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Rimasi a bocca aperta.."E' un estimatore della storia di Tristano e Isotta?" dissi a voce alta per poi ricompormi, era strano...qualcosa non quadrava. Non mi era stato fatto nemmeno un colloquio e poi solo una domanda..e..assunta..però la sua voce era bella, profonda...il peccato era non poter lasciarsi andare, dover fingere..una mossa falsa e mi sarei svelata ma a quel punto cosa avrei fatto..avrei dovuto conciliare i due lavori, se avessi parlato con lui direttamente forse avrei potuto dirlo..ne avrei parlato con Volpe...già...ma sinceramente lui mi aveva offerto di fare la guardia ad un ragazzino, non ce l' aveva un parente che lo seguiva quel ragazzo..avrei lasciato il destino scorrere.
"Gli onori di casa?" guardando Tysson "Che intendeva?" sorridendo poi mi balenò un' idea per rendere più facile il mio lavoro con quello in agenzia.."Avete degli alloggi..? Vi pagherò molto bene..oppure sapete se qui vicino vi è un appartamento elegante in affitto da potermi trasferire vicino al lavoro?" così avrei avuto libertà di movimento e non avrei dovuto girare tra la mia casa, la Metropolitan Agency e via dicendo. http://4.bp.blogspot.com/-ZOhklnQnlh...52818%2529.jpg |
Lo ascoltai attentamente, mentre lui mi asciugava gli occhi.
Sei molto bello quando sorridi, lo sai, dottor Elv? Ma non so se posso fare quello che chiedi... Perché loro non erano nella mia testa. Certo, Tya era nella testa di Ariadne, ma non era la stessa cosa. Lo guardai, come sempre silenziosamente, singhiozzando ancora di tanto in tanto. "Io... Non lo so..." |
Tutto lì? La cosa mi sembrava alquanto strana a dire il vero.
"La ringrazio dell'opportunità.." con la voce sempre professionale. Ma a me serviva il lavoro, e tanto mi bastava. Se poi si fosse rivelato qualcosa di poco professionale, potevo sempre piantar lì e lasciar perdere. Anche se ancora non sapevo per quale mansione eravamo state prese. Ma evidentemente non erano richieste qualifiche particolari, altra cosa che non mi piaceva particolarmente. Visto che non avevano minimamente calcolato il mio curriculum, le mie referenze, e tantomeno quelle della donna che... Ohh... ma non mi dire... I suoi pensieri si rivelarono più interessanti del previsto. Ora era chiaro il nome, il vestito, la mancanza di una professionalità che giustificasse la sua presenza. E ora voleva persino un alloggio. E poi? Qualcos'altro? Probabilmente non avrebbe interferito con i miei affari, ma era comunque da tenere d'occhio. Aveva già un lavoro, un buon lavoro per un'agenzia prestigiosa, sul caso che terrorizzava la città, un caso da prima pagina... eppure era lì. Mi chiesi se non ci fosse sotto qualcosa, magari l'agenzia aveva dei legami loschi, era meglio stare attenti. Non era normale una cosa del genere, dopotutto, doveva per forza essere lì per un caso altrimenti che senso aveva? Sì, non era una situazione da sottovalutare, assolutamente. Guardai poi i due uomini e sorrisi. "Ci direte quindi quali saranno le nostre mansioni?" chiesi. |
L'agente federale entrò in casa ed io lo condussi in salone, sedendomi ed ascoltando le sue domande.
"Mio marito è fuori..." dissi pensando un "grazie a Dio". "Beh... Ho utilizzato molto internet..." dissi timidamente. "Poi, beh... Ho avuto modo di conoscere della gente che mi hanno aiutata ad apprendere... Ad apprendere questo orientamento" dissi gesticolando per controllare il tremore del corpo. Oltre ad essere imbarazzata per le domande e anche un bel po' preoccupata, ero anche messa in soggezione da quegli occhi verdi e profondi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv fissò Gwen.
“Beh, io non credo sia poi così difficile...” disse prendendo le braccia di lei, per poi farle incrociare “... ecco... immagina questo sia il tuo spazio... inviolabile, sicuro, soltanto tuo... qui nessuno potrà farti del male... qui ci sei solo tu...” con tono rassicurante “... qui ci sei solo tu, Gwen...” accarezzandole le mani. |
Tysson mise giù la cornetta.
“No, qui non abbiamo alloggi, solo uffici...” disse ad Altea “... però, se può esserle utile, a casa mia ho un letto in più... se vuole può approfittarne.” Facendole l'occhiolino. Guardò poi Clio. “Beh, lei sarà assunta come psicologa, com'è normale che sia. E lei sarà la segretaria.” Rivolto ad Altea. “Il capo poi sarà più preciso al suo ritorno.” |
Sorrisi a Tyson, annuendo piano.
"Ottimo..." con un leggero cenno del capo. Sì, alla fine ero contenta di quel posto, di poter di nuovo tornare ad occuparmi di Love Consulting, anche se dovevo ancora capire bene che cosa avrei dovuto fare di preciso in un'agenzia matrimoniale. Ma lo avrei compreso presto. "Quando posso cominciare?" gentilmente. |
Aggrottai le sopracciglia mentre incrociava le mie braccia e non sapevo perché.
Rimasi senza sapere che dire. Nessuno era stato così capace di lasciarmi a bocca aperta. Tu non sei come tutti gli altri, dottor Elv Mi piaceva il modo in cui mi accarezzava le mani, era molto piacevole, era bello. Rimasi a guardarlo con un'espressione stupita, sorpresa, come se quella fosse stata la rivelazione più clamorosa del secolo e restai a riflettere. |
Pier ascoltò ed osservò con attenzione Nyoko, notando il suo nervosismo nel parlare.
“Capisco...” disse “... e lei può fornirci qualche nominativo? Intendo di persone omosessuali o che frequentano ambienti omosessuali...” fissandola “... la vedo un po' nervosa... è imbarazzata?” |
Lo ascoltai ed emisi un lieve sospiro.
"No... Avevo un amico gay, ma è partito da oltre un mese, ormai..." dissi leggermente in tensione. "N... Nervosa? Io..." dissi timidamente. Mi stavo torturando le mani, non riuscivo più a guardarlo in faccia. "No... È solo che... Perché i federali si interessano alla mia vita e ai miei libri?" dissi cercando un po' di coraggio nel mio cuore. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
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