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“E' qui, vieni, cara.” Disse Azzy portando dentro Gwen.
Arrivarono nel salotto dove Stainov conversava con un Elv che appariva completamente assorto. Come se i due stessero conversando in un modo molto fitto e misterioso. “Guardate chi c'è?” Fece Azzy. Subito Stainov ed Elv si voltarono a guardare Gwen. |
Entrammo in salotto e vidi Elv completamente assorto.
Ma che cosa gli diceva Stainov di così incredibile? Ogni volta era come se scoprisse una sconvolgente rivelazione. Mi sentii stranamente a disagio quando si voltarono a guardarmi, anche se non capii perché. "Scusate, io... Non mi sentivo molto bene..." mormorai, poi mi sedetti vicino ad Elv e mi strinsi al suo braccio, poggiando il capo sulla sua spalla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii a Fessen.
“Si, vieni, andiamo dal barone...” prendendogli la mano, e guardandolo negli occhi per un momento. Così, lasciato l’archivio ci dirigemmo al piano di sopra, nel salone in cui avevamo trovato il barone, in cerca di lui. |
Elv sorrise a Gwen e le accarezzò il viso.
“Oh, povera cara...” disse Azzy “... ora stai meglio?” “Forse è il caso che la riporti a casa” Stainov premuroso verso Elv indicando la vampira “così da farla riposare. Vedrai domani starà meglio.” “Si...” annuì Elv “... andiamo a casa, piccola?” A Gwen. |
Fessen e Destresya lasciarono la stanza degli archivi, tornando nella sala dove c'era il barone.
Qui però non c'era più De Goth. Vi era invece un uomo dall'aspetto comune e dimesso che consumava un pasto frugale. Si accorse dei due falsi periti e restò a fissarli. Era Plot, lo stalliere. |
Ricambiai quel suo sorriso dolcissimo mentre mi accarezzava il viso.
Mi perdevo sempre nelle espressioni dolci che mi rivolgeva, quale che fosse la situazione, o la circostanza. Lo amavo troppo per riuscire a trattenermi. E poi, in tutti questi anni non ci eravamo mai risparmiati l'uno con l'altra, quindi perché iniziare adesso? Annuii ad Elv prendendolo per mano. E no. Non perché volevo andare a riposare. Volevo chiedergli su cosa fossero d'accordo e cosa avessero in mente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise e si alzò, facendo alzare anche Gwen.
Salutarono e tornarono a casa. Ma sulla porta di casa trovarono Missan. “Signora...” disse a Gwen “... questo credo sia giusto consegnarlo a voi...” dandole un foglietto “... è stato trovato nella tasca del povero Arcibald... ho pensato avreste avuto piacere a conservarlo.” |
Andammo via e stavo per chiederglielo, ma trovammo Missan, che mi diede un biglietto appartenuto ad Archibald.
Allora, senza dire una parola e in preda alla curiosità, lo aprii per leggerlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì il biglietto di Arcibald che così recitava:
"Concordo del vèro calo" |
Lessi più volte quelle parole, senza capirne il senso.
Aggrottai la fronte. "Ti dice nulla questa scritta?" con tono perplesso. Che cosa voleva dirci Archibald? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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