Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 18-09-2010 16.50.05

L'orafo ascoltò la richiesta di Cavaliere25.
"Ah, bene mio giovane amico!" Disse l'orafo. "Ho qui dei bellissimi anelli... ecco..." mostrò uno scrigno colmo di preziosissimi anelli "... scegliete quello che più vi aggrada... questo per esempio, si narra sia appartenuto alla mitica Elena di Troia... sembra doni la bellezza eterna... e questo poi, qualcuno giura sia stato donato dal nobile Sigfrido alla sua bella Crimilde... ma se poi, amico mio, mirate ad offrire un anello unico al mondo... allora vi offro questo che sembra sia stato offerto come pegno d'amore da sir Erec a sua moglie Enide! Ecco, mio giovane signore, scegliete pure con calma!"

cavaliere25 18-09-2010 16.53.35

Guardai gli anelli con molta attenzione poi dissi scelgo il secondo signore a quanto ammonta la spesa? vi potrei lasciare un piccolo anticipo per iniziare a pagarli sempre sia possibile poi aspettai una sua risposta mentre guardavo gli anelli.

Guisgard 18-09-2010 17.05.54

"Ottima scelta, mio buon amico!" Esclamò l'orafo. "Allora, il prezzo è di 9 Taddei d'oro... ammetto che è un caro, ma, guardatelo, farebbe felice qualsiasi donna! Potete darmi un anticipo mentre io lo preparerò e luciderò per voi. E quando verrete a prenderlo mi darete il resto."

cavaliere25 18-09-2010 17.08.53

va bene dissi allora misi una mano in tasca e tirai fuori un po di monete vi bastano per adesso? domandai gentilmente mentre aspettavo che mi lucidasse l'anello pensai chissà se saranno felici Morrigan e Mion del mio regalo e sorrisi.

Guisgard 18-09-2010 17.12.36

"Allora... fanno in tutto... 3/4 di Taddeo... un pochino come anticipo, ma mi sembrate un bravo ragazzo e accetterò quanto mi offrite. Il resto lo porterete nel pomeriggio quando sarà pronto l'anello."

cavaliere25 18-09-2010 17.14.57

va bene dissi guardai l'orafo e dissi grazie e arrivederci vedrò di procurarmi il denaro restante al piu presto detto questo presi e usci dal negozio e mi riavviai verso la locanda dagli altri.

Guisgard 18-09-2010 17.40.23

Mion sorrise e le sfiorò i capelli con un bacio.
"Una volta un grande samurai disse che la spada è mossa dal cuore e non dalla mano del guerrieo...ed il mio cuore l'ho donato a te... quindi la mia spada non potrà mai dividerti da me..."
La baciò con passione e la strinse in un caldo abbraccio.
"Decidi tu, vita mia..." aggiunse "... sappi solo che ora o fra mille anni io ti sposerie sempre... davanti a Dio, agli uomini ed a tutto il creato..."

Guisgard 18-09-2010 17.57.03

A Rouen, intanto, Talia era assorta in lontani ricordi.
Com'era lontano l'incanto di Capomagnus.
Quando si è lontani da chi si ha nel cuore si è preda di mile pensieri.
A chi ama basta un niente per sognare, ma altrettanto poco basta per avvilirsi.
Ad un tratto, Talia fu distratta da alcune voci sotto la finestra della sua stanza.
Provenivano dal cortile, dove due servi del duca parlavano fra loro.
"Il duca sembra restio nel concedere fiducia al visconte dati i suoi trascorsi e vista la sua amicizia col signore di Borgogna, nemico del re." Disse uno dei due.
"E ha ragione!" Rispose l'altro. "Fossi in lui farei imprigionare il visconte e tutto il suo seguito!"
"Vedrai che il duca farà la cosa giusta!" Annuiì il primo servitore.

elisabeth 18-09-2010 19.42.20

Empi......un conforto grande in quel momento, parlare con lei era come tornare tra le creature del mio mondo.....e io avevo bisogno di ricaricare la mia energia.......la visione di Empi e la carezza sul mio volto.....mi fecero vedere una ragazza bellissima....aveva lunghi capelli...un corpo armonioso ..ma il suo volto era triste e i suoi occhi non avevano alcuna luce....un nome mi venne alla mente......Talia..il suo nome era scritto sul libro del destino.....era lei che dovevo raggiungere....allungai la mano per sentire la forza della fata ancora una volta......ma il verde intenso..piano piano inizio' a sparire lasciando di lei il profumo della lavanda infiore.......La voce di un uomo mi scosse..era fredda e smbrava colma di disgusto......lo ascoltai....essendo ancora seduta..raccolsi un po' di terra con la mano e la baciai tre volte...e la misi in tasca.....grazie Empi........" Sono una zingara mio signore.........leggere la mano.....il destino di ogni uomo per me non ha segreti....se il vostro signore paga bene....posso anche seguirvi......e se volete a voi la mano..la leggero' senza pagare...".....Mi alzai da terra...e con la mano mi sistemai il vestito cencioso che avevo........ Morrigan......per ogni donna il matrimonio e' un giorno che non ha eguali.......sappi che andro' al palazzo del Signore di Normandia.....desidero che tu sappia che faro' ritorno......perche' possa consacrare le tue nozze con rito celtico....Madre non potrebbe mai permettere ad una delle sue figlie di non avere la sua benedizione..............tutto andra' bene......e ricorda.....una madre non abbandonera' mai nessuna delle sue figlie...............Cosi' attesi di essere condotta a palazzo......

Morrigan 18-09-2010 21.06.17

Restavano lì, abbracciati, quasi non avessero voglia di far davvero iniziare quel giorno, pur carico di tante profumate promesse.
Morrigan giocava con i capelli di Mion, restando con gli occhi socchiusi, infliggendogli mille piccoli dispetti con le dita.

"Adesso sono io la tua spada", rise "da cingere al fianco e portare sempre con te!"

Sembrò riflettere un istante sulle ultime parole di lui, poi proseguì.

"I nostri mondi separati possono essere uniti in uno... celebreremo oggi i riti secondo il tuo culto, ma sarai di nuovo mio nei boschi, incoronati dalla luce della Dea... ricordi? E' qualcosa che già conosci, in fondo... sentire le voci vive della foresta, i sospiri del verde, l'odore del timo e della bacca selvatica... sentire il benigno silenzio delle stelle, al mio fianco"

Gli sollevò la testa, rimase a fissarlo, perdendosi nei suoi occhi, e prese a cantargli di leggende e immagini care alla sua memoria.

"Così vorrei il mio amato..." prese a recitare, mentre passava le dita dai capelli al viso, dipingendolo con quelle parole "i capelli come l'ala del corvo, le gote color del sangue e la pelle candida come la neve"

Rise, gli prese infine il volto tra le mani.

"Noi possediamo tutto il mondo, adesso... possediamo il tempo e i giorni... è tutto nostro, tutto ci appartiene... si aprono le porte dell'alba, possiamo andare ovunque ed essere qualsiasi cosa, perchè la nostra forza sarà nell'essere insieme... io la tua spada, tu il mio scudo... come le armi di un cavaliere invincibile! Ed ecco, amore, ciò che faremo: ci sposeremo oggi, prima del tramonto, e questa sera ci sarà festa alla locanda per noi e per i nostri amici... birra e vino, e musica e canti... passeremo insieme la nostra prima notte da sposi, e restemo abbracciati fino al mattino... poi domani, saremo liberi di partire ed iniziare il nostro viaggio! Già, tutto il nostro amore è stato legato ad un viaggio, sognato ed accarezzato! Ma adesso che, come tu stesso hai detto, tutto è finito, saremo liberi di sellare i cavalli e partire... e potremmo andare a Nord, per esempio... andare in Normandia!"


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