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Un sorrisetto divertito mi scappò nel vedere Aegos in quel modo.
"Se sei un buono a nulla non è colpa mia!" urlai di nuovo. Quando entrammo nella locanda, il taverniere si avvicinò e gli riservai un sorriso di circostanza. "Vorrei fare una sontuosa colazione e poi prendere una camera, se non vi dispiace.." sedendomi ad uno dei tavoli senza tanti complimenti. "Vieni qui tu!" ripresi nuovamente Aegos "Porti qualcosa anche per il mio servo, magari mangiando sarà più sveglio!" alzando gli occhi al cielo. |
Elv baciò Gwen.
La baciò con passione, con perversione, stringendola a sé. Un bacio caldo, proibito. “Ti adoro...” disse staccandosi appena dalle sue labbra “... da morire...” fissandola “... ripensavo alla bambina misteriosa ed a quel Cimitero sconsacrato... tu cosa ne pensi?” Altea continuava a provocare Icarius, che avvertiva ancora dolore al piede, rendendo così impossibili i suoi movimenti in modo libero. Poi lei lo baciò e accarezzò il suo petto, scendendo fino alla sua mascolinità. “Ahhh... madama...” disse lui eccitato e sorpreso “... io...” fissandola balbettando. Aegos si avvicinò al tavolo di Lys. “Si, madama...” disse sottomesso e a capo chino “... posso sedermi con voi, signora?” Fingendosi titubante ed intimorito. Tutto ciò stonava col suo aspetto da uomo virile, fascinoso e vigoroso. |
Quelle sue parole mi sorpresero mentre continuavo ad accarezzare la sua virilità e dissi a bassa voce suadente.. "Tu cosa? È la tua prima volta? Però se vuoi pure io posso prenderti a mio servizio.. Ma se sei fido alle tue padrone pazienza. Ci vorranno giorni prima il tuo piede guarisca e voglio le tue mani su di me.. A me piace il gioco a due. O ti pianto in asso qui"decisa e risoluta. Per baciare il suo petto e salire sopra di lui con sfida.
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Mi baciò e fu un bacio caldo, forte, con un pizzico di quel desiderio oscuro e totalmente folle che ci aveva assaliti nel momento esatto in cui lui aveva sceso quella scala ieri sera.
Qualcosa a cui era apparentemente impossibile mettere un freno. "Anche io ti adoro da morire..." sussurrai a mia volta. "Credo volesse dirci qualcosa..." giocando con le sue labbra "Oltre il fatto che fin da subito ho capito che non dovesse essere proprio umana... Poi non so perché, ma quella bara vuota mi ha fatto pensare a quella che il cocchiere portava sul calesse prima di morire, mi chiedo se abbiano a che fare l'una con l'altra..." ancora giocando con le sue labbra, senza mai smettere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Oh come mi eccitava quel gioco.
Lo guardai sempre più intensamente, non avrei resistito a lungo prima di portarmelo di sopra. Ma ora volevo godermi il gioco, era troppo intrigante vederlo così, tutto cuccioloso quando era così virile e sicuro. "Certo che puoi.." con un sorrisetto divertito "Ma vedi di non farmi fare figure, è chiaro?" con uno sguardo di intesa in cui lui poteva leggere quanto la cosa mi eccitasse. |
Era finalmente giunto il momento.
Salii sul carretto improvvisato, per quanto avrei preferito andare a cavallo. Allora rammentai la triste sorte del mio destriero, finito in trappola a causa di una tagliola. Il piano. Annuii appena, senza però mostrare entusiasmo. Infatti non lo ero, combattuta dentro di me sul da farsi una volta raggiunto il palazzo. Quando sarei stata al sicuro contavo di ottenere una maggiore lucidità di pensiero, che mi avrebbe così permesso di decidere in tutta coscienza se davvero volevo macchiarmi del sangue di qualcuno, divenendo complice di un assassino. “ Vi ascolto, Ser, ma rammentate, una volta a palazzo non potrete contate troppo sul mio aiuto.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Altea continuò a provocare Icarius, toccandolo dove era più virile e sensibile.
Di nuovo, tutta nuda, salì a cavalcioni su di lui. “Io...” disse lui paonazzo “... io... ecco...” intimidito ed imbarazzato dal tono risoluto della donna che sembrava non badare al fatto che il suo piede era ancora malandato. Ed infatti un movimento brusco causò la riapertura della ferita, facendo sanguinare le bende e provocandogli dolore. “E' un mondo nuovo per me questo...” disse Elv mentre Gwen giocava con le sue labbra “... pieno di misteri... anche io credo che quella bambina nascondesse un segreto... e se è venuta lei da noi allora probabilmente la rivedremo...” Aegos guardò Lys negli occhi. Uno sguardo che cozzava con il suo atteggiamento sottomesso ed intimidito dalla sua padrona. Così si sedette al tavolo di lei, con lo sguardo basso. “Grazie, signora...” disse annuendo in modo goffo, nonostante il suo aspetto da uomo virile ed esperto della vita. “Non temete...” disse Reddas guidando il carretto “... non mi occorre un complice...” a Dacey “... l'importante è che non mi tradiate... ecco, il piano è questo... voi vi siete persa nel bosco ed io vi ho soccorso... ora vi riporto a casa... sono un attore girovago col volto sfigurato ed è per questo che indosserò una maschera... per riconoscenza voi mi porterete a corte per farmi esibire... mi sembra un piano perfetto... siamo intesi?” |
Sorrisi.
"Già. Pare però che tu ti ci sia gettato a capofitto, e che ti piaccia anche parecchio..." guardandolo furbescamente e fermando le mie labbra sulle sue. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il suo sguardo tenero, impacciato, mi faceva impazzire letteralmente.
Poi il tono della sua voce, così diversa, così palesemente alterata da quel gioco solo nostro, che nessuno intorno a noi poteva capire. Lo guardavo sempre più eccitata, sempre più presa da quella recita. Mi faceva impazzire l'idea di controllarlo a tal punto, da farlo prestare a quella farsa, qualcosa che non avrebbe mai fatto per nessuna, che nessuna gli avrebbe mai chiesto tra l'altro. "Ma che bravo sei..." con un tono che non celava affatto la mia eccitazione, allungai una mano prendendo la sua e accarezzandola con fare sensuale guardandolo negli occhi. "E se la colazione ce la facessimo portare in camera?" con un sorrisetto malizoso. |
“Ah, ecco...” disse sorridendo Elv a Gwen, per poi accogliere le sue labbra ed assaporando la bocca di lei.
Si baciarono ancora, con impeto, passione. Un bacio proibito, figlio del loro mondo, dalla libertà e dalla sensualità che rendeva vive le loro notti. “Oh si...” mormorò lui sulle labbra di lei “... mi piace parecchio... e mi piaci tu da morire...” giocando con la sua lingua. Aegos guardò la mano di Lys che accarezzava sensuale la sua. Poi fissò i suoi occhi con un lampo di lussuria. “Oh, madama...” con tono volutamente impacciato, quasi inebetito “... e se poi mi sbrodolo? E sporco le lenzuola? Vi arrabbiate con me poi?” |
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