![]() |
Annuii e cominciai a spostare quelle ossa, rabbrividendo un po'.
Erano ossa di vampiri e la paura di finire in quel modo mi inquietava parecchio, soprattutto perché non avevo idea di chi li avesse ridotti così. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Non mi curai dello sguardo del taverniere, avevo occhi solo per Aegos e quella sua recita così eccitante.
Non vedevo l'ora di chiudere quella porta e avere il mio servo solo per me, vederlo abbandonare quell'aria indifesa, e tornare ad essere il mio vigoroso stalliere, pronto per una cavalcata senza pari! Era così bello, così eccitante! Ma una volta soli qualcosa mutò, tutto intorno a me si fermò e rimasi immobile, per poi sorridere. Mi voltai verso lo specchio, con il cuore che batteva forte. Il mio signore era lì, era arrivato. Mi inchinai allo specchio, guardando quella superficie brillante con bramosia e devozione. "Mio signore..." con un inchino "Bentornato!". |
Andato via il barone ecco che la mia testa tornò ad avvertire il sussurro, sempre incomprensibile ma più forte.
E ancora più forte si fece quando notai Rosso, lui e la sua maschera, che mi fissava con occhi da mettere paura. Era determinato nel suo intento, capii chiaramente e solo io avrei potuto fermarlo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Dallo specchio si formò un volto, sinistro e misterioso.
“Non mi attendevo di trovarti ancora in una taverna di bassa lega come una volgare sgualdrina.” Disse a Lys. “Mi aspetto che i miei ordini siano eseguiti. Subito. Il mio discepolo è in pericolo e se gli accadesse qualcosa tu finiresti nell'Inferno delle murate vive. C'è qualcuno che mira ad eliminarlo. E' troppo chiederti di ucciderlo in mio nome?” Adirato. A mani nude Gwen e Nikolaj spostarono quelle ossa ammassate, molte delle quali si spezzarono o addirittura sgretolarono al solo toccarle. A fatica i due vampiri alla fine riuscirono nel loro intento, liberando una specie di botola nel terreno. Era chiusa da un pesante anello di ferro. Rosso andò via, quasi svanendo tra le arcate in pietra e Dacey restò così da sola nel cortile. Per tutto il palazzo intanto continuavano i preparativi per il banchetto della sera. |
Alcune di quelle ossa erano talmente vecchie da diventare polvere non appena le toccavamo.
"Possibile che queste ossa siano più vecchie di noi?" sarcasticamente. Poi, finalmente liberammo una botola. A quel punto la aprii, tirando l'anello in ferro. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Mi bloccai, nel sentire il tono di rimprovero del mio signore.
"Era solo una pausa..." cercai di giustificarmi anche se non aveva molto senso mentigli. Aveva ragione, avevo una missione e mi stavo distraendo. "Sì mio signore..." chinando il capo "Partirò immediatamente per la missione... datemi un indizio su dove posso trovare il vostro pupillo e lo proteggerò, uccidendo chiunque minacci la sua vita!" guardandolo con devozione e determinazione. Poi mi ricordai che c'era qualcosa che dovevo dirgli. "Sono stata nel bosco, prima, uno dei miei servi si è perso, pensavo fosse in pericolo così l'ho cercato con i miei poteri ma non sono riuscita a vedere nulla, c'era come una nebbia che offuscava ogni cosa non solo alla vista, ma anche alla magia!". |
Rimasi lì immobile mentre la figura del cavaliere mascherato sfuggiva al mio sguardo.
E mi sentii anche un poco sciocca a restare così imbambolata. Mi sentii sciocca ad aver sperato di farlo desistere dalla sua vendetta. Mi sentii una sciocca e una illusa, avendo creduto di poter esercitare una tale influenza su di lui, che in fondo conoscevo da pochissimo tempo. Di cui sapevo il nome e poco più. Il suo Destino sarebbe dunque stato in mano al Fato. E io sarei stata spettatrice. Lo sarei stata davvero? Ero in grado di restare ferma ad osservare un assassino muoversi indisturbato fino a raggiungere il proprio obiettivo, sarei stata zitta anche allora? Avrei guardato inerme la morte di un uomo che poteva cambiare il mio di Destino per esaudire la sconosciuta vendetta di un cavaliere che si, mi aveva salvata ma anche insultata. A chi andava dunque la mia lealtà? “ Voi attenzione con quell’asse!” Ammonii due servitori che mi erano passati così pericolosamente vicini, interrompendo tra l’altro quel flusso di pensieri e dubbi. Realizzai che avrei dovuto davvero tornare a palazzo e così feci. Superai il cortile interno, l’ampio ingresso, svoltai al primo corridoio e nuovamente quel sussurro insistente si fece strada nelle mie orecchie. Mi chiamava, proprio a me, chiamava il mio nome con voce soffiata, cupa, quasi disperata e io non potevo che seguirlo, tra le sale, i nuovi corridoi mentre la voce si faceva sempre più forte. E con mia grande sorpresa il misterioso sussurro si fermò di colpo quando mi ritrovai davanti allo stesso ritratto del Barone che già avevo ammirato. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen tirò l'anello di pietra e la botola si aprì.
Da dentro proveniva un fetido insopportabile, come se lì sotto stessero marcendo le intere viscere del mondo. “Accidenti...” disse coprendosi il volto Nikolaj “... ma che diavolo sta imputridendo qui sotto? E' pestilenziale!” Tossendo. “Pensi troppo ai tuoi servi.” Disse il volto nello specchio a Lys. “Ti hanno distratto, facendoti preferire lo svago alla tua missione. Io non tollero gli errori. Per questo ti saranno sottratti. Porta a compimento la tua missione se non vuoi conoscere la mia ira. Lascia stare il mio pupillo, piuttosto concentrati sul nostro nemico. Ora è a Monsperone...” Il ritratto era lì, davanti a Dacey. Quegli occhi scuri ed enigmatici, l'espressione assolta, lo sguardo lontano, oltre l'orizzonte visivo del quadro. Allora lei vide quegli occhi fissarla. Muoversi su di lei, raggiungendo lo sguardo della ragazza. “Ho attraversato gli oceani infiniti di notti senza stelle, senza Luna e senza speranza... ho iniziato a cercarti prima che tutto ciò cominciasse, rincorrendoti in sonni senza sogni, fra le lacerate ed ingiallite pagine del Tempo, fra la prosa perduta dei crepuscoli e la poesia di aurore sconosciute...” “Dacey...” disse ad un tratto una voce alle sue spalle, destandola da quella misteriosa visione. |
"Diciamo di si....se vuoi definirlo amanti" dissi porgendogli un altro sorso di rum e poi quelle sue parole.."Vi sono tante persone qui, forse ti sbagli...e poi sei qui con me ora no?" senza destare interesse a quelle parole.
Freddo e poi caldo, il ciondolo bruciava e vidi la Dama Nera prendermi per mano.."Andiamo guarda...ti sei dimenticata". Il giardino rimaneva sempre splendido in quel Palazzo diroccato e andai verso quel pezzo di giardino che non potevo scordare, quell' elmo a forme di animale cosi fiero, era lucidato ancora. Salivo le scale a chiocciola e scricchiolavano come sempre,poi il mio vestito mutò, bello come quello di una regnante e arrivai al corridoio.."Milord mi fate sempre il dono di un vestito stupendo quando vengo a trovarvi...sento che siete in pericolo..me lo ha detto la Dama Nera, dovete stare attento, forze malvagie aleggiano e le sento..." in quella visione avvertivo i suoi nemici fare forza e la Dama Nera che mi incitava ad aiutarlo ed avvertirlo.."Ve lo avevo promesso vi avrei aiutato milord...fate attenzione". E vidi improvvisamente il Palazzo ai fasti di tanto tempo fa, quando gli Afragolignonesi dominavano e Lei lo incontrava alle feste in incognito, la musica di una ballo..e guardai quella veste meravigliosa, mentre vidi in fondo la Rosa Nera e il bellissimo suo amante..."E' in pericolo si" udii. https://i.pinimg.com/originals/ec/0b...981237f261.png |
Sarebbe stato meglio lasciarla chiusa, quella botola...
Io e Nikolaj ci coprimmo bocca e naso per quell'odore pestilenziale. "Non lo so..." con una smorfia di disgusto "Ma non credo che abbiamo molta scelta sì vogliamo uscire da qui..." guardandolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 08.07.20. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli