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“ Penso che andrò ad avvisare mio zio, ormai è molto che non lo vedo e non sono solita girovagare senza avvertirlo.”
Così detto, salirai Cales lasciandolo ai preparativi e uscii dalla biblioteca. Incrocia prima il passaggio verso la cucina, ottenendo così una bella tazza di caffè, idea per rendermi nuovamente sveglia e attiva, quindi mi diressi allo studio privato dello zio, dove lui passava la maggior parte del suo tempo quando era a la palazzo. Alla peggio, pensai, se non lo avessi trovato avrei potuto lasciargli una nota sulla scrivania. |
Mi guardava, mi guardava e lo capivo.. Mi voleva e questo mi destabilizzava ancora di più. Mi alzai quasi per avvolgerlo come un candido velo quando qualcuno bussò alla porta. Ascoltai ogni parola.. Elsin aveva ragione.. Forse la bestia ancora era viva come un diabolico demone.
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Ponderai a lungo sulla sua risposta e respirai a fondo.
Poi annuii. Non li avrei mai lasciati. "Certo che verrei con voi. Dove vorresti andare?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Lontano.” Disse Elv. “Dove De Goth e nessun altro potrà mai trovarci. Vivere felici, come una famiglia... io, tu e lei...” fissando Gwen negli occhi “... partire appena ti sarai ristabilita...”
Dacey si congedò da Cales e raggiunse suo zio, dopo aver bevuto una buona tazza di caffè. Lo trovò nella sua biblioteca, affaccendato tra scartoffie e documenti vari. "Cara, viei pure avanti..." disse sorridendo alla ragazza. Hiss congedò il servo e tornò in camra da Altea. "Purtroppo dobbiamo interrompere il nostro momento di fuga dal mondo..." disse "... voglio organizzare una nuova battuta di caccia e cercare il corpo del lupo ferito. Non voglio lasciare nulla al caso. L'Arciduca vuole certezze. Vieni con me?" |
Lo guardai e quella prospettiva sembrava così bella, luminosa, quasi non sembrava vera.
Solo noi due insieme con Therese. Nulla di più bello ai miei occhi, nulla. Sorrisi, poi presi il suo viso fra le mani e lo baciai, con le mie labbra che restarono a lungo sulle sue. "Sì..." sussurrai. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Presi un lenzuolo coprendomi e mi alzai verso la finestra.."Fuggiremo un' altra volta da questo mondo, tesoro" sospirando "Certo che voglio venire con te, non ti lascerei mai da solo" e andando verso lui lo baciai e indossai un abito adeguato per andare a cavallo.."Speriamo sia la volta buona" rimettendogli la camicia ed abbottonandogliela con dovizia.
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La Sundra.
Una sterminata distesa di boschi selvaggi, impenetrabili, minacciosi e sconosciuti. Ampie vallate con villaggi sparsi, dimenticati tra sterpi e rovi, divisi da sentieri secolari, canali zigzaganti come nastri d'argento sotto un cielo infinito e sconfinato. Colline macchiettate di viti, castagni, meli, noci e querce simili a giganti addormentati. Lontane montagne dalle vette innevate, dai passi remoti, i valichi perduti, castelli diroccati e monasteri sorti ai confini della civiltà. Erano diversi giorni che la bestia sembrava scomparsa. Non c'erano stati più attaccati, aggressioni. Pian piano i piccoli villaggi fra i boschi cominciarono a tornare alla normalità. L'idea che il fucile di Elv avesse davvero ucciso il predatore autore delle stragi cominciava ad essere accettato da tutti. Gwen pian piano si era ristabilita grazie alle cure proprio di Elv. La battuta di caccia voluta da Hiss giorni prima non aveva dato frutti, ma tutti ritenevano la bestia ormai morta. Fu per questo che i genitori della piccola Hidyn le diedero il permesso di andare con Piet a pascolare le capre. Ai due cuginetti si unirono anche Luc e Luan. Tutti e quattro i bambini andarono così a condurre le capre al pascolo, accompagnati dal fido Tobia, il loro cane da pastore. Fecero sosta presso un laghetto, riposandoti dal caldo e mangiando la loro merenda. Tobia cominciò ad un tratto ad abbaiare. “Vieni qui, Tobia...” disse Piet “... spaventi le capre.” Gli altri bambini ridevano per il comportamento curioso del loro cane. Hidyn però si era allontanata di qualche passo per raccogliere alcuni fiori. I loro colori, il loro profumo avevano attirato la piccola che col suo camicino si divertiva a cogliere le rose. Poi quel suono. Sembrava provenire dalle foglie, dai rami, dal cuore del bosco. Un attimo dopo qualcosa di velocissimo si avventò sulla piccola Hidyn, afferrandola per un braccio e trascinandola verso i cespugli. Le sue grida di terrore e di dolore si mischiavano al fruscio delle foglie, ai guaiti spaventati di Tobia ed alle urla degli altri bambini che scapparono via. “Aspettate!” Gridò Piet agli altri. “non possiamo! Non possiamo lasciare Hidyn!” Fermandosi. “Non possiamo!” Mentre le urla laceranti della bambina echeggiavano ancora nel bosco. Alla fine il ragazzino riuscì a convincere gli altri. Tornarono indietro, seguendo la voce disperata di Hidyn. Poi solo silenzio. http://www.01distribution.it/media/1...lupi-2-low.jpg |
Il nome della perla
Fui fortunata, trovando lo zio immerso in diversi documenti, seduto nella scrivania di mogano che stava dentro la sua libreria personale.
Così me approfittai per aggiornarlo degli ultimi sviluppi, parlai della battuta di caccia avviatasi in seguito alla notizia del ferimento della Bestia e delle indagini che stavo svolgendo con Cales. Anche se al momento non c’erano stati altri attacchi, per esperienza sapevo che non bisognava illudersi troppo. Sarei stata tranquilla solo se avessi visto coi miei occhi il corpo del mostro che infestava le nostre terre. Quindi gli dissi del monastero e della intenzione mia e di Cales di andarci in cerca di nuovi indizi. |
Passavano i giorni ed io stavo sempre meglio.
O forse, era semplicemente Elv a farmi star bene. Mi sentivo viva, come non mai. Stavo avendo la vita che tanto avevo desiderato e sognato. Ma anche per questo avevo il terrore che sarebbe potuta svanire da un momento all'altro, come se fosse troppo bella per essere vera, tuttavia volevo godermela finché l'avevo. La minaccia della bestia sembrava essere svanita, non era mai stato trovato il suo corpo, ma gli attacchi erano cessati e ciò ci faceva ben sperare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Hiss era rimasto nella cittadina, sebbene ormai il pericolo della Bestia sembrava finito, si presupponeva un ragazzo di nome Elv l' avesse uccisa e fu un sollievo per tutta la cittadina di Santa Aghata di Gotya.
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Il presbitero non fu entusiasta di sapere da Dacey le intenzioni di Cales riguardo la visita al monastero.
Tuttavia il chierico non voleva sembrare ostile verso uno degli inviati del duca, dunque acconsentì alla quella cosa. Dacey e Cales partirono quello stesso giorno, raggiungendo verso sera il monastero di Santa Lucia. Qui furono accolti dall'abate Digione. "Si, abbiamo avuto casi di persone che si sono rivolte a noi poichè ritenevano di essere sotto l'influsso diabolico." Disse l'abate. "In questi luoghi sono molto frequenti simili situazioni, in quanto la superstizione è molto forte nella gente del posto. Tuttavia siamo restii nell'incoraggiare qualcuno a credere di essere influenzato da forze oscure. Molto più probabile invece che si tratti di autosuggestione, o talvolta di patologie che riguardano la mente." "Ricordate qualche caso particolarmente forte?" Chiese Cales. "Si, un uomo..." l'abate "... tale Corso... affermava di aver subito un malocchio, una fattura, che nelle notti di Luna piena lo mutava in un lupo mannaro... Fratello Caspio che aveva studiato medicina, lo visitò, riscontrando in lui il seme della follia... fu ospite qui nel monastero per un pò, poi scappò... da allora non abbiamo più avuto sue notizie... altro dunque non potrei dirvi." I due giovani ringraziarono e fecero ritorno a Sant'Agata di Gotya. Come detto per diversi giorni non vi furono più attacchi da parte della bestia. Tutto ciò portò Cales a nutrire qualche dubbio circa le sue teorie. "Forse era davvero quel lupo l'autore delle stragi..." confidò a Dacey. Anche Hiss pian piano sembrava convincersene. Intanto Gwen si era ormai rimessa grazie alle cure ed alle attenzioni di Elv. Ma una mattina di Giugno in città giunse la terribile notizia che la bestia era ricomparsa, uccidendo una bambina. http://www.improntenelmondo.it/foto/...e=orig&id=1646 |
Scorreva tutto tranquillamente, serenamente.
Ma una mattina arrivò una terribile notizia. La bestia aveva ucciso di muovo, e si trattava di una bambina. Era dunque vero che il colpo di Elv non era stato fatale e ciò peggiorava di molto la situazione, perché cosa si sarebbe potuto fare per liberarcene se nulla la scalfiva? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ma un mattino di giugno tutto stravolse le nostre sicurezze. Stavo bevendo del buon the di Ceylon in un lussuoso locale della cittadina quando la terribile notizia arrivò.. Una bambina innocente era morta per mano della Bestia.
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La visita al monastero era andata bene, l’abate si era mostrato fin da subito ben disposto a collaborare, narrandoci di diversi casi ed uno in particolare mi fece sollevare un sopracciglio.
Un uomo convinto di divenire lupo sotto l’influenza della Luna. Sembrava fare al caso nostro ma purtroppo di questo Corso non si avevano più nuove da quando era fuggito. Tuttavia io lo segnai come persona interessante per le nostre indagini. Tornai in città, vi furono un paio di giorni di relativo ozio, quasi snervante, in cui nessun avvenimento avveniva e questo prese a minare le sicurezze di Cales. Provai più volte a rincuorarlo, facendo un riepilogo di tutto ciò che sapevamo e tentai anche di farlo distrarre con passeggiate a cavallo nel borgo o chiacchierate in biblioteca e nei giardini . Eravamo proprio nel bel mezzo di una conversazione seduti su una panchina adombrata da un grande salice piangente quando anche a palazzo arrivò la notizia. La Bestia era tornata a colpire, prendendosi la vita di una bambina. “ Ha aspettato che la gente abbassasse la guardia e tornasse a girare nel bosco , come l’altra volta. Un animale non usa simili strategie ragionate.” Incalzai Cales tornando a puntare sulla mano umano per il colpevole. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Come un incubo, la paura era ritornata.
Tutto tornò ad essere cupo, sinistro. La notizia di un nuovo attaccato della bestia e di un'ennesima vittima, una bambina, aveva gettato tutti di nuovo nel baratro della disperazione e dell'orrore. Cominciò a serpeggiare ovunque l'idea che la bestia fosse immortale a causa della sua natura demoniaca. Per la Solennità del Santissimo Corpus Domini, in città si svolse una lunga processione. Molti infatti ritenevano che la bestia non fosse una creatura infernale, ma l'opposto, ossia una sorta di castigo Divino voluto dal Cielo per punire Sant'Agata di Gotya dei suoi peccati. “Che assurdità...” disse Elv guardando la processione dalla finestra, con Gwen accanto a lui “... stupidi superstiziosi... Dio vi ha già puniti, rendendovi ignoranti e bigotti...” Hiss ed Altea si trovarono proprio davanti alla processione mentre erano in strada. “Sono tutte sciocchezze.” Il cacciatore del duca. “Badate, messere!” Uno degli uomini in processione. “Non sfidate la collera Divina voi che servite il duca Cattolico!” “Che peccato hanno fatto le vittime per meritare tutto ciò?” Fissandoli Hiss. “Che colpa avevano dei bambini innocenti?” “La colpa dei padri cadrà sui figli!” Un altro di quelli in processione. “Tacete!” Urlò Hiss. “Non esistono animali invincibili, né nei Cieli e neppure negli inferi!” “Come vi spiegate che non muore neanche se la colpiscono?” “Ci saranno più animali!” Rispose Hiss. “Più animali che assalgono le persone! Organizzeremo nuove battute di caccia!” Intanto, mentre passeggiavano nei giardini cittadini, Dacey e Cales continuavano a ragionare sulla presunta bestia ora che era tornata a colpire. “Si, io non ho più dubbi...” mormorò lui “... non siamo al cospetto di un animale, ma di un uomo... forse proprio quel Corso di cui parlava l'abate del monastero...” pensieroso. Ad un tratto i due giovani notarono del trambusto presso la porta cittadina. Erano infatti giunti alcuni uomini a cavallo, tutti con uniformi militari. |
Scossi la testa guardando la processione fuori dalla finestra.
"Sì, è vero. Dovrebbero pensare ad un modo per abbatterla invece di fare tutto questo, cosa sperano di ottenere?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Si stava tenendo la processione del Corpus Domini, io ed Hiss guardavo la processione mentre all' inizio vi era il baldacchino col simbolo dell' Ostia ma rimasi sgomenta alle parole dell' uomo. Hiss seppe ribattere in modo appropriato poi mi voltai verso di lui.."E se quel Elsin aveva ragione? Una cosa è certa, questa cittadina è troppo legata alla superstizione, hai intenzione di muovere una nuova battuta di caccia?".
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Sapevo della processione ma coscientemente non vi avevo preso parte.
La trovavo superflua tuttavia rispettavo chi sentiva bisogna di invocare l’aiuto divino in tale circostanza. Da parte mia pensavo fosse piuttosto necessario restare concentrati sul mondo terreno e sulle cose tangibili, come animali e uomini. Uomini capaci di compiere azioni tanto orrende. Uomini, come ricordò Cales, come tal Corso di cui l’abate ci aveva parlato. “ Sono completamente d’accordo con voi. Non possiamo perderci proprio ora cadendo nella superstizione. E sapete che vi offro il mio aiuto per andare avanti e scovare chiunque sia il colpevo—“ Fu interrotta dall’arrivo di alcuni uomini in divisa militare, e il rumoroso caos insieme a loro. Mi avvicinai a questi, presentandomi e chiedendo loro se era qui per vedere il presbitero: Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen.
“Prima andremo via da questo posto e meglio sarà per tutti.” Disse. Poi il trambusto in strada. Il giardiniere venne a riferire di nuovi arrivi in città. Si trattava di uomini in uniforme. L'agitazione per questi nuovi avvisi raggiunse anche Hiss ed Altea che subito corsero verso la porta cittadina. Qui erano giunti anche Dacey e Cales. I nuovi arrivati indossavano come detto delle uniformi però non appartenenti al ducato. Dacey si rivolse a loro ed uno di quelli, presumibilmente il capo, avanzò, abbassando l'alto bavero della divisa che copriva il suo volto. “Sono Justine de Saf dou Lesb, Porta Archibugi del Gran Lupettiere di Uaarania, inviato da lui per la faccenda delle numerosi aggressioni avvenute in questa regione.” Era una donna. In quel momento arrivò anche Ruspon. “Sono messer Ruspon, capitano delle milizie presbiterali di Sant'Agata di Gotya.” Fissandola stupito essendo una donna. “Siete dunque inviata da messer Minsk?” “Esattamente.” Annuì Justine. https://i.pinimg.com/originals/4f/fe...2c39d1b257.jpg |
Ad un tratto a Santa Agata di Gotya ci fu un trambusto ma non sembrava per colpa della Bestia. Presi Hiss per mano ed entrarono quelli che sembravano soldati ma non di ali. Ascoltai la donna che si presentò e guardai Hiss "Uaarania.. Hai sentito nominare quel posto tu? E messer Minsk" ridendo con un ghigno.. "Guarda Ruspon ora sembra interessato.. A te ti ha accolto male ma non questi uomini non lo trovi strano?" poggiando la testa sulla sua spalla.
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"Sì, non aspetto altro..." stringendomi a lui.
Giunse la notizia di altri soldati in arrivo. "Continuano ad arrivare, arrivare... Ma nessuno riesce..." sospirando "Non vedo l'ora di essere solo noi tre..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Già, cerchiamo di capire che tipi sono..." disse sottovoce Hiss ad Altea "... soprattutto quella donna..." fissando Justine e gli uomini che erano con lei.
Il trabusto per i nuovi arrivi era giunto anche nel cuore della città, dove viveva Elv. "Voglio andare a dare un'occhiata..." lui a Gwen "... vieni con me?" |
Scossi la testa.
"Non mi va molto... Ho già avuto abbastanza incubi riguardo quella bestia..." sospirai "E se davvero partiremo, non mi riguarderà più, voglio dimenticarla prima possibile..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Si, ti capisco." Disse Elv a Gwen. "Io comunque vado a dare un'occhiata. Voglio scoprire chi è arrivato in città. Finiremo col sovrappopolarla..." sarcastico. "Aspettami sveglia..." guardandola diritto in quegli occhi verdi e lasciando un tenero bacio sulle labbra di lei "... voglio una serata tutta per noi..." accarezzandole il viso in modo sensuale, per poi andare via.
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Accenna una risatina al sarcasmo.
Poi ricambiai lo sguardo e il bacio, poi alle sue parole alla carezza dolce e sensuale insieme sorrisi. Mi piaceva la prospettiva di una sera solo per noi, intima, romantica, nostra. Andò via lasciandomi in compagnia di quei dolci pensieri, mentre uscivo per lasciarmi oscillare lentamente sul dondolo del giardino, ad attenderlo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...cf92ac1023.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen uscì nel giardino, lasciandosi dondolare in attesa del ritorno di Elv.
Era una soleggiata e calda mattina di inizio Giugno, con l'aria intrisa di mille profumi che dalle stradine risalivano gli stretti varchi fra le case, lungo le piazzette, sui loggioni e nei vicoletti densi di piantine e fiori sui davanzali. Il cielo era terso, le nuvole bianche e gonfie, una livissima brezza rinfrescava tra le foglie del giardino e la fontana guizzante. Si avvicinò a lei il giardiniere, informandola che sarebbe uscito per acquistare nuovi semi da piantare fra le aiuole, chiedendole se le servisse qualcosa. |
Era una giornata bellissima.
Limpida, tersa, soleggiata. C'erano mille profumi, suoni, brusii ed una brezza a rendere tutto più leggerò. Risposi gentilmente, dicendo al giardiniere che mi serviva della carta e dei carboncini per disegnare. Mi mancava molto, tutto il mio occorrente era alla magione e ne sentivo veramente il bisogno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il giardniere annuì a Gwen ed uscì.
Tornò dopo circa un'ora, portandole ciò che lei gli aveva chiesto. Elv invece ancora non si vedeva rincasare. |
Dopo un'ora tornò il giardiniere, portandomi quanto richiesto.
Elv ancora non si vedeva, così, nell'attesa, decisi di fargli un ritratto ed iniziai a disegnare tranquilla. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Trascorse un'ora e poi un'altra ancora, con Gwen che impiegava il tempo nel disegnare.
Elv finalmente tornò, trovandola ancora alle prese col ritratto. "Eccomi..." disse "... la situazione è davvero confusa... mah..." perplesso "... tu cosa hai fatto nel frattempo? Oltre a pensarmi, ovvio." Facendole l'occhiolino. |
Non mi accorsi del tempo che passava, ma doveva essere passato davvero parecchio tempo, almeno due ore che io non sentii minimamente, intenta com'ero a disegnare.
Tornò trovandomi ancora sul dondolo a concludere il disegno. Infatti, alla sua ultima frase sorrisi e terminai il ritratto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...e6966337dd.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv si avvicinò alle spalle di Gwen, restando a guardare il suo ritratto.
"Ehi, sei davvero brava." Disse. "Io non sono un esperto, ma da ciò che vedo è proprio un bellissimo ritratto. Certo, sei stata comunque facilitata dal mio fascino e dalla mia innata capacità di risultare bello ovunque appaia la mia faccia." Facendole l'occhiolino. |
Sentii che arrivava alle mie spalle.
"Ti ringrazio" sorridendo. Poi risi alle parole sul suo fascino. "Questo è vero..." convenni, girandomi a baciarlo per poi consegnargli il foglio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Si baciarono.
Ormai era un bisogno, una droga cercarsi a vicenda, inseguire ciascuno le labbra dell'altro. "Devo sdebitarmi dunque..." disse lui stringendo Gwen "... con una deliziosa cenetta ed una serata romantica, no? Solo nostra..." baciandola ancora. |
Sembrava che non riuscissimo a stare lontani per più di un istante.
Ci baciavamo sentendo il bisogno fisico impellente di farlo, sempre, continuamente. Era un'esigenza che nasceva dal profondo. Sentii che mi stringeva a sé e mi prospettava una serata bellissima, come aveva promesso. "Già, devi farlo assolutamente..." sorridendo, prima che mi baciasse ancora.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...2e7c3e86ff.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ancora un bacio, una carezza, uno sguardo, un sorriso.
Elv annuì a Gwen, accarezzandole le labbra ancora calde con un dito. "Ora vedrai un vero maestro all'opera nel suo regno..." disse divertito "... la cucina." Ridendo. "Avanti... qualche richiesta? Cosa vorresti mangiare di buono oggi?" Compiaciuto. |
Mi godetti le sue carezze, soprattutto quella sulle mie labbra ancora calde e rosse.
"Beh, te l'ho detto che amo farmi sorprendere da te... Quindi, hai carta bianca..." con un sorrisetto, mentre lo baciavo e mi alzavo dal dondolo. https://data.whicdn.com/images/299890320/original.gif Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ancora un bacio, poi Elv andò in cucina, pronto a stupire Gwen.
Poco dopo arrivò il giardiniere e consegnò una lettera indirizzata proprio a lei. Era da parte di De Goth. |
Sorrisi mentre lo vedevo andare in cucina, compiaciuto e ispirato.
Ad un tratto il giardiniere mi consegnò una lettera di De Goth. La presi quasi tremante e la aprii, non sapendo cosa aspettarmi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì la lettera e lesse:
"Ho provveduto a sollevarla dall'incarico. Non sarà più l'istruttrice di Therese, poichè si è dimostrata una persona meschina e dissoluta che potrebbe influire negativamente sul carattere e sulla preparazione della bambina. Persone come lei sono degne dei compagni che si trovano e come tali vanno evitate come la peste. Con questa missiva ho provveduto ad inviare il compenso per i giorni di lavoro come maestra di Therese. Da questo momento in poi lei cesserà ogni rapporto con me e con Therese." La firma era di De Goth. |
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