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"Amici?" Sorpresa "Pensavo dopo quella notte vi fosse di più tra noi..Non ti interesso più? ". Poi quella confessione.."Ho rischiato il tutto per tutto per te quella notte...sono disposta a rischiare nuovamente. .dimmi dunque" .
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Era una stanza inquieta e desolata, come fosse uscita da un film horror. Mi guardai ancora intorno per poi tornare con lo sguardo sul volto di quella persona. Dal suo aspetto, sembrava avere oltre i cento anni, mi guardava con occhi scuri e sottili mentre rispondeva alle mie domande. "Se non siete stato voi..." dissi guardando le sue catene "allora chi...?" dissi fermandomi in un sussurro. Scossi un po' la testa e feci un passo indietro "non so come poterla aiutare, signore. Posso solo togliere il disturbo." dissi senza scollare le mani nascoste dalla mia schiena.
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I poliziotti andarono via, lasciandoci nello sconforto più totale, soprattutto mia madre.
Non l'avevo mai vista così, era stato davvero un colpo duro, per tutti. Annuii a Lucy, che mi chiese di essere accompagnata a casa, poiché già albeggiava. Prima di andare, mi avvicinai a mia madre e la abbracciai. Un abbraccio silenzioso, forse un po' incerto, ma non per questo meno intenso e sentito. Era tanto che non succedeva, era tanto che non abbracciavo mia madre, da tempo immemore passavamo il nostro tempo a litigare o a rivolgerci reciprocamente monosillabi sterili e freddi e mi accorsi solo in quel momento di quanto quel contatto mi fosse mancato. Brutto a dirsi, ma davvero doveva succedere un evento simile per far sì che ciò accadesse? Mi allontanai da lei, rivolgendole un veloce sguardo e andando dritta in macchina, seguita da Lucy. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La stanza era calda dei loro corpi, ardente dei loro gemiti e sognante per quella vaga penombra.
In un attimo Clio non fu più inginocchiata ai piedi di Icarius, ma fra le sue braccia. E lui la baciò con impeto e passione, con la medesima foga con cui tutti i suoi muscoli avevano reagito a quell'infinito attimo di godimento che lei gli aveva regalato. Un bacio caldo, appassionato ed umido, in cui le loro labbra e le loro lingue si intrecciarono in un gioco senza fine. Il corpo nudo di lui contro quello seminudo della musa interstellare, coperto ormai solo da quei sandali d'oro e dell'abito stretto attorno ai fianchi. Poi quelle parole, quella rivelazione. "Anche io ti amo..." disse Icarius con la voce colma di passione "... non so spiegare come e perché... ma so di amarti anche io..." tornando a cercare le sue labbra accoglienti. Il pittore allora cominciò a sfilare anche quello, il regale abito della regina, ma ad un tratto, quasi a destare i due da quel meraviglioso momento d'amore, il medaglione di lei cominciò a lampeggiare ed a suonare forte. |
Gaynor si preparò, per poi scendere di sotto dove Stewart aveva già servito la colazione.
L'inquietudine per quei sogni confusi sembrava essere passata e la ragazza poté rilassarsi con quanto il fedele maggiordomo aveva apparecchiato. Il domestico mostrò poi alla sua padrona il giornale di oggi, in cui naturalmente si dava molto spazio all'uccisione del giornalista, ma anche al ritrovamento del cadavere di una giovane studentessa. In fondo alla pagina del quotidiano, però, vi era anche la pubblicità del nuovo film di Skorpio, con la trama accennata. "Se la signora avrà la compiacenza di leggere" disse Stewart "potrà senz'altro notare come la trama di quel film pare abbia in quel che modo anticipato i nefasti eventi raccontati dalla cronaca di oggi. Ho infatti preso una copia del giornale anche per me stamani e ho potuto notare questa curiosa e macabra coincidenza." |
"Dici davvero, Stewart? Da ieri ad oggi troppe coincidenze sembrano manifestarsi ai miei occhi... leggo subito..." dissi andando con lo sguardo al trafiletto dedicato al film.
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Lo sguardo dello scienziato si fece serio, quasi cupo nel fissare Altea.
"Ascoltami..." disse "... noi siamo giunti dal futuro perché qualcuno ci ha chiamati... qualcuno del tuo tempo che ci inviato un segnale captato a distanza di decenni dalle nostre tecnologie... qualcuno che ha forse capito tutto... l'unica cosa certa è che si tratta di uno scienziato come me... ma fino ad ora non siamo riusciti a trovarlo..." Ad un tratto si udirono delle sirene e poi delle auto che si fermarono davanti all'abitazione. |
"Non posso saperlo..." disse il vecchio decrepito a Nyoko "... sono incatenato qui giorno e notte da anni ormai..."
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Lo guardai negli occhi incuriosita ma pure preoccupata.."Quindi vi è un pericolo in giro? Di cosa si tratta..chi mai potrebbe avere un macchinario tanto potente alla nostra epoca ...quindi è un mistero chi sia" pensierosa. Ad un tratto udii delle sirene e immaginai della polizia.."E ora?Cosa facciamo? "
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Gwen raggiunse se l'auto per accompagnare Lucy a casa sua.
Così la portò fino alla sua abitazione, dove le due amiche si salutarono. La giovane studentessa dai capelli rossi allora fece ritorno a casa con l'auto guidata dal suo autista. Ma prima che potessero giungere a destinazione, questi si accorse che qualcuno li seguiva. Erano motociclisti con caschi scuri a celare i loro volti. |
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