Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-03-2015 20.05.38

Il prigioniero aprì gli occhi e Tessa gli parlò.
“No, non rammento nulla...” disse piano “... ricordo di aver bevuto la fiala...” la fissò, con lei che indossava ancora il cappuccio sul capo, celandone il colore dei capelli “... la vostra voce... siete Tessa... i vostri occhi... ora posso vederli... sono verdi... meravigliosamente verdi...”
“Non ricordate altro?” Chiese la Madre Superiora.
“Solo la mia prigionia...” rispose l'uomo “... di ciò che è stato prima nulla...” si portò le mani sulla maschera “... dannata maschera... ho sognato di strapparmela... di tirarla via dal mio volto...”
“Tessa vi ha udito parlare di un Fiore nel sonno...” mormorò Edwig “... cos'era? Parlavate del Fiore Azzurro...”
“Fiore Azzurro?” Ripetè il prigioniero. “No, non ricordo nulla di simile...” tentò di alzarsi, ma era ancora debole.
“Dovete riposare ora.” Fissandolo Edwig.
“Che posto è questo?” Domandò la maschera di ferro.
“Un posto sicuro.” Rispose la Madre Superiora.
“Perchè mi avete fatto fuggire dalla prigione?” Maschera di ferro a Tessa.

Guisgard 12-03-2015 20.07.44

“Se vostro marito non apprezza una donna come voi, colta e di una sensibilità fuori dal comune, oltre che naturalmente molto bella, allora è un suo problema, non vostro.” Disse il Priore Tommaso ad Elisabeth. “Dopotutto, viste le sue preferenze politiche, direi che il suo metro di giudizio è quantomeno criticabile.” Sorridendo. “Bene, l'artista si trova a corte ed io lì non ho più accesso. Dunque dovrete fare da sola una volta là. Io magari mi nasconderò in città, in una taverna. Vi sentita sicura?”

Guisgard 12-03-2015 20.09.10

“Altea ha ragione...” disse Sissi “... a noi dei vostri giochi di potere non importa...”
“Allora dimostrateci che possiamo fidarci di voi.” Fece l'uomo.
“Venite qui con la forza e ci insultate.” Fissandoli Atenia. “Ora pretendete anche la nostra fiducia? Ci avete umiliate. Noi siamo nobili, poiché imparentate con i Taddei.”
“Allora” mormorò l'uomo “se davvero siete imparentate con loro, sapete di certo che anche lord Gvineth lo è. Dunque come tale spetta a lui ereditare questo ducato. Aiutando lord Gvineth è come aiutare i Taddei. Quando lord Gvineth si prenderà il potere tutto tornerà come un tempo. Come quando vi erano i Taddei.”

Guisgard 12-03-2015 20.12.04

Velven sorrise a Gwen, le prese la mano e la condusse al primo piano della casa, per poi uscire fuori ad un piccolo balcone.
Non era infatti molto grande, ma da lì si poteva vedere oltre le altre abitazioni, fin quasi verso i monti che circondavano la brughiera.
“Io sono nato laggiù...” disse l'ufficiale, indicando le pendici azzurrognole di alcuni monti “... là, in quella vallata che si intravede... c'è un piccolo villaggio ed io provengo da là... d'Inverno è riparato dagli alti monti, così che i freddi venti del Nord non arrivino a lambirlo, mentre d'Estate la calura è mitigata dai folti pini che racchiudono le sponde di un vasto e limpido lago... le sere sono incantate, romantiche... con la Luna che si bagna nelle acque, lasciando una scia d'argento che chiede solo di essere seguita... chissà, forse conduce verso un mondo fiabesco... un mondo di sogni...” guardando la ragazza negli occhi “... lo stesso mondo che intravedo nei vostri occhi, Gwen...”
In quel momento una lieve e fredda brezza soffiò su Capomazda e istintivamente l'ufficiale strinse fra le braccia la ragazza di Avalon, come volerla proteggere dall'aria limpida e pungente che annunciava il chiaro e sognante crepuscolo.

Altea 12-03-2015 20.20.08

A quelle parole trasalii.."Non ho capito bene..Gvineth imparentato coi Taddei? Bene io sono figlia di Taddeo l' Austero..chiunque può dire è imparentato coi Taddei...e le prove dove stanno..".
Scossi il capo.."Scusate io non capisco più nulla di questa storia..allora se è imparentato coi Taddei dovrà riprendersi il Ducato, andate a Capomazda e saprete del testamento..Maruania è una città del nord liberale dove vige l' ateismo..vi stanno due uomini..Samondo e Azable..a loro dovete stare attenti..se lui è un taddeide io ho fatto il mio dovere e Dio poi provvederà, io non comando eserciti".
Uscii salutando tutti con un inchino ed andai alla Baita dei Cedri e iniziai a metterla a posto, quella sarebbe stata la mia casa, ora mi sarei data a vita ritirata...erano finiti i tempi delle avventure di Altea.

elisabeth 12-03-2015 20.21.09

Un Frate audace........" Vi ringrazio per i complimenti.......anche se fatti da un uomo di chiesa......li accetto ben volentieri......"...quando pero' ascoltai dove si trovava il pittore......guardai con stupore il Priore......" Non credo di aver problemi ad affrontare il mondo....ma c'e' un problema...sono la moglie di un traditore.......e forse non sapete che ho sfidato lord Guanto....devo dire che e' un gran codardo........"......." come diavolo faccio a presentarmi a Palazzo......quelli mi aspettano a braccia aperte.......".....Dovevo schierarmi dalla parte del nuovo Arciduca....quello era l'unico modo per avere accesso a palazzo.........." Bene..........ho un unica possibilità...far parte della schiera di Lord Cimmiero....ma e' un arma a doppio taglio questo lo sapete bene....".....

Lady Gwen 12-03-2015 20.28.50

Velven mi condusse, senza una parola, al piano di sopra. Uscimmo in balcone e lui mi indico` il luogo in cui era nato e cresciuto.
Ad un certo punto, l'aria della sera inizio` a farsi sentire, provocandomi un brivido. Velven mi strinse a se` ed io poggiai la testa sulla sua spalla.
"Il luogo che descrivete sembra uscito da una favola" dissi sorridendo e lui sorrise a sua volta, stringendomi di piu`.
"Io vengo da Avalon. Un posto molto lontano da qui, troppo lontano per essere indicato. Sono una sacerdotessa della Dea Madre".

Guisgard 13-03-2015 00.48.16

“Una sacerdotessa...” disse Velven accarezzando il viso di Gwen, che nel pallore vago e surreale del crepuscolo sembrava tingersi di un violaceo rossore “... raccontatemi di voi allora...” stringendola a se, contro il suo petto “... del vostro mondo, di ciò che vi piace e di ciò che sognate...” mentre una leggera, fresca e profumata brezza sfiorava i capelli della ragazza di Avalon “... parlatemi di tutti i vostri sogni...”

Clio 13-03-2015 00.48.22

Quasi senza accorgermene, mi ritrovai tra le sue braccia, e sorrisi per poi raccontargli lo strano sogno.
Restai a fissarlo con un sorrisetto divertito alle sue parole, era davvero adorabile e dovetti reprimere l'istinto di passargli una mano tra i capelli.
Mi limitai a ridere piano.
"Geloso eh..." scuotendo la testa, divertita "Di uno che avrei volentieri preso a pugni? Oh, bella...".
La verità era che a me Aneas non ricordava affatto Guisgard, ma evitai volutamente l'argomento.
Povero Icarius, avevo giocato sporco con lui, e non se lo meritava, fargli del male gratuitamente non mi sembrava il caso.
"Eppure ti giuro che non sembrava un sogno..." sospirai, pensierosa "Sembrava dannatamente reale, senza senso, certo, ma reale..." alzai gli occhi su di lui "Ti è mai successo?".
Chissà, magari dai suoi sogni avrei scoperto qualcosa.

Guisgard 13-03-2015 00.59.05

“Sai...” disse Icarius, prendendo Clio per mano e portandola accanto al camino, per poi sedersi con lei davanti al fuoco “... a volte sogno prima le storie che poi scrivo... come bagliori, frammenti di ispirazione... e altre volte nei sogni stessi trovo scene e finali per completarle...” sorrise quasi imbarazzato “... forse perchè infondo sono un sognatore... o magari solo perchè vivo un po' troppo con la testa fuori dalla realtà, come mi dice sempre Giovanni...” massaggiandosi la fronte.
Ma proprio in quell'istante qualcuno bussò.
Il pastore saltò in piedi e da dietro le tende sbirciò fuori.
“E' Giovanni...” a Clio.
Lo fece entrare.
“Sono stato a prendere un po' d'aria...” disse il cieco “... e ho incontrato alcuni contadini...”
“Bene.” Annuì Icarius.
“Mica tanto...” fece Giovanni.
“Perchè?” Chiese il pastore.
“A Capomazda ci sono novità...” spiegò il cieco “... e non sono buone...”


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