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Una volta scesa in paese mi misi a camminare come se niente fosse, guardandomi intorno e passeggiando.
Mi imbattei in un capannello di persone, e captai la parola magica, Dantorville. Così, facendo finta di niente, mi fermai poco distante ad ascoltare, valutando quando sarebbe stato utile avvicinarmi. |
Don Tommaso entrò nella sala e saluto' Altea.
"Buongiorno, madama..." disse il chierico "... sino qui per parlarvi dei vostri cugini in arrivo qui al castello..." |
Don Tommaso entrò e gli feci segno di accomodarsi "Immaginavo fosse venuto qui per i Dantorville in arrivo. Immagino vogliate conoscerli o vi è qualche cosa di preciso che volete farmi sapere?" scostando una bionda ciocca ed osservandolo in modo enigmatico.
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Annuii lentamente e guardai Elv.
A quanto pareva, qui i Dantorville non erano proprio ben visti, ma non capivo se era per il loro bene o perché la gente era terrorizzata che la maledizione potesse colpire anche loro. In ogni caso, leggevo molta diffidenza nelle parole della gente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altri passanti si fermarono ad ascoltare e qualcuno ci tenne a far sentire anche la propria voce.
Era chiaro, come ben compresero Gwen ed Elv, che nella contrada molti davano un certo credito a quelle misteriose ed inquietanti voci riguardanti la maledizione. Di certo nessuno poteva negare che gli ultimi duchi di Dantorville erano morti in situazioni alquanto misteriose. Tutto ciò fu udito anche da Isys, che studiava la situazione per conto del suo padrone. Intanto nella contrada cominciava a far clamore l'attsa mostrata dalla popolazione circa un evento molto atteso, ossia un torneo cavalleresco chiamato Lo Scudo Mariano. https://cdn.mercuryholidays.co.uk/co...hild-medoc.jpg |
Molte altre persone si avvicinarono ed intervennero nella discussione e in tutti i casi notai che la gente davvero dava credito alla leggenda.
Poteva anche essere inverosimile, come ci teneva a sottolineare Elv, ma la gente ci credeva sul serio ed era un dato di fatto. Poi, iniziò anche a spargersi la voce circa un torneo chiamato Lo Scudo Mariano. "Voi ne sapete qualcosa, di questo torneo?" chiesi ad Elv per curiosità. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Don Tommaso era il curato di quelle terre, amico di Sua Grazia il vescovo e molto intimo del defunto duca di Dantorville, essendone stato confessore e suo compagno in svariate battute di caccia.
Il prelato appariva coltoed autorevole, molto affine all'ortodossia del suo Credo, pratico conoscitore della vita e severo ammonitore dei vizi umani. "Salute a voi, madama." Disse alla nobildonna. "Sono giunto qui, dopo un mio viaggio a Capomazda, per conoscere la signoria vostra e le auguste presenze dei vostri cugini. Ho udito che sono prossimi a giungere qui al castello." |
"E' un torneo" disse Elv a Gwen "molto antico, che si disputava in passato ogni anno, ma dopo la morte violenta di uno dei duchi di Dantorville venne sospeso, o accantonato. Ora pare che per volontà dei 2 rampolli questa giostra si stata riproposta. Viene portata in processione la statua della Santa Vergine e molti cavalieri del reame decidono di parteciparvi."
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Annuii lentamente.
"Beh, immagino che i due rampolli vogliano in qualche modo sfatare il mito della maledizione, attraverso la riproposizione del torneo, non credete anche voi, Messere? Insomma, altrimenti per quale altro motivo?" alzando le spalle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, credo anche io." Disse annuendo Elv a Gwen. "Riproporre il torneo è di certo un modo per scacciare via la paura maturata dalla gente. Questi due rampolli, da quanto si dice, pare siano molto poco propensi a credere in maledizioni e malocchi vari. Di certo questo è un bene per la contrada."
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