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"Sai Icarius, il solo fatto tu mi dica che mi credi e non mi prenda per pazza come gli altri mi rincuora. Non ci sono più Afragolignonesi qui, sono da secoli andati via, e ho saputo quel detenuto nobile, ultimo di quel popolo, è perito nel bosco in una tagliola. Quindi la mia sorte è questa...devo vivere aspettando la mia sorte?" alzai le spalle.."E poi l' Amore non si comanda, il fatto è io non mi innamoro facilmente...è questo il fatto...ma amo lo spirito dell' amante della Dama Nera....magari potrei innamorarmi di uno, ma se non lo conosco nemmeno."
Lo guardai accarezzandolo "Sono qui con te perché mi piaci, sei un bel ragazzo e..mi piaci si...e poi come si fa a non affezionarsi ad un ragazzo come te, starei male a lasciarti...sai?" sospirando e giocando coi suoi bei ricci bruni e dandogli un lieve bacio sulle labbra. |
Roteai appena gli occhi, con il viso girato affinché lui non vedesse.
Odiavo quando mi dava gli ordini, soprattutto su cose scontate o che già facevo per conto mio. Naturalmente sarei stata gentile e cortese con il barone, anche se non avessi avuto alcuna mira o speranza verso di lui, semplicemente perché era nella mia natura essere gentile e cordiale. Ebbi quasi la tentazione di controbattere in malo modo, solo per fargli notare quanto inutili fossero le sue raccomandazioni. “ Avrò cura di informare Red, ricordati che è grazie a lui se io ora sono qui ad ammaliare il tuo caro barone.” Ecco, non riuscii a trattenere almeno qualche parola un poco scocciata. A furia di star vicino a mio fratello finivo per farmi influenzare dal suo caratteraccio. “ Meglio che informi subito l’artista di strada, così avrà modo di prepararsi a dovere per essere all’altezza dell’intera serata.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen era giunta alla fine di quel pozzo.
Ma di Nikolaj neanche l'ombra. Tutto era buio intorno a lei e solo la sua vista sovrumana le permise di scorgere qualcosa davanti ai suoi occhi. Uno stretto cunicolo. Icarius guardò Altea, ma una domanda gli sorse spontanea, forse per il rum bevuto che lo rendeva un filino brillo. “Ma, madama...” disse “... pur di salvarvi dovreste partire per Afragolignone e cercare lì l'amore e la salvezza, invece di star qui ad attendere una fine meschina. E poi... dite di non innamorarvi facilmente, eppure con me, appena mi avete visto, siete stata subito diretta, confidenziale, perciò il vostro animo non è arido... sono sicuro che da qualche parte c'è un uomo capace di amarvi e di salvarvi.” Con sincerità ed affetto lui. “Si, ma bada di non essere troppo gradata a quel pagliaccio e pezzente...” disse il Maresciallo a Dacey “... ha fatto il suo dovere salvandoti, visto sei la sorella del Maresciallo. Fra pochi giorni andrà via e spero crepi presto.” Congedando Dacey con un cenno della mano. Aegos, fingendo ancora, assunse un'espressione sottomessa ed annuì a lys, per poi prendere le focacce che il taverniere aveva portato. “Si, mia signora...” disse l'uomo a Lys “... la stanza è pronta... prego, vi ci accompagno.” E la condusse nella sua camera, con Aegos che li seguiva docile. |
Niente, non un suono o un segno che ci fosse.
Poi, vidi un cunicolo davanti a me. Ah, ecco. Forse era lì che era andato. "C'è un cunicolo!" urlai verso l'inizio del pozzo, sicura che Ivan ed Elv mi avrebbero sentita. Poi, iniziai a camminare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Sei sicuro io sia innamorata di te? Mi piaci e basta, l' Amore non ha nulla a che vedere con l' attrazione" sorrisi alla sua prima ipotesi.."Partire per Afragolignone? Assolutamente no...sarebbe sciocco..questa è la mia Terra...e vado in cerca dell' Amore? Ti ho confidato questa storia, è la mia vita, appunto sarei felice di trascorrere i miei ultimi giorni con te...sai...vi è un Palazzo diroccato poco lontano dai nostri Palazzi e vi abita un fantasma di un nobile afragolignonese, l' ho visto tante volte e penso lui mi abbia aiutata a fuggire da mio marito....ha detto è stato impiccato, gli ho promesso di tornare da lui, tu verrai con me appena starai meglio, ti prego non mi lasciare" con slancio verso il suo petto...e solo uccidendo il barone potrà salvare la sua anima e Chanty. Avevo promesso di aiutarlo a uccidere il barone addirittura..pensai tra me e me.
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Ancora roteai gli occhi, era inutile discutere con lui.
Se solo avesse saputo la verità... Una verità che neanche io sapevo completamente e ancora meno comprendevo. Uscii dalla stanza e domandai a qualcuno della servitù di indirizzarmi dall’artista con la maschera, di certo non passava inosservato con tale travestimento e infatti non fu difficile ricevere informazioni e capire dove trovare Reddas, o meglio, Red. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen gridò per far sentire la sua voce ad Elv e ad Ivan, ma forse loro non sentirono nulla.
Poi si incamminò nel cunicolo. Percorse un bel tratto di quel percorso scavato nella roccia, fino a quando si ritrovò in una sorta di antro. I suoi occhi abituati all'oscurità non fecero fatica a comprendere dove fosse. Vi erano infatti mucchi d'ossa ovunque. Erano però ossa particolari. I crani mostravano detti aguzzi. Era una sorta di luogo di sepoltura per vampiri. Icarius impallidì a quelle parole di Altea. “No, madama...” disse quasi balbettando “... io... io non voglio venire in un luogo infestato da fantasmi... io... io ho paura dei morti... voglio solo guarire e tornare al mio lavoro...” spaventato per quelle storie di vampiri. Uno dei servi indicò a Dacey le scuderie. Era infatti là che il saltimbanco si trovava. Erano il suo alloggio. Dacey lo trovò steso sul fieno, con la sua arpa, la maschera sul viso e lo sguardo perso a guardare il cielo da una finestra. |
"E ti capisco..chi non ha vissuto a contatto con loro non può capire...e non vorrai nemmeno essere mio amico, vederci..che facciamo di male se abbiamo una storia?" baciandolo sulle labbra.."Non mi sembri avvezzo all' innamoramento però vorrei vederti felice sai...per me non lo sei" sfiorando il suo petto.
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Mi avviai sulle scale, tra gli sguardi generali, quella nostra scenetta aveva riscontrato un discreto successo.
La cosa mi eccitava, mi eccitava da morire. Perchè se fosse stato un gioco solo tra noi sarebbe stato divertente, ma così lo era ancora di più, e la tensione tra noi era sempre più forte. Adoravo vederlo così, lo adoravo e non vedevo l'ora di vederlo trasformarsi in se stesso e lanciarmi con lui in una folle cavalcata. Quando poi faceva il cucciolo spaventato era davvero adorabile, faceva inumidire il mio corpo nel giro di un istante. Mi voltai di scatto, guardandolo negli occhi. "Allora, Aegos, vuoi darti una mossa?" tuonai, severa e autoritaria, per il solo gusto di vedere quegli occhioni spaventati "Possibile che tu debba sempre essere così lento?" urlai, mentre i miei occhi ormai fissavano i suoi intensamente. Eravamo arrivati al corridoio dove c'erano tutte le stanze. "Qual è la nostra?" chiesi poi al locandiere, spiccia, guardando le varie porte chiuse. |
Dopo aver camminato un bel po', mi ritrovai in una sorta di antro.
E c'erano ossa. Ma non ossa normali. Erano crani con denti aguzzi, come se quello fosse una sorta di cimitero per vampiri. Ma che razza di posto era? "Nikolaj!" chiamai ancora, sperando ora di avere successo. Intanto questo posto era un tantino inquietante e mi chiedevo chi ce li avesse messi qui, quei crani di vampiri. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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