i miei gatti hanno 8 anni...e quella bianca e grigia come la tua è pure una pagnottella di pelo :smile:

:smile_lol:bella dolcissima e prepotente... se decide che deve stare in braccio si fa spazio e mi mordicchia le mani... è molto incuriosita dal ticchettio della tastiera... la mia adorabile micia nera invece (sempre cicciotta) mi assomiglia un po... se la prendo in braccio si confonde perchè amo vestire di nero... è molto discreta tranquilla e un pochino schiva anche se ama ogni componente della casa sia chi ci vive che chi frequeta solamente... se manca qualcuno lei cerca per tutta casa la persona assente.... eppure lei sta sempre in un angolino del divano ... a un miagolio leggero dolce quasi non si sente... :smile:

noto adorate i gatti come me, anche i miei hanno caratteri diversi, quella grigia è schiva, ama stare sola e infatti a volte se la si accarezza e non vuole morde. Invece io adoro il gatto nero, è coccolone, dolce e sembra che parli con quegli occhi verdi. Ma sa quando stare al suo posto. E avverte se stai male, se hai male viene da te come per proteggerti. Quando aspettavo mie figlie lui quando mi vedeva stesa e stanca si metteva vicino e mi guardava e controllava se mi succedesse qualcosa. Sono veramente incredibili gli animali.

quanto è vero!!! anche se percepisce che c è tristezza rimane vicina ... quando ha partorito la prima volta... era mattina presto... mi ha chiamata e mi ha guidata vicino alla sua cesta con le zampette portava la mia mano a se come a stringerla... è stata un esperienza indimenticabile... solo chi li vive può capire quanto sia fantastico un gatto... :smile_wub:

Concordo pienamente :smile:

Io non ho gatti, ma ricordo quando dovetti cercarne uno che tutti credevano perso.
Il gatto in questione apparteneva ad una dama che dal dispiacere era caduta in un profondo stato di malinconia, tanto da non rivolgere più la parola ad alcuno.
Suo padre, noto feudatario del regno, mise in premio non so quante terre come ricompensa.
Molti cavalieri tentarono, ma tutti fallirono: quel gatto sembrava svanito nel nulla.
Alla fine, disperato, il padre della dama, decise di rivolgersi al sottoscritto…
In verità l’idea di armarmi e partire per ritrovare un gatto, che, dopotutto, poteva benissimo essere fuggito di sua volontà, magari per amoreggiare con qualche gattina, non mi entusiasmava più di tanto.
Del resto ero abituato a dare la caccia a draghi di decine di tonnellate con un alito tutt’altro che gradevole, a orchi piuttosto irascibili, infedeli, eretici, marrani e via dicendo.
Decisi allora, per cortesia, di recarmi al castello e declinare l’invito di quel nobile signore.
Ma giunto al maniero e vista la dama… beh, dopotutto, pensai, un povero gattino smarrito là fuori da solo, in pieni “Secoli Bui”… massi, non potevo tirarmi indietro!
Così accettai l’incarico.
In verità non fu per niente facile… quel gatto sembrava davvero essersi dileguato!
Uno dei miei cadetti mi propose addirittura di comprarne uno simile e spacciarlo per quello vero…
Continuai però le ricerche.
Alla fine trovai il gattino: come avevo sospettato era amorevolmente impegnato con la gattina di una bella castellana.
Mi recai allora dalla castellana e chiesi, gentilmente, di richiamare la sua gattina affinché il gatto non ne fosse più distratto.
“Pensate davvero che l’amore può distrarre a tal punto qualcuno…” fece la castellana con i suoi occhi languidi “… da fargli dimenticare la propria casa?”
“Eh, milady…” sospirai io “… per due occhi belli si dimentica questo ed altro…”
“Ed io, ditemi, potrei farvi mai dimenticare la vostra di casa, messere?” Facendo le fusa lei (parlo, ovviamente, sempre della castellana…).
Ma proprio in quel momento ritornò suo marito.
“Per carità, milord!” Agitata lei. “Prendete il vostro gatto e andate via! Mio marito è gelosissimo!”
“Del gatto, milady?”
“Anche!”
Presi allora il gatto e galoppai via da quel castello.
Alla fine della giornata riportai il gatto alla sua legittima proprietaria, che, ovviamente, ne fu felicissima.
Il gatto, invece, non lo era tanto, probabilmente ancora col pensiero alla gattina conosciuta all’altro castello.
Eh, come dargli torto… non si dimenticano due occhi come quelli.
Parlo, naturalmente, della gattina… :rolleyes:

ma la padrona del gatto non riuscì ad attrarre la vostra attenzione sir Guisgard?
Meno male non vi siete trovato tra le grinfie del marito geloso, sarebbe stato più facile salvare una dama su una torre prigioniera di un drago!!!:smile:

Milady, io ero lì solo per riportare il gatto alla sua padrona :smile_lol:
Comunque, una cosa che mi ha incuriosito è che mentre galoppavo via, ho udito qualcuno chiamare il nome “Ginevra”!
Mi chiedo… sarà stato il nome della gattina o della castellana?
Mah, mi sa che questo resterà sempre un mistero… :rolleyes:

interessante...si rimarrà sempre un mistero..potreste ritornare dalla castellana...marito permettendo :smile_lol:

Nobile Sir Guisgard, ma vi mandano a chiamare sempre, anche per ritrovare un gatto smarrito.... io sinceramente avreì rifiutato non sareì stato capace di fare ciò.

C'è davvero molto da imparare dalla sua persona....