Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 18-06-2018 18.15.37

Ci inoltrammo nel cuore del bosco, guidati da un cavaliere.
C'era anche madame Destresya con noi e fui molto contenta di questo.
Rimasi agghiacciata dalle parole sulla radura in cui ci trovavamo, il pensiero di persone sepolte proprio qui dove eravamo noi mi dava i brividi e questa atmosfera non era delle migliori.

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Guisgard 18-06-2018 18.33.59

Erano fra quegli alberi secolari, dobe le pietre più antiche, consumate dal tempo e dalla furia delle intemperie, parevano ricordare i resti di costruzioni vecchie come il mondo.
Fra esse antiche sepolture erano state dimenticate da eoni, coperte ormai dalla terra, dai muschi e da cupe leggende.
"Non fatico a credere che luoghi simili stimolino la superstizione della gente..." disse Guisgard.
"Molti sono morti..." la zingara "... il bosco si anima e li porta via... da sempre..."
Elv guardo Gwen.

Lady Gwen 18-06-2018 21.37.38

Questo posto era parecchio inquietante, suggestivo e cupo.
La zingara poi insisteva sul voler alimentare la paura.
Infatti, allo sguardo di Elv allungai la mano a cercare la sua per stringerla.
Non mi ispirava molto tutto ciò e avevo delle brutte sensazioni.
Era un posto desolante e non mi sarei stupita di trovare proprio qui quell'essere, dopotutto chi poteva starci qui se non una bestia?

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Dacey Starklan 18-06-2018 22.47.50

Folle ardore, pazza voglia, affamata passione, questo era ciò che ci avvolgeva, univa e possedeva.
Impeti di lussuria dominavano la biblioteca, portando le nostre voci a infrangersi nell’aria rovente.
Il tempo era relativo, lo spazio dimenticato, solo noi, sempre noi, i nostri corpi fusi in uno solo.
Ancora e ancora, insaziabili, incontentabili.
Fino alla fine.
Fino a raggiungere l’apice massimo, fino ad essere colpiti dal piacere più assoluto e completo.
E poi il silenzio, alternato solo dai sospiri stanchi e appagati di entrambi .
Stesa su quel tavolo, tentai di riacquisire coscienza di me stessa, a fatica, sollevando appena il busto per tornare a specchiarmi negli occhi di Cales.

“ Questa è stata la più bella follia che io abbia mai fatto in vita mia...
E la rifarei, ancora e ancora, insieme a te.”


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Guisgard 18-06-2018 22.55.37

Si amarono a lungo, per buona parte della notte, gemendo e godendo su quel tavolo, con i loro corpi caldi, tesi e sudati.
Col respiro rotto e l'espressione appagata, Cales si chinò sul petto di Dacey, restando così ad ascoltare i battiti del suo cuore.
“Anche io...” disse piano “... anche io lo farei e rifarei ancora, mille altre volte...” chiudendo gli occhi per un istante, con le loro mani ancora intrecciate.
Ad un tratto udirono tanti voci, baldoria e confusione.
Cani e cani che abbaiavano e persino vari corni che suonavano.
Come se una grande battuta di caccia stesse per cominciare.
“Che succede?” Perplesso Cales.

Guisgard 18-06-2018 23.00.32

“Un momento...” disse Elv alla zingara “... cosa significa quella frase? Il bosco si anima? Che vuol dire.”
“Che il bosco vive, si anima e prende le persone.” La zingara.
“Continua a ripetere questa cantilena.” Ammon.
“Già e se ascolterete ancora finirete tutti per crederci davvero.” Guisgard a tutti loro.
Elv guardò Gwen perplesso.
Era un luogo cupo quello, fatto di alberi fitti e frondosi, cespugli densi e rocce consumate al punto da non poter riconoscere se vi avesse messo le mani sopra l'uomo o soltanto la natura.
Ad un tratto il gruppo udì un fruscio nella vegetazione resa impenetrabile dai rami, dalle foglie e dagli spessi rovi.
“Avete sentito?” Elv guardandosi intorno.
Tutti imbracciarono le armi.

Destresya 18-06-2018 23.00.49

Il nome della perla
 
Guisgard mi presentò il suo accompagnatore, che doveva aver suscitato l’interesse delle mie ragazze, perché sentivo un brusio alle mie spalle, o forse era lo stesso inviato del vescovo, dopotutto era davvero bello, pensai con una nota di malizia subito spenta dalla mia mano fantasma che mi ricordò come nessun uomo mi avrebbe trovato mai più attraente.
Si, era decisamente il caso di concentrarmi sulla bestia.
“Benvenuto a Sant’Agata, messer Ammon...” risposi cordialmente, sorridendo all’omone.
Partimmo per la caccia, e dovetti ammettere di essere contenta di non finire nè con Ruspon nè con Justine.
Nel gruppo notai anche Gwen con quello che riconobbi essere il suo Elv dal disegno che mi aveva fatto, una storia a lieto fine in tutto quello schifo, dopotutto.
Poco dopo arrivammo in una radura, dove Ammon e una zingara sentivano la presenza di morti molto antichi.
Faceva venire i brividi pensarci.
Il bosco, il bosco li portava via...
In effetti, io avevo visto “il bosco” piombarmi addosso, essendo quella cosa trasparente.
“Il bosco..” sussurrai “Come il bosco?” Chiesi poi alla zingara, mentre mi avvicinavo a Guisgard.
“Qualunque cosa mi abbia colpito era perfettamente mimetizzato col bosco... forse per quello si diceva che fosse il bosco stesso ad uccidere, che ne pensate?” a Guisgard “Ma... secoli, che cosa può uccidere per secoli?” Tra me e me, sospirando.
Poi, d’un tratto, sentimmo dei rumori, un fruscio... e per un momento mi paralizzai, ricordando quando era stato ambasciatore della bestia.
Impugnai immediatamente la pistola, e per poco non mi sbilanciai dal cavallo, considerando che avevo dovuto lasciare le redini per farlo, avendo una mano sola.
“Maledizione!” Sussurrai, stringendo forte le gambe attorno alla cella.
Nulla sarebbe stato più come prima.

Lady Gwen 18-06-2018 23.06.24

Cercavo di ignorare le parole della zingara, non facevano altro che alimentare la mia paura.
Improvvisamente, un fruscio.
Anche io oltre Elv lo avevo sentito ed impallidii di terrore.
Con ogni probabilità la bestia era qui ora e rischiavamo che non ci avrebbe lasciato scampo.

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Guisgard 18-06-2018 23.24.25

Tutti gli uomini imbracciarono i fucili, anche Destresya nonostante fosse donna, mentre le ragazze erano intorno al gruppo, compresa Gwen per attirare la fantomatica bestia allo scoperto.
“State pronti...” disse piano Guisgard.
La vegetazione appariva come incantata, intrisa di un innaturale silenzio.
D un tratto sentirono qualcosa.
“Bzzzzzzz... bzzzzzz... bzzzzzzz...”
Un attimo dopo qualcosa simile ad un'ombra velocissima uscì dalla vegetazione e come un soffio di vento raggiunse ed oltrepassò uno dei cacciatori.
Questi si aprì in due e cadde a terra.
Aveva le carni aperte e tutte le interiora ancora pulsanti che schizzarono fuori.
Alcune delle ragazze urlarono, qualcuno svenne ed un paio di cacciatori diedero di stomaco.
“Guardate là!” Urlò Elv indicando un punto fra gli alberi.
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Lady Gwen 18-06-2018 23.32.41

Attendemmo, finché sentimmo uno strano rumore.
Urlai e strinsi la mano di Elv e celando il viso nel suo petto, mentre il nostro cavallo si agitava.
Lo aveva trucidato così, semplicemente passandoci accanto.
Poi Elv indicò un punto ed allora tutti seguimmo con lo sguardo quella figura.
Non credevo ai miei occhi.
Cosa diamine era?!
"È come uno strano uomo trasparente, ma sembra stranamente goffo, curvo, come un animale..." mormorai, ancora terrorizzata.

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