Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 03-11-2015 18.32.55

“Oh, bellezza...” disse il legionario a Marwel “... e perchè mai? Io invece dico che fra noi due c'è già una certa alchimia. Sai... secondo me quel fuoco che hai dentro si combina benissimo col tuo visino angelico, gli occhi verdi ed i boccoli biondi... perchè non vieni un po' con me? Guarda che saprei farti divertire non poco...” ridendo con fare lussurioso “... dai, non fare le difficile, tanto so che piace anche a te...” accarezzandole i capelli con le sue mani sudicie.

Guisgard 03-11-2015 18.45.22

Le luci del locale si abbassarono e le voci confuse, rozze e assordanti dei legionari in un attimo svanirono.
Le mani di Gaynor sui tasti del pianoforte e poi le note.
Ed infine la sua voce.
La sua chioma di un biondo pallido, quasi tendente al rosso malinconico di quei pomeriggi di Settembre, dopo un'acquazzone.
La musica.
Le sue emozioni, le sue storie, le speranze, i desideri ed i sogni.
Gli sguardi dei legionari.
Le luci basse come aloni di Luna screziata.
Il bianco e nero di quella scena incantata e disillusa.
Il ricordo lontano, almeno per il trascorrere di quelle note, della guerra.
La canzone che scorreva lenta.
Poi l'applauso.
Le grida, gli apprezzamenti.
La spensieratezza, quasi felicità.
“Bellissima...” disse applaudendo Goz.
“Bravissima!” Gridò qualcuno.
“Gaynor, sposami!” Un'altra voce ancora.
“Ancora! Ancora!” Chiedeva qualcun altro.
E Armand portò un bicchiere di champagne alla diva, tra il tripudio generale.
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Marwel 03-11-2015 18.47.19

Si era sempre fidata dei soldati di Evangelia e non credeva che un uomo che difendeva la gente rischiando ogni giorno la propria vita potesse comportarsi cosi con una fanciulla indifesa.
Il disgusto continuava a crescere mentre il soldato vomitava parole senza accorgersi dello sguardo della donna. Aveva lasciato il pugnale a casa. Aveva lasciato il maledetto pugnale a casa. Se n'era accorta quando, cercandolo, non l'aveva trovato e il terrore che nessuno venisse a salvarla dalle mani di quell'uomo s'insinuò nelle sue vene.
"State lontano da me" fece Marwel allontanandosi.

Lady Gaynor 03-11-2015 19.22.59

Applausi scroscianti. Nel saloon si udiva una sola cosa, il mio nome. Armand mi portò dello champagne ghiacciato, lo ringraziai e bevvi tutto d'un fiato. Sorrisi e mi rivolsi ai militari, che avevano chiesto un'altra canzone. "Mi avete accolta con tutti gli onori, e stasera mi state facendo sentire apprezzata come non mai... il minimo che io possa fare è accontentarvi e cantare ancora per voi..."

https://www.youtube.com/watch?v=P8MjJXvnzj4

Guisgard 04-11-2015 16.42.49

Fermer sorrise.
“Oh, non temete, non ho mai avuto infermiere carine come voi.” Disse a Gwen. “Spesso nei campi medici in zone di guerre si vedono perlopiù suore o contadine volontarie.” Prendendo sottobraccio la ragazza. “Stasera però non vi vedrò come la mia valida e valente infermiera, ma come la dama con cui trascorrere una piacevole serata.”
E raggiunsero il saloon di Armand, che mai come quella sera pullulava di legionari.
Infatti l'esibizione di Gaynor aveva attirato, com'era naturale, tutti i militari liberi dai turni di guardia.
Il giovane medico e la sua bella infermiera presero posto ad uno dei tavoli liberi ed ordinarono da mangiare.
Gaynor, invece, terminata la sua seconda esibizione, che risultò ancor più apprezzata della precedente, tornò al tavolo di Goz, che era su di giri per l'atmosfera e soprattutto per la bellezza della diva.
“Brindiamo alla nostra diva...” disse il capitano “... che possa presto raccontare in un bel film le gesta di noi legionari... salute, ragazzi!”
E tutti brindarono.

Guisgard 04-11-2015 16.48.52

A quella domanda di Dacey, i quattro si scambiarono rapide occhiate.
“Beh, credo sia il momento che sappiate la verità...” disse Guisgard alla ragazza “... rammentate del lavoro che volevo proporvi? Ebbene, se fatto bene potrebbe arricchirci tutti. Pare che un'anziana nobile in esilio ad Afralignone sia convinta dell'esistenza di sua nipote, la defunta principessa di Animos. Ha proposto una forte ricompensa per il suo ritrovamento. E qui entriamo in scena noi. Siccome la ragazza riposerà in qualche parte della steppa, noi aiuteremo l'anziana nobile a vivere meglio i suoi giorni di esilio portandole una sosia... voi.”

Dacey Starklan 04-11-2015 16.52.28

Ascoltai pur conoscendo già quel piano.

<< Dunque volete che io mi finga qualcun'altra? Volete che io mi prenda gioco di un'anziana signora? Diavolo questa é bella!>> esclamai usando un'espressione colorita che avevo sentito in strada.

<< Si tratta di molti soldi suppongo, quanto mi spetterebbe? In fondo sarei io a fare il grosso del lavoro >>

Guisgard 04-11-2015 16.54.26

Altea sognò.
Sognò l'aria spensierata della corte di Cherval, i suoi giardini fioriti, le sale di marmo, le feste e i giochi.
Ma poi fu svegliata bruscamente, vedendo svanire quei sogni ormai divenuti solo antiche illusioni.
“Svegliatevi...” disse Rodian “... mi spiace svegliarvi prima del previsto” infatti era ancora notte “ma non possiamo più restare qui... ho sentito dei umori... forse carri... dobbiamo andarcene... e senza fare rumore...”

Guisgard 04-11-2015 17.00.20

“Vedo che avete le idee chiare...” disse Guisgard a Dacey “... buon per voi e per noi. Avremo più possibilità di riuscita. Si, sono in ballo molti soldi. A voi spetterà una bella fetta, ma inferiore a quella che ci divideremo noi quattro.” Indicando se stesso ed i tre borghesi. “E' vero che farete il lavoro più importante ma spetterà a noi prepararvi, togliervi da dosso l'aspetto di popolana e trasformarvi in una principessa.”
“Perchè dobbiamo restare in questo posto?” Chiese Leones. “E' pericoloso.”
“Perchè non possiamo presentarci a Città di Capomazda prima che Dacey assomigli ad una principessa, altrimenti il nostro piano fallirà ancor prima di cominciare. Dunque resteremo ad Evangelia fino a quando lei sarà pronta.”

Lady Gwen 04-11-2015 17.02.25

Sorrisi alle sue parole.
"Bene, posso stare tranquilla, dunque" sorridendogli.
Arrivammo poi al saloon e pullulava di gente. Ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo da mangiare.
"É sempre cosí o c'é particolare fermento, stasera?" chiesi al medico, guardando attorno a me i soldati che godevano del tempo libero.

Altea 04-11-2015 17.05.45

"Tutta la sala ruotava attorno a me,
un passo, due passi, un giro di valzer,
prima il braccio di un nobile, poi quella di
un tenente...il grandioso lampadario di cristallo
rifletteva mille colori sopra di noi dando al marmo
bianco i riflessi dell' arcobaleno che illuminava
il Cielo di Chevral dopo una giornata di pioggia.
Poi vidi un ragazzino in fondo alla sala...lui..era lui.
"Altea, vieni a giocare col tuo aquilone come facevamo
a Capomazda, oppure a chi trovava un albero dove stavano
nascendo le farfalle....vincerò io come sempre, noi taddeidi
non abbiamo rivali". E io gli porsi quel ciondolo fatto da mia madre
con albero argento, l' Albero della Vita lo chiamavano..lui lo gettò a terra
come quel giorno e io rimasi immobile e di ghiaccio come la neve che
candida cadeva in inverno sul mio Ducato...".

Improvvisamente tutto svanì..davanti a me vi era Rodian preoccupato e quelle parole..mi alzai di scatto.."Ci stanno raggiungendo? Dobbiamo scappare, mi fido di voi...avanti andiamo, io non ho paura".

Guisgard 04-11-2015 17.07.18

“Ehi, che caratterino...” disse il legionario a Marwel “... sai, piccola, mi piaci sempre più?” Ridendo e facendo smorfie lascive.
Ad un tratto suonò la sirena d'ingresso.
“Ehi, tu!” Un caporale al legionario che importunava Marwel. “Datti una mossa e vieni ad aiutarci! Sono arrivate le reclute!”
“Si, signore.” Annuì il legionario.
E Marwel vide un camion militare fare il suo ingresso nel fortino.
E da esso furono fatti scendere alcuni militari.

Dacey Starklan 04-11-2015 17.09.29

Non avevo alcuna volta di restare in quella città dopo il bombardamento. Anche se si sarebbero stupiti e forse insospettiti avrei dimostrato di imparare in fretta.

<< Scusate ma non penso ci voglia molto a fare la nobile... Basta stare diritti e con lo sguardo in su! Non ci metterò tanto ad imparare, sono una svelta a capire come vanno le cose!>>

Guisgard 04-11-2015 17.11.10

“In verità” disse Fermer a Gwen “credo sia per l'esibizione di quella cantante.” Indicando Gaynor al tavolo con Goz. “Deve essere giunta per rallegrare i soldati.”
Passò Armand accanto al loro tavolo ed il medico lo fermò.
“Chi è la donna?” Chiese.
“Non la conoscete, dottore?” Ridendo Armand. “E' la celebre cantante Gaynor, in visita qui alla base.”

Guisgard 04-11-2015 17.15.56

“Invece dovreste...” disse Rodian ad Altea “... avanti, mettiamoci in cammino... in quella direzione, dove la boscaglia è più fitta... e cerchiamo di avere un buon passo...” sistemando la pistola nel fodero.
I due cominciarono a muoversi, guidati solo dal pallore lunare, tra l'erba alta e resa viscida dall'umidità della notte.
Ad un tratto un aereo sorvolò a bassa quota la zona, passando sulle loro teste.
Rodian subito spinse a terra Altea e si accasciò accanto a lei.
“Maledetti...” mormorò “... hanno già preso il controllo di queste zone... state giù...” alla nobile “... se ci trovano è la fine...”
Ad un tratto udirono il motore di una camionetta.

Marwel 04-11-2015 17.16.02

Il suono di una sirena l'aveva salvata dalle parole e dalle mani di quel militare.
"Gesù mio... cos'è diventata Evangelia?" sussurrò portandosi le mani al viso e respirando profondamente, grata dell'intervento del Caporale.
Quanto ci avrebbe messo il Capitano Goz a riceverla? Quanto avrebbe dovuto ancora attendere all'interno di un luogo che le metteva addosso tanto disagio?
Venne distratta da un veicolo da cui uscirono dei militari ed osservò le loro movenze rudi mentre mettevano i piedi a terra e si affrettavano a ricomporsi davanti agli ufficiali.
Pensò a quanto fosse dura e difficile la vita di un soldato, a quante cose doveva rinunciare un uomo che aveva deciso, o anche no, di servire il proprio paese.
Pensando a ciò, non ci mise molto a perdonare il comportamento del militare con cui aveva avuto a che fare pochi minuti prima.

Guisgard 04-11-2015 17.26.23

Guisgard ed i tre borghesi risero a quelle parole di Dacey.
“Certo, come no...” disse ironico il militare “... allora cominciate con questo...” prendendo il libro che Poeh aveva sempre con se e dandolo alla ragazza “... alzatevi, raggiungete quella parete e mettete il libro sulla testa... poi tornate qui al tavolo, senza lasciarlo cadere dalla vostra testa. E naturalmente senza toccarlo.” Divertito.

Altea 04-11-2015 17.28.33

"E va bene..avrò paura...ma dimenticate sono una de Bastian".
Ci incamminammo nella boscaglia, la Luna faceva da faro per portarci a destinazione al primo porto sicuro, sentivo la gonna frusciare nell' erba umida e bagnata.
Ad un tratto si udì un aereo, Rodian mi spinse gettandomi a terra, estrasse una pistola. Da parte mia presi il coltello dalla scollatura e alzando la sottoveste presi pure io una pistola dalla giarrettiera e bisbigliai "Non sono poi cosi sciocca, prima di andarmene ho preso delle armi ovvio, ma a mio avviso dovremmo camminare a rasoterra".
Nemmeno il tempo di dirlo e udimmo il rumore della camionetta..
"L' albero..saliamo sopra la quercia e aspettiamo passi quella camionetta, non ci vedranno là sopra o gli spareremo addosso".

Lady Gaynor 04-11-2015 17.30.41

Al termine di Perfidia, tornai al tavolo e brindai con Goz e i suoi ragazzi. Il capitano accennò al film che avrei dovuto girare, così decisi che l'indomani avrei visitato il forte per raccogliere informazioni. Mi rivolsi così a Goz. "Capitano, domani se possibile vorrei fare un giro all'interno della base, per capirne i meccanismi e per ambientarmi un po'..."

Dacey Starklan 04-11-2015 17.32.51

Lanciai a tutti un'occhiataccia sdegnata e afferrai il libro con forza. A grandi passi raggiunsi la parete e portai il libro sulla testa.

E lì venne tutto naturale, non avevo dimenticato gli anni di allenamento a palazzo. Camminai aggraziata senza far vacillare il libro e tornata al tavolo lo porsi nuovamente a Poeh.

<< L'avevo detto che era una passeggiata... Letteralmente!>>

Guisgard 04-11-2015 17.37.22

Marwel restò a fissare quel camion militare e poi i soldati che da esso uscirono.
“Avanti, rammolliti...” disse il caporale a quelle reclute “... non abbiamo tempo da perdere con voi. Siamo in guerra qui. Dimenticate dunque i vostri vizi, le vostre abitudini e tutto ciò che non sia combattere e forse morire. Avanti, feccia... vi voglio in riga prima di un secondo!”
E tra quelle reclute Marwel notò un militare che sembrava diverso.
Era di bell'aspetto, con i capelli scuri e gli occhi azzurri, ma nello sguardo aveva una strana inquietudine.
http://www.wearysloth.com/Gallery/Ac...3925-19821.gif

Lady Gwen 04-11-2015 17.48.13

"Oh, capisco" guardando la cantante.
Poi Armand ci disse il nome, a md sconosciuto.
"Temo di aver lavorato troppo, negli ultimi tempi" dissi ridendo a Fermer.
"Credo comunque che sia una buona occasione per il vostro saloon" rivolta poi ad Armand.

Marwel 04-11-2015 17.48.53

Osservò ognuno di loro e sentì bene le parole di poco conforto che gli ufficiali gli urlavano contro. Si sentì male per loro. Lei non avrebbe mai accettato di essere trattata in quel modo e vedeva nei loro occhi del disagio.
Uno tra loro attirò la sua attenzione più degli altri. Era un bel giovane con gli occhi chiari, per quanto potesse vedere da quella distanza e le sembrò che non fosse felice di quella situazione, come se nella sua espressione potesse leggere un forte sconforto e un velo d'inquietudine.
Aveva una gran voglia di gridar contro agli ufficiali, di dir loro che quelli che avevano davanti non erano bestie da macello, ma uomini lontani da casa e probabilmente impauriti. Troppo giovani per morire.
Così cercò di distrarli dal loro compito, sapendo bene che sarebbe stata maltrattata; gli si avvicinò e sorrise gentilmente, cercando di tirar fuori tutto il suo fascino.
"Scusate se vi disturbo, ma devo incontrare il Capitano e so che ora è impegnato. Tuttavia non ho molto tempo a disposizione e vorrei chiedervi se potevate aiutarmi" spostò lo sguardo sul giovane soldato e arrossì leggermente per poi tornare a guardare l'ufficiale.

Guisgard 04-11-2015 17.56.01

“In effetti” disse Armand a Gwen “la presenza di miss Gaynor rende l'atmosfera molto più piacevole e sensuale del solito.” Sorridendo. “Ma perchè non vi avvicinate al tavolo del capitano Goz? Così lui ve la presenterà.”
Nel frattempo, proprio al tavolo del comandante, Gaynor aveva mostrato il desiderio di poter visitare il forte all'indomani.”
“Ma certo, mia cara.” Annuì Goz. “Dopotutto siete qui per questo, no? Dovete raccogliere informazioni per il vostro film. Dunque aiutandovi noi tutti facciamo un favore alla società.” Ridendo.
Ad un tratto si avvicinò un caporale.
“Signore...” a Goz.
“Cosa c'è?” Fissandolo il capitano.
“Sono appena arrivate le reclute al forte.” Rivelò il caporale.
“Ecco...” sbuffando Goz “... qui occorrono legionari addestrati ed invece il Comando Generale ci invia militari cadetti. Bah...” bevendo.

Lady Gwen 04-11-2015 18.04.37

"Lo faremo sicuramente" dissi sorridendo ad Armand.
Nonostante fosse ina base militare, l'atmosfera era piacevole, al saloon.

Guisgard 04-11-2015 18.07.04

“Meglio restare qui...” disse Rodian ad Altea “... l'erba alta ci proteggerà dai fari... se invece salissimo sugli alberi allora saremmo più facilmente individuabili...” la fissò “... e smettete di mostrami la scollatura e la giarrettiera o non riuscirò a concentrarmi e capire come toglierci da questo guaio...”
Ad un tratto alcune luci furono puntate verso di loro.
“Non muovetevi, o ci vedranno...” mormorò Rodian, stringendo a sé Altea.
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Altea 04-11-2015 18.12.06

Rimasi in silenzio....e aspettai il susseguirsi degli eventi.
Ad un tratto, delle luci ci furono puntate e io rimasi immobile, altrimenti avrebbero visto l' ombra muoversi.
Sentii Rodian abbracciarmi, alzai gli occhi al Cielo..forse non dovevo mostrare le mie armi migliori.

Guisgard 04-11-2015 18.15.43

I quattro restarono sorpresi nel vedere la disinvoltura con la quale Dacey era riuscita a camminare con quel libro sulla testa.
“Per Bacco...” disse stupito Leones “... non vi facevo così brava... dove avete svolto il servizio di cameriera? All'Hotel Arciduca di Capomazda?”
“Mai sottovalutare le cameriere, amici miei...” sorridendo Guisgard “... comunque per impersonare la principessa Dacey ed ingannare la Gran Baronessa non basterà mettersi un libro in testa...” fissando la ragazza “... bisognerà che impariate a come comportarvi in presenza di nobili e dovrete studiare le discipline che comunemente formano l'educazione dell'aristocrazia. E cosa più importante bisognerà che sappiate riconoscere i membri della famiglia reale, sebbene defunti.”
“Questo non costituirà un problema.” Fece Leones. “Possiamo sempre dire che la ragazza ha subito un forte shock e che parte dei suoi ricordi li ha rimossi.”
“Bisognerà però trovare una buona storia che giustifichi la sua sopravvivenza...” bevendo Guisgard “... dobbiamo inventarci il modo con cui è sfuggita al plotone di esecuzione.”
“Questo è impossibile.” Scuotendo il capo Poeh.
“Eppure la Gran Baronessa è disposta a crederlo.” Disse Guisgard.

Dacey Starklan 04-11-2015 18.18.03

<< Ve lo avevo detto, dovreste avere più fiducia in me voi altri!>> sentenziai poggiando i gomiti al tavolo per poi sistemarmi composta.

<< Ecco questa é una posa da principessa non vi pare?>>

Sorrisi e guardai gli uomini. La storia su come ero sopravvissuta non sarebbe stata semplice in effetti, io stessa non ricordavo la realtà.

<< Beh con tutti i soldi che guadagnerete grazie a me credo proprio che vi verrà in mente una storia plausibile signori>>

Guisgard 04-11-2015 18.32.40

Il caporale si voltò verso Marwel.
“Dunque” disse alla ragazza “vi sembro la balia del comandante? Cosa volete mi interessi di voi e del motivo per cui siete qui? Ora toglietevi dalle scatole!”
“Avanti, signore...” una delle reclute “... la ragazza non merita di essere trattata così...”
“Bene bene...” sarcastico il caporale “... abbiamo qui un filantropo. Come ti chiami, feccia?”
“Palos, signore.” Rispose il militare.
“Voglio subito venti piegamenti!” Gridò il caporale.
“Cosa?” Stupito Palos.
“Forza!” Urlò il caporale e Palos obbedì.
Intanto lo sguardo ed il sorriso che Marwel aveva rivolto poco prima al militare dagli occhi azzurri non erano sfuggiti al giovane.
Per questo quando il caporale si era rivolto con sgarbo alla ragazza, lui lo aveva guardato con astio.
“Cos'hai tu da guardare?” Il caporale al militare dagli occhi azzurri. “Ti da forse fastidio che tratti male questa ragazza? E' forse la tua ragazza? Rispondi!”
“No...” il militare.
“Non ho sentito!”
“No, signore.” Disse il militare dagli occhi azzurri.
“E allora bada ai fatti tuoi!” Intimò il caporale. “Cosa c'è?” Avvicinandosi al volto del giovane militare. “Mi odi, vero? Vorresti colpirmi, giusto? Ti piacerebbe, non è così?” Con tono provocatorio. “Vuoi forse fare anche tu dei piegamenti? Come ti chiami, canaglia?”
“Icarius, signore...” rispose il militare dagli occhi azzurri, per poi fissare Marwel.
http://www.fanpop.com/images/polls/34744_1_full.jpg

Guisgard 04-11-2015 18.34.48

“Detti così” disse Sullor a Clio “non mi dicono nulla... vorrà dire che domattina consulterò gli schedari... magari sono disertori ed avremo così il motivo per arrestarli e confiscare loro l'aereo.”
Ad un tratto Clio vide un caporale che si avvicinò al tavolo di Goz, riferendogli qualcosa.
Ed il comandante ne fu alquanto seccato.

Marwel 04-11-2015 18.47.22

Non fu sorpresa della risposta datale dal Caporale, ma si aspettava una risposta un po' più garbata essendo lei una donna e non uno dei suoi cadetti.
Le parole dell'ufficiale non la scalfirono, tuttavia fecero effetto ai soldati, ad uno in particolare che tentò di difendere Marwel dall'arroganza del suo superiore.
Marwel si morse il labbro e si portò una mano alla bocca come se volesse trattenere delle cattiverie, poichè non le piacque affatto il modo in cui il Caporale punì il ragazzo e nemmeno le parole che rivolse al soldato dagli occhi azzurri.
Il suo sguardo la trapassò da parte a parte e sentì un moto di rabbia montarle addosso quando vide l'ufficiale avvicinarsi tanto al viso di lui.
"Smettetela! Non avete il diritto di trattarli in questo modo!" urlò Marwel non riuscendo più a trattenersi; pensò che quei giovani soldati non fossero molto diversi dai bambini che aveva raccolto per strada. Avevano lo stesso sguardo di chi era appena stato abbandonato, la stessa fragilità di chi era stato lasciato da solo in un modo cattivo e spietato. Avrebbe voluto avere la forza di prendere a pugni il Caporale.
"Riferirò al Capitano che i suoi ufficiali non hanno voglia di prodigarsi per i suoi interessi e che a loro non importa offendere o trattar male una giovane cittadina di Evangelia!" ringhiò avvicinandosi all'ufficiale e incatenandogli lo sguardo.

Clio 05-11-2015 15.02.06

Annuii a Sullor.
"Benissimo, che io sarò impegnata con le reclute, immagino..." alzando gli occhi al cielo "Ma non voglio lasciar correre questa faccenda!" Pensierosa.
Dopo un po' vidi un caporale avvicinarsi al capitano e notai la sua espressione.
Un'espressione che non prometteva nulla di buono.
"Prevedo guai.." Sospirai.
In pochi e rari momenti avrei preferito essere un semplice legionario.
Tipo quando dovevo abbandonare la mia birra.
"Prevedo guai.." Alzando gli occhi al cielo, per poi finire la birra in un sorso.
Mi alzai e andai dal capitano.
"Problemi signore?".

Lady Gaynor 05-11-2015 19.05.01

Il pensiero dell'indomani mi eccitava. Finalmente avrei conosciuto il cuore plusante del forte, ne avrei studiato i dettagli per poi riportarli fedelmente sullo schermo. Domani...
"Signori, chiedo scusa, esco un attimo a prendere una boccata d'aria... l'aria viziata del saloon comincia a farsi sentire troppo..."
Mi allontanai dal tavolo e mi incamminai verso l'uscita. Una volta nel corridoio, chiesi ad un militare da quale parte si trovasse l'uscita principale e il ragazzo prontamente me la indicò. Uscii nell'aria fresca della sera, ma nel cortile mi trovai davanti una scena oltremodo antipatica. Un militare, di cui non distinguevo il grado, aveva palesemente mancato di rispetto ad una giovane e bella bionda, che ora gli stava rendendo pan per focaccia. Indignata dal comportamento scortese del soldato nei confronti di una così giovane donna, mi avvicinai alla ragazza per darle man forte.
"In effetti, soldato, un po' di buone maniere non hanno mai ucciso nessuno" lo apostrofai con uno sguardo gelido. "Non vi hanno insegnato come trattare una donna? Sono sicura che il mio amico capitano non sarà affatto contento del vostro comportamento..."
Nel parlare con quello screanzato, notai vicino a lui un giovane militare dagli inquieti occhi azzurri ed ebbi un tuffo al cuore. Per un attimo, mi era sembrato di rivedere il mio passato amore... La ferita evidentemente era ancora aperta, se un perfetto sconosciuto mi faceva quell'effetto...

Guisgard 05-11-2015 19.53.54

La luce solcava l'erba come un predatore in cerca della sua preda.
Tutt'intorno silenzio, rotto soltanto del debole respiro di Rodian e da quello di Altea.
La tensione era alta.
Il pilota teneva stretta la nobile, quasi ad impedirle anche di respirare.
Furono attimi lunghi, infiniti.
Poi la luce si allontanò.
Si udì ancora il rumore del motore, che stavolta però si allontanava.
Passarono altri istanti, ugualmente lunghi.
Poi finalmente la morsa che stringeva Altea si allentò.
“Sembra sia andata bene...” disse Rodian “... dobbiamo allontanarci da qui, andare lontano, fuori dalla loro portata... seguitemi e fate meno rumore possibile...” e prese a strisciare tra l'erba.

Guisgard 05-11-2015 19.55.55

Gaynor lasciò il saloon e raggiunse il cortile centrale.
L'aria era umida ed il cielo appariva sfocato, tanto che solo a fatica si potevano intravedere le stelle.
Le notti del deserto erano così.
Talvolta limpide e sognanti, altre volte invece intrise di foschia e silenzio.
E passeggiando nel cortile la diva notò la scena del caporale che rispondeva con sgarbo a Marwel, dopo aver severamente sgridato i cadetti appena giunti.
“Signora...” disse il caporale a Gaynor “... ho solo cercato di far capire a questa ragazza” indicando Marwel “che i civili devono restare fuori dalle faccende del forte. Questi cadetti devono capire cosa significa davvero essere dei legionari. La vita qui è dura e la morte è una probabilità molto alta.
“Si, ma l'educazione dovrebbe essere obbligatoria quando ci si rivolge ad una ragazza.” Fece Palos che aveva appena finito i piegamenti.
“Sta zitto, tu!” Ringhiò il caporale.
“Prendersela con una ragazza” intervenne Icarius “non è da militari, ma da vigliacchi...”
“Cos'hai detto?” Fissandolo il caporale, per poi colpirlo con un violento cazzotto e facendolo cadere pesantemente a terra.

Guisgard 05-11-2015 19.56.33

Fermer annuì a Gwen, le sorrise e poi prendendola per mano la condusse al tavolo del capitano Goz, da dove però Gaynor era appena andata via.
“Salute a voi, capitano.” Disse il giovane medico. “Oh, vedo che la famosa diva si è già ritirata..”
“Già...” annuì Goz “... ma chi è questa graziosa figliola?” Guardando Gwen. “Da dove è saltata fuori?”
“Signore, vi presento Gwen, la nuova infermiera.” Fece Fermer.
“Tuoni e fulmini!” Esclamò Goz, tendendo gli occhi ancorati sulla ragazza dai capelli scuri. “A saperlo avrei fatto carriera nel reparto medico!” Ridendo. “Con una simile infermiera quasi quasi conviene farsi ferire in battaglia!”
Tutti risero di gusto.
“Ragazza mia, mi avete appena fatto tornare il buonumore!” Il capitano facendo l'occhiolino a Gwen.
In quel momento arrivò Clio.
Capitate a fagiolo, tenente...” Goz a lei “... sono appena arrivate le reclute. Si tratta perlopiù di volontari senza un briciolo di preparazione e addestramento, che con ogni probabilità immaginano la Legione Straniera come appare nei film. Occupatevi di addestrarli e che comprendano subito che siamo in guerra e non nei cinematografi Afralignonesi.”

Guisgard 05-11-2015 19.59.09

“Sicuramente.” Disse Guisgard a Dacey, mangiando tranquillamente. “Il compito di pensare in questa faccenda spetta a me. Voi dovete invece limitarvi a seguire le mie direttive.” Riempiendosi il bicchiere. “Comunque ammetto che qualche nozione l'avete su come si sta nell'alta società. Come mai? Siete stata la cameriera di qualche nobile?”
"E se ci inventassimo una storia tragica?" Propose Fines. "Non so, di quelle che strappano lacrime... magari si potrebbe dire che la ragazza è scampata al fuoco del plotone perchè troppo bella e dunque portata in un bordello per soddisfare le bramosie dei comunisti di Canabias..."

Marwel 05-11-2015 20.07.25

In aiuto alla ragazza arrivò una donna che lei non aveva mai visto. Fu sicura che non fosse di Evangelia, poichè conosceva gran parte dei cittadini e poi, intuì dalle sue vesti e dal modo di fare, non era sicuramente una contadina o una commerciante. Tuttavia le fu grata per l'aiuto e il timore per quell'ufficiale quasi svanì, finchè Icarius non provocò il suo superiore che non ci pensò molto prima di colpirlo in volto e farlo cadere a terra.
Marwel s'inginocchiò velocemente accanto a lui e gli mise una mano sul viso, proprio dov'era stato ferito, sporcandosi le mani di sangue.
"Siete un animale! Guardate cosa avete fatto!" urlò all'ufficiale. Guardò Icarius con le lacrime agli occhi; si sentiva terribilmente in colpa, perchè se non si fosse rivolta al caporale, probabilmente, lui non sarebbe mai stato ferito.
"Mi dispiace soldato..." sussurrò tirando fuori un fazzoletto di stoffa e appoggiandoglielo sulla ferita al volto.

Altea 05-11-2015 20.30.05

L'atmosfera era irreale, era come se in quella brughiera il tempo si fosse fermato. Io e Rodian rimanemmo immobili..fermi..lui mi stringeva...sentivo solo il pulsare del mio cuore in gola.
Poi..per fortuna, benevolenza del Signore o destino come sosteneva mia madre interessata all' esoterismo..la camionetta cambiò direzione.
Sentii le braccia di Rodian lasciare la morsa, dovevamo scappare e presto e iniziai a seguirlo rasoterra nell' erba...il mio vestito si stava sporcando, gettai il giubbotto da aviatore a Rodian, mi impediva i movimenti.
Eravamo come tanti felini, che invece di cacciare la preda, fuggiva da essa, sentii nella scollatura qualcosa che frusciava ferendomi, era quel ciondolo di lapislazzulo, lo presi mettendolo in tasca:

"Oh, sei venuto al mio quattordicesimo compleanno...pensavo
avresti avuto da fare coi tuoi amici, che la tua famiglia non approva".
Lui era nella camera mentre io mi preparavo per la festa, era una afosa nottata di mezza estate e lui si sedette stendendosi sul mio letto.
"Oh fai pure...come fossi a casa tua" dissi innervosita da quel suo modo di fare, a volte mi chiedevo perchè solo lui mi desse quella sensazione..forte. Mia madre, la quale era una pranoterapeuta e pure faceva salotto con alcune nobili capomazdesi, sosteneva che se qualcosa passava innosservato non ci interessava..quindi quello doveva essere qualcosa di forte e io me ne andai negando tutto.
"Vieni avvicinati, hai paura'" disse sorridendo con quello sguardo azzurro e il sorriso irriverente.
"E di cosa...che mi tocchi? Mi baci...lo sappiamo non ci sopportiamo..e poi proprio una di Chevral che tanto snobbi".
Mi avvicinai a lui e mi sedetti nel candido letto, lui si avvicinò a me, era dietro a me e potevo sentire il suo respiro sul mio collo lasciato libero dalla acconciatura...ad un tratto iniziò ad accarezzarmi il collo e io mi trattenni..dovevo trattenermi..e mi mise al collo un gioiello prezioso di lapislazzuli..".
Cercai di ricompormi.."E' .. bello grazie..non dovevi" e finsi indifferenza.
Ma lui mi volto e mi prese le braccia e baciò le mie candide labbra...il primo bacio..mille sensazioni, emozioni...eppure mi piaceva, non lo stavo mandando via ma non dovevo dargliela vinta.
Mi staccai da lui e gli mollai un ceffone..."Mi prendi in giro vero? Hai ottenuto il tuo premio odierno?"...eppure quello era il regalo più prezioso per il compleanno."

Eliminai subito quel ricordo..stupida..che vai a pensare e seguii Rodian velocemente...libertà o morte.


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