![]() |
L'atmosfera era mutata, ora era più cupa, isterica, delusa.
Iniziai pian piano ad allontanarmi dal banchetto, ascoltando mentre nessuno badava a me i discorsi della gente, comunque gremita. Tutti volevano vedere quell'uomo. Poi un vecchio parlò, e io lo sentii perfettamente. Il suo discorso era perfettamente logico, poteva benissimo essere altrove, avere altro da fare che far andare in visibilio la folla impazzita. Un armaiolo che vuole garantire la pace, quella sì che era nuova. Ma per fortuna quella non era che un sogno per bambini ingenui, e per un'industria del genere ci sarebbe sempre stato mercato. |
Risi maliziosamente, prima di rispondere ai suoi baci con trasporto.
Salimmo poi in camera ed io mi ritirai dietro il separé, più che altro per l'effetto sorpresa. Avevo infatti trovato un vestito rosso in raso perfetto per la serata mentre nascondevo il libello. Una volta pronta, uscii. ''Come sto?" con un leggero sorriso, appoggiata al separé. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...1caed1595f.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La folla insisteva, protestava e si ribellava a quell'attesa snervante.
Molti allora presero a chiedere con ancora più foga l'arrivo del misterioso e facoltoso uomo. Per chiedere lavoro. Questo moltissimi dei presenti chiedeva a gran voce. Ecco dunque spiegato il perchè di tanto desiderio verso quell'uomo. “Signori...” disse l'ometto occhialuto “... stasera si festeggia... solo domani la Taddeus aprirà i suoi cancelli in città... al Palazzo dei Gigli...” Tutto ciò davanti a Dacey e alla ragazza senza passato. |
Gwen si mostrò e Theris restò a fissarla.
Quasi abbagliato. La fresca e morbida bellezza di lei ora appariva anche più sensuale in quell'abito. Come se da ragazza ora Gwen si mostrasse donna. Una bellissima donna. “Sei belissima...” disse lui “... quasi uno spreco dover scendere a cenare ora...” |
Quella che sembrava cieca curiosità senza senso, si rivelò essere invece molto più sensata.
La gente voleva un lavoro. E quello aveva perfettamente senso. Ne servirebbe uno anche a te.. Scacciai quella voce. Che potevo fare? Che potevo inventarmi? Non sapevo che mestiere facessi, né se avessi mai lavorato. La faccenda cominciava a darmi sui nervi. Ad ogni modo, l'unico indizio che avevo era Damasgrada, quindi dovevo cercare di saperne di più su quella spada. Pensaci... Sbuffai silenziosamente. "Ci penserò, va bene.." pensai, in risposta a quella voce interiore. Magari un giretto al palazzo dei Gigli potrei farla, se non per il lavoro per chiede informazioni sulla spada, se non se ne intendevano loro, chi altri? |
La sua espressione, il modo che aveva di guardarmi, era tutto così inebriante e mi fece sorridere.
Era pur sempre mio marito e l'uomo che amavo, no? Risi piano alle sue parole. "Beh, prima o poi finiremo di cenare..." con un leggero sorriso "E comunque, se poi devi essere così galante ed elargire baci in quantità, mi sa che ti chiederò di uscire a cavalcare più spesso..." con una risata leggermente maliziosa, mentre raggiungevo lo specchio per mettere il rossetto e il portagioie per prendere la collana. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...2a4f61faff.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai il capo andare via e sbattere la porta.
"povero stupido" rivolsi a quel cliente ingenuo. Mi resi conto solo in quel momento del chiasso proveniente da fuori. Mi affacciai alla finestra sbarrata per vedereNostre cosa stesse accadendo. "in effetti, il capo si lamentava di un caos cittadino..." pensai. Vidi dei palchi enormi e un mucchio di gente posta attorno. Tre grandi mongolfiera si spinsero verso il centro dei palchi ed io rimasi ammaliata, non ne avevo mai vista una. Rimasi ad osservare l'evento dalla finestra, ignorando Filax e tutto il mondo che mi ospitava in una stanza. Avevo una voglia immensa di uscire da quella prigione e mischiarmi fra la gente. Mi accorsi in quel momento, di stare piangendo e ridendo contemporaneamente stringendo i pugni sulla finestra. Non potevo più restare lì dentro, dovevo trovare un modo di uscire... Ma come? |
La frustrazione di alcune persone prese voce, chiedevano un impiego.
Avevo imparato che in simili situazioni la folla, magari fomentata da qualcuno, poteva essere pericolosa. Decisi quindi che sarebbe stato più prudente allontanarmi un po' da quella bolgia. Presi a camminare ma non per questo mi persi l'annuncio dell'ometto. Palazzo dei Gigli, mi ripetei per tenerlo in mente. Avrei dovuto farci un salto prima che la massa arrivasse lì. Riuscii a chiamare una carrozza e chiesi al conduttore di fare in modo di passar davanti al Palazzo prima di rientrare in albergo. |
Citazione:
"Ne hai sempre una pronta, tu..." mi avvicinai per baciarle una guancia in segno di saluto. "Ci vediamo più tardi, nonnina..." Salii sul calesse, spronando Elinor al trotto, diretta verso il palazzo della marchesa. Passando in città, notai un gran trambusto, cosa insolita specialmente a quell'ora. Rallentai l'andatura di Elinor per cercare di capire cosa stesse succedendo, quando dalla folla provenne il nome Taddeus. "La nuova armeria!" Esclamai battendomi la mano sulla fronte... avevo del tutto dimenticato l'apertura della fabbrica d'armi per mano della famiglia più potente della città, i Taddeus. Prestai orecchio per sapere quando ci sarebbe stata l'inaugurazione perché molto probabilmente si sarebbero rivolti a me per l'allestimento dei fiori. Infatti, grazie alla passione e al duro lavoro, la mia bottega aveva guadagnato la nomea di migliore della città. Riuscii a capire che l'inaugurazione si sarebbe tenuta il giorno dopo a palazzo dei Gigli... avevo saputo quanto mi interessava, così spronai nuovamente Elinor per non fare tardi dalla marchesa Dor. Arrivai al suo palazzo una decina di minuti più tardi, bussando alla porta di servizio. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Quel viaggio in carrozza sembrava non dovesse finire più. Un evento troppo allettante per non partecipare, ma le buche e il mal governare i cavalli da parte del cocchiere doveva subirseli lei, non sua madre. Ah quella donna, avrebbe fatto di tutto pur di mettere in mostra la sua unica figlia. Diceva sempre che avrebbe dovuto sposarsi con un uomo ricco e potente, proprio come aveva fatto lei con suo padre e sua madre prima di lei. Fu sua bisnonna la prima ad accaparrarsi un Marchese e così via dicendo nelle generazioni, fino ad arrivare a Marwel, a cui poco importava dei titoli nobiliari e spendeva il suo tempo in libreria piuttosto che ai balli e alle feste.
Ma quella volta non potè dire di no alla sua Signora Madre, poichè giurò di rinchiuderla in convento e a lei le suore non stavano molto a genio. "È solo un'inaugurazione... che vuoi che sia" pensò mentre guardava fuori dalla piccola finestrella. Sapeva che si sarebbe sentita a disagio in mezzo a tutte quelle persone, ma doveva fare uno sforzo, così sua madre sarebbe stata felice e lei libera di tornare alle sue letture. http://i66.tinypic.com/x21n2q.jpg |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.26.18. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli