Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il nome della perla (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2548)

Lady Gwen 05-06-2018 01.17.03

Aprii la lettera e mi sentii morire.
Morivo un po' alla volta, un po' per ogni riga.
Dentro sentii angoscia, sconforto e vuoto, assoluti e totali.
Sconforto per me, per Therese, perché se non riuscivamo nel nostro intento rischiava di rimanere da sola ed io mi sentivo maledettamente impotente.
Non riuscivo a parlare, a pensare.
Andai da Elv nelle cucine, ancora con la lettera in mano, chiusa in un pianto silenzioso.

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Guisgard 05-06-2018 01.30.56

Elv era in pegnato nella cucina col preparare il suo pranzo, tra odori, vapori e profumi deliziosi.
"Ora vedrai il maestro in azione..." disse divertito, non accorgendosi subito dello stato in cui si trovava Gwen "... però ti avverto, non chiedermi nulla, i grandi cuochi non rivelano maiiloro segreti." Ridendo. "Dico bene?" Guardandola. "Ehi..." accorgendosi che piangeva "... cosa c'è?"

Lady Gwen 05-06-2018 01.33.24

Non si accorse subito, continuando a parlare e cucinare, poi mi guardò.
Cercai di rispondere, ma le parole mi morirono in gola, così gli diedi la lettera affinché la leggesse.

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Guisgard 05-06-2018 01.43.41

Elv prese la lettera e la lesse, per poi stracciarla.
"Quel bastardo..." disse con rabbia "... lo ucciderò per ciò che ti ha detto... si, lo farò fuori!" Fissando Gwen.
Allora la strinse a sè.
"Gli farò rimangiare tutto..." abbracciandola "... e porteremo via Therese... te lo prometto..."

Lady Gwen 05-06-2018 01.50.47

Lesse la lettera, poi la strappò, in preda alla rabbia.
Appena mi strinse, il pianto si fece più accorato, iniziai a singhiozzare, come se solo fra le sue braccia potessi sfogarmi.
Allora lasciai quel pianto libero di sfogare, senza opporre resistenza.
Perché ero fra le sue braccia, e lì nulla poteva succedermi.
Nulla.

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Guisgard 05-06-2018 01.59.43

Elv lasciò che Gwen piangesse, che sfogasse la sua tristezza.
La strinse tutto il tempo, fino a quando lei cominciò a calmarsi.
Delicatamente con un dito portò via le ultime gocce dalle sue gote, sorridendole.
"Porteremo via con noi Therese..." disse "... vedrai... e saremo felici... tutti e tre... come una famiglia..."

Lady Gwen 05-06-2018 02.06.03

Non interruppe il mio pianto.
Rimase a stringermi forte, a cullarmi.
Poi, quando iniziai a calmarmi, asciugò le ultime lacrime dal viso, dolcemente, col suo sorriso che stranamente ora mi sembrava più bello che mai.
Annuii e poggiai il capo sulla sua spalla.
Già.
Come una famiglia.
Saremmo stati una vera famiglia, quella che non avevo mai avuto, ma che ora potevo costruire da me, con l'uomo che amavo e la bambina che adoravo.
"Ti amo, Elv..." dissi piano, ancora un po' singhiozzante.

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Destresya 05-06-2018 02.06.42

La notte di Sant'Agata è buia e limpida, eppure costellata da stelle che sembrano un meraviglioso e perfetto dipinto della volontà celeste.
La carrozza avanza lenta e silenziosa, per la via che conduce alla città, non è il caso che io mi faccia vedere, non è il caso che la moltitudine di persone che anima questa bellissima cittadina venga a conoscenza del mio arrivo, ci spettegoli sopra o altro.
È un viale alberato a condurmi in città, resto a guardare fuori dalla piccola finestrella il panorama che si fa sempre più senza fiato.
Un ponte sospeso nel vuoto ci collega alla città, ma quello che vedo allora mi fa sgranare gli occhi dallo stupore.
Sant'Agata sembra una città sospesa, come se galleggiasse sulle nuvole, e l'enorme costone così ben visibile dal ponte dà proprio l'idea al visitatore che vi si addentri l'impressione di essere la porta per un altro mondo, un mondo fatto di misteri e sogni, di lune incantate, passeggiate di giovani amanti, gatti randagi, balconi fatti apposta per una serenata, ristorantini tipici e negozi che si svegliano solo quando il borgo è gremito di persone.
Un mondo bellissimo e affascinante, che ha bisogno del mio aiuto.
E io, sono qui per questo.
È da un po' che mi chiedo quando Sua Signoria si sarebbe rivolto a me.
La situazione, dopotutto, sta sfuggendo di mano, i morti continuano ad aumentare giorno dopo giorno, i lupi iniziano a scarseggiare, ed ogni cosa intorno a noi è velata di una foschia fatta di paura, inganno.
Perciò, quando mi sono vista recapitare quella lettera, non ho avuto alcun dubbio, dopotutto va sempre così.
Quando le cose si mettono male, entro in gioco io, l'ho fatto così tante volte, in così tante situazioni, che ho perso il conto. Davvero, una volta ero una servetta ingenua nel castello di un barone ribelle, l'altra volta la figlia adottiva di un ricco mercante che vendeva segretamente armi ai nostri nemici, o ancora una suora nel convento di Sant'Agnese per sgominare una banda di finti frati che si facevano beffe del luogo sacro per il loro tornaconto.
Insomma, ho avuto i ruoli più disparati negli anni, e devo ammettere che non amo particolarmente il periodo tra un incarico e l'altro, c'è una tale noia nella normalità che mi sento quasi prigioniera del mio stesso palazzo.
Le istruzioni che ho ricevuto questa volta sono molto chiare, e decisamente le più bizzarre che mi sia mai capitato di eseguire.
Alzo la testa nel vedere il portone severo in legno che contrasta con le finestre dalle tende accese e le risa, i gemiti, i sospiri e le urla giungono fino in strada.
"Direi che siamo arrivati!" sorrido al cocchiere, scendendo agilmente dalla carrozza.
"Fate portare i miei bagagli dentro.." dissi loro, con un leggero cenno della mano.
Devo entrare in quella parte, così particolare e nello stesso tempo così intrigante.
Mi sono sempre chiesta quali segreti confessano anche gli uomini più integerrimi dietro le mura di un bordello, e probabilmente il mio signore la sa lunga se mi ha mandato qui, dopotutto... E io, come sempre, non lo deluderò.
Entro nella sala a testa alta, so che mi stanno aspettando, mi è stato riferito che sarò la facoltosa matrona che ha recentemente rilevato l'attività per risollevarla, in tutti i sensi mi verrebbe da dire.
La scena che si apre davanti ai miei occhi dopo aver scostato le tende che circondano la grande sala è diversa da qualunque altra abbia mai veduto in tante missioni, nemmeno nelle più disparate.
Ha un che di eccitante e perverso, su cui però non è il momento di soffermarsi particolarmente, anche perchè mi ci dovrò abituare, ora che ci penso.
Ogni cosa a suo tempo.
In quell'istante la cosa più importante era iniziare a captare quello che si diceva intorno a me, la parola che si lasciava sfuggire un cacciatore ubriaco, un segreto lasciato sfuggire, un dettaglio che sfuggirebbe a chiunque fuorché a me.

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Dacey Starklan 05-06-2018 14.39.00

Fu piacevole notare che il militare era invece una donna, alla quale sorrisi incoraggiante, per una sorta di cameratismo tra donne.
Ascoltai la sua presentazione, impressionata dal suo ruolo, e le diedi il benvenuto.
Nuove forze per cacciare la Bestia erano ben accette, anche se orientate alla caccia di un animale mentre io e Cales eravamo convinti per altro.



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Guisgard 05-06-2018 15.39.57

"Anche io ti amo..." disse Elv stringendo a sè Gwen e baciandola.
La baciò con slancio, con foga, con tutta la indole mascolina e passionale, facendola sentire sua, facendola sentire donna.



Justine li guardò tutti.
Uno ad uno, negli occhi, come a voler penetrare nei loro animi, conoscere i loro pensieri, svelare ogni loro segreto.
In ultimo fissò Dacey.
La guardò con i suoi occhi nocciola, vividi, arguti, luminosi ed enigmatici.
Uno sguardo che indugiò più del dovuto negli occhi ambrati della bella nipote del presbitero.
“Signori...” disse poi “... non pretenderete che dopo un lungo viaggio io resti in strada sotto questo caldo Sole, no? Avanti, conducetemi dove si possa discutere tra uomini e vedere come risolvere questa faccenda.”
Ruspon così condusse tutti al palazzo presbiterale, dove un raggiante presbitero accolse Justine e la sua scorta, apprendendo da lei che Minsk l'aveva inviata al suo posto per uccidere la bestia.
C'erano tutti, anche Hiss, Altea, Dacey e Cales, oltre a Ruspon e gli uomini di Justine.
“Avanti, signori...” Justine “... vi ascolto...”
“Io credo che si stia sbagliando tutto...” fece Cales “... si cerca un animale, ma probabilmente si tratta di un uomo.”
“Un uomo?” Ripetè Justine.
“Si.” Annuì Cales. “Un folle, un maniaco.”
“Immagino abbiate prove per ciò che dite...” la donna di Uaarania.
“Si, i suoi comportamenti, le tracce, i segni, tutto ci dice che non siamo davanti ad un animale, ma quasi sicuramente ad un uomo.”
“Che assurdità!” Esclamò Ruspon.
Justine lo degnò solo di un vago sguardo indifferente.
“E voi cosa pensate invece?” Chiese lei a Dacey.

Lady Gwen 05-06-2018 15.45.23

Le sue parole e il suo bacio, il suo modo di stringermi scacciarono via la tristezza, il pianto, le lacrime.
Mi sentii di nuovo viva, di nuovo me stessa.
Ora tutto sembrava facile e possibile, ora, sulle sue labbra e fra le sue braccia.

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Guisgard 05-06-2018 15.50.43

La carrozza di Destresya giunse in città la notte prima, fermandosi davanti ad un antico palazzo di origine medioevale e ristrutturato durante il Rinascimento.
Appartenuto ad un marchese che ne aveva fatto il ritrovo per le sue amanti, il palazzo venne poi acquistato da madame Loft mutandolo in bordello d'alto borgo.
La donna, caduta in disgrazia per le sue simpatie verso ambienti Cristiani protestanti, venne arrestata per sospetto di stregoneria e morì in carcere suicida.
Ora il palazzo era stato rilevato proprio da Destresya, dietro l'operato di una ricca banca Afragolignonese, come copertura della sua missione a Sant'Agata di Gotya.
Ad aprire il portone fu il vecchio Tignot, il tuttofare della situazione.
Salutò la dama e le presentò le ragazze che lavoravano nel palazzo: Pinè, Monice, Danile e Marie.
Nessuno conosceva la missione di Destresya, solo Tignot, fedele al duca Taddeo l'Intollerante.

Altea 05-06-2018 15.53.53

"Io mi sorprendo perché Ruspon sembra essere felice del loro arrivo, a mio parere si dovrebbe capire da dove provengono, cosa sia Uaarania, mai sentita nominare...attenzione, sembrano cacciatori..forse potrebbero essere tuoi potenziali rivali" pensierosa.

Guisgard 05-06-2018 16.08.34

“Prepariamoci, voglia andare via subito...” disse Elv a Gwen “... oggi stesso... andremo alla magione e porteremo via Therese... non so come, ma mi inventerò qualcosa...”



Hiss guardò Altea ed annuì pensieroso.
I due seguivano con attenzione gli sviluppi della discussione.
“Io invece” disse Hiss ad un certo punto “sono d'accordo con messer Ruspon... penso infatti si tratti di un animale. Forse un grosso lupo. Sono invece più restio a credere si tratti di più animali... un lupo così grosso, come ben testimoniano i segni sulle vittime, è comunque molto insolito. Ma potrebbe essere anche altro...”
“Ossia, messere?” Justine che fissò Altea.
“Forse un felino.” Rivelò Hiss.
“Un felino?” Justine stupita. “Qui? In mezzo ai monti di Sant'Agata di Gotya?” Ridendo. “Forse vi occorre ripassare qualche manuale di zoologia, messere...”
“So che qui non ci sono i grandi felini...” sorridendo Hiss “... ma qualcuno potrebbe essere fuggito da uno zoo o magari da un circo... è un'ipotesi plausibile, no?”

Altea 05-06-2018 16.13.31

Hiss mi spiegò la sua teoria "Effettivamente un branco di lupi farebbe molto rumore, mentre la bestia agisce sola ed inosservata diciamo".
Poi la donna, Justine, si rivolse ad Hiss ma mi fissava, la guardai ben dritto negli occhi.
"Milady se pensate non sia un felino, dateci la vostra spiegazione" a dire il vero mi stava abbastanza antipatica..odiavo le persone altezzose.

Lady Gwen 05-06-2018 16.13.35

Accarezzai il suo viso, poi poggiai le mani sulle sue spalle.
"Dobbiamo pensarci bene, non possiamo permetterci errori e non possiamo neanche improvvisare..."

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Destresya 05-06-2018 16.16.15

Sant'Agata aveva un'aria diversa alla luce del sole, non meno affascinante di quando le stelle ne custodivano i segreti, certo, ma sicuramente diversa.
Avevo fatto una passeggiata per il borgo quella mattina, osservando i vari negozi, le botteghe, le osterie, perdendomi nei vicoletti particolari, così piccoli e tortuosi, da costringermi all'angolo ogni qual volta passava qualcuno a cavallo, e non si capiva come, di gente a cavallo ne passava in continuazione.
Nel mio passeggiare avevo raccolto un po' di informazioni, umori della gente, pettegolezzi, dopotutto era il mio lavoro, nulla andava lasciato al caso, nessuna informazione era superflua.
Era arrivata una delegazione di una certa Uaarania per ordine del Presbitero, quello era un fattore da non sottovalutare.
C'era già Hiss, dopotutto, il Cacciatore del Duca, eppure aveva voluto averne degli altri, questo poteva significare tante cose.
Infondo anche l'Arciduca stesso non era contento dell'operato dei suoi inviati ed aveva chiamato me, poteva essere buona volontà, come desiderio di mettersi in mostra e fare l'eroe.
Quale occasione più ghiotta per un uomo ambizioso che risolvere un mistero dove nemmeno gli uomini di Sua Signoria erano arrivati?
Nulla andava tralasciato, nemmeno il dettaglio che pareva più insignificante.
Persa nei miei pensieri avevo fatto il giro del borgo, tornando al punto di partenza, il palazzo che ospitava il bordello che sarebbe stata la mia copertura.
Il palazzo era collocato al termine del borgo, dalle sue finestre si poteva ammirare la vallata circostante, decisamente il marchese doveva tenere particolarmente alle sue amanti, se le nascondeva in questo paradiso.
Proprio davanti al palazzo un giardino fiorito rendeva tutto il paesaggio ancora più incantato.
Indugiai ancora un momento tra le aiuole, osservando la vallata sterminata intorno a me, così bella e selvaggia, e così pericolosa.
Sospirai, e poi decisi di tornare nel palazzo, dove trovai il fido Tignot.
"Davvero una bellissima giornata!" togliendomi l'ampio cappello che aveva protetto il candore della mia pelle dal sole di mezzogiorno.
Entrai nel palazzo, e raggiunsi i miei alloggi, sprofondando in una poltrona accanto a un tavolino sul quale era già pronto il tè del pomeriggio con paste e biscotti.
"Delizioso.." sedendomi, per poi guardare Tignot.
"Ho fatto un giro nel borgo e raccolto qualche informazione, che si somma a quelle che ho studiato approfonditamente prima di arrivare.." lo informai "Ma vorrei da te un resoconto su come sia la situazione attuale, prima di parlare con le ragazze!" sorrisi, mentre mi portavo la tazzina di tè alle labbra.

Guisgard 05-06-2018 16.23.14

Justine guardò Altea negli occhi, poi il suo sguardo scese su tutta la persona di lei, compiaciuta.
“Non ho idea, mia cara...” disse “... per me cambia poco... che sia un lupo, un felino, un orso... persino se fosse un uomo... dopotutto l'uomo stesso è un animale, no? Siamo tutti animali, senz'anima...” rise piano “... oltre alle ipotesi, signori, avete qualche idea?”
“Io si.” Hiss. “Voglio attuare una grande battuta di caccia. La più grande di sempre in queste zone e se necessario dell'intero ducato.”
“Concordo.” Annuì Ruspon. “Chiamando a raccolta tutti i cacciatori della città e d'intorni.”
“Si, buona idea...” Justine “... prepariamola... oggi stesso.”



“Si, hai ragione...” disse Elv a Gwen “... sono troppo impulsivo... è che non resisto più... voglio Therese con noi, lontana da quel bastardo...” nervoso “... occorre un piano... tu cosa proponi?” Fissandola.

Lady Gwen 05-06-2018 16.29.23

Annuii e gli accarezzai i capelli con entrambe le mani, come per sedare queisuoi impulsi eccessivi.
Sospirai.
"Non lo so...Non possiamo approfittare della sua assenza, poiché non esce mai... Potremmo andare di notte e partire subito, ma è ancora più pericoloso, per la bestia..."

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Altea 05-06-2018 16.33.01

Osservai lo sguardo di questa Justine su tutta la mia figura...che sguardo ambiguo e poi addirittura tutta questa confidenza e la guardai con lampi di fuoco.."Mia cara.." la prossima volta avrei sbottato.
Ma ascoltai le parole del mio uomo, deciso come sempre, e guardai Ruspon e poi Hiss.."Hai ragione, amore mio, posso esserti di aiuto spero, come sempre..sei uno dei migliori uomini dell' Arciduca dopotutto" sfiorando il suo braccio per poi afferrarlo con ardore.

Guisgard 05-06-2018 16.37.40

Tignot servì il thè ed i pasticcini a Destresya.
“Ho udito qualcosa...” disse il vecchio “... passanti, soldati... parlottavano fra loro... pare si stia decidendo per una grandiosa battuta di caccia... non solo i militari, ma ogni cacciatore in zona dovrà partecipare... se quella bestia dovesse scampare anche a questo, beh, allora significa che è il demonio stesso sotto forma di animale!” Facendosi il Segno della Croce.



“Eh, l'impeto delle donne...” disse Justine nel guardare Altea con Hiss “... spero che oltre al romanticismo ci sia anche passione, sennò sai che noia...” sbadigliando “... prepariamoci tutti. Fra un'ora voglio i migliori cacciatori qui in città.” Ordinò.
Cominciarono i preparativi per la grande battuta di caccia.



“Sfiderei il mondo intero per te e per Therese...” disse Elv baciando ancora Gwen.
Ad un tratto bussò ed entrò il giardiniere.
“Sono giunti i soldati...” mormorò.
“Cosa volevano?” Chiese Elv.
“Voi.” Rispose il giardiniere.

Lady Gwen 05-06-2018 16.43.45

Sorrisi alla sua dichiarazione e risposi al suo ennesimo bacio.
Poi entrò il giardiniere, dicendo che i soldati cercavano lui.
Mi terrorizzai.
"Potrebbe averli mandati De Goth, che facciamo?" spaventata.

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Altea 05-06-2018 16.46.12

Risi alle parole di Justine e guardai Hiss e risposi alla donna.."Una donna non rivela mai i segreti nel proprio letto col suo compagno..non vi pare?".
Tornammo negli alloggi e guardai Hiss.."Tu vai pure senza me" guardando fuori la finestra pensierosa "Noto la tua freddezza da troppo tempo...capisco non mi vuoi con te" e andai nella stanza da bagno.
Palesai mentre preparavo il rituale del bagno tutta la situazione e mi immersi nella vasca assaporando del vino fresco...quella donna aveva qualcosa di strano ed ambiguo. Chiusi gli occhi...sapevo cosa fare..cosa cercare..Hiss poteva fare a meno di me a quanto pareva.

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Guisgard 05-06-2018 16.51.18

“No, nulla di tutto ciò.” Disse il giardiniere. “I soldati stanno arruolando tutti i cacciatori in città e dintorni. Si sta organizzando una grande battuta di caccia per uccidere la bestia.”
“Questo non ci voleva...” sbuffò Elv, per poi guardare Gwen.



Hiss ed Altea tornarono ai loro alloggi per preparare la partenza.
Tuttavia le parole di Altea lasciarono interdetto Hiss.
Non avevano senso, né filo logico.
In poche parole non avevano né capo, né coda.
Certo, pensò tra sé il cacciatore, se queste erano le menti che davano la caccia alla bestia, allora quell'animale sarebbe stato al sicuro per il resto dei suoi giorni.
Davanti all'infantilità mostrata da lei, Hiss cominciò a prepararsi per la battuta di caccia.
C'erano dei morti da vendicare ed un'intera terra da liberare dalla morte e non si poteva restare lì a perdere tempo in simili idiozie.

Lady Gwen 05-06-2018 16.54.41

Stavo per sospirare di sollievo, ma in realtà non c'era alcun sollievo
Stavano arruolando cacciatori per la bestia e di sicuro volevano arruolare Elv.
Mi strinsi al suo braccio guardandolo poco convinta.
"In fondo, stiamo andando via, puoi esimerti per questo..." dissi, speranzosa.

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Destresya 05-06-2018 16.56.49

Ascoltai Tignot incuriosita, sorseggiando il mio tè.
"Una battuta di caccia..." ripetei, pensierosa "Dunque l'ipotesi dominante è che sia un animale visto il grande dispegamento di cacciatori!".
Avevo varie idee su cosa potesse essere, tutte con qualche falla, senza sicurezze nè certezze, dopotutto ero giunta a Sant'Agata proprio per scoprilo.
Tuttavia, non sembrava così verosimile che fosse un semplice animale, come molti asserivano, non c'era solo brutalità negli omicidi, ma anche scaltrezza, precisione, il fatto di disossare le vittime, ridurle in quello stato.
C'era dell'altro, del'altro che ancora non sapevo, ma che avrei scoperto presto.
"Ci serve un modo per avere occhi e orecchie all'interno della batutta di caccia..." pensierosa "Oh beh, sicuramente ne avremo descrizioni minuziose considerando che tutti i cacciatori verranno qui al loro ritorno!" ridendo piano "Sua Signoria ha avuto una grande idea a sfruttare le passioni degli uomini per carpire informazioni!" con un sorrisetto malizioso.

Guisgard 05-06-2018 17.06.20

“Il solo modo per evitare la loro chiamata è andarcene ora dalla città, in pieno giorno...” disse Elv a Gwen “... e temo sia impossibile...”



“Si, avete ragione.” Disse Tignot a Destresya. “Dopo la battuta molti verranno qui. Soprattutto chi avrà da festeggiare, in caso di uccisione e cattura della bestia.” Mormorò il vecchio servitore.
Ad un tratto qualcuno bussò.
Era Monice, una delle ragazze.

Dacey Starklan 05-06-2018 17.06.50

Dopo le diverse presentazioni indirizzai tutti verso un’ampia sala del palazzo, dove oltre agli inviati di Minsk ci raggiunsero anche Hiss e la moglie nonché mio zio, decisamente felice dell’arrivo di quei militari.
Lì tutti ci confrontammo sulle diverse idee e io diedi il mio supporto avvalorando la tesi di Cales, che però non venne molto ascoltato dagli altri che , da indole di cacciatore, puntavano più il dito.
Justine sembrava una donna decisa ,caratteristica necessaria per comandare un manipolo di uomini e non si fece problemi nel rispondere a tono a chiunque .
Neanche io amavo dilungarmi e perdermi in inutili chiacchiere o discussioni e per questo evitai di intromettermi anche quando infine fu decisa l’ennesima battuta di caccia.



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Lady Gwen 05-06-2018 17.11.25

Sospirai e lo strinsi.
"Non voglio che ti vada..." mormorai, spaventata di potermi trovare sola con De Goth praticamente alle calcagna e spaventata al pensiero che Elv potesse essere attaccato dalla bestia.

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Destresya 05-06-2018 17.15.27

Sorrisi a Tignot.
"Oh, mio caro, tutti verranno qui, sia chi avrà qualcosa da festeggiare, sia chi avrà qualcosa da dimenticare, dai retta a me!" facendogli l'occhiolino "Anzi, dobbiamo spargere la voce che l'accoglienza per i prodi cacciatori sarà entusiasmante, organizzeremo una serata deidcata a loro..." annuendo "Sì, sarà certamente utile, dobbiamo preparare tutto per il loro ritorno, e poi ascoltare ogni parola tra un gemito e l'altro!" divertita.
"Ditemi, come sono le ragazze? Badate che voglio le migliori su piazza, non certo ragazzine inesperte... almeno, non del tutto, qualcuno vorrebbe avere proprio ragazzine inesperte, dico bene?" divertita e maliziosa.
Proprio in quel momento arrivò una delle ragazze, che accolsi con un sorriso.
"Vieni pure avanti, cara.." con un cenno della mano "Vuoi del tè?".
Il rapporto con le ragazze era fondamentale, loro erano le mie complici ignare, era necessario che si fidassero di me ciecamente, dunque dovevo guadagnarmi la loro fiducia, oltre che la loro obbedienza, il prima possibile.

Guisgard 05-06-2018 17.17.17

Cales apparve subito contrariato.
“Così ci sarà solo un'ennesima strage di lupi...” disse a Justine “... probabilmente la vera bestia non la troveremo così!”
“Ormai è deciso.” Lei, guardando poi Dacey. “Voi parteciperete, mia cara?” Rivola alla nipote del presbitero. “Mi date l'idea di essere più sveglia di tutti questi uomini messi insieme...” divertita.

Dacey Starklan 05-06-2018 17.24.28

Il nome della perla
 
Compresi il disappunto di Cales e assunsi la sua stessa espressione contrariata.

“ Io non ho le abilità coi fucili di cui possono pregiarsi tutti questi uomini e poi reputo questa nuova battuta di caccia poco utile al nostro scopo.
Non vedo dunque come potrebbe servire la mia presenza.”

Intendendo così reclinare l’offerta di Justine.
Si era mostrato gentile con me ma vi era qualcosa nei suoi modi che mi rendevano stranamente diffidente.
Forse era solo una mia impressione, perché caldeggiava più le idee di Hiss e Ruspon sulla caccia.

Guisgard 05-06-2018 17.33.54

Elv restò pensieroso.
“Ci sono...” disse a Gwen “... ho un piano!”



Justine rise.
“Oh, mia cara, chi può dirlo.” Disse a Dacey. “Suvvia, tutto può accadere. Magari troveremo il folle di cui dite, no?”
“E sia, verremo con voi.” Fece Cales. “Ma vi avverto... sarò dalla parte dei lupi innocenti.”
“Perfetto.” Divertita Justine. “A me è indifferente. Badate però di non finire voi sottomira... altrimenti questa fanciulla resterà sola...” sfiorando una ciocca di Dacey.



Monice entrò con aria svampita.
“Oh, no grazie, madama...” disse cinguettando a Destresya “... volevo chiedere, col vostro permesso... stasera ci saranno personalità importanti? Per curiosità, tutto qui...” ridendo ad oca.

Lady Gwen 05-06-2018 17.38.31

Si fece pensieroso.
Poi parlò.
"Davvero? Quale?" con la speranza negli occhi e nel tono.

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Destresya 05-06-2018 17.39.45

Sorrisi alla ragazza, cercando di nascondere il compatimento che provavo per persone così semplici.
"Oh sì, Monice!" annuendo "Ci saranno molti ospiti importanti..." posando la tazzina di tè "Chiama le altre, dobbiamo preparare una grande serata e io voglio che ognuna di vuoi sia all'altezza!".
Battei le mani due volte "Su su, vai!" con aria autoritaria ma sorridente.
Mi voltai poi verso Tigot.
"Dobbiamo assicurarci che tutti i cacciatori sappiano della serata speciale!" guardandolo "Ci pensate voi?" chiesi.
Il passaparola in un paese era fondamentale, specie in situazioni del genere.

Dacey Starklan 05-06-2018 17.42.13

Justine sembrava una donna poco incline a ricevere un ‘no’ come risposta, tanto che alla fine persino Cales cedette accettando di prendere parte alla battuta di caccia.
Lo guardai, un po’ sconsolata, poiché entrambi vi eravamo dentro quasi forzatamente, disapprovando in pieno quella battuta dai numeri esorbitanti.

“ Staremo entrambi attenti, non temete.”

Sforzando un sorriso e scostandomi di lato, allontanandomi così dalle dita di Justine che avevano indugiato sui miei capelli in modo non richiesto e fastidioso.
Tant’è che mi alzai persino alla fine.

“ Penso sia il caso che vada a prepararmi allora.
Dovreste farlo anche voi Messer Cales...”

Lanciandogli uno sguardo d’intesa per invitarlo ad uscire dalla stanza.


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Guisgard 05-06-2018 17.54.22

Monice tutta entusiasta andò a chiamare le altre ragazze, mentre Tignot assicurò a Destresya che ci avrebbe pensato lui a rendere pubblica la loro festa in serata.


Dacey uscì dalla stanza, seguita dallo sguardo lascivo di Justine e subito Cales la seguì.
“Aspettate...” disse lui raggiungendo la nipote del presbitero “... cosa avete?” Fissandola negli occhi. “Ditemi la verità...” poi scosse il capo “... perdonate, non dovevo... sono impacciato lo so... non ho dimestichezza con le donne... sono bravo ed a mio agio fra i libri e talvolta commetto errori... perdonatemi...”


“Fingerò di partecipare alla battuta di caccia...” disse Elv a Gwen “... tu intanto ti preparerai e mi raggiungerai nel bosco... insieme fuggiremo via. Ti porterà il giardiniere nel bosco.”

Lady Gwen 05-06-2018 18.02.02

Ci pensai e ci pensai.
Poi annuii.
"Va bene, faremo così" annuii ancora.
Si poteva fare, dovevamo impegnarci e ci saremmo riusciti.

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Altea 05-06-2018 18.03.27

Io non ero una cacciatrice, certo avevo una spada e una pistola ma mi chiesi mentre finivo il vino bianco se quelli del clan non avessero davvero visto qualcosa..da quanto tempo non li sentivo..erano vivi oppure no. Loro vivevano il Bosco..io ero la duchessa e la regina del Bosco e lo avevo abbandonato e ora lo vedevo braccato, ma nessuno avrebbe capito i miei tormenti.

Guisgard 05-06-2018 18.14.12

"Allora siamo d'accordo." Disse Elv a Gwen. "E' il solo modo che abbiamo. Fuggiremo via. Il giardiniere ci aiuterà. Ora a prepararti. Io farò lo stesso. Partirò per la battuta con gli altri."



Hiss preparò la sua roba, usando anche il suo personale fucile, una modernissima arma automatica, capace di colpire a lunghe distanze.
Poi entrò nel bagno, trovando Altea immersa nella vasca fra schiuma ed essenze profumate.
Si chinò ed inginocchiò ai piedi della vasca, prendendo la spugna ed immergendola nell'acqua.
"Dimmi..." disse lavandole la schiena "... cos'hai?"


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