Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-11-2015 02.10.03

“Questa ragazza” disse Suor Ologna ad Again “è un'infermiera, non una suora. A me interessa come svolge il suo lavoro qui. Il resto sono affari suoi.” Fissando l'uomo. “Ed ora che il vostro amico è stato medicato, vi pregherei di andarvene. Questo è un ospedale e non un circolo. Andate altrove a scaricare il disprezzo che nutrite verso la mia Fede.”
“Preti e monache...” con odio Agian “... cosa potevo aspettarmi da gente come voi? E sia, difendetevi pure questa sgualdrinella...” indicando Marwel “... ma il giorno in cui Canabias giungerà a liberare il popolo, quelli come voi marciranno nei campi di lavoro della steppa.”
“Fuori.” Suor Ologna.
E i due uscirono.
“Che Dio mi perdoni...” mormorò la suora “... perdoni il mio scatto d'ira...” guardando poi Marwel.

Guisgard 25-11-2015 02.11.01

“Non muovetevi...” disse Icarius a Clio, per poi inginocchiarsi accanto a lei “... si, ho dell'acqua con me...” portando la borraccia sulla bocca della ragazza “... bevete ad agio...” facendola bere.
Si accorse allora della tuta di lei sporca di sangue.
“Siete ferita...” mormorò “... riuscite a muovervi? Altrimenti vi porterò io in braccio al mio aereo...”

Guisgard 25-11-2015 02.11.26

Altea lasciò la sua camera e scese di sotto, al pianterreno.
C'era sempre il borghese alle prese col suo solitario, con accanto una ragazza dai capelli bruni.
Al bancone poi stavano seduti un uomo con giubbotto militare ed una giovane donna dai capelli rossi.
Altri due clienti erano invece appoggiati al camino.
E proprio mentre Altea scriveva nel suo quaderno, essendo la più vicina alle scale, udì degli strani rumori provenire dal primo piano.

Lady Gwen 25-11-2015 02.15.12

Non sapevo se sentirmi più sollevata per il fatto che non si fosse arrabbiato o più a pezzi per ciò che aveva detto.
Com'era possibile che dovunque si andasse c'era sempre un problema, un ostacolo...
Mi avvicinai a lui, che stava prendendo dei farmaci e poggiai le mani sui suoi fianchi e la fronte contro la sua schiena.
"Scusa, io... sai che non te l'avrei mai detto se avessi saputo cosa c'era dietro, non volevo comportarmi in maniera così sciocca..." sussurrai.

Lady Gaynor 25-11-2015 02.17.33

Quell'uomo mi turbava. In genere riuscivo ad inquadrare le persone nei primi dieci minuti di conversazione, ma con lui mi risultava difficile. Sarcastico, beffardo e arrogante, ma capace di gesti gentili e parole come quelle appena pronunciate. E poi era un pilota, se non avesse attirato la mia curiosità con la sua personalità, sarebbe bastato comunque questo a farmi decidere di tenerlo d'occhio. "Oh oh, vedo che dopotutto non siete il mascalzone che volete far credere..." dissi finendo il mio drink.

Clio 25-11-2015 02.23.45

Quell'acqua mi parve la cosa più soave avessi mai bevuto.
Ed era risaputo che io non amassi poi così tanto bere acqua.
"Grazie.." cercai di sorridere al cadetto.
Poi mi chiesi che ci facesse lì.
Perché non erano venuti i miei fratelli a prendermi?
Che era successo?
Risi piano a quelle parole.
L'unico che mi prendeva in braccio di solito era Dimos, al massimo Kostor per prendermi in giro bonariamente.
"Ce la faccio, è solo un graffio.." minimizzai "Aiutami ad alzarmi.." mormorai.
"Poi mi spiegherai come fa una recluta ad avere un aereo..." lanciandogli un'occhiata incuriosita.
Forse erano tutti impegnati nella battaglia, e avevano mandato le reclute a cercarmi.
"Sai se i miei stanno tutti bene?" chiesi speranzosa.

Dacey Starklan 25-11-2015 02.52.40

>

Presi a giocherellare con il monile, facendolo passare tra un dito e l'altro. E di tanto in tanto i miei occhi tornavano su Guisgard al bancone. Scossi appena il capo infastidita quindi mi alzai all'improvviso.

> annunciai e senza attendere altro salii per le scale.Nello spostarmi intravidi una ragazza, che doveva essere una nuova ospite della taverna ma non mi soffermai su di lei. Avevo fretta. Una volta nella mia stanza mi gettai sui bagagli, rovistando fino a trovare il mio vecchio vestito. Con cura ma con impazienza cercai in ogni tasca, ogni piega e cucitura.

Altea 25-11-2015 14.14.12

Stavo scrivendo del comportamento del partigiano che mi lasciò libera e mi accorsi vi era più di una persona. Notai vicino all' uomo del solitario una ragazza bruna dal viso pulito ma scosso..la osservai un attimo, era come se qualcosa oltre ad infastidirla la turbasse.
Ad un tratto udii la voce di un uomo raccontare una barzelletta su noi donne e altro ed altri ridere...iniziai a giocherellare con la penna..ero appena arrivata e non potevo permettermi di rispondergli a tono come facevo anni fa con uno simile.
Stavo per continuare a scrivere quando udii dei forti rumori al primo piano.
La ragazza mi si avvicinò salendo le scale di fretta..che succedeva a quella ragazza?
Mi alzai dal tavolo e chiusi il quaderno nascosto dal libro e tenendolo serrato mi avvicinai al bancone dove stava il militare con la donna e mi rivolsi al taverniere.."Scusate, sto udendo dei forti rumori provenienti dal primo piano, potreste controllare?...di questi tempi è sempre meglio stare attenti" e mi volsi verso l' uomo e la donna guardandoli brevemente al volto e qualcosa in quel momento mi turbo'... scossi il pensiero...gli stessi occhi, oh no era una coincidenza. E subito, fingendo indifferenza, mi voltai verso il taverniere.

Guisgard 25-11-2015 16.29.44

Dacey andò nella sua camera e cominciò a rovistare tra i suoi bagagli.
Trovò allora il suo vecchio vestito ed iniziò ad ispezionarlo.
Si accorse così, con sua sorpresa, che tra la stoffa vi erano dei fori.
In più punti e non erano opera di tarme.
I fori infatti erano stati causati da proiettili.
Ma proprio in quell'istante la ragazza udì dei rumori strani giungere dalla camera dei due borghesi.

Dacey Starklan 25-11-2015 16.34.23

Cercavo e rovistavo quando mi fermai notando un buco. Lo ispezionai meglio, osservando la trama rotta. In dei punti pareva bruciata come se...

<< Come se fosse stato colpito da un proiettili >> dissi ad alta voce rendendomi conto di quella scoperta. E non vi era un buco ma molti. In più parti del vestito. Non era possibile, qui fori di proiettile però non avevano raggiunto il mio corpo... Ero confusa. I ricordi di quella notte erano confusi e ora questo.

Il caos della mia testa fu eguagliato da quell fuori, proveniva dalla stanza dove soggiornavano i borghesi. Nascosi il mio abito ed uscii, andando alla porta della camera dei tre e bussai.

<< Signori... Tutto bene? Che sta succedendo?>>


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