Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 07-02-2019 00.34.13

"L'importante è poter trarre qualcosa di positivo da questa faccenda..." commentai.
Poi lo guardai, con un vago sorriso.
"E dunque, qual è la destinazione per la premiata ditta trasporti Gwen?" chiesi, divertita.

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Guisgard 07-02-2019 00.48.48

"Beh, ho bisogno di una doccia e poi di mangiare qualcosa di buono." Disse Elv divertito. "Però dobbiamo anche cercare un luogo sicuro per tutto questo denaro..." fissando Gwen.

Lady Gwen 07-02-2019 00.51.10

Sorrisi annuendo.
Però z in effetti aveva ragione.
"Giusto, è vero. Io però non ho la minima idea di dove potremmo andare. Non ho mai avuto a che fare con una somma tale, quindi non saprei proprio..." sospirando.
"Immagino che sotto la mattonella o il materasso sia fuori uso già da una sessantina di anni..." sarcasticamente.

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Destresya 07-02-2019 00.55.37

Mi abbandonai, completamente a quella passione, lasciando che fluisse liberamente in me, che mi travolgesse, dopo averla repressa per così tanti anni.
Ero così arrabbiata perchè non mi riconosceva, non gli interessava nemmeno, così furiosa, ma troppo innamorata, folle e persa per sottrarmi a tutto quello, per non prendermi anche quel poco che mi avrebbe concesso.
Lo baciavo con tutto l’ardore e la passione di cui ero capace, e anche di più, lo stringevo a me, accarezzando e tastando quel corpo che tanto avevo immaginato, sognato, sospirato.
Ero fuori di me, completamente, follemente.
Lo baciavo, lo stringevo, lo toccavo come se il mondo intero si fosse fermato e cristallizzato in quell’unico eterno istante, come se il tempo stesse per finire e io non avessi altro desiderio che fare mie quelle labbra, quel respiro, per arrivare a quel cuore che avevo inseguito ed amato per anni.
Lo baciavo come se tutta la mia vita si fosse condensata in quel momento.
Perché era così.
Non esisteva altro scopo, altra missione che non fosse cercare di arrivare a lui, al suo cuore, al suo amore.
Lo accarezzavo, lo toccavo, tastando quella virilità salda e pronta, che mostrava come desiderasse il corpo della Pantera, la assaporavo con la mano, folle di desiderio..e d’Amore.
Lo volevo, più di ogni altra cosa al mondo.
Allora mi staccai da lui, con uno sforzo immane, mi allontanai di un passo e iniziai a slacciare lentamente la piccola zip che apriva il mio costume in latex, rivelando il mio corpo bianchissimo e ardente.

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Guisgard 07-02-2019 01.05.56

"Tranquilla, so io dove..." dise Elv, indocando poi a gWen di dirigersi verso le montagne, alla casa di lui che già in passato avevano visitato insieme.



La Pantera prese a spogliarsi e Fessen la guardava con eccitazione sempre più forte.
Allora si tolse i boxer, senza toglierle gli occhi di dosso, restando completamente nudo davanti a lei.
Ma non riuscì a starle troppo lontano.
Si avvicinò mentre lei ancora si spogliava, chinandosi voglioso sui suoi bianchi e sodi seni della Pantera, facendoli suoi con la bocca e la lingua, prima uno, poi l'altro.
E mentre ci giocava, con una mano si teneva stretta la virilità, cercando sollievo e piacere.

Lady Gwen 07-02-2019 01.11.43

Mi indicò di dirigermi verso la casa in montagna.
"In quella casa? Sei sicuro?" dubbiosa.
Comunque, mi fidavo di lui.
Evidentemente sapeva cosa stava facendo e poi volevo chiudere prima possibile questa faccenda.

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Destresya 07-02-2019 01.14.29

Mi spogliai davanti a lui, fissandolo ardente mentre lui faceva lo stesso.
Restò tutto nudo, e il mio sguardo percorse ogni sua forma, carico di desiderio.
Sobbalzai quando sentii le sue labbra sul mio seno, chiudendo gli occhi per un lungo istante in cui assaporai quella sensazione così nuova e bellissima, da farmi perdere la testa.
Finii di spogliarmi in fretta, mentre lui era sempre attaccato a me, facendomi gemere sempre più forte.
Una volta rimasta nuda, allungai una mano verso di lui, scacciando la sua da quel membro che volevo tutto per me, e iniziai a tastarlo, toccarlo, farlo impazzire, con tutta la voglia e la passione che mi stava divorando.
Lo sentivo caldo e saldo nella mia mano, e mi faceva andare fuori di testa.

Guisgard 07-02-2019 01.24.38

La mano della bella Pantera scacciò quella di Fessen dal suo stesso membro, per poi afferrarlo ed iniziare a dargli piacere.
Un piacere forte, rapido, disperato, al punto da strappare al giornalista lunghi gemiti di godimento.
“Brava, tesoro...” disse lui folle d'eccitazione, accarezzandole il viso “... oh, se sei brava...” guardandola negli occhi “... e la maschera?” Godendo. “La tieni?"



L'auto arrivò alla casa di montagna, fermandosi davanti all'ingresso.
Gwen ed Elv scesero ed entrarono nell'abitazione.
Qui lui subito tolse un quadro dalla parete, mostrando una cassaforte nel muro.
Aprì usando la combinazione e vi nascose dentro il denaro.
"Qui sarà al sicuro." Disse a Gwen, dandole poi un biglietto su cui era scritta la combinazione.

Lady Gwen 07-02-2019 01.29.25

Arrivammo alla casa, che ormai era per me familiare, il posto in cui mi sentivo più a mio agio e che mi faceva stare bene.
Elv tolse un quadro dalla parete, dietro cui c'era una cassaforte e mise lì i soldi.
Poi annuii prendendo il biglietto di carta e lo conservai al sicuro.
"Bene, direi allora che abbiamo in sospeso una doccia e un pranzo, no?" divertita.

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Destresya 07-02-2019 01.32.36

Più lo sentivo gemere più impazzivo, andavo fuori di testa.
Sentivo quel membro caldo e saldo nella mia mano, lo facevo impazzire sempre di più, godendomi quei gemiti e quell'espressione sul suo viso.
Saperlo che bastava saltargli addosso per accenderlo lo avrei fatto prima.
E io stupida che ho sperato per anni di riuscire a farlo innamorare.
A quelle parole mi fermai, guardandolo negli occhi.
Lo volevo davvero?
Volevo che mi vedesse, che scoprisse chi ero?
Oddio non che fosse la maschera a proteggere la mia identità, quanto piuttosto il mio essere invisibile come Destresya.
Persino per lui.
Forse soprattutto per lui.
Sì, volevo che sapesse.
A costo di rischiare che andasse via.
Anche se, a giudicare dal suo membro, dubitavo che sarebbe andato via sul più bello.
Annuii piano, fissandolo negli occhi.
Allora, con un movimento leggero e delicato, mi tolsi la maschera.


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