con un vistoso inchino “... dunque, nel mio interesse, non vi lascerò certo sola... il bagno, per questo, lo farete in mia presenza... a meno che non abbiate paura...” fissandola malizioso. |
Lo guardai, con aria di sufficienza.
"Paura?" Guardandolo negli occhi "perché mai? L'avete detto voi stesso che sono troppo preziosa per voi.." Con aria di sfida. "A quanto pare non mi lasciate altra scelta.." Sospirai, infastidita, per poi entrare nella vasca con ancora addosso la leggerissima camicia di pizzo rosso. E a quel contatto inebriante e caldo dell'acqua bollente, effettivamente mi rilassai. "Sì, è calda a dovere stavolta..." Compiaciuta. |
Fu una notte lunga, dolcemente infinita.
Mi abbandonai al piacere che provavo ad ogni contatto con Dension. Prima fatto solo di passionali baci e carezze poi i nostri corpi si unirono, diventando nel buio come uno solo. La stanza scomparve, il letto divenne tutto il nostro mondo. Lui era tutto il mio mondo. Mi fece sua e io lo feci mio, in un susseguirsi di sospiri, sussurri e gemiti. Più e più volte fremetti sopra di lui, senza mai staccare il mio sguardo dai suoi occhi che come carboni ardevano di passione e amore. Il desiderio ci consumava, ci portava a godere uno dell'altro, in modo dolce, poi intenso poi di nuovo dolce, con movimenti nati solo per aumentare la passione. Mi sentivo dipendente da lui, dal suo corpo, dalle sue labbra, non volendo mai farne a meno. All'albeggiare del nuovo giorno, le fiamme del nostro ardente amore ci avevano consumati. Mi lasciai cadere restando sdraiata sopra di lui, con la testa sul suo cuore, sentendone il battito rapido e possente. I nostri corpi nudi ancora aderenti uno all'altro, il suo profumo che mi inebriava come sempre. Sfiorai qualche ciocca dei suoi capelli, ad occhi socchiusi, prima di aprirli e guardarlo con un sorriso appagato. |
Eravamo seduti a tavola, quando la cena venne servita.
Pane. Pane bianco; ancora. Mi svegliai, sedendomi in mezzo al letto. Non capivo cosa diamine volesse significare quel sogno e in tutta quella tragedia che era successa, non ero riuscita a parlare con Hold. http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:A...K8kpcHORFQskPQ |
Icarius sorrise a quelle parole di Clio, per poi restare a guardarla mentre entrava nella vasca con indosso ancora la sua camicia rossa di pizzo.
“Oh, so che siete preziosa...” disse divertito “... dunque immaginate che mai potrei farvi del male... valete troppo... tuttavia, cara dama, intendevo altra paura... magari quella di spogliarvi e mostrarvi nuda davanti a me... al terribile pirata nero...” In quel momento qualcuno bussò con vigore alla porta della cabina. Icarius andò ad aprire, lasciando Clio in quel bagno laterale. Aprì e sulla soglia c'era Palos. “Ti ho cercato per tutta la nave” fece questi “e alla fino ho immaginato fossi qui con Clio.” “Cosa è successo?” Chiese il Taddeide. “Novità su ciò che ci ha fatto precipitare.” “Ebbene?” Fissandolo Icarius. “Meglio che tu venga a vedere con me.” Mormorò Palos. Il Taddeide annuì, per poi tornare nell'altra stanzetta, da Clio. “Clio...” alla ragazza “... devo andare con Palos. Forse abbiamo scoperto cosa ci ha fatto precipitare.” Assunse un'espressione da Guascone. “Ora potrai spogliarti e lavarti tranquillamente. A dopo.” Facendole l'occhiolino. E andò via con Palos. |
Di nuovo quel sogno.
Di nuovo il pane. Gwen non riusciva a comprendere, anche se dentro di sé sapeva che vi era un significato. E restò così, preda di pensieri, inquietudini e paure fino a quando iniziò ad albeggiare. Dalla finestra vide allora quel mondo selvaggio destarsi di nuovo dalle perenni tenebre della notte, liberandosi delle sue ombre e donandosi al giorno nuovo. Anche Cq riprese le sue normali funzioni. “Buongiorno, milady.” Disse alla ragazza. |
Quella notte di passione terminò verso l'albeggiare, quando i corpi di Dension e Dacey caddero stravolti l'uno sull'altro.
Ora era rimasto il respiro rotto di lui ed il cuore che batteva all'impazzata di lei. Il contrabbandiere coprì entrambi con le lenzuola per il freddo che ormai, terminato l'impeto della passione, cominciava a farsi sentire. Restarono così a lungo, in un silenzio fatto di piccoli gesti, di contatto e di appagamento. Fino a quando sorse il Sole e le voci dei marinai animarono la Divina Misericordia. I primi bagliori del nuovo giorno penetravano dalla finestra, giocando tra i volti dei due amanti. Ed un raggio di luce colpì il bracciale nero di lui, facendolo scintillare come preziosa e misteriosa onice. |
Sapevo, sapevo che c'era un significato, doveva, per forza.
Continuavo a pensare, guardando dall'oblo` il nuovo giorno nascere, quando Cq si riattivo`. "Buongiorno, Cq" destandomi da quei pensieri. |
Sorrisi a quelle parole di Icarius, divertita.
Ma non ebbi il tempo di dire nulla, che qualcuno bussò alla cabina. Chi diavolo mi poteva cercare a quest'ora. Poi compresi che non cercavano me. Lo aspettai, voltandomi verso la porta finché non tornò. Annuii piano a quelle parole. "Ma certo, va pure.." con un leggero sorriso, per poi sospirare "Fammi sapere poi..". Così se ne andò, lasciandomi sola in quella vasca profumata. Ancora una notte interrotta, pensai sbuffando. Mi concessi un lungo e rilassante bagno, ripensando alle emozioni forti di quegli ultimi giorni. A quanto fossero forti e incontrollabili. A quanto quell'ardore mi consumasse. Le sue mani su di me, il suo sguardo, i suoi baci. Era già più di quanto avrei potuto immaginare. Dopo un po' mi alzai, avvolgendomi in un candido telo. Poi tornai della stanza e la vidi: la camicia bianca che Icarius aveva scelto per me. Così la indossai, e mi guardai allo specchio per un attimo. Mi stesi sul letto, chiedendomi se Icarius sarebbe tornato, ma soprattutto cosa avesse scoperto su quella terribile faccenda. |
Vidi la timida luce del sole avanzare con qualche raggio dalla nostra finestra ma non accennai ad alzarmi.
Baciai Dension dopo che coprì entrambi con un lenzuolo e in quel gesto il sole si scontro con il suo bracciale. Il bracciale. Quasi lo avevo dimenticato. Sfiorai il suo braccio, partendo dalla spalla fino all'avambraccio, toccando quindi il monile. -Amore questo bracciale è davvero strano sai? Guarda come si illumina...- ancora una volta cercavo di capirci qualcosa ma senza affrontar subito l'argomento di petto. |
Cq riattivò i suoi circuiti in modalità standard.
“Buongiorno, milady.” Disse il droide a Gwen. “Avete riposato bene? Andiamo a fare colazione?” Intanto il Sole si alzato sull'orizzonte, illuminando il territorio circostante. |
Clio si stese sul letto con quella camicia profumata e leggera.
Trascorsero lunghi istanti, che divennero minuti e poi ore. Alla fine il Sole alto del mattino irradiava quel selvaggio scenario circostante. Intanto Icarius aveva seguito Palos fino alla Sala Comandi, dove Maria elaborava le planimetrie di bordo. “Un' avaria...” disse il Taddeide leggendo i dati. “Già...” annuì Palos “... e non può essere stata causata da un guasto meccanico... i dati sono chiari... il condensatore a frammentazione è stato manomesso... e chiunque sia stato è di certo un esperto... qualcuno abituato a stare su una nave... ha manomesso il sistema in modo che il guasto si presentasse in un tempo stabilito...” “Quanto ci vorrà per riparare il tutto?” Chiese Icarius. “Non lo so...” scosse il capo Palos “... mi occorrono pezzi di ricambio e qui siamo in mezzo al nulla...” lo fissò “... c'è il concreto pericolo che il viaggio della Divina Misericordia sia terminato in queste lande desolate...” A quelle parole il Taddeide trasalì. |
"Diciamo benone" con un sorriso vago.
"Si certo, andiamo." Mi vestii e uscimmo dalla cabina. |
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