Camelot, la patria della cavalleria

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Destresya 22-10-2019 16.50.05

Non è che ci dareste un aiutino, milord?

Guisgard 22-10-2019 23.29.22

Un aiuto, milady?
Diciamo che alcune risposte hanno individuato il tipo di chiave che occorre per risolvere questo indovinello :smile:

Destresya 23-10-2019 05.25.27

Dunque e se Hector fosse il sindaco?
"Sposa" Linda nel senso che officia il matrimonio civile, poi "sposa", nel senso la prende in sposa, Clara davanti a un prete e parte con lei per il viaggio di nozze.

Guisgard 23-10-2019 16.19.23

Ed infatti è proprio questa la soluzione all'arcano, milady!
I miei complimenti per averlo risolto :smile_clap:

Destresya 23-10-2019 16.20.50

Evviva!!! :smile_lol: Grazie dei complimenti, milord!

Lady Gwen 23-10-2019 16.24.11

Bravissima, Milady!

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Destresya 23-10-2019 17.09.51

Grazie mia cara!

Guisgard 25-11-2019 22.56.29

Il personaggio di Ordifren appare per la prima volta sulla scena letteraria nel romanzo gotico di formazione “La vocazione”, in cui si narrano le vicende di un giovane novizio che di fronte all'impossibilità di poter aspirare al Seggio Pontificio abbandona la sua falsa vocazione e diviene nemico giurato della Chiesa di Roma e perciò anche dell'aristocrazia Afragolignonese.
Durante gli anni trascorsi al Monastero di San Michele delle Lande conosce un ex cavaliere divenuto frate, da cui apprende l'uso delle armi e l'amore per le arti e le scienze.
Inoltre il frate gli indicherà, prima di morire di vecchiaia, una mappa per giungere al suo inestimabile tesoro nascosto in un antico castello, accumulato durante gli anni passati in Terrasanta a combattere gli infedeli.
Ormai laico ed anticlericale, con quel grandioso tesoro (nascosto in una tomba che si porta dietro), Ordifren, ora anche in grado di controllare una misteriosa creatura trovata nel castello fa ritorno al suo paese d'origine, ora governato da un barone Cattolico e dai suoi uomini.
Per ingannarli Ordifren si spaccia per il nuovo abate inviato dal vescovo...

Era un mattino di Autunno quando Ordifren visitò il terreno sconsacrato in cui il barone aveva fatto seppellire gli eretici giustiziati dopo aver preso il potere.
“Molti erano miei amici d'infanzia...” disse fissando quelle tombe dissacrate “... alcuni avevano la passione per l'astronomia... altri per la matematica... altri ancora per la poesia... erano spiriti nobili ed ispirati dal cuore e dalla ragione... ora invece sono solo sepolcri senza nome...” udì dei passi dietro di sé e si voltò di scatto, impugnando il suo pugnale.
“Sei...” un ragazzo magro che lo fissava incredulo “... sei... proprio tu... sei tornato...” era Teno, il suo amico d'infanzia.
Ordifren però lo afferrò per il collo, immobilizzandolo e puntandogli la lama alla gola.
“Teno...” mormorò piano “... mi sei caro come un fratello ed il tuo volto amico è il solo che mi sia rimasto... ma se mi farai scoprire... se dirai il mio nome io non esiterò a sgozzarti adesso stesso...”
Teno annuì e lui lo lasciò.
“Quanti anni sono passati...” stringendolo il giovane “... ma perchè vieni nel tuo paese, fra la tua gente vestito come gli odiati chierici?”
“Perchè gli dei della ragione” fissandolo Ordifren “mi hanno dato molti consigli per avvantaggiarmi suoi miei nemici...”
Ad un tratto i 2 udirono una voce.
Videro così una ragazza che passeggiava per la campagna leggendo ad alta voce
Era una bellissima figura di giovane, poco più che adolescente, slanciata e bionda, dalla pelle di un rosata pallido e candido di quello che si scorge nella carnagione delle fanciulle del Nord.
Dai lunghi capelli di un biondo scuro e cangiante, con gli occhi dal colore indefinito, simile forse alle ambre schiarite dalla spuma salata del Mar del Giappone e misti di lampi di un brunito che ricordava il balenio di quei tramonti tipici delle latitudine esotiche e boreali.
La fanciulla, che pareva emanare il vivace brio proprio della giovinezza ribelle e capricciosa, indossava un lungo e delicato abito di una stoffa celeste con risvolti ampi dal gusto catalano ed arricchiti da nastrini frivoli alla moda delle corti feudali del Tempo.
“Chi è quella giovane?” Chiese Ordifren a Teno.
“Non guardarla neppure...” rispose l'amico “... è lady Maria, moglie del barone e madre dei loro figli...”
Ma Ordifren non riusciva a distogliere i suoi occhi da lei.
“Se fosse...” ripeteva la ragazza leggendo dal suo libro di enigmi “... se fosse...”
“Se lei fosse Galatea io sarei Pigmalione...” arrivando ad un tratto Ordifren “... se lei fosse Penelope io sarei Ulisse... e se lei fosse Ginevra io non potrei che essere Lancillotto.”
“Chi siete?” Lei voltandosi di scatto.
“Non vi ispira nessuno dei grandi nomi che ho citato?” Divertito lui.
“Non siete divertente.”
“Non voglio esserlo.” Ridendo Ordifren.
“E neanche cortese, visto non vi presentate, né annunciate.” Lei seccata.
“Sono l'abate Ordifren, inviato da Sua Grazia il vescovo.” Con un inchino cortese lui ma senza lasciare i suoi occhi.
“Oh, i miei omaggi, monsignore...” lei stupita, per poi salutarlo con cenno rispettoso del capo “... perdonate, io non pensavo...”
“E perchè mai?” Sorridendo lui.
“Beh, non parlate come un chierico...”
“E come parlano i chierici, milady?”
“Vi prendete gioco di me, monsignore!”
“Se vi aiutassi con quel vostro enigma, guadagnerei il vostro perdono?” Ridendo di gusto lui.
“Non pensavo che gli uomini di Chiesa perdessero il loro Tempo nei giochi, monsignore.” Lei sulle sue.
“Il gioco” lesto Ordifren “è il modo migliore per affrontare la vita, diceva il saggio Petronio.” Avvicinandosi lui a lei. “Dunque? Mi permettete di aiutarvi con questo vostro indovinello, milady?” Con i suoi occhi che spingevano al naufragio quelli di lei.

Questa è la scena del primo incontro tra Ordifren e Maria, con il protagonista che volutamente dall'autore del romanzo viene descritto simile a Guisgard, il suo nemico mortale, a simboleggiare ancora una volta come il Bene ed il male abbiano lo stesso volto.
Ordifren risolve l'enigma di Maria, ma questo naturalmente non basta a guadagnare il favore di lei e solo proseguendo nella lettura del romanzo si scopre come egli riesce a conquistarla.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere questo arcano?
https://i.pinimg.com/736x/cd/fa/37/c...185e886de8.jpg

Destresya 26-11-2019 13.06.01

Che bellissimo racconto, mio signore...

Così sognante e poetico il primo incontro tra i due innamorati, che ancora non sanno di esserlo.. o forse sì, perchè l'amore è spesso scritto nelle stelle.


Quanto all'enigma vero e proprio... vediamo...



Se fosse un libro?

Guisgard 26-11-2019 15.32.24

Se fosse un libro, lady Destresya?
Direi che potrebbe essere diversi tipi di libri, ma più di tuti sarebbe un'opera biografica :smile:

Destresya 26-11-2019 15.33.07

Se fosse un'epoca storica?

Lady Gwen 26-11-2019 15.37.11

Colgo forse una citazione a Django in quella tomba che il protagonista, più un antieroe, si porta dietro? :smile_chicalazo: :smile_wub:

Quanto all'enigma, se fosse un genere musicale?

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Guisgard 26-11-2019 15.42.26

Se fosse un'epoca storica, lady Destresya?
Allora sarebbe di certo il Medioevo!



Citazione:

Originalmente inviato da Lady Gwen (Messaggio 142307)
Colgo forse una citazione a Django in quella tomba che il protagonista, più un antieroe, si porta dietro? :smile_chicalazo: :smile_wub:

Quanto all'enigma, se fosse un genere musicale?

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In realtà, milady, potrebbe essere una citazione molto più gotica invece ;)
Quanto all'enigma... se fosse un genere musicale allora sarebbe forse una poesia accompagnata da musica, tipo ballata o canzone lirica medioevale!

Destresya 26-11-2019 15.51.38

Se fosse un numero?

Lady Gwen 26-11-2019 16.31.27

Se fosse una città?

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Altea 26-11-2019 18.00.28

Che racconto sognante.. Io vorrei tentare con la soluzione. Dico "Dante.
E chissà forse Maria potrebbe essere Beatrice proprio nel momento in cui il sommo poeta la vide su quel ponte.

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Guisgard 26-11-2019 23.47.33

Lady Gwen, se fosse una città direi una di quelle medioevali!
Lady Destresya, se fosse un numero? A me viene in mente il numero 3!




Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 142311)
Che racconto sognante.. Io vorrei tentare con la soluzione. Dico "Dante.
E chissà forse Maria potrebbe essere Beatrice proprio nel momento in cui il sommo poeta la vide su quel ponte.

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Ahimè, milady, non è Dante il personaggio misterioso da indovinare :sad_wall:

Altea 27-11-2019 17.48.20

Se fosse un colore?

Guisgard 27-11-2019 22.31.40

Se fosse un colore, lady Altea? Mi viene da dire rosso, il colore dell'Amore :smile:

Destresya 28-11-2019 15.34.37

Se fosse un cibo?

Guisgard 28-11-2019 21.50.41

Bella domanda, Lady Destresya... direi che sarebbe un cibo afrodisiaco :smile:

Lady Gwen 28-11-2019 21.53.58

Addirittura :eek:
Le mura di Camelot si stanno scaldando a tal punto? :eek:
Accidenti! :silenced:

Guisgard 28-11-2019 21.58.07

Le mura di Camelot, milady, mi pare siano sempre cariche di passione ;)

Destresya 29-11-2019 01.35.35

Potrebbe essere Lancillotto?

Guisgard 29-11-2019 15.02.44

Purtroppo non è Lancillotto, lady Destresya :naughty:

Destresya 29-11-2019 15.14.20

Vediamo allora... se fosse uno sport?

Guisgard 29-11-2019 15.45.09

Se fosse uno sport?
Mmm... vediamo... forse uno sport in cui bisogna pensare parecchio, una disciplina molto tattica ecco :smile:

Destresya 29-11-2019 16.16.21

Azzarderò con Pietro Abelardo..

Altea 29-11-2019 16.18.52

Se fosse un mestiere?

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Guisgard 29-11-2019 16.56.25

Citazione:

Originalmente inviato da Destresya (Messaggio 142394)
Azzarderò con Pietro Abelardo..

Ma allora siete davvero un portento, lady Destresya!
Pensavo fosse presto per riuscire ad indovinare, ma avete ribaltato le mie previsioni!
Infatti è proprio Pietro Abelardo, milady :smile_lol:
I miei complimenti :smile_clap:

Destresya 29-11-2019 17.10.57

Grazie milord, questo tipo di enigma è molto stimolante!

Non per niente ho indovinato tutti i se fosse... :smile_lol:

Guisgard 29-11-2019 17.13.57

Tutti voi li avete indovinato i Se Fosse?
Allora siete davvero abile!
Beh, ce ne saranno altri, visto dobbiamo sapere come continua il romanzo di Ordifren e scoprire come riuscirà a sconfiggere i suoi nemici e a conquistare il cuore della bella Maria ;)

Destresya 29-11-2019 17.15.55

Naturalmente, milord... e voi sapete bene quanto quella storia mi appassiona.
Infatti spero sempre di leggere ancora il Romanzo della Notte, che come sapete è caro al mio cuore...

Guisgard 29-11-2019 17.22.58

Questo enigma, milady, era proprio tratto da quel romanzo notturno di cui parlate :smile_lol:

Destresya 29-11-2019 17.23.45

A maggior ragione non vedo l'ora di leggerne ancora...

Destresya 01-12-2019 21.01.35

Il sole tramontava sulle colline di Sant'Agata, creando una tavolozza di colori caldi nel cielo sopra di loro.
Camminavano mano nella mano, in quel borgo che sembrava aspettarli da sempre, ed era così.
Si sentivano a casa, in quella serata autunnale dall'aria fredda ma limpidissima, al punto da scorgere una falce di luna che faceva capolino nel primo crepuscolo, accanto a Venere.
La gente li salutava, li aveva riconosciuti, sapeva che loro appartenevano a quel posto, a quel borgo incantato teatro di tante storie scritte insieme in notti senza fine.
Varcarono la soglia di quel giardino incantato che sembrava aspettarli.
L'atmosfera della sera, limpida e scura sembrava velarlo di una nuova magia.
La felicità dei due innamorati sembrava aleggiare intorno a loro, come una nuvoletta d'amore che li avvolgeva e li scaldava con il suo tepore.
Si tenevano per mano, si abbracciavano all'improvviso, si baciavano in piedi, stretti l'uno all'altra in quel momento così magico che sembrava non dovesse finire mai.
Il mondo stesso su era fermato, la terra aveva rallentato la sua corsa per concedere ai due innamorati ancora un momento insieme.
"Vorrei che questo momento non finisse mai.." sussurrò lei, stringendosi a lui nel loro posto magico, da cui si poteva vedere l'intera vallata.
"Non finirà..." la rassicurò lui, stringendola a sé.
"Domani già ripartirò.. non voglio partire.."
"Ma noi non siamo mai lontani..."
"No mai..." lei perdendosi nell'azzurro dei suoi occhi.
Lui sorrise e per tutta risposta la baciò.
Quel bacio che era sempre stato la migliore risposta ad ogni inquietudine.
Perché un bacio così apparteneva solo al Vero Amore.
E lei si sentiva davvero una regina, pensò mentre lo stringeva e sentiva sfregare sul collo la piccola corona così brillante che lui le aveva appena donato.
Tra le sue braccia lei aveva ogni cosa.
Lui era ogni cosa.
"Vieni, torniamo a casa, domani è ancora lontano..." sorrise lui, prendendola per mano.
Allora la condusse in quella casetta dalla porticina incastonata tra rami l'edera che era il loro nido d'amore.
Aveva ragione, il domani era ancora lontano.
Tra risate, abbracci, giochi, una cena fatta di leccornie, una notte passata stretti sotto una coperta troppo corta e tutti quei momenti che componevano la loro quotidianità.
Perché la verità è che non conta la quantità ma la qualità del tempo passato insieme.
"Lo vedi?" Gli sussurrò lei mentre attorcigliava una ciocca dei suoi capelli nella mano "Noi siamo più vicini di tanti altri che si vedono tutti i giorni!".
Lei cercò il suo sguardo "Si amore... noi siamo insieme in ogni istante.. solo noi..." sporgendosi a cercare le sue labbra
"Solo noi.." ripeté lui, stringendola a sé.
Ma il domani giunse con la sua vena di tristezza e malinconia che accompagnava sempre quel distacco.
"Sai, ho una sorpresa per te.." le disse lei, poco prima di andare.
"Che sorpresa?" Lui, curioso.
"Eh, la devi scoprire.." facendole l'occhiolino lei.
"Come scoprire?"
Lei rise "Vedrai..."
Lui la guardò incuriosito.
Lei gli consegnò un bigliettino colorato.
"Se risolverai l'enigma scoprirai dov'è.. ma dovrai aspettare di essere solo, così mi sentirai ancora vicina!".
"Ma io ti sento sempre vicina..." lui guardandola negli occhi, per poi stringerla forte a se.
In quell'abbraccio capace di annientare il tempo e la distanza.
Perché loro sì, sono sempre vicini, mai lontani.
Perché il Vero Amore non teme né il tempo né la distanza.
Una volta tornato a casa lui lesse il biglietto e andò in cerca della sua sorpresa.
Il biglietto che così recitava:

Ha un profumo inconfondibile
Alcuni lo parlano
Si può trovare sulla tavola
È composto da più parti
Si trova nei fumetti


Il nostro innamorato ovviamente risolse l'enigma e trovò la sorpresa lasciatole dall'armata.

E voi, dame e cavalieri, riuscite a risolvere l'enigma dell'innamorata?

https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6e126dec38.jpg

Altea 01-12-2019 22.54.04

Direi "mandarino"... Ha un profumo forte, si parla visto è una lingua, si mangia, ha più parti ed è il personaggio di un fumetto.

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Destresya 02-12-2019 15.12.20

Esattamente, milady, è prorpio "mandarino" complimenti :smile_clap:
Avete aiutato il nostro innamorato a trovare la sua sorpresa... :smile_lol:

Altea 02-12-2019 15.17.55

Citazione:

Originalmente inviato da Destresya (Messaggio 142502)
Esattamente, milady, è prorpio "mandarino" complimenti :smile_clap:
Avete aiutato il nostro innamorato a trovare la sua sorpresa... :smile_lol:

Bene, ne sono contenta!!!!!!!!

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Guisgard 02-12-2019 22.26.14

I miei complimenti a lady Altea che si dimostra sempre arguta e brillante nel risolvere gli enigmi :smile_lol:
Ma anche i ringraziamenti a lady Destresya che con questo racconto ci ha regalato e descritto uno dei luoghi che spesso appaiono qui a Camelot, ossia quella Sant'Agata che da sempre ispira avventura, mistero e passione.
E proprio la passione, come ogni volta che lady Destresya scrive, domina ogni parola e immagine di questo suo meraviglioso scritto ;)


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.34.32.

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