Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-12-2013 00.22.27

Altea lanciò, quasi con sdegno, quel sacchetto di monete ai soldati e questi subito si avventarono come cani sul denaro.
E uno di loro annuendo prese le chiavi della prigione.
Entrò dentro e dopo qualche minuto ritornò fuori, spintonando in terra il nano.
“Ora sei libero...” disse con disprezzo il soldato “... sei fortunato e devi ringraziare questa donna se ti sei salvato da un bel cappio...” indicando Altea.
Il nano, quasi incredulo, alzò gli occhi sull'avventuriera e accennò un cenno del capo, come a volerla ringraziare.
“Come ti chiami?” Chiese Marcus.
“Gyen...” mormorò il nano.

Guisgard 17-12-2013 00.48.25

Tornata dal monaco, Elisabeth fu da questi ricondotta dal priore.
Quest'ultimo aveva già fatto chiamare altri due monaci che incaricò di ritornare verso il borgo.
Elisabeth sarebbe andata con loro.
“Questi è Fra' Severus” disse il priore nel presentarli alla maga “e questi è Fra' Favelius. Vi porteranno dove vive quella ragazza.”
I tre, così, lasciarono il monastero e raggiunsero il borgo.
Vi arrivarono quando ormai era già sera.
Trovarono allora alloggio presso la dimora di due pie donne, sorelle e timorate di Dio.
Qui cenarono e vi trascorsero la notte.
Il mattino, abbastanza presto, lasciata la casa delle due sorelle, arrivarono finalmente a quella in cui viveva la ragazza.
Ad accoglierli trovarono una donna dal volto scarno e l'aria afflitta.
Era sua madre.
“Dov'è vostra figlia?” Le chiese Fra' Severus.
“E' dentro...” rispose la donna “... siamo stati costretti a legarla nel letto...”

Guisgard 17-12-2013 01.01.55

Eilonwy, con gli occhi lucidi, fissava il meraviglioso firmamento di quella sera.
L'aria era sufficientemente limpida e pulita e in certi momenti le stelle sembravano così vicine da potersi quasi toccare.
Ad un tratto la ragazza sentì dei passi dietro di lei.
“Chissà perchè” disse Richard avvicinandosi al roseto “quando si è malinconici le stelle ci sembrano più vicine... ricordo una vecchia canzone che ascoltavo sempre durante i pomeriggi di studio... parlava delle stelle del cielo...” canticchiò per qualche istante il motivo di quella canzone “... nelle notti d'Estate ci guardate di più, diceva... ma invece io credo che guardiamo le stelle quando ci manca qualcosa... e forse lo cerchiamo nel loro scintillio...” sfiorò il viso di Eilonwy e con una carezza le asciugò le lacrime che cadevano giù “... cosa devo fare per farti passare questa tristezza? Vuoi tornare dai tipi del videogioco e provare quella loro bizzarra avventura?” Facendole l'occhiolino.

Eilonwy 17-12-2013 01.30.30

"Oh Richard....se per questo io vorrei soltanto una vita tranquilla, un lavoro, un uomo da amare e dei bambini da educare e coccolare! Non penso di chiedere tanto....sai quanto me ne importi dei videogiochi!!!" dissi con disperazione.
Mi gettai tra le sue braccia e lo abbracciai forte.
Poi alzai lo sguardo e lo guardai in quei occhi di ghiaccio. Quella sera sembrava piu' bello che mai.....avrei volto fargli una statua di marmo o un ritratto o anche una semplice foto. Era piu' bello di una statua greca-romana di Apollo.
Mi guardava attentamente con quel viso da cherubino.
Gli accarezzai con dolcezza i setosi capelli neri.
Chissà? Forse....con un' atmosfera così e parlando del piu' e del meno....forse....forse....sarei riuscita a conquistarlo.

http://25.media.tumblr.com/tumblr_ly...tt7oo1_400.jpg

Riconfortata dalla sua voce calda, cristallina e potente, mi asciugai le lacrime e sfoderando i miei piu' dolci e fanciulleschi sorrisi....ricominciai a parlare: "Scusa se creo a te e a tuo fratello dei problemi con le mie lagne. Allora, dimmi un po' come mai non sei andato all'appuntamento con quella biondina! Com'è che si chiamava? Ah sì...Dana!!!".
Richard non rispondeva.....forse era meglio se non glielo chiedevo.
"Mi spiace....scusa. Non volevo riaprirti una ferita....perdonami. Sono la solita ficcanaso...non cambierò mai !" dissi abbassando il volto.
Mi girai verso le rose, che crescevano, rampicanti, sulla quercia.
Tesi la nivea mano e staccai con un colpo netto un bocciolo di rosa rossa per mettermelo tra i capelli, come quando ero bimba.
Nel girarmi nuovamente verso di lui, lo vidi a tre centimetri dal mio viso con un espressione mista tra la felicità e il timore.

Tara La Banshee 17-12-2013 11.07.22

Uscii dalla metropolitana stanca e infreddolita. La serata appena trascorsa mi aveva lasciato un amaro in bocca.
Sarebbe dovuta essere una festa di bentornata ma invece...
Le persone che mi avevano accolto mi parevano estranei, come se in un anno avessero vissuto mille vite, chi si era sposato, chi aveva raggiunto il successo e ora guardava il mondo dall'alto in basso, chi aveva perso la fiducia nel mondo e sprecava la sua vita lamentandosi senza mai agire.
Anche la città, dove ero nata e cresciuta, ora mi pareva una terra nuova, a ben pensarci mi aveva regalato più dolori che gioie, e dopo la morte di mio padre, avvenuta durante la mia assenza, nulla mi spingeva a restare.
Prima gli studi, poi la mia decisione di affiancare associazioni no-profit per la salvaguardi di animali in via d'estinzione mi aveva allontanata per 5 anni.
Mentre passeggiavo fiancheggiando il parco fui abbagliata da una pubblicità enorme, che copriva due interi edifici.
Una donna che prometteva di realizzare i sogni...
Certo, pensai, come sarebbe stato bello...ma temo sia una truffa, una delle tante promesse poi non mantenute...
Immersa nei miei pensieri giunsi al palazzo dove al terzo piano c'è il mio appartamento....mio...in realtà la nuova moglie di mio padre ne aveva il possesso indiscusso ed io entro una settimana dovevo portare via le mie cose.
Mi chiusi nella mia camera immersa di scatole e scatolini, mi gettai esausta suo letto e accesi la TV.
Di nuovo la donna del cartellone....la sua voce si insinuò nella mia testa e mi addormentai cullata dalle sue promesse...

Parsifal25 17-12-2013 12.29.43

Venimmo accolti dalla famiglia di Eilonwy come sempre: cortesia, calore e stima reciproca erano le gemme che coronavano il capo della famiglia del "piccolo scricciolo".........

"Mi divertiva sempre, pensare la piccola Eilonwy in codesto modo.....anche se probabilmente esageravo un pò troppo......sembro più un padre che un migliore amico. Lo ammetto, invidio le attitudini del mio fratello minore in campo cortese......"
. Pensando a ciò osservavo coloro che erano li' con me.

Poco dopo, mi senti' chiamare in causa dal padre di Eilonwy il quale mi chiedeva un parere sul come vedevo la trovata del videogioco:

"Come......." risposi distrattamente. " Si'.....il gioco. Guardi signore, credo che le sue affermazioni non siano del tutto sbagliate anche se con lo stress quotidiano della vita che si vive, lo studio, il lavoro ed altro sarebbe un bel toccasana. Inoltre....." fissando Eilonwy che andava via " sarebbe un ottimo anti-stress per sua figlia.....leggete l'inquietitudine che traversa i suoi occhi......sarebbe un bel "viaggio" da regalare a sua figlia. Credetemi, se lo merita, si sta impegnando in meglio per rendervi fieri di lei.....". Sorrisi al padre e di rimando lo feci con i restanti commensali:

"Non è un male, credere in qualcosa di magico, miei cari signori. Lo posso affermare con certezza il mio pensiero, visto che il mio pane è il teatro e i miei personaggi racchiudono in sè sempre un qualcosa di fantasioso da poter donare a tutti voi che cercate un pò di quella fantasia e quell'infanzia che ogni tanto torna a galla in tutti noi. Ricordiamoci, che siamo pur sempre l'unico organismo complesso che si stende in questo breve ma intenso passaggio su codesta Terra." Il mio viso era illuminato da una luce che soltanto la certezza di fare il meglio per aiutare la piccola Eilonwy poteva donarmi. Speravo che il messaggio che volevo donare venisse recepito.

Terminai' l'ultima portata e chiesi il permesso di poter prendere una boccata d'aria: "Signori.....chiedo il permesso di poter allontanarmi dal tavolo, e.....perdonate se mi son permesso di esser cosi' invadente e "metricamente teatrale". Mi chinai' verso di loro ed usci' sorridendo.

Il firmamento era sereno e corollato di tante stelle e la luna era maestosa come non mai. Osservai' ciò che mi stava donando quello splendido paesaggio in quegli attimi. Vidi Eilonwy baciata dalla luna come se fosse una sua figlia.....aveva il volto triste e lo scintillio delle lacrime che bagnavano il suo lieve viso, crearono in me tanta malinconia da volerle correre incontro e stringerla a me. Ero sotto il balcone quando stavo per compiere il passo, ma vidi Richard che già gli stava vicino, fermai' il mio cammino e risi: " Me l'hai fatta un'altra volta.....Rugantino!" Presi un filo d'erba e lo posi sulle labbra; guardando la luna ed il suo cielo e baciato dalla fredda brezza notturna mi posi una semplice domanda:

" Chissà se in questo videogioco......vi sia qualcuno da poter salvare, magari, lasciar un segno impellente in qualche buona causa.....un giorno lo scopriremo". Spirai' profondamente e cominciai' a canticchiare una canzone

http://www.youtube.com/watch?v=v9Ph6eEPDWs


Clio 17-12-2013 15.21.14

Entrai nella grande sala, e salutai con uno sguardo silenzioso la Vittoria che aveva sempre sostenuto il regno.
Certo, ora era un angelo, ma mio nonno aveva fatto in tempo a vederla come appariva nei secoli scorsi, una splendida vittoria alata, e io avevo imparato a ricordarla così, da un dipinto che aveva commissionato appena saputo del cambio di Fede della casa reale.
Il mondo era cambiato da allora, ma fortunatamente vi era un’adeguata tolleranza, e i senatori mi avevano sempre rispettato, anche se non avevo mai aderito alla loro fede, non sconfessando la religione dei padri.
Salutai rispettosamente il senato, e restai impassibile alle parole del senatore Bool.
Dentro di me, però, ribollivo di rabbia.
Certo, loro stavano seduti in quella sala elegante e la colpa era nostra, sempre.
“I miei uomini stanno indagando in questo momento per accertare la dinamica dell’esplosione, sarete informati di ogni progresso.. pensiamo che i ribelli si siano serviti di bambini per entrare in città.. qualche soldato potrebbe essere stato indulgente con un bambino, ma li interrogherò al mio ritorno in caserma, ho già dato ordine di convocarli. Da domani, i posti di blocco verranno duplicati, e sarò io a scegliere personalmente gli uomini che li sorveglieranno, e state certi che da domani verranno perquisiti anche i bambini, cani, gatti, vivi e morti…” dissi, ripetendo ciò che avevo detto ai miei soldati “Ma non basterà, i ribelli troveranno un modo, avranno sicuramente spie e appoggi in città… bisogna scoprire dove si nascondono.. quelle persone meritano giustizia..”.
Guardai ognuno dei senatori, e mi inchinai rispettosamente.
“Signori, se non c’è altro.. con il dovuto rispetto.. il mio posto è sul luogo dell’attentato con i miei uomini..”.

Altea 17-12-2013 15.42.21

Osservai la scena sospirando e volgendomi al Cielo...barattare la vita di un uomo con del denaro..provavo disprezzo per quelle guardie.
Ma furono di parola e il nano fu liberato...risposi al suo cenno col capo e lasciai che parlasse Marcus per primo per poi prendere la parola.
"Gyen...questo è il vostro nome, i miei omaggi io sono Altea e il destino ha voluto che ci incontrassimo...e io penso che niente sia dovuto al caso, infatti io vi ho salvato la vita...ma io vorrei sapere da voi..qualcosa su quello scrigno, quello che avevate con voi quando vi arrestarono perchè vorrei comprarlo, magari voi potete aiutarmi".

elisabeth 17-12-2013 17.30.41

Il Priore chiamo' altri due monaci e sarebbero stati coloro che mi avrebbero accompagnata sino al Borgo....e quindio dall'ammalata, Fra Severus......non disse una parola per tutto il tempo che ci condusse alla casa di due donne....pie a quanto mi disse Fra favelius....che per tutto il tratto' Lodo' la grandezza del Signore.....io francamente nella mia mente continuavo a far roteare le parole di mio padre e quindi chi avrei incontrato e come aiutare la creatura che l'indomani mi avrebbero fatto incontrare........ci diedero la massima ospitalità...e mentre i Monaci e ele donne iniziarono il rosario...io mene andai a letto...avevo bisogno di raccogliere tutte le mie forze e per questo dovevo meditare......gia' portare la mente e il corpo fuori dal mondo materiale.......e fu sera e fu mattina......il oprofumo della colazione fu un magnifico risveglio...e riprendemmo il cammino, arrivammo davanti ad una casa della ragazza.....una donna era sulla soglia ad attenderci, quando la vidi ne ebbi pietà, era pelle ed ossa......ma la cosa peggiore era che nei suoi occhi non brillava la luce della speranza.......quando la donna disse cha la ragazza era legata al letto...mi vennero i brividi....." Neanche gli animali si dovrebbero legare...figuriamoci un essere umano....".....trovai un varco tra i monaci e la donna e quasi con ineducazione entrai in casa.....le finestre enano sbarrate e l'odore era terribile...sentivo un rantolo provenire dalla stanza sul retro e mi avvicinai.......una scena che mai avrei potuto pensare di vedere.....una ragazzina, esile, legata al letto...aveva gli occhi lucidi.....persi nel vuoto......il suo respiro era così lento che a stento si muoveva la camicia che indossava........aprii la finestra e feci in modo che il sole non le colpisse il volto.....c'era bisogno di aria fresca....mi voltai e mi sedetti sul letto......guardai i suoi polsi...viola....." Pensi di avere la forza di dirmi come ti chiami ?...."..

Guisgard 18-12-2013 01.01.59

“Capitano...” disse un altro dei senatori a Clio “... sicuramente i ribelli hanno occhi ed orecchi dappertutto nel reame. E' noto che tra il popolo serpeggia una certa ammirazione verso le dottrine di quegli eretici... non ci stupiamo dunque se molti potrebbero in qualche modo servire la causa dei nostri nemici... tenete bene a mente queste cose, mi raccomando.”
“Io credo” prendendo la parola ancora un altro di quei consiglieri, il senatore Gheorgis “che per riuscire davvero a fermare quei ribelli sia fondamentale cercare di capire chi è davvero il loro leader. Egli è la mente e l'anima di quel movimento e fino a questo momento è riuscito a rendere vano ogni nostro tentativo di annientare le fila dei rivoltosi.”
Tutti gli altri senatori annuirono.
“Vi informiamo, capitano, che in seguito a questo ultimo attentato, il Senato ha deliberato che altre forze armate affianchino le milizie reali. Stiamo parlando di eserciti mercenari.” Tornando a parlare il senatore Bool.


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