Dopo essermi ripresa, mi alzai dal letto e raggiunsi gli altri sul ponte e notai l'equipaggio al completo e c'era anche Dacey.

Sobbalzai impreparata, non pensavo fosse già a conoscenza del diverbio con Dension.

- Mi dispiace aver portato questo scompiglio nella vostra nave, non succederà di nuovo... Oh siete gentile ma non so...,- mi mordicchiai il labbro,- non voglio disturbare ancora...- poi quella minaccia,- Icarius no... Me la vedo io con lui, non dovete fare nulla...-

Perché doveva essere così difficile?

Avrei dovuto trovare Dension prima che si scatenasse l'irreparabile.

Decisi di andare quindi sottocoperta.

Sorrisi ad Icarius, per poi sospirare.
"Povera Gwen.." Scuotendo la testa "Non possiamo arrenderci... Speravo che sarebbe tornato da lei... Che facciamo?".

Gwen raggiunse gli altri sul ponte e notò Icarius pensieroso che parlava con Clio preoccupata.
“Dovremmo ripartire...” disse lui alla ribelle “... ma se Elv è nei paraggi finirà per restare qui per sempre...” guardando lo scenario circostante “... organizzeremo una spedizione a terra, mentre la Divina Misericordia comincerà a spostarsi da qui.”
Intanto Dacey scese sottocoperta, dove i marinai cercavano Dension.
Ma di lui non vi erano tracce.

Notai dei marinai e mi avvicinai a loro chiedendo notizie di Dension ma nulla.

Poi mi venne in mente che poteva essersi cacciato nella stanza del capitano, sapevo che aveva intenzione di tornarci.

Partii quindi alla volta di quella cabina speranzosa.

Vidi Icarius parlare con Clio in maniera concitata e la ragazza mi sembrava parecchio preoccupata.
Intanto io continuavo a pensare ad Elv e a dove poteva essersi cacciato, non conoscevamo nemmeno l'isola, maledizione...

Sospirai.
"Già, non possiamo lasciarlo lì..." Guardando il panorama "Sperando che lui non faccia di tutto per non farsi trovare.. Una spedizione mi sembra una buona idea.. Speriamo si riesca a trovare..".
Poi vidi Gwen e le sorrisi.
"Salute Milady.. Parlavamo giusto di voi.." Gentilmente "Ci stavamo chiedendo quale possa essere il miglior piano per ritrovare Elv.. Stavamo pensando ad una spedizione.. Che ne dite?".

Dacey percorse tutta la zona degli alloggi ufficiali, fino a raggiungere la parte più alta del castello di poppa, dove si trovava la stanza del capitano.
Arrivò e trovò la porta chiusa a chiave dall'interno.
Segno che nessuno vi era giunto.
“Milady...” disse all'improvviso una voce “... cosa ci fate qui? Cercavate qualcosa?” Chiese Cq.

Mi si avvicino` Clio e le sorrisi annuenndo e ascoltandola.
"Oh si, assolutamente, grazie mille" sorridendole "Ringraziate anche Icarius, so che non sara` facile e vi ringrazio entrambi."

Sorrisi a Gwen.
"Non vi abbandoneremo di certo, faremo di tutto per trovare Elv.. Non è vero Icarius?" Voltandomi verso di lui.

La porta era chiusa.

Diedi un pugno con il legno e mi lasciai cadere a terra sconfortata.

- Oh siete voi...- dissi alzando il capo alla vocetta di Cq.

- Probabilmente sarete anche voi a conoscenza dei...miei problemi coniugali...,- dissi con un sospiro e sbuffai.

- Sono alla ricerca di mio marito... Ho paura che possa fare qualcosa di molto stupido...-

“Lo troveremo, vedrete.” Disse Icarius a Clio e a Gwen. “Pinto!” Chiamò.
“Eccomi!”
“Fa preparare uno Sparven.” Ordinò il Taddeide. “Uscirò in ricognizione. Palos...”
“Dimmi.”
“Comincia ad accendere i motori per il decollo della Divina Misericordia.” Icarius.
“Si.” Annuì Palos.
Poco dopo uno degli Sparven, i micidiali veicoli volanti, fu collocato su una delle rampe di lancio.

“Su, non fate così...” disse Cq avvicinandosi a Dacey “... vedrete che tutto si sistemerà... andate a riposare ora... sono certo che al vostro risveglio tutto si sarà accomodato... magari vostro marito deve solo sbollire la rabbia... litigi ed incomprensioni sono presenti in percentuali molto alte nei matrimoni...”

Icarius parlò a Gwen e sorrisi.
Speravo davvero saremmo riusciti a trovare il suo amato.
Fece preparare uno Sparven per uscire in ricognizione.
"Vengo con te.." Sorrisi "Tanto mi sento inutile durante le manovre della nave.." Poi mi bloccai "Magari però preferisce accompagnarti Gwen.." Voltandomi verso la ragazza "È un biposto giusto? Non ci stiamo tutti e tre.." Guardando il velivolo.

Annuii a Clio e ascoltai Icarius mentre si preparava a scendere a terra.
Poi, ascoltai le parole di Clio e mi voltai verso l'ufficiale, attendendo una risposta.

Ero davvero sconsolata e speravo che Dension si facesse vivo al più presto.

Ringraziai Cq per la sua gentilezza e le sue parole e mi alzai.

Raggiunsi la cabina di Icarius, riuscendo a riporre il diario lì dove lo avevo trovato e iniziai a pensare.

Pensare a tutto il mio viaggio, dalla partenza da Maruania a ora.

“Andremo tutti e tre.” Disse Icarius a Clio e a Gwen. “Uno Sparven può portare anche quattro persone.”
I tra salirono così a bordo del veicolo e decollarono.
Volarono a bassa quota sul fiume, approfittando che la nebbia pareva essersi dissolta in buona parte, fino a quando Gwen, guardando in basso, si accorse di qualcosa.
Qualcuno che camminava arrancando nella campagna.
Erano tre uomini.
http://blenderartists.org/forum/atta...6&d=1405810381

Dacey era tornata nella cabina di Icarius per riposare, ma i suoi pensieri non le davano tregua.
Ma all'improvviso udì delle voci.
La vedetta indicava qualcuno che si avvicinava alla nave.
E poco dopo Cq arrivò a bussare alla porta della cabina.
“Milady, venite...” disse da fuori il droide “... è tornato vostro marito!”

Annuii a Icarius.
"Vedrete che lo troveremo..." Sorrisi s Gwen per poi salire con lei e Icarius sul velivolo.
Dopo un po' avvistammo qualcosa.
"Guardate.." Indicando i tre uomini "Riconoscete qualcuno, Milady?" Chiesi alla ragazza.
In effetti noi non sapevamo quale fosse l'aspetto di Elv

Salimmo cosi` sullo Sparven e sorvolammo il fiume.
All'improvviso, vidi qualcuno sotto di noi.
"Si ho visto" dissi a Clio "Non so, non riesco a distinguere quelle figure da qui"

A quella notizia balzai fuori dalla stanza.

Guardai Cq e ci mancò poco che lo sollevassi da terra e lo abbracciassi.

Tornai quindi sul ponte per parlare finalmente con Dension.

Capitolo V: La chiesa di San Michele e il poema interrotto


“Vi sono in cielo e in terra, Orazio, assai più cose di quante ne sogna la tua filosofia.”

(William Shakespeare, Amleto)



Il veicolo volante, avvistati i tre uomini, cominciò a scendere.
Grazie alle sue caratteristiche lo Sparven infatti poteva atterrare in modo verticale, dunque senza problemi circa il tipo di territorio.
E nel vederlo atterrare, i tre uomini restarono prima impressionati, poi cercarono addirittura di darsi alla fuga.
“Fermi...” disse Icarius dall'interno del veicolo “... fermi, o apriremo il fuoco!”
I tre si bloccarono all'istante.
Così, il Taddeide, Clio e Gwen scesero dall'abitacolo e raggiunsero quegli uomini.
“Non fateci del male!” Gridò uno di quelli.
“Si, abbiate pietà!” Un altro.
“State calmi.” A loro Icarius. “Vogliamo solo informazioni. Stiamo cercando un uomo... è anziano, ma ancora vigoroso e con abiti da marina. L'avete veduto?”
I tre si scambiarono rapide occhiate.
“Allora?” Alzando il tono della voce Icarius.
“Ecco...” mormorò uno dei tre.
“Si?” Guardandolo il Taddeide.
“In verità si...” annuì l'uomo “... lo abbiamo visto... almeno somigliante a come lo avete descritto voi...”
“Dove si trovava?”
“Più giù...” rispose l'uomo “... dove il fiume devia ad Est... ma...”
“Ma?” Ripetè Icarius.
“Era...”
“Parlate!” Seccato il Taddeide.
“Era insieme ad un altro uomo...” fece l'uomo “... più giovane... dai capelli scuri ed armato... anch'egli con abiti da marina... i due sembravano conoscersi bene...”
“Ed entrambi” intervenne un altro dei tre “erano presso una gigantesca nave nera, con un teschio a prua e che era appena scesa dal cielo...”
A quelle parole Icarius si voltò verso Clio e Gwen.
“Poi?” Tornando a rivolgersi ai tre.
“Poi sono saliti sulla nave...” raccontò l'uomo “... e noi tre per paura siamo scappati... eravamo usciti nella campagna per cercare del cibo... ma la nave nera ci ha spaventati...”
“E' guidata dal demonio!” Esclamò il terzo dei tre.



Intanto, sulla Divina Misericordia, Dacey uscita sul ponte vide Palos con altri marinai fermi a fissare in basso dal parapetto.
Una scialuppa infatti si stava avvicinando alla Divina Misericordia, dopo aver risalito il corso del fiume.
Raggiunse lo scafo del vascello e fu issata a bordo.
E da essa scese Dension.
“Salute a tutti.” Disse lui con tono divertito.
“Dove eravate finito?” Chiese Palos.
“Avevo bisogno di raccogliere un po' le idee.” Rispose il contrabbandiere.
“Lasciando la nave senza avvertire nessuno?” Fissandolo Palos. “Neanche vostra moglie?”
“Sono forse prigioniero qui?” Seccato Dension.
“Vostra moglie è stata molto in pena...” mormorò Palos “... sebbene solo il cielo sappia perchè.”
“Non è affar vostro.” Replicò Dension.
Ed in quel momento si accorse di Dacey poco distante da loro.
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Scendemmo di quota, e riuscimmo a parlare con i tre uomini.
Sperai davvero potessero darci informazioni su Elv.
E infatti, a quel titubante assentire, sorrisi a Gwen.
Ma poi trasalii a quelle parole sulla nave.
La nave nera di Maruania che avevamo seminato dopo Vacolis.
Sapevo che non si era data per vinta.
Che diavolo ci faceva Elv su quella nave?
E con chi diavolo era?
Il mio sguardo inquieto incontrò quello di Icarius.

Scendemmo dallo Sparven e fermammo i tre uomini.
Ci dissero di aver visto un uomo corrispondente alla descrizione, in compagnia di un uomo che sembrava conoscere abbastanza bene e nei pressi di una nave nera con un teschio a prua.
Icarius ci guardo` ed io impallidii.
Non poteva essere... Che aveva a che fare lui con quella nave?

Era divertito, come poteva esserlo dopo la nostra discussione.

Per un attimo mi sentii vacillare ma mi feci forza.

-Dobbiamo parlare-gli dissi semplicemente guardandolo senza lasciar trasparire alcuna emozione.

Le parole dei tre uomini lasciarono inquietudini, dubbi e preoccupazioni nell'animo di Icarius, di Clio e di Gwen.
“Signore...” disse uno dei tre “... ora possiamo andarcene?”
“Si, andate...” annuì il Taddeide.
“Guardatevi da quella nave nera, milord...” un altro dei tre “... cerca qualcosa, come un lupo affamato nel cuore della notte... lo guidano l'istinto, la fame e la malvagità... è un predatore e troverà la sua preda... quella nave è il diavolo...”
E andarono via.
“Sarà meglio tornare sulla Divina Misericordia...” Icarius alle due ragazze “... andiamo...”
E poco dopo lo Sparven decollò.
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Dension vide Dacey e si avvicinò alla ragazza, salutandola poi con un cenno del capo ed un sorriso.
“Si, anche io ho molto da raccontarti...” disse “... andiamo nella nostra cabina...”
E raggiunsero il loro alloggio.
In quel momento Dacey si accorse che il contrabbandiere aveva al polso un bracciale di metallo nero.
Un bracciale che non aveva mai portato prima.

I due uomini andarono via, raccomandandoci di stare alla larga dalla nave, ma noi sapevamo gia` a cosa andavamo incontro.
Poi salimmo sullo Sparven verso la Divina Misericordia, mentre io continuavo freneticamente a pensare a cosa ci facesse Elv su quella maledetta nave.

Lo seguii con diffidenza, c'era qualcosa di strano in lui.

Una volta nella cabina mi sedetti senza distogliere lo sguardo dal suo bracciale.

- Quello dove lo hai preso?- esordii con tono freddo.

Lo Sparven rientrò nella Divina Misericordia ed Icarius, Gwen e Clio scesero dal veicolo.
“Allora...” disse Palos ad Icarius “... novità?”
“Si...” annuì il Taddeide e raccontò tutto al suo compagno.
“Chi era dunque l'altro uomo che Elv conosceva?” Stupito Palos.
“Bella domanda...” mormorò Icarius “... restare qui ormeggiati è pericoloso... perchè non hai fatto decollare il vascello come ti avevo detto?”
“Perchè abbiamo ripescato una scialuppa...” rispose Palos.
“Una scialuppa?” Ripetè Icarius.
“Si, con a bordo quel simpatico contrabbandiere...”
“E dov'era andato?” Meravigliato il Taddeide.
“Magari lo dirà a sua moglie...” fece Palos.
“Decolliamo.” Ordinò Icarius.
“Si, signore.” Annuì Palos.

Arrivammo sulla nave ed Icarius racconto` tutto, dando poi ordine di ripartire.
Raggiunsi il parapetto e guardai avanti, senza un punto preciso; l'assenza di Elv mi distruggeva.
Quando era stato di Vacolis, eravamo stati divisi, ma adesso, sapendo che lui se ne era andato pensando di fare il mio bene, mentre invece mi faceva solo star male, era troppo e non riuscivo a sopportarlo.

“Ah, questo...” disse Dension a Dacey, fissando il bracciale “... caratteristico, vero? Me l'ha dato uno zingaro in cambio di una moneta... diceva che porta fortuna...” sorrise “... magari è così, chissà... di cosa volevi parlarmi?”

Lasciai perdere la questione, probabilmente non era poi così importante.

- Non ti scusi nemmeno? Per quello che è successo? Per come mi hai trattata? Questi* alzai una manica e mostrai dei lividi sul braccio * sono opera tua!-

Tremai dalla rabbia. Aveva la faccia tosta di credere che andasse tutto bene, che lo avessi perdonato.

Non avrei detto nulla per il momento, non fino a quanto non si fosse scusato.

La Divina Misericordia accese i motori e cominciarono le manovre per il decollo.
Le vele si aprirono e poi si gonfiarono al vento e pochi istanti dopo il vascello si alzò dalle acque sporche del fiume.
In breve raggiunse le nuvole più basse e prese a volare sulla regione.
Gwen fissava il vuoto dal parapetto, in balia delle sue sofferenze.
L'assenza di Elv la distruggeva.
“Salute, ragazza mia.” Disse all'improvviso qualcuno. “Avete poi ritrovato il vostro amato?” Chiese Hold.



Intanto, nella loro cabina, Dacey e Dension discutevano.
“Hai fatto una cosa molto stupida...” disse il contrabbandiere, guardando i lividi di lei “... hai rovinato il nostro piano e non so neanche perchè...” fissò il panorama dalla finestra “... stiamo volando... questa nave chissà dove ci porterà... ma il suo viaggio sta per finire...” si voltò a guardare la ragazza “... comunque mi spiace essere stato duro con te... ti chiedo scusa... non accadrà più...”

Ad un certo punto, Hold mi raggiunse.
"Non esattamente, no..." abbassando lo sguardo.
E mi chiedevo se ci sarei riuscita...

Abbassai lo sguardo, ascoltando le sue parole.

Speravo che dicesse la verità, lo amavo ma non avrei mai passato la vita con un uomo violento.

- Hai trovato il modo per comunicare con X?-

Dalle sue parole era proprio questo che trapelava.

- Torna a sederti per favore, voglio guardarti quando mi chiedi scusa... Non dovrà più succedere Dension, altrimenti non mi vedrai più... Non starò ancora inerme a farmi insultare da te....-

Dissi in modo fermo, con un tono che non ammetteva repliche anche se mi faceva male dirgli tutto quello.

- Ho scoperto una cosa... Una cosa importante mentre non c'eri...ma...ma devo essere sicura di potermi fidare di te prima di dirtelo...-

“Dunque” disse Hold a Gwen “neanche lui è riuscito a trovarlo? Possibile?”



Nel frattempo, Dacey e Dension continuavano a discutere fra loro.
“Non ti fidi più di me?” Lui a lei. “E' cambiato qualcosa? Dimmelo, Dacey... dimmelo ora... io sto facendo tutto questo anche per te... per essere liberi... dimmi cos'hai scoperto...”

Portai una mano sul suo volto, sfiorando la sua guancia.

- Mi hai fatto paura... Ho passato la vita a vedere mia madre subire la violenza di mio padre e tu...quando hai alzato la voce...-

La voce mi morì nella gola.

- Tutto quello che stai facendo é per noi...- avevo bisogno di ripetertelo per convincermi.

Feci un respiro profondo e rivelai il segreto.

- Icarius é il Falco...-

A quella rivelazione di Dacey, Dension trasalì.
“Cosa...” disse incerto ed incredulo “... cos'hai detto? Il Falco? Icarius è il Falco? Come fai a dirlo? Come puoi esserne certa, Dacey?”

"Degli uomini dicono di averlo visto salire sulla nave nera, quella che ci dava la caccia a Vacolis. Il problema e` che non capisco cosa ci faccia lui su quella nave" dissi esasperata, con voce tremante