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Uscimmo finalmente da lì ed io spiegai ad Elv della valigia e della macchina che erano rimasti lì, alla villa di Fantamas, poiché ero tornata in città insieme alla polizia.
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La vasca si riempiva a poco a poco.
"Devi essere un esperto in materia!" fissandolo con aria enigmatica e lievemente canzonatoria. Era così che il grande Fessen conquistava le sue prede? Parlando di porno? Ma probabilmente, me l'ero cercata, con la tutina e tutto il resto. Lo squadrai da capo a piedi. "Vorrà dire che correrò il rischio!" facendogli l'occhiolino maliziosa a mia volta "Dopotutto, non è il rischio peggiore che ho corso stamattina!". Gli avevo solo salvato la vita, dopotutto, senza beccarmi nemmeno un grazie dal signorino. La vasca era ormai piena di acqua calda e invitante. "Ecco, il tuo bagno è pronto.." voltandomi verso di lui e fissandolo negli occhi intensamente. |
"E perchè mai" disse Elv a Gwen "un criminale avrebbe dovuto darti una valigia pieni di soldi ed un'auto?" Fissandola. "Non credi ci sia sotto uno dei suoi inganni?"
Fessen rise piano. "Già, il rischio..." disse togliendosi la maglia e restando con la camicia che cominciò a sbottonarsi "... la parola d'ordine per il piacere affermano alcuni esperti New Age..." mentre il vapore inumidiva la stanza "... sai, mi è rimasta in mente una cosa..." fissando la Pantera "... come sai dei miei nemici e dei miei lavori al giornale? Poteri da supereroina mascherata?" |
Sospirai, spiegando la cosa con calma.
"Ha voluto che lo accompagnassi ieri sera, era una cena in cui doveva discutere di un affare circa uno dei libri che aveva rubato. Beh, aveva detto che mi avrebbe dato una parte dell'incasso, e lo ha fatto" dissi "Possiamo anche non andare se vuoi. Non mi interessa nulla della sua macchina o dei suoi soldi, anzi non li volevo nemmeno. Mi ha costretta quella sera ad accompagnarlo e poi mi ha lasciato quei soldi, ma non me ne frega niente. Mi basta essere di nuovo insieme a te, adesso..." guardandolo. Poi lo abbracciai forte. "Stringimi, ti prego..." sussurrai quasi, con gli occhi lucidi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Restai ad osservarlo avidamente, appoggiata a uno stipite della porta.
I miei occhi felini accarezzarono tutta la sua figura, quel corpo che osservavo ogni giorno. Era lì, nel mio covo, era vivo. "Attento..." mormorai, con voce calda e sensuale "Se dici così poi penso che tu voglia provarlo sulla tua pelle!" con un sorrisetto enigmatico e malizioso. Restai lì, senza dar cenno di volermene andare come il pudore avrebbe comandato. Ma la Pantera non si curava di queste cose. Lei era tutto quello che Destresya non sarebbe mai potuta essere. Poi quella domanda, a cui risposi con un altro sorrisetto. "Pensavo non mi avessi nemmeno sentito!" lo rimbeccai, fissandolo intensamente "Chissà, magari sono stata sempre più vicina di quanto tu possa immaginare... magari sono quell'angelo custode a cui attribuivi la magica risoluzione dei tuoi casi!" quasi trattenendo il fiato per l'emozione ma senza abbassare lo sguardo. |
Mi guardai attorno.. "Uno dei nostri agenti segreti" osservai Montes sospettosa "Prendo il libro, lo porto alla biblioteca.. Vieni Hunt?". Era possibile avessi dubbi sulla identità di Montes e guardai Hunt negli azzurri occhi in modo profondo.
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“Si, riportate il libro alla Biblioteca Antoniana.” Disse Montes ad Altea.
“Si, capo.” Annuì Hunt. I due agenti segreti andarono alla biblioteca con la Ferrari. “Tranquilla...” disse Elv stringendo Gwen “... hai fatto bene ad andare alla cena con lui... è un criminale ed avrebbe potuto ucciderti... però davvero bizzarro... un simile uomo che dona dei soldi senza chiedere nulla in cambio... forse è davvero pazzo come scrivono sui giornali...” baciandole il capo. |
"Per un attimo...ho pensato Fantamas avesse preso le sembianze di Montes, non vedo l'ora questa storia finisca...ma poi a te toccherà parlare con tua moglie, ma ora pensiamo a riportare il libro...ma che diremo?" contattai Montes "Montes, scusa..cosa dobbiamo dire..siamo due agenti segreti e abbiamo trovato il libro?" perplessa.
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Annuii.
Poi riflettei sulle sue parole. No, infatti. Non aveva voluto nulla in cambio e se così fosse stato, se ciò che era successo fosse stato perché lui mi aveva costretta, sarebbe stato infinitamente più facile. Ma ora era acqua passata. Sorrisi mentre mi baciava il capo. "Credo che ci abbiano interrotto un bacio, poco fa..." dissi, con espressione furba. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Entrate nella biblioteca" disse Montes al telefono "e recatevi nell'ala 3, quella che affaccia sul Cortile delle Statue... lì troverete un antico scrittoio... sopra vi sono testi molti antichi, alcuni in pessime condizioni... posate il libro lì ed andatevene." Ad Altea.
Elv sorrise a Gwen, la guardò negli occhi e la baciò. Un bacio lungo quanto l'attesa che li aveva separati. Un bacio come risposta ad ogni loro paura. |
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