Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 19-06-2018 23.48.16

Lo feci salire davanti, e con una mano guidavo il cavallo mentre con l’altra lo sorreggevo.
Era faticoso e pericoloso ma non avevo intenzione di rallentare il galoppo, ogni minuto era troppo prezioso.
Durante quella corsa fino alla città provai a tenerlo cosciente, parlandogli ma mi resi conto che ormai aveva smesso di parlare ed eravamo appena arrivati alle porte cittadine.
Spinsi il cavallo al limite, urlando alla gente di liberare i vicoli che conducevano al palazzo.
Ero a casa ma non provai sollievo.
Con l’aiuto di uno stalliere feci scendere Cales da cavallo e allertai subito i domestici, inviandoli a chiamare medici e anche mio zio.
Sentivo bisogno di averlo vicino perché sapevo che di lì a poco sarei crollata.


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Guisgard 19-06-2018 23.48.31

La suora cercò di calmare Gwen, chiamando il dottore che subito accorse.
Era un Frate e le somministrò un qualche intruglio, come un denso sciroppo dal sapore molto forte, che avrebbe dovuto attenuare il dolore della ragazza.
E così fu.
Dopo qualche istante Gwen si sentì intontita ed il dolore era più sopportabile.

Guisgard 19-06-2018 23.51.29

Dacey riuscì a portare Cales in città, fino al palazzo presbiterale.
Qui fu soccorso dai soldati e poi dai servi che lo portarono dentro, affidandolo alle cure del medico personale del presbitero.
La ragazza vide così arrivare suo zio.
“Dacey...” disse guardandola con tutto l'abito sporco di sangue “... cos'è successo?”

Lady Gwen 19-06-2018 23.56.29

Urlavo, sentivo anche la gola andare in fiamme e le corde vocali quasi strapparsi.
Arrivò qualcuno che mi diede qualcosa di denso e dal sapore orribile, che fece passare un po' il dolore.
E che mi fece sembrare come fossi addormentata anche se ero sveglia e capivo meno di prima cosa succedeva, dov'ero, chi c'era.
Ma non c'era Elv.
Ogni mio respiro finiva in uno sbuffo e avevo caldo, caldo.
"Voglio Elv... Dov'è... Lo voglio..." mormorai, con voce confusa e gli occhi chiusi.

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Guisgard 20-06-2018 00.03.37

“Cercate di stare calma e riposare...” disse il Frate a Gwen “... presto le medicine faranno effetto ed il dolore andrà via... siete al Convento di Santa Lucia e qui ci prenderemo cura di voi... non dovete fare sforzi... siete stata aggredita dalla bestia, ma siete sopravvissuta...”

Dacey Starklan 20-06-2018 00.06.12

Avrei voluto entrare con lui, assistere il medico ma sapevo che sarei stata solo d’impiccio in quella stanza.
Mi appoggia alla parete, accanto alla porta, ascoltando ciò che avveniva dentro prima di nascondermi il viso con le mani, piene di sangue.

“ Zio...”

Alzando appena lo sguardo verso l’uomo e scattai verso di lui, abbracciandolo e scaricando finalmente il mio pianto.

“ Ha perso così tanto sangue... ho paura... ho paura che lui... e il suo braccio, il braccio...”

Singhiozzando senza controllo.


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Lady Gwen 20-06-2018 00.07.50

Cercai di agitarmi nel letto, scuoteva la testa s destra e a sinistra, ma ricevevo solo una pallida risposta dal mio corpo e nessuna oltre la mia spalla.
"No... No... No..." farfugliavo "Voglio Elv... Voglio Elv..." sussurrai, con voce lamentosa e disperata.

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Guisgard 20-06-2018 00.09.02

Il presbitero abbracciò Dacey, visibilmente sconvolta e le fece somministrare un potente sonnifero, affinchè potesse riposare.
La ragazza così si addormentò, risvegliandosi nel suo letto dopo un intero giorno.
Una servitrice si stava prendendo cura di lei.
"Siete sveglia..." disse la donna "... come vi sentite?"

Dacey Starklan 20-06-2018 00.14.46

Quell’abbraccio fu liberatorio, riuscì a distendermi, rilassarmi....
Non realizzai cosa mi fu dato, lo presi soltanto perché volevo fermare tutto, cancellare ciò che provavo, dimenticare per un po’...
Dormi, a lungo, senza sogni, solo buio.

“ Dove...?”

Realizzai di essere nella mia stanza, pulita, con una vestaglia di seta addosso.

“ Io devo vedere Cales!”

Alzandomi in piedi non appena udii la voce dalla domestica, che mi fece tornare a contatto con tutta l’orribile realtà.

“ Aiutami a vestirmi, presto!”


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Guisgard 20-06-2018 00.15.40

Le grida di Elv e poi quelle di Gwen, con Ammon che col suo urlo di guerra cercava di colpire la fantomatica bestia con il suo Tomahawk, attirarono Guisgard e Destresya poco distanti.
Lui corse verso i tre che erano stati attaccati, vedendo una scena terrificante con Gwen mutilata ed Elv che ancora stringeva il suo intero braccio tagliato.
L'attacco di Ammon fu inutile e la bestia colpì ancora.
Stavolta Elv, lacerandogli il volto e facendogli perdere subito conoscenza.
A quel punto, per salvarli, Guisgard cominciò a gridare verso la vegetazione, cercando di attirare la misteriosa bestia verso di lui.
Allora da un vicino stagno apparve qualcosa.
Qualcosa che emerse a metà, tra le acque ed il nulla, come materializzandosi davanti a loro.
Una creatura dall'aspetto increbile.
Fu un istante.
Apparve e scomparve.
Guisgard allora cominciò a correre, nel disperato tentativo di attirarla lontana da Gwen ed Elv feriti.
Subito Ammon prestò le cure ai due giovani, tamponando le loro ferite con speciali unguenti, per poi portarli nel luogo abitato più vicino.
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