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"Con piacere tesoro...dove mi porterai di bello?" accarezzandogli il bel volto. Immaginavo il tormento interiore di Hunt, doveva prendere molto coraggio per prendere una decisione e qui non era professionale ma si trattava della sua vita e dissi sottovoce "Mi ami ancora?".
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Il suo ragionamento, in fondo, non era sbagliato.
Non aveva tutti i torti. "Progetti..." mormorai, con un accenno di sarcasmo "Di certo non ho più una carriera medica da chirurgo davanti a me, ormai è tardi..." aggiunsi, con amarezza. Poi accennai un sorriso. "Ma non hai del tutto torto. Di sicuro, potrei anche aiutare mia madre, con una parte dei soldi..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo fissai attentamente, con uno sguardo caldo, appassionato.
Più si spogliava più ogni cosa in me fremeva, scalpitava. Davvero ancora non aveva capito? Ero davvero così invisibile per lui? Eppure mi vedeva ogni giorno, risolvevo i suoi problemi in ufficio e fuori, uccidevo per lui i cattivi... beh, questo lui non lo sapeva, ovviamente. Fino ad ora. Sorrisi a quelle sue parole, un sorrisetto malizioso ed enigmatico. Allora mi avvicinai a lui, colmando con un paio di passi, lenti e sensuali, la distanza che c'era tra noi. Fissandolo negli occhi lasciai che la mia mano guantata e con gli artigli della pantera iniziasse ad accarezzargli il petto, scendendo sempre di più. "Lo sai? Me lo chiedo spesso..." con voce calda, e gli occhi nei suoi. "Forse non la meriti, dato che nemmeno la riconosci nè l'hai ringraziata!" con tono ora più risoluto e uno sguardo azzurro e ardente nel suo, mentre la mia mano percorreva lentamente il suo petto fino a raggiungere l'elastico dei boxer. |
Elv annuì.
Chiamò un taxi e con Gwen andarono verso la campagna, fino a raggiungere la casa del Duca Bianco. Era stata messa sotto sequestro dalla polizia, ma nel cortile c'era ancora l'auto che Fantamas aveva dato a Gwen. E la valigia era dentro. La mano della Pantera, quel guanto vellutato e quegli artigli freddi scivolavano lungo il petto nudo di Fessen, fino all'elastico dei suoi boxer che, aderenti, ben disegnavano la sua virilità. “Ah ecco...” disse lui guardandola negli occhi “... quindi... non la merito?” Con un sorriso malizioso. “Si, certo...” disse Hunt ad Altea mentre guidava “... certo che ti amo... disperatamente...” guardandola. |
Arrivammo fino alla villa in taxi; la casa era stata ovviamente messa sotto sequestro, ma la macchina e la valigia erano ancora lì.
"Beh, ora che abbiamo anche una macchina, direi di lasciare questo posto per sempre. Ci sono stata anche fin troppo tempo" aprendo lo sportello della macchina, le cui chiavi erano già inserite nel quadro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nell'auto ed Elv fece lo stesso.
Partirono e lasciarono la villa, senza che nessuno si accorgesse di nulla. La valigia era dietro. Elv la prese, per poi aprirla. "Cavolo... quanti soldi..." disse incredulo. |
Iniziai a giocare con quell'elastico in modo sensuale, provocandolo e fissandolo negli occhi.
Persino così mi guardava e non mi vedeva. Se ne restava lì impalato a fissarmi. "No... non la meriti affatto!" scuotendo la testa piano, mentre la mia mano si intrufolava in quei boxer, ma solo superficialmente, spiando ogni reazione di quell'uomo che tanto avevo aspettato di avere lì alla mia mercè, con il cuore che batteva all'impazzata. Avevo sempre sperato che la Pantera avrebbe avuto più chance di Destresya, ma era evidente che mi sbagliavo anche in questo caso. Forse dovevo tenermi stretta la mia allucinazione, dove mi voleva, mi prendeva, mi cercava. "Non meriti nemmeno questo..." sussurrai, con voce calda, per poi sporgermi verso di lui, senza smettere di fissarlo per poi sfiorare le sue labbra con le mie e incatenarlo in un bacio che avevo atteso di dare per tutti quegli anni passati al suo fianco. Un bacio caldo, intenso, fatto di tutto quello che non avevo mai detto, di tutto quello che avevo provato e nascosto. Un bacio di quelli che toglie il fiato e ruba l'anima. |
Lasciammo la villa, mentre un grave peso si sollevava dal mio petto al pensiero della chiusura di quel capitolo.
Poi, Elv aprì la valigia. "Sono un milione di Taddei. Almeno è stato di parola..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La Pantera giocava con quell'elastico e nello sguardo azzurro di Fessen lei vedeva l'impeto della passione, del desiderio.
Poi quella mano coperta dal guanto scivolò nei boxer, restando però poco sotto l'elastico, strappando al giornalista un sorriso eccitato. Poi quel bacio e lei si ritrovò stratta fra le braccia di lui, sul suo petto nudo e contro quei boxer pieni di mascolinità. Sentiva le labbra calde di Fessen, la sua lingua umida ed audace, le mani scivolarle ovunque lungo la tutina in lattice. Sentì le dita esperte di lui scendere sulle sue natiche rese sode dalla tuta aderente, fino in mezzo alle sue cosce, dove lui poteva toccarla tutta. |
"Wow..." disse stupito Elv guardando il denaro nella valigia "... ancora non riesco a capire come un simile criminale possa dimostrarsi così generoso... mah..." ridendo, mentre Gwen guidava.
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