Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La leggenda dello Scorpione di Giada (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2474)

Guisgard 04-02-2017 00.21.14

Nyoko, entusiasta, trascinò letteralmente Bettina fuori dall'albergo, in cerca di quella libreria.
La videro dall'altra parte della strada, appena dopo l'inizio di una stretto vicoletto.
L'insegna era alla buona, piccola, incisa con un curioso corsivo e la porta era di legno.
“Non mi sembra un granchè...” disse Bettina, ma un attimo dopo le due ragazze erano già all'interno.
Qui, dietro un ampio e consumato bancone, stava un ometto con occhiali cilindrici, baffetti e capelli corti brizzolati.
“Buongiorno a voi, fanciulle.” Salutandole.

Nyoko 04-02-2017 00.24.41

Entrammo nella libreria e subito mi persi nella sua bellezza. Non era raffinata come quelle dei ricconi, e questo mi piaceva ancora di più. Notai poi quello che sembrava essere il proprietario e senza staccare la mano dal polso di mia sorella gli rivolsi la parola. "Buongiorno signore. Sto cercando un libro di misteri. Oh, ovviamente si tratta di misteri inerenti a questa città... In particolare cerco notizie sulla maledizione dei Taddei..." dissi con gli occhi ed il sorriso accesi.

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Guisgard 04-02-2017 00.24.59

“Se qualcuno è davvero riuscito ad ucciderla” disse il robottino a Clio “allora significa che potrebbe fare lo stesso anche con te, altezza. Tuttavia sono alquanto scettico su questa cosa... le probabilità infatti che sia viva sono abbastanza alte.” Guardò la città da una delle finestre. “Uscire e cercare di renderci il più simile possibile agli umani è il primo passo.”

Guisgard 04-02-2017 00.26.34

“Non stia lì a fare domande...” disse agitato e spazientito Mondo a Dacey “... si limiti a dirgli così... lui è tornato... il direttore capirà... ma faccia presto o sarà troppo tardi...”

Clio 04-02-2017 00.27.56

Sospirai, seria a quelle parole di Vale.
"Lo so benissimo.." con tono grave e preoccupato "Ma venderò cara la pelle.." cercando di rassicurarla con un sorriso.
La verità era che non sapevo nulla di quella missione, di cosa nascondesse, di come portarla a termine o quali pericoli nascondesse.
Sapevo solo che non sarebbe stato facile.
"Sì, andiamo la fuori e cerchiamo di capire al meglio come sembrare un'umana..." annuii, cercando di concentrarmi sull'entusiasmo che quella prospettiva mi provocava.
"Dopotutto devo fare anche spese" divertita "Andiamo..".
Così, lasciammo l'albergo per immergerci nella vita della città.

Guisgard 04-02-2017 00.29.58

Quell'irriverente canzone continuò, mentre lo sguardo di quel motociclista era vivo su Gwen.
Ad accompagnare il tutto c'era poi quel sorriso da insolente, da scapestrato e da chi non temeva affatto di apparire inopportuno.
“Accidenti, Gwen...” disse sottovoce Lucy “... smettila di fissarlo o quel tipo crederà chissà cosa...”
“Mi chiedo cosa faremo se deciderà di avvicinarsi...” divertita Lizzie.

Guisgard 04-02-2017 00.38.21

Lui sorrise appena.
“Anche io, come quel ragazzo di cui mi dici, sarei geloso...” disse “... geloso da morire... geloso e possessivo... quanto alle altre donne, beh, sinceramente in questo momento ne ho una soltanto in mente... ed è la stessa bellissima che si trova davanti a me ora...” e di nuovo Altea avvertì lo sguardo di quel misterioso uomo su di lei.

Lady Gwen 04-02-2017 00.39.56

Continuò a cantare, a guardarmi, a sorridere.
Sembrava così irriverente, sfrontato, insolente, inopportuno, ma tutto questo mi colpiva e non riuscivo a smettere di guardarlo.
"Oh insomma, vuoi smetterla?" dissi un po' stizzita a Lucy, poi guardai Lizzie "Intanto mi chiedo cosa farà lui se deciderà di avvicinarsi" ridendo "Il resto va da sè" aggiunsi, ignorando le parole di Lucy mentre davo una rinfrescata al trucco.
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Altea 04-02-2017 00.44.43

A quelle parole avvampai..era la prima volta, forse, un uomo mostrava un tale interesse verso me ma cercai di ricompormi..."Monsieur..voi rischierete molto sapete..". Non potevo credere che lui si fosse innamorato di me a prima vista..e come riusciva a vedermi, la penombra mi celava i suoi lineamenti ma forse lui mi aveva vista prima..."Amate il rischio..io ne sono lusingata" e sorrisi osservando il suo capo inclinarsi per osservarmi.."Se potessi vedervi magari..potremmo bere dello champagne.." presi una scusa per vederlo. Il gioco si faceva bello e pericoloso, io dovevo farlo perdere al gioco..in pratica il suo avversario ero io..e se avesse vinto avrebbe saputo il mio nome ed io..io avrei rischiato per lui.."Da dove venite monsieur?" sedendomi vicino a lui.

Guisgard 04-02-2017 00.55.21

L'ometto della libreria rise piano.
“Eh, la leggenda dei Taddei...” disse guardando Nyoko e Bettina “... sono secoli che affascina tantissimi lettori... verità o menzogna? Però credo di avere qualcosa che fa per voi...” e andò nel retro.
Tornò poco dopo con un vecchio libro dalla copertina consumata e la pagine ingiallite.
“Non è nelle migliori condizioni” posando il libro sul bancone e spolverandolo “ma è l'unico del suo genere...”
Sulla copertina recava questo titolo:

“La furia dei Taddei”


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