Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Mura (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=22)
-   -   Nei cieli di Evangelia (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2396)

Dacey Starklan 05-11-2015 20.40.07

Diedi fiato alla mia fantasia per rispondere.
<<No, la mia padrona era una ricca borghese, che però si atteggiava come nobile... Una cosa piuttosto divertente da osservare, e patetica anche...Ad ogni modo, l'ho osservata appunto e mi sono esercitata di nascosto. Pensavo che se poteva farlo lei perché non io...E ho fatto bene visto che ora mi torna utile!>> risposi a Guisgard ma subito fui contrariata dall'idea che venne proposta sulla mia fuga.
<<Mi dispiace ma a questa condizione non ci sto. In un bordello? Ma per chi mi avete presa? Vedete di trovare un'altra storiella da raccontare o dovrete trovarvi un'altra ragazza che assomigli così tanto alla vostra principessa!>>
Mi ero infuriata, rossa in volto. Come osavano insinuare un simile evento, mettendo in dubbio le mie virtù. Ero una principessa di alto lignaggio e non una prostituta.
Cercai di calmarmi, dovevo ricordare il mio doppio ruolo. In quel momento io ero Diana, non Dacey. Presi qualche respiro e riformulai.
<< Scusate...>> li guardai tutti e poi dissi, << potremmo dire che ci hanno tentato, di portarmi in quel luogo ma che voi>> e mi rivolsi a Guisgard, << mi avete salvata prima che questo succedesse>>

Lady Gwen 05-11-2015 21.26.46

Fermer mi prese per mano e insieme andammo al tavolo del capitano, ma purtroppo Gaynor era andata via.
Sorrisi a quelle frasi del capitano.
"Non sembrava che la pensaste cosí oggi, quando sono venuta da voi col bambino, anzi tutt'altro, ma mi piace pensare che vi abbia davvero risollevato il morale" con un sorriso cortese, continuando a guardarlo.
"Se foste disposto addirittura a farvi ferire in guerra solo per l'ardente desiderio di farvi curare da me, beh, allora vi aspetto con ansia, l'infermeria é sempre aperta" sempre continuando a sorridere e a fissarlo dritto negli occhi.
Era bastato un semplice cambio d'abito e qualche bella canzone d'atmosfera per fargli cambiare idea ed io lo sopportavo sempre meno.

Lady Gaynor 05-11-2015 21.28.55

Fissai inorridita la scena. Vidi il soldato colpire violentemente la recluta, sul cui viso scorsi del sangue.
"Troppo poco definirvi animale! Se gli uomini che dovrebbero difenderci sono tutti come voi, direi che siamo messi proprio male..."
Mi avvicinai alla ragazza che aveva soccorso la recluta caduta a terra. "Forse è meglio portarlo dentro in infermeria, il vostro fazzoletto è tutto sporco di sangue... la ferita potrebbe essere più profonda di quanto sembri" Così dicendo, porsi la mano al ragazzo per aiutarlo ad alzarsi.

Clio 05-11-2015 22.23.43

Annuii a Goz, in effetti me l'aspettavo.
"Sissignore!" dissi soltanto, per poi passare al tavolo dei miei amici.
"Godetevi la serata ragazzi, mi tocca andare dalle reclute, sarà meglio che capiscano subito dove sono capitati.." sorrisi, vagamente divertita.
Così, lasciai il saloon diretta al cortile centrale dove solitamente le reclute venivano fatte schierare in attesa degli ufficiali, e l'ufficiale di turno stava arrivando.
Già da lontano mi resi conto che qualcosa non andava.
La bella diva era lì, c'era un soldato a terra, e una donna chinata su di lui, la sua ragazza, immaginai.
"Si può sapere che succede qui?" tuonai, arrivando con passo deciso e marziale.
Anche la diva si chinò sul soldato.
Era inaccettabile.
"Non sei in grado di alzarti da solo, soldato?" lo apostrofai duramente "Ti serve la mano di una donna?" guardandolo dritto negli occhi "Come pensi di sopravvivere alla guerra?".
Poi mi rivolsi alla diva.
"Milady, siamo tutti lieti della vostra presenza, ma vi prego di non interferire con le faccende strettamente militari, non dimenticate che siete un ospite, più che gradito assolutamente, ma comunque un ospite.." dissi gentilmente alla diva, non volevo risultare scortese, ma non amavo avere civili in torno "Non gli state facendo un favore, è un soldato.. un legionario, sa alzarsi da solo".
Tornai a fissare gli occhi azzurri del giovane "Non è vero, soldato?".
Guardai poi anche l'altra donna.
"Ora vi prego di alzarvi e lasciarci alle nostre faccende, questo non è posto per due belle ragazze come voi.." sorridendo.
E lo dissi apposta, apposta per sentire anche solo il minimo mormorio da parte delle reclute su di me.
Prima capivano come comportarsi, meglio era.
"Soldati.." salutai, scrutandoli uno ad uno, ignorando le due donne, cosicché capissero da sole di essere di troppo "Sono il tenente Loyd, e sono qui per addestrarvi. Benvenuti ad Evangelia.." con un leggero sorriso.
"Siete tutti volontari, quindi non voglio vedere ripensamenti da femminucce. Non so cosa sappiate della vita qui, ma non è come l'avete letta nei libri, o vista al cinema.. è peggio..".
Camminavo dritta davanti a loro, osservandoli uno per uno.
"Sarò sincera con voi, non ci servono reclute, non ce ne facciamo niente delle reclute, ci servono soldati, legionari.." cercando nei loro sguardi quella luce che illuminava i nostri, quella scintilla di follia, di eroismo, di spirito marziale.
"Quindi le cose stanno così, più vi impegnerete nell'addestramento, più a lungo sopravviverete... mancate di rispetto ai superiori.." indicando il soldato che era stato buttato a terra con un pugno "E ve ne pentirete... e se vi tirano un pugno.." fissandolo negli occhi "Incassate, di solito un pugno manda a terra una donna, non un uomo..".
Nascosi un sorriso al pensiero del primo pugno che presi in piena faccia, ero una ragazzina, ed era stato l'ufficiale a cui avevo risposto male.
Ero caduta a terra, secca, come una pera cotta.
Ma un secondo dopo ero in piedi, sull'attenti, con la divisa sporca di sangue e lo sguardo dritto in quello dell'ufficiale.
Da allora tutti i miei commilitoni mi avevano rispettata molto di più, e anni dopo avevo scoperto che anche l'ufficiale era rimasto colpito.
"Ti sei fatta male?" aveva chiesto qualcuno.
"Se non avessi voluto farmi male sarei diventata una ballerina.." risposi, con fierezza.

Mi strappava sempre un sorriso il ricordo di quella ragazzina determinata.
Ma ora ero io l'ufficiale, e dovevo mettere le cose in chiaro con le reclute.
"A proposito di donne.." dissi, guardandoli "Se ne volete una potete corteggiarla, oppure ci sono degli ottimi posti dove trovarle a pagamento... ma alzate una mano su una donna che vi ha detto di no, e sarà mia premura oltre che piacere fare in modo che sia l'ultima che sfiorate.. sono stata chiara?".
Osservai bene il gruppo, accorgendomi che c'era qualche ragazza.
"Ah, e questo non vale per quanto riguarda le vostre commilitone, ovviamente..." con un leggero sorriso "Perché sanno difendersi da sole, e non c'è bisogno che io intervenga... se verrete a lamentarvi perché si dono difese, io vi darò il resto.. chiaro?".
Era un argomento scabroso, ma erano militari, era sempre il caso di chiarire subito come andavano le cose.
Di solito però i legionari facevano facilmente breccia nel cuore delle fanciulle sognanti e non c'erano grossi problemi.
Anche perché in passato era stato mantenuto un pugno di ferro esemplare, da far passare la voglia di fare i gradassi.
E poi, con la paga che avevano non pensavano certo a risparmiare per il futuro, dato che potevano morire il giorno seguente.
Morale, il bordello era sempre pieno.
"Detto questo.." sorrisi, continuando ad osservare i loro volti, per poi soffermarmi su quello del soldato che il caporale aveva colpito.
"Avete l'opportunità di diventare eroi.. di essere delle leggende, di essere l'ultimo baluardo di civiltà, di immolare la vostra vita all'avventura, se non vi importa niente di questa guerra, o di un Ideale... affinché Canabias non prevalga con la sua follia in questo reame, questo reame a cui voi non dovete niente, perché ricordatevi che questa è la Legione Straniera, non l'esercito Afragilonese... ma ci siamo noi qua..." osservando lo sguardo di quei ragazzi, andavano redarguiti, certo, ma anche motivati.
"Quindi sta a voi scegliere, se rimpiangere la vecchia vita e morire nel primo attacco, oppure se impegnarvi a fondo, dimostrare a voi stessi che uomini potete essere, e combattere, combattere, volare e si.. forse morire, ma con la consapevolezza di aver vissuto appieno ogni singolo istante!" mentre parlavo, lasciai che la maschera imperturbabile di tenente cadesse, per lasciare il posto al legionario, alla ragazza che sognava di arruolarsi nella Legione Straniera, che voleva vedere Canabias distrutta e che voleva vivere la vita, magari breve, ma immortale.
Di solito quello serviva, perché nei miei occhi potevano scorgere tutto quello, quell'ardore, quella determinazione, quella consapevolezza che sarebbe servita loro a superare la vita nella legione.
Qualcuno di loro forse avrebbe visto di nuovo Clio, capitava che le reclute diventassero bravi legionari ed ottimi amici, ma per ora tornai ad essere il tenente Loyd, dopo quel breve spiraglio.
"Avete domande, soldati?" scrutandoli.

Guisgard 06-11-2015 00.43.35

“Si, questa storia mi sembra più plausibile.” Disse Guisgard a Dacey. “Tuttavia prendiamola con riserva e mettiamola da parte. Avete il viso pulito ed il carattere un po' troppo ribelle.” Bevendo. “Se foste stata davvero chiusa in un bordello ora sareste fiaccata nel corpo e nello spirito. E sicuramente più mansueta.”
“Avete sempre una risposta a tutto, vero?” Poeh al militare.
“Quasi sempre...” mormorò Guisgard “... per vostra fortuna, visto che saranno le mie risposte a farci guadagnare quel denaro.” Terminò il suo bicchiere. “Ora è tardi, meglio andare a dormire. Domani la nostra aspirante principessa comincerà le sue lezioni.”
“Gliele impartirete voi?” Chiese Leones.
“Si, ho una certa esperienza in questo genere di cose.” Annuì il militare.
“Ora che ci penso” fece Leones “non ci avete mai raccontato di voi, del vostro passato... chi siete davvero?”
“Uno come tanti.” Rispose in modo spiccio Guisgard, come se quella domanda lo avesse reso inquieto. “E' tardi, andiamo a dormire.” Concluse.

Guisgard 06-11-2015 00.48.48

Goz rise a quelle parole di Gwen.
“Non badate a quando sono in servizio” disse divertito il capitano “poichè tendo ad essere burbero, irascibile e lunatico.” Facendole l'occhiolino. “Comunque sicuramente avrò modo di godere delle vostre cure.”

Dacey Starklan 06-11-2015 00.50.27

Mansueta. Non mi piacque quella parola, come se si parlasse di un animale. Quanto era diversa questa gente da quella che popolava il mio palazzo. Quanto mi mancavano i bei modi di porsi e parlare, la raffinatezza nell'agire e nel comportarsi.

Ero felice di intraprendere le lezioni. Finalmente avrei pian piano potuto tornare a essere me stessa e non fingermi una popolana.

<< Voi? Darmi lezioni?>> sorrisi divertita da quell'affermazione. Il militare non pareva proprio il migliore insegnante di galateo ma lui sembrava molto sicuro di se. E questo ovviamente nei tre borghesi suscitò curiosità. Anche io in effetti avrei voluto sapere come poteva essere un esperto in materia ma l'uomo si chiuse nel suo riserbo. Evidentemente non amava parlare del suo passato. Quanto potevo capirlo e per questo non insistetti. Salutai i quattro uomini, ringraziai il taverniere e la moglie e andai nella mia stanza per la notte. Appena incontrai il cuscino mi addormentai.

Guisgard 06-11-2015 00.55.11

Clio uscì nel cortile e raggiunse il gruppo delle reclute.
In pochi istanti fece capire a Gaynor e a Marwel di farsi da parte, nonostante le due si erano preoccupate per Icarius.
Questi si alzò, sputò a terra il sangue che gli usciva dal labbro e tornò in riga con gli altri, per ascoltare il discorso di benvenuto di Clio.
“Io...” disse Icarius quando lei ebbe concluso “... io non so niente di questa guerra, né perchè sia cominciata e neanche se finirà mai... voglio solo svolgere più missioni possibili, guadagnare tutto il denaro che posso e pagare la penale che mi permetterà di lasciare questo posto... io sono un pilota, non un soldato... voglio volare e di uccidere la gente, al di là del colore della propria bandiera, non mi frega nulla...” guardando fisso il volto di Clio.

Lady Gwen 06-11-2015 00.59.24

"Di sicuro, se vi fate molto male, le mie cure potrebbero non essere molto piacevoli" dissi scherzando, ma in realtá mi infastidiva non poco.
Sorrisi lievemente, per poi stringere la mano di Fermer e rivolgergli un'occhiata insofferente.
Non ne potevo piú di stare a quel tavolo e non ne potevo piú del capitano in particolare.

Guisgard 06-11-2015 01.04.03

La folla che gridava, i contadini che marciavano intonando il nuovo inno nazionale e poi gli operai che davano fuoco alle fabbriche.
In breve tutta Animos fu avvolta dal fuoco.
Il fuoco rosso della rivoluzione.
Le chiese chiuse, le ville ed i palazzi assaliti e devastati.
Il terrore.
Le esecuzioni sommarie, le perquisizioni e la scomparsa di persone nel cuore della notte.
Era accaduto di colpo, come un fulmine che squarcia il cielo azzurro di Primavera.
Tra una festa e l'altra era scoppiata la rivoluzione.
La fredda cantina, il rancio stomachevole e la sporcizia.
Gli sguardi delle sentinelle che non li abbandonavano mai, neanche per andare in bagno o lavarsi.
Poi il plotone di esecuzione.
Il volto di sua madre, il fuoco.
Ancora fuoco.
Poi più nulla.

Dacey si svegliò di colpo.
Spesso i ricordi si univano agli incubi.
Era ancora notte fonda.
Ma solo dopo qualche istante si accorse di quella musica.
Qualcuno suonava da fuori.
Era un'ocarina.
La stessa che aveva sentito suonare per lei da Guisgard in quel locale.

Lady Gaynor 06-11-2015 01.04.38

Fumavo di rabbia. Non ero un militare, forse il senso di ciò che avevo appena sentito era anche giusto, ma io sono di quelle persone che credono ci siano modi e modi per dire le cose. E quello ai miei occhi fu un modo decisamente sbagliato.
"Non c'è nulla di più triste al mondo che vedere una donna perdere la propria femminilità per acquisire la rozzezza tipica degli uomini di basso livello" dissi. Mi rivolsi poi alla ragazza bionda "Signorina, venite, andiamo via di qui... Il tenente su questo ha ragione, non è posto per due ragazze civili" dissi calcando sull'ultima parola.
Stavo rientrando all'interno dellla base, quando sentii la recluta parlare. Mi parve un pesce fuor d'acqua in mezzo a quei soldati addestrati solamente a combattere, le sue parole mi colpirono e provai per lui un moto di simpatia mista a nostalgia. Io sono un pilota... voglio solo volare... parole che avevo già sentito. Mi ripromisi di parlarci l'indomani, di fatto quel soldato aveva attirato la mia attenzione.

Guisgard 06-11-2015 01.10.31

Goz rise a quelle parole di Gwen.
“Che caratterino la ragazza.” Disse divertito.
Ma Fermer comprese lo sguardo della giovane.
“Ora, se permettete, credo di dovervi salutare, signore.” Il medico.
“E perchè?” Stupito Goz. “La notte è giovane.”
“Ma noi domattina dobbiamo essere pronti e svegli, signore.” Fece Fermer. “Sarà meglio che riaccompagni la mia valente ed unica infermiera. Con permesso e buonanotte.”
“Ah, voi medici...” mormorò Goz “... troppo attaccati al dovere... beh, buonanotte allora.”

Clio 06-11-2015 01.10.52

Nei cieli di Evangelia
 
Sorrisi soddisfatta nel vedere che il ragazzo si era alzato e aveva ripreso il suo posto, nonostante le cure delle donne.
Così si fa, soldato...
La diva si rivolse a me, in modo tagliente e scortese, proprio come io avevo cercato di non essere con lei.
"Benvenuta ad Evangelia..." vagamente sarcastica.
Cosa si aspettava? Che una donna in uniforme fosse docile e zuccherosa?
Non potevo certo spiegare a quella bellissima dama raffinata che cosa significasse mantenere la propria femminilità in quella vita.
Non era una cosa visibile come poteva essere la sua, ma questo non significava che non ci fosse.
Ignorai le due donne, e procedetti col discorso.
Poi quando finii di parlare fu proprio lui a parlare, mettendo in chiaro che non gli importava niente di questa guerra.
Non era necessario, in realtà.
"Benissimo, soldato.." Guardandolo negli occhi "Sei in buona compagnia, come ho detto non è obbligatorio che vi importi di quella guerra... Mi dispiace contraddirti, ma nella legione straniera i piloti sono anche dei soldati, se vuoi andartene da qui più rapidamente possibile, come mi pare di capire, dovrai diventarlo, e anche diventare molto bravo... Solo i migliori vengono scelti per le missioni più rischiose e quindi più remunerative.." Senza mai staccare lo sguardo da quello della recluta.
Lo so bene, soldato, fidati di me... L'ho fatto anche io...
Già, ma io lo facevo nella speranza che l'adrenalina estrema cancellasse il dolore per qualche momento, e a volte funzionava, oppure che venisse Madonna Morte a trovarmi, e lo cancellasse per sempre.
Paradossalmente, l'Amore mi aveva distrutto, consumato, ma gli dovevo i miei rapidi gradi.
Guardando le reclute mi rendevo conto che molti di loro potevano avere la mia età, se non di più.
Lasciai che quel ricordo doloroso se ne andasse, e tornai a guardare il ragazzo.
Era l'unico che aveva osato parlarmi, guardarmi in faccia, e ai miei occhi il pugno del caporale non era poi così grave, denotava carattere.
Sperai vivamente ci fosse del buono in lui.
"Il vostro nome, soldato?" Chiesi, perentoria.

Dacey Starklan 06-11-2015 01.14.08

<< No madre! No!>> mi svegliai di soprassalto, accaldata come se il sogno fosse stato reale.

Tentai di respirare a fondo e far passare la paura quando una musica arrivò alle mie orecchie. Afferrai una vestaglia ed uscii dalla camera. Avevo bisogno di prendere aria.

Lady Gwen 06-11-2015 01.17.10

Per fortuna Fermer capí e uscimmo dal locale, seppur con le insistenze del capitano e quando fummo finalmente fuori tirai un sospiro di sollievo.
Mi sarei abituata all'ambiente militare, ma non mi sarei mai abituata a quello.

Guisgard 06-11-2015 01.22.26

Gaynor lanciò quelle frecciatine a Clio, per poi rivolgersi a Marwel con lo scopo di allontanarsi da lì.
E naturalmente gli sguardi delle reclute, i maschi ovviamente, erano tutte per bella diva e la solare ragazza dagli occhi verdi.
Icarius ascoltò Clio, ma nei suoi occhi azzurri c'era una profonda inquietudine, una rabbia sommersa.
“Icarius...” disse “... Icarius Hero... pilota cadetto dell'Accademia Aeronautica Imperiale... e se volete sapere cosa penso di questo posto e di voi tutti... beh... per me siete solo dei fanatici... dei pazzi...”
“Ah, però!” Esclamò Palos divertito, un altro di quei cadetti. “Ehm... chiedo perdono, signore...” fissando Clio.
“Tu devi parlare solo quando sei chiamato in causa!” Ringhiò il caporale. “Capito, feccia?”
“Si, signore!” Annuì Palos, trattenendo a stento una risata.

Guisgard 06-11-2015 01.24.08

Dacey indossò la vestaglia e lasciò la sua camera.
Era una notte umida, malinconica e silenziosa.
Silenzio rotto solo dal suono dell'ocarina.
E nel cortile, seduto sotto una palma, Guisgard suonava alla Luna che pareva indifferente ed avvolta nella magia di quella notte.

Guisgard 06-11-2015 01.26.39

Fermer e Gwen lasciarono il locale, ritrovandosi nel cortile.
Poco lontano c'erano le reclute appena giunte, ma i due non vi badarono.
“Perdonate i modi del capitano Goz...” disse il giovane medico all'infermiera “... è fatto così... credo apprezzi tutte le donne e dunque, com'è naturale che sia, non ne apprezza in realtà nessuna fino in fondo.” Guardò il cielo. “Che pace... le notti del deserto sono uniche al mondo... non trovate?”

Dacey Starklan 06-11-2015 01.27.22

Mi strinsi nella mia veste da camera mentre raggiungevo Guisgard e la sua ocarina.

Sembrava così assorto che esitai un attimo prima di avanzare.

<< Posso?>> chiesi garbatamente prima di sedermi, << avevo bisogno di un po' d'aria fresca, spero non vi infastidisca la mia presenza >>

Clio 06-11-2015 01.30.10

Alzai una mano, bruscamente per fermare il caporale.
"Parlo io coi cadetti.." Senza voltarmi.
Guardai l'altro cadetto che aveva parlato, solennemente annuendo.
Ascoltai il ragazzo, Icarius, attentamente, nascondendo male una risata.
"Non per farmi gli affari tuoi, ma se ci disprezzi tanto, cosa ti sei arruolato a fare?" Divertita.
"Nessuno ti obbliga ad arruolarti.." Con gli occhi nei suoi.
"Però mi dispiace ma devo contraddirti.. La vedi quella porta?" Indicando l'entrata "Icarius Hero pilota cadetto dell'Accademia Aereonautica Imperiale è morto quando hai varcato quella soglia, ma lo ritroverai quando lascerai la Legione.. Ora sei Icarius Hero, legionario di Evangelia.. E ti conviene comportarti come tale, sono stata chiara?".
Attesi un istante poi alzai le spalle.
"In realtà è solo un consiglio, poi fai quello che ti pare, se vuoi passare il tempo a lamentarti fa pure.. Ma durerai poco, fidati di me.." Con un leggero sorriso "Forse non vorrai essere qui, ma ora ci sei, fa del tuo meglio!".

Guisgard 06-11-2015 01.35.32

Dacey si avvicinò a Guisgard.
“Certo...” disse lui, smettendo di suonare “... in verità è una notte umida...” guardando il cielo il militare “... una di quelle notti senza stelle... dove la Luna sembra indifferente... mi ricorda le sere d'Estate dove sono nato io... sere avvolte dall'afa e dalla foschia, senza stelle e desideri...” si voltò a fissare la ragazza “... non avete sonno? Qualcosa vi rende inquieta?” Sorrise. “Avete forse perso la sicurezza che tramuta una Cenerentola in una principessa?” Sarcastico.

Lady Gwen 06-11-2015 01.37.44

Ascoltai le parole di Fermer sul capitano e sospirai. Giá, non c'era niente da fare.
Guardai poi il cielo anch'io e sorrisi annuendo, per poi voltarmi verso di lui.
"Credevo, anzi voi mi avevate fatto credere, che qui non ci fosse tempo per l'Amore, la poesia e tutte queste cose belle, essendo soprattutto che ci troviamo in un forte militare" dissi ironicamente, sorridendo e guardandolo incuriosita.

Dacey Starklan 06-11-2015 01.39.41

Lo ascoltai mentre le sue parole assumevano un'aurea magica nel contesto della notte.

<< Dove siete nato? Da dove venite?>> gli domandai sperando di trovare qualche risposta alla mia curiosità.

<< Ho semplicemente fatto un brutto sogno... Non temete, sarò una perfetta principessa, dovete credere in me>>

Guisgard 06-11-2015 01.46.53

“Sono qui altrimenti sarei giustiziato per diserzione.” Disse Icarius a Clio. “Vi ripeto, il mio unisco scopo è quello di guadagnare e pagare la penale per andarmene.” Con sguardo deciso. “E con tutto il rispetto risparmiatemi la vostra filosofia di vita. Io non sono come voi, o come chiunque altro in questo posto.”

Guisgard 06-11-2015 01.55.15

“Oh, la poesia è tutt'altra cosa.” Disse sorridendo Fermer a Gwen. “I poeti sanno parlare alla notte, come alle donne, traendo dalle prime i sogni e dalle seconde i sospiri.” Guardò di nuovo il cielo. “Che pace stanotte, Gwen... vorrei che non passasse mai... che non ci fosse più la guerra... più nulla... solo la calma di questa notte...”

Clio 06-11-2015 01.57.17

In tanti anni non mi era mai captata una storia del genere.
L'arruolamento era volontario, per un motivo o per l'altro, ma volontario.
Adesso si stava allargando.
"Soldato, moderate il vostro linguaggio... Il fatto che vi abbia permesso di parlare non significa che possiate rivolgervi ad un tenente come ad un vostro pari, immagino che nell'Areonautica Imperiale vi abbiano insegnato a trattare con i superiori. Stavolta passi, la prossima non lascerò correre!" con un tono che non ammetteva repliche.
Un conto era il carattere, un conto l'insubordinazione.
"Bene, se non c'è altro, il caporale vi mostrerà i vostri alloggi..." Lasciando per un momento lo sguardo di Icarius per osservare gli altri.
"Domattina all'alba cominceremo l'addestramento, poche chiacchiere e duro lavoro.." Tornando a guardare Icarius.
"A domani, soldati..".

Guisgard 06-11-2015 01.59.00

Guisgard guardò Dacey, poi di nuovo il cielo e la Luna.
“Sono nato in un posto dove la terra si congiunge al cielo.” Disse. “Dove le nuvole al tramonto sembrano assumere le forme di città perdute oltre i cieli. E forse per raggiungerle, per volare oltre quelle nuvole e cercare quelle città perdute e misteriose che affollavano i miei sogni di bambino, che ho scelto di fare il pilota.” Rimise a posto l'ocarina. “Non dubito che sarete un'ottima principessa. Dopotutto sarò io a farvi da maestro.” Facendole l'occhiolino.

Dacey Starklan 06-11-2015 02.02.33

<< Parlate di un luogo che sembra essere uscito fuori direttamente da una fiaba. Deve essere stato bello vivere in un posto simile.>> dissi con occhi vagamente sognanti.

<< Quest dovete dirmelo. Cosa sapete voi di come agisce una principessa?>>

Guisgard 06-11-2015 02.03.51

“Ecco.” Disse il caporale, dopo le ultime parole di Clio. “Avete sentito il signor Tenente? Bene. Fianco destr!” Gridò. “Uno, due! Uno, due! Avanti, rammolliti! Seguitemi o vi lascerò dormire sotto l'umidità! Uno, due! Uno, due!” E li condusse ai loro alloggi.
“Che donna il bel tenente, eh?” Marciando Palos. “E non erano male neanche le due che ti hanno soccorso.” Guardando Icarius. “Ho idea che non ci annoieremo qui...” sorridendo.
Ma Icarius non rispose nulla.
Era notte fonda.

Lady Gwen 06-11-2015 02.08.39

Sorrisialle sue parole.
"Non passerá, se non volete. Non passerá, quando siamo solo noi due" dissi piano, guarandolo.

Guisgard 06-11-2015 02.13.10

Guisgard rise appena.
“Diciamo” disse a Dacey “che come voi anche io ho avuto modo di stare a stretto contatto con la nobiltà. I loro abiti sfarzosi, l'aria insofferente, le loro frivolezze e tutto il resto.” Sorridendo. “E trascorrere del tempo con chi è tanto diverso da noi alla fine un po' ti insegna qualcosa.” La guardò. “Forse ora dovreste tornare a dormire. La principessa di Animos doveva essere una ragazza pigra e viziata, di quelle che si svegliano a Mezzogiorno.” Divertito. “Dunque non voglio correre il rischio di vedervi stanca e con le occhiaie domattina.” Facendole l'occhiolino.
http://www.dvdtalk.com/reviews/image...53234238_4.jpg

Dacey Starklan 06-11-2015 02.17.02

Chissà qual era il suo passato e i motivi che lo avevano portato a conoscere bene la nobiltà.

Scossi la testa disapprovando quella descrizione.

<< Dubito che la principessa lo fosse... Non so perché ma ho questa sensazione...Ad ogni modo avete ragione, meglio tornare a dormire. Inizio ad avvertire freddo. Grazie per la vostra compagnia.>>

Guisgard 06-11-2015 02.18.25

Fermer guardò Gwen e sorrise.
“Vi prendo in parola allora.” Disse, mentre la notte ricopriva tutto col suo velo di umidità. “Guardate che poi vi credo davvero...” senza distogliere i suoi occhi da quelli di lei “... magari siete davvero in grado di regalarmi una notte così serena e magica... come non accadeva da tempo...” aggiunse piano.

Guisgard 06-11-2015 02.22.14

Guisgard annuì a Dacey.
“Io resterò qui sotto...” disse mentre la ragazza fece per andarsene “... a suonare ancora...” prendendo di nuovo la sua ocarina “... così la musica scaccerà i brutti sogni... non sarà una serenata d'Amore, ma è un ottimo rimedio per dormire serena... buonanotte...” con un ceno del capo, per poi restare a guardarla mentre svaniva sulle scale.
E come promesso iniziò a suonare sotto la finestra della camera di lei.

Dacey Starklan 06-11-2015 02.25.11

<< Vi ... Vi ringrazio >> mormorai piacevolmente sorpresa per la sua premura. Tornata nella stanza di nuovo nel mio letto in effetti le note dell'ocarina mi raggiunsero. Chiusi gli occhi lasciandomi cullare.

Guisgard 06-11-2015 02.34.41

Le note dell'ocarina salirono piano, avvolgendo, come un lieve e soffuso tepore, le pareti della camera di Dacey.
Era una musica lenta, dolce, cullante e rassicurante, fatta di intrecci e giochi, immagini e sogni.
E la ragazza in quelle note riconobbe quasi i luoghi che Guisgard le aveva descritto poco prima, come quel cielo sterminato e le sue gonfie nuvole bianche, che naufragando tra il tramonto ed il crepuscolo disegnavano sull'orizzonte città e mondi lontani, fatti di esotico e romantico splendore.
E così la ragazza si addormentò, stavolta senza incubi, paure ed inquietudini.
E serenamente la vide riaprire gli occhi il nuovo giorno, quando il dorato brio del mattino la svegliò con freschi giochi di luce sul suo bel viso.
E dal cortile saliva alto l'odore del pane caldo, delle focacce e delle brioche.

Lady Gwen 06-11-2015 02.34.42

"Eh chissá, magari é cosí..." dissi piano, con gli occhi nei suoi.

Guisgard 06-11-2015 02.44.00

Intanto una fitta e densa nebbia era scesa sul forte.
“Allora siete una specie di fatina...” disse Fermer a Gwen, prendendo poi la sua mano e portandola sotto un pergolato, per ripararsi dall'umidità “... ecco... addio Luna...” mormorò guardando il cielo reso impenetrabile dalla nebbia “... se siete davvero una fatina fate allora un incantesimo o questa notte non ci mostrerà più il suo splendore.” Sorridendo.

Lady Gwen 06-11-2015 02.51.10

Mi prese per mano e mi portó sotto un pergolato.
Risi piano; non era andato molto lontano.
"Sono sicura che non c'é bisogno di ció per rendere speciale una serata."

Clio 06-11-2015 02.53.09

Seguii con lo sguardo i cadetti andare via, chiedendomi ancora per un istante cosa ci facesse lì quel ragazzo.
Perché non era rimasto nell'esercito imperiale se lo desiderava?
Mi chiesi se l'avrei mai saputo, pensai mentre mi tornavano in mente i suoi occhi azzurri.
Sperai solo fosse un elemento valido, e che ce ne fossero degli altri tra quelle reclute.
Ero sola, sola coi miei pensieri.
Per un momento mi balenò l'idea di tornare al saloon, ma poi ci ripensai.
Era tardi ormai, e all'alba dovevo essere operativa, senza contare che ogni tanto mi piaceva passeggiare da sola per la base.
A volte avevo anche aspettato l'alba, l'alba nel deserto è speciale.
Mi incamminai verso i miei alloggi, ma quasi senza rendermene conto, mi ritrovai in un angolo della base, uno come tanti, ma denso di ricordi.
Mi fermai, appoggiata allo stipite di una porta, ad osservare la panchina in quello che doveva assomigliare ad un giardino.
Una panchina su cui non mi sedevo da anni.

I minuti passavano, e io continuavo a guardare l'orologio del forte.
Potevo quasi sentirlo scandire i battiti del mio cuore.
Era una calda giornata estiva, una come tante altre, che sarebbe entrata a forza nei miei ricordi, e già lo sapevo mentre aspettavo: nel bene e nel male, non avrei mai dimenticato quel giorno.
Lasciai per un momento vagare lo sguardo all'orizzonte, e proprio allora, lui arrivò.
"Ehi, ciao!" mi chiamò, facendomi sussultare.
"Ciao.." riuscii soltanto a dire, sorridendo piano.
Lui si fermò e mi scrutò sospettoso "Va tutto bene?".
"Sì, certo.." sorrisi "Sediamoci..".
Lo guardavo, e più lo guardavo più sentivo battere il cuore, osservavo il suo sorriso, memorizzavo il tono della sua voce, da quel giorno sarebbe cambiato tutto.
Da quel giorno l'avrei perso per sempre.
Non è detto, una vocina impertinente si fece strada nei miei pensieri, magari è solo l'inizio.
Sospirai, ero lì proprio per uccidere quella vocina impertinente.
Lui si sedette accanto a me, come avevamo fatto mille volte prima e dopo esserci arruolati insieme nella Legione Straniera.
"Allora?" incalzò lui, tra il divertito e il preoccupato "Che volevi dirmi?".
Presi un profondo respiro, lasciando che il mio sguardo si perdesse nel suo.
Possibile che non si accordi del modo in cui lo guardo?
Della pelle d'oca che mi ricopre se per sbaglio mi sfiora il braccio?
Non mi vede trattenere il respiro, non vede le mie gambe incerte?
Ora avrei avuto la risposta a quelle domande.
Erano mesi che mi preparavo a quel momento.
Ce l'avrei fatta, non avrei pianto, e sarei andata avanti.
Me lo dovevo, lo dovevo a me stessa, non potevo continuare a distruggermi in quel modo.
Il rispetto che avevo verso me stessa me lo impediva, urlava perché la smettessi.
"Devo dirti una cosa.." cominciai, a bassa voce.
Sentivo il cuore battere sempre più forte.
"Una cosa.." sforzandomi di alzare lo sguardo a cercare il suo "Dopo la quale non vorrai più vedermi..".
Lui scoppiò a ridere.
"Eh, adesso.." divertito, per poi accorgersi che io non lo ero affatto "Dici sul serio?".
"Sì.." sospirai.
Adesso, Clio, ora o mai più.
Presi un profondo respiro.
"Mi sono innamorata di te.." mormorai, sostenendo il suo sguardo, senza lacrime.
Attesi, un solo istante, quell'istante in cui la vocina della speranza si fece largo nei miei pensieri, fino ad essere chiara e limpida, bellissima.. prima di morire.
"Clio io.." mormorò, imbarazzato, con voce tremante "Io non..".
"Lo so.." annuii, mentre vedevo la speranza precipitare dal torrione più alto e sfracellarsi al suolo "Lo so, l'ho sempre saputo, tranquillo..".
Non posso dire che il mio cuore si spezzò quel giorno, perché si era spezzato, pezzo per pezzo negli anni in cui gli avevo vissuto accanto, nella speranza e nell'amicizia.
Ora era davanti a lui, un puzzle impossibile persino per me.
"Sei il mio migliore amico.." disse lui, mestamente "Ti voglio troppo bene, io non..".
Chinai il capo.
"Lo so, Neko, ma dovevo dirtelo.. sto male.." ammisi, chinando il capo "Faccio fatica persino a respirare.." dissi soltanto, in un sussurro.
Come spiegare quello che provavo?
Come poteva comprendere?
Gli augurai che non dovesse mai farlo.
"Mi sono offerta volontaria per la missione Suspiria.." dissi, dopo un lungo istante di silenzio.
Lui trasalì "Ma sei pazza!" esclamò "È una missione suicida, l'hai detto tu stessa!".
Io sorrisi, un sorriso amaro e triste.
"Sì, l'idea è quella.." sospirai "Ne ho bisogno.." dissi soltanto.
Osservavo il suo sguardo, sgomento, deluso, incredulo.
"Io.. non voglio perderti, Neko.." scossi la testa "Ci proverò, ce la metterò tutta per cancellare quello che provo e riuscire di nuovo a starti accanto..".
"Da quanto?" mi interruppe.
"Da sempre.." mormorai .
"Ci proverò.." sorrisi "Prometto che ci proverò, ad andare avanti, a dimenticare, a guarire..".
"Promettermi che tornerai, Clio.." mi disse lui "Non voglio perderti..".
Io sorrisi, e annuii "Ci proverò.." dissi soltanto, per poi sfiorargli dolcemente la guancia "Ti auguro di incontrare una donna che ti ami quanto ti ho amato io, e che tu possa essere amato..." sorrisi, procurandomi una fitta particolarmente dolorosa "Perché immagino non ci sia cosa più bella al mondo".


Quel ricordo scivolò via, investendomi come sempre del suo alone di tristezza.
Ce l'avevo fatta alla fine, ero guarita.
Ma il mio cuore restava ancora un puzzle impossibile per me da ricomporre.
Alzai gli occhi al cielo e sorrisi, lanciando un pensiero al mio amico ormai lontano.
Ogni tanto mi mancavano le nostre chiacchierate, le nostre risate.
Ma il dolore quello no, non mi mancava mai.
Restai appoggiata a quello stipite ancora per un istante, per poi sospirare, alzarmi e raggiungere la mia stanza.
L'alba ormai era prossima.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.13.57.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License