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Elisabeth restò in quella cabina e poco dopo lo sfarzoso panfilo si alzò in volo.
Qualche istante e udì bussare. Era di nuovo l'uomo della carrozza. “Questa è la vostra cabina” disse “e qui troverete il necessario per togliervi da dosso il malessere e i ricordi della brutta avventura che vi ha condotta fin qua. Lasciate che mi presenti... sono lord Sapien e vivo in un isolotto di mia proprietà non lontano da qui, che però ormai orbita nelle ambizioni di Maruania. E vivere sotto quelle leggi è alquanto avvilente. Il governo impone che non si resti soli e che magari si possa dissipare il proprio patrimonio con donne di ogni tipo. Io non ne ho alcuna intenzione e dunque mi occorre una copertura. E quella copertura siete voi. Vi pagherò e vi offrirò una vita da sogno, mentre voi in cambio fingerete di essere la mia compagna. Naturalmente ci sarà il massimo rispetto fra noi ed io non pretenderò nulla da voi che non sia una vile recita in pubblico.” |
Sorrisi maliziosamente mentre restituivo Mia Amata a Icarius "Magari ogni tanto potresti darmela, mi ci ero affezionata e lei pure a me..sembrava avesse una anima".
Mi sedetti sulle sue gambe e lo abbracciai, ascoltai i discorsi su quello che doveva essere lo spirito dell' avo visto e notai il volto malinconico di Icarius, lo stesso quando guardava fuori la finestra dopo la visita di Don Nicola..."E perchè poi non sei più entrato in quella milizia? Comunque dobbiamo dirtelo" e guardai gli altri annuendo "Eravamo tutti e quattro sulla torre stanotte ovvero prima dell' Alba ed è apparso uno spirito..si è fermato, Palos si è fatto avanti parlandogli e lui sembrava volesse dirci qualcosa e poi tutto è svanito poichè albeggiò..io non conosco questo tuo antenato ma i tuoi amici si e sono convinti era Luigi dè Taddei...e poi ho fatto un sogno strano mentre dormivo nel tuo letto..un vaso in oro colmo di terra e un corteo funebre, tutti piangevano e dissero..i Taddei erano si..sfortunati..finchè non si sarebbero liberati della Gioia". Rimasi poi in silenzio pensierosa. |
Sorrisi a quelle parole del bambino, piacevolmente colpita dalla premura di Icarius nei miei confronti.
"Ah sì?" tenendo il modellino "Allora stai pure tranquillo, Yekla, che guarirò presto.. così potrai salire sulla Divina Misericordia.." gli sorrisi "E se vuoi la verità ti invidierò un sacco.." risi piano, facendo l'occhiolino al bambino. |
Qualche minuto dopo sentii il Guercio parlare con i due uomini, ma dalla mia posizione non li vidi.
Alla domanda del Guercio, uno rispose e mi parve di cogliere dell'ironia, sebbene non riuscivo a sentire tutto. |
Quando sentii bussare alla porta mi voltai di scatto....ero curiosa ma anche spaventata.....entro' un uomo....era l' uomo della carrozza.....mi racconto' la sua storia ...le motivazioni che lo avevano portato a fare quella scelta....ero stranita, lo guardavo......" Francamente.....non so se ringraziarvi oppure no.....le vostre motivazioni le ho ascoltate......ma non comprendo perchè avete scelto me, vi ringrazio per il mondo dorato che mi prospettate.....e credo che probabilmente sarebbe stato meglio se prima mi aveste conosciuta , mi sento molto a disagio con questo abito........vi ringrazio per aver pensato di porvi rimedio........Forse non vi interessa il mio pensiero infondo mi avete comprata.....ma se così non fosse.....cosa ne dite se ne parlassimo una volta arrivati a destinazione...passare....del tempo insieme anche se una recita...non e' una cosa semplice.......".......Certo innamorarsi era molto piu' difficile....ma mai avrei pensato ad una cosa simile....
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“Uomini di...” disse stupito il Guercio “... di Capitan Gurenbarba?”
“Già...” annuì uno dei due pirati. “Ma la Dama Piacente è la nave di Capitan Elv!” Esclamò il Guercio. “Prima, poi l'ha perduta al gioco.” Ridendo uno dei due pirati. “Ora Elv è solo uno dei sottoposti di Capitan Gurenbarba!” Tutto ciò fu udito da Gwen e dagli altri cacciatori di taglie nascosti. |
“Avete perfettamente ragione.” Disse Sapien ad Elisabeth. “Perchè ho scelto voi? Perchè siete molto bella e ciò aiuterà la nostra recita. Ora vi lascio riposare e negli armadi troverete abiti degni. Indossateli e quando vorrete mi troverete sul ponte. Tra non molto saremo arrivati. E forse mi direte anche il vostro nome.” Un inchino ed uscì.
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A quelle parole di Altea, Icarius sussultò.
“Cosa...” disse incredulo, fissando lei, poi i tre compagni “... cosa sta dicendo?” “E' la verità.” Fece Sammone. “Si, capo...” annuì Pepino “... era proprio tuo zio...” “Dove?” Incredulo Icarius. “Sulla piattaforma della torre, stanotte.” Rispose Palos. “Ecco ciò che vedevo le scorse notti...” Pepino ad Icarius. “Voglio vederlo anche io.” Deciso il Taddeide. “Stanotte ci saremo tutti allora.” Fece Palos. |
“Allora” disse Yekia a Clio “chiederò a Capitan Falco di far salire anche te a bordo.” Sorridendo.
Poi qualcuno bussò e la suora aprì. Erano gli attori, giunti a vedere come stava Clio. “Ma cos'è successo, Clio?” Chiese preoccupata Fria. |
A quelle parole Icarius era in preda a una stana agitazione..sapevo lo avremmo turbato..voleva vederlo..forse avrebbe parlato se avesse visto suo nipote.
Gli presi la mano.."Si, stanotte vedremo allora se parlerà..e capirò il tuo turbamento" guardandolo nei suoi occhi mutevoli.."E deve essere qualcosa di grande importanza". |
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