Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 24-11-2015 00.19.34

Mentre mi baciava, mi stringeva a sè ed io mi sentivo di nuovo me stessa, come se solo in quel modo riuscissi ad essere libera.
Poi notai un'altra lettera nel taschino del suo camice.
"Cos'è?" chiesi guardandola, per poi guardare lui.

Dacey Starklan 24-11-2015 00.21.02

Anche Guisgard aveva avuto pensieri simili ai miei. Quando Fines si allontanò, seguito poco dopo da Poeh mi accigliai ma forse ero io a essere troppo sospettosa.

<< Verreste a fare una passeggiata con me capitano? A differenza del nostro amico io adoro camminare...>>

Marwel 24-11-2015 00.25.52

Per quanto Marwel avesse provato a trattenere le lacrime, una o due riuscirono a rigarle il volto, soprattutto quando Suor Ologna parlò di Benjamin e il volto angelico del suo piccolo guerriero le comparve nella mente.
"Sta bene. Stanno tutti bene. Ma non li ho più con me, li ho appena messi sul primo treno per Capomazda" disse asciugandosi velocemente il viso e avvicinandosi alla donna.
"Ora i bambini sono al sicuro e lontani da questa guerra. Io però sono qui e vi chiedo di farmi diventare una brava infermiera" aggiunse prendendo le mani della Suora e stringendole nelle sue.

Guisgard 24-11-2015 00.32.03

“Oh, nulla...” disse Fermer minimizzando “... solo una lettera di mio padre... su, ora rimettiamoci al lavoro.” Sorridendo a Gwen. “Dobbiamo tenerci pronti, nel caso arrivino feriti per la battaglia.”

Clio 24-11-2015 00.36.51

Riuscii ad alzarmi, a camminare in qualche modo.
Strappai un lembo della camicia e bendai la gamba in qualche modo, per cercare di fermare il sangue, o almeno rallentarlo.
Ero molto lontana dalla battaglia, dovevo trovare un modo per comunicare, qualsiasi cosa.
Così, pian pianino mi incamminai senza sapere bene dove.

Guisgard 24-11-2015 00.37.25

Guisgard guardava Poeh che saliva le scale, quando Dacey gli parlò.
“Si, certo, perchè no.” Disse lui annuendo. “Il borgo a quest'ora è tranquillo.” Ed uscirono dalla taverna.
Era un primo pomeriggio alquanto grigio e silenzioso, con le varie botteghe e i diversi negozi chiusi per l'ora di pranzo.
“Forse i tre borghesi” lui a lei mentre passeggiavano “davvero non hanno spirito di avventura.” Sorridendo. “Poveretti, un po' li capisco. Voi invece mi sembrate tranquilla. Una cameriera alquanto coraggiosa. Ed ambiziosa aggiungerei.”

Lady Gwen 24-11-2015 00.41.36

Sorrisi leggermente a Fermer.
Non me ne aveva parlato.
Il problema era che io sapevo, ma lui non aveva detto niente.
Mi chiedevo se e quando me l'avrebbe detto.
Forse più avanti, o magari non aveva intenzione di raggiungere suo padre e quindi non voleva parlarne e intanto tutte queste domande si affollavano nella mia testa.

Guisgard 24-11-2015 00.41.45

“Oh, mi spiace...” disse Suor Ologna a Marwel “... deve essere stato molto doloroso per voi lasciarli andare così... separarvi da loro... ed è nobile che vogliate restare qui e non fuggire dalla guerra...” sorrise e strinse le mani della giovane “... si, certo...” annuì “... se volete vi insegnerò come si diventa una buona infermiera... qui all'ospedale c'è tanto da fare... e la guerra causa sempre feriti... siete una ragazza in gamba e sono certa sarete un'ottima infermiera.”

Dacey Starklan 24-11-2015 00.44.21

Camminare nel borgo a quell'ora tranquilla era ciò che ci voleva per permettermi di ragionare appieno.

<< O forse non sono fatti per tutto questo... Forse quei tre sono solo un peso ormai... Non lo so...>> parlavo a ruota libera lasciando che Guisgard ascoltasse.

<< Coraggiosa... Ambiziosa... É così che mi vedete? Solo perché cerco una vita migliore? Alla fine si questa avventura immagino che ne scriverete un libro, come dite sempre che scriverete un libro su ogni cosa che vi riguarda ee sapete che dovete fare? Voglio una descrizione degna quando parlerete di me, ma magari senza essere totalmente sincero sui lati negativi>> divagavo prendendo tempo prima di decidere se affidarmi davvero a lui.

Marwel 24-11-2015 00.46.03

"Vi ringrazio" disse Marwel. Lasciò le mani della Suora e guardò verso il forte: quel luogo rappresentava l'unica protezione di Evangelia, ma era anche il simbolo della guerra, il simbolo del suo dolore che per primo le aveva tolto il suo amore e poi i suoi bambini.
Non era facile e non lo sarebbe stato ancora per molto.
"Se non vi dispiace, vorrei cominciare subito" disse ammiccando un sorriso.


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