![]() |
Mi avvicinai lentamente e provai ad aprire la porta non sapevo cosa avrei trovato dietro quella porta ma dovevo controllare spinsi con una mano la porta e entrai facendo attenzione a non fare rumore dentro di me dissi ma di chi sarà questo sangue mi domandai e intnto avanzavo sempre con il fucile puntato
|
Una volta fuori dalla capanna, ci misimoin cammino per il molo, il temporale sembrava allontanarsi, anche se ancora il vento era forte e l'acqua arrivava a sprazzi, Atorm era a passo veloce e io dovevo corrergli dietro per mantenere il passo, avevo il fiatone, ma non volevo dargli altri grattacapi, sembrava piu' nero del temporale......" Storm, siete in collera con me ?....Il calcio mi e' venuto spontaneo a quel tavolo e sinceramente avrei voluto darglielo in un altro posto.......abbiate pazienza ma non sopporto certe discussioni...la schiavitu' ma vi sembra normale ?....come si puo' vendere delle persone....ditemi ?.."....in lontananza vidi il tizzio accanto ad una barca che sembrava un oggetto da non poter qualificare...e sentii Storm chiamarlo col suo nome...." Storm...dovremmo salpare su quel coso ?...andiamo..stiamo scherzando..."....fu' lì che compresi che la pazienza di Storm stava arrivando al limite......perche' nonostante i cenni di assenso di Aburn vidi storm fermarsi talmente di botto che gli finii addosso.....L'ira...fu in lui funesta
|
Annuii "Non temete, capitano, conosco bene i miei doveri... Non sarà un ricordo del passato a distogliermi dalla cerca."
Guardai l'orizzonte con lo sguardo perso nel vuoto. Già, pensai, dovevo concentrarmi sul futuro che mi attendeva. Mi rivolsi poi verso Musan e sorrisi : "Non temete Milord, desidero trovare quei pirati quanto voi.. E si, avete ragione, c'è anche Maraiel.. Anzi, se qui non c'è più bisogno di me, preferirei tornare da lei..." Dissi muovendo qualche passo. |
La mia testa era reclinata sulla spalla di Guisgard e lo sguardo era lontano... non volevo ammetterlo con lui, e forse neanche con me, ma ero un po’ scossa da ciò che avevo visto comparire sulla mia pelle...
A quelle parole, però, sollevai gli occhi nei suoi, sorpresa da quell’improvviso cambio di tono... “L’indovinello?” mormorai allora “Intendi quello del tesoro? Perché? Che cosa c’entra?” Per qualche momento lo osservai... fissando, incerta, quella nuova luce che si era accesa nei suoi occhi... “Raggiungi gli estremi confini a Settentrione...” iniziai poi a recitare a memoria “Dove due vasti mari si contendono lo scoglione. Eolo con le sue folgori fedeli allora ti guideranno, quando grigiore, furia e boati il mare gonfieranno. Ma prima di ciò tu guarderai l'alto Sole da Levante, quando la tua ombra per veder le stelle diverrà sestante...” La mia voce calò e poi si spense... “La mia ombra...” sussurrai poi, tra me “Questa ultima parte è quella che capisco meno!” Di nuovo guardai Guisgard negli occhi, speranzosa... “Perché volevi sentirlo di nuovo? A te dice qualcosa?” |
Guisgard restò pensieroso a quelle parole di Talia.
“La tua ombra diverrà sestante...” disse lui “... quindi è davanti a te, ti guida come un sestante e il riferimento alle stelle lo conferma e non va visto da sé, altrimenti mette fuoristrada... ciò vuol dire che il Sole è dietro di te... la sua luce dunque ti illuminerà le spalle...” fece schioccare le dita “... massì!” Esclamò. “Non può essere che così! Talia...” fissandola “... quando ti raccontava queste storie sul tesoro, tuo nonno cosa diceva in genere? Intendo... una frase particolare, un modo di dire specifico... non ti viene in mente nulla?” |
Altea, Wesl e Thalos allora si avvicinarono al molo e videro meglio quelle navi.
Erano tre fregate e si dirigevano verso il porto di Las Baias. “Si avvicinano a gran velocità...” disse Thalos fissando il mare col suo cannocchiale “... con questo vento favorevole saranno qui tra pochissimo...” “Che bandiera hanno?” Chiese Wesl. “Ora riesco a vederne una...” fece Thalos “... battono bandiera spagnola... sono navi da guerra spagnole!” “Bisogna avvertire la popolazione!” Allarmato Wesl. “Credono vogliano attaccarci!” |
“Si, andiamo dalla bambina.” Disse Musan a Clio. “Così vi spiegherò alcune cose.”
Scesero nella sua cabina. “La piccola è con Ankaru.” Mormorò lo spagnolo. “Dunque posso illustrarvi la situazione... a Balumga, è stato massacrato il Vicerè e la sua corte... questo può gettare scompiglio tra Olanda e Spagna... per questo noi rimetteremo tutto in ordine, spacciando quella bambina per la figlia del Vicerè... questo ci consentirà di governare su Balunga e scongiurare una guerra tra olandesi e spagnoli. Comprendete ora l'importanza della nostra missione?” |
Guardavo i due uomini attonita...che pericolo poteva esserci.."Scusate ma che pericolo stiamo correndo? Mi sembra poi strano che le navi militari del Governatore non si siano ancora mosse..soprattutto quel cannone che ha fatto costruire...che fanno, non reagiscono? Siete certi sono in assetto di guerra?"
|
Storm era visibilmente nervoso, ma non fece trapelare più di tanto la sua rabbia.
Giunti al molo, disse ad Elisabeth di attenderlo. Si recò allora in cerca dell'uomo chiamato Aburn. Ad un tratto Elisabeth vide che parlava con un uomo poco lontano. Dopo qualche minuto ritornò da lei. “Aburn ha accettato di condurci sull'Isolotto di San Martino.” Disse Storm. “Vuole essere pagato in anticipo però. Quanto denaro abbiamo?” |
“Questa locanda per ora ci garantirà sicurezza.” Disse Fhael a Cheyenne. “Abbiamo bisogno di riposare. Domattina poi penseremo come fare.” Sistemò il letto e prese uno dei due cuscini, per poi adagiarlo su due sedie che sistemò una vicino all'altra.
“Mettetevi a letto.” Fece il portoghese. “Io mi arrangerò qui. Vi sveglierò io poco dopo l'alba. Riposate, ne avete bisogno. Domani ci attende una dura giornata.” |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.56.15. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli