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Il padrone rientrò nel castello, seguito da Gwen.
Appena nella corte, l'uomo chiamò la nana. "Puoi servire il pranzo." Disse il padrone. Subito fu così portato il pasto, fatto di carne, verdure, salumi, formaggio e frutta. "Mangia..." l'uomo alla nana "... bisogna essere in forze per lavorare qui al mio servizio." |
Adespos mi baciò stringendomi forte, con la stessa passione che mi aveva dedicato la notte prima. Risi alle sue parole e lo strinsi ancora più forte, dopodiché gli raccontai di come fossi giunta a lui.
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Tornammo a palazzo.
Appena arrivammo nella corte, il padrone ordinò di servire il pasto. Poco dopo la tavola apparve imbandita, su di essa c'erano carne, salumi, formaggi e tante altre cosa. Non avevo mai visto tanto cibo in vita mia e continuai a pensare che il padrone si trattasse davvero bene. |
"Si..." disse la sarta a Clio "... ormai in città non si parla d'altro... stanno già arrivando i primi cavalieri. Gli araldi hanno ormai diffuso la notizia della giostra. Sarà un'esperienza entusiasmante."
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Sorrisi alla donna.
"Oh, che bello..." gaiamente "Sarà senz'altro bellissimo...". Dopodiché, pagai, la ringraziai e uscii dal negozio. Se i cavalieri erano già arrivati era il caso che mi facessi un giro per vedere se riuscivo a scoprire qualcosa di interessante nell'attesa della lista ufficiale. La pazienza non era mai stata una mia virtù, dopotutto. |
"Già, immagino..." disse Betta a Dacey "... alla fine del torneo, se dovessero prendere quel traditore, sua signoria vi concederà di sposare messer Jean."
In quel momento entrò un servo, insieme ad un chierico. |
<< Si è proprio così >> sistemai la lettera tra le vesti per poi consegnarla a Jean in un secondo momento.
<< Non era così che pensavo andasse il mio matrimonio ma... Questa é la vita no?>> Mi alzai appena la porta si aprì. << Grazie per aver fatto così presto ehm...>> rimasi incerta su quale titolo usare per il chierico e infine decisi di andare oltre,<< vi condurrò dal povero ragazzo ferito e da sua madre.>> E così feci |
"Si, posseggo questa mia corazza ed il mio fido palafreno." Disse Alvaro ad Altea. "Ora voglio iscrivermi a questo torneo e sono sicuro che saprò farmi valere."
Poco dopo i due avvistarono le mura di Monsperon che si ergevano sulle dolci pendici di un alto colle. |
"Perfetto..ma state attento..mi sembra strano si dia un castello e un terreno così facilmente".
E proseguimmo verso Monsperon. |
Il pranzo cominciò e subito il padrone mangiò con appetito e gusto.
"Parlami di te..." disse l'uomo a Gwen "... del tuo paese d'origine, della tua famiglia e tutto il resto..." bevendo. |
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