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Il principe sorrise nell'udire la voce di Gwen e si voltò.
La ragazza notò allora un cespuglio da cui sbocciavano delle stupefacenti rose nere. "I fiori, dottoressa, sono come l'umore di una bella donna..." disse "... ossia riconoscono il tocco e la presenza del loro padrone. Ed il suo umore, stamani, mi sembra molto fresco e vivace. La telefonata le ha fatto bene." Sorridendo con un lieve inchino. Sapeva infatti della telefonata di poco fa fatta ad Elv. https://www.soloecologia.it/wp-conte.../rosa-nera.jpg |
Tutto accadde improvvisamente, l' uomo era davvero orribile ma sentii una mano salda cingermi e mi accorsi era Lennox, mi difese ma pronunciò pure lui quelle parole arcaiche.
Mi svegliai nel mio letto....era stato un sogno? Ma io stavo leggendo e il libro non era vicino a me, se mi fossi addormentata. Rimasi perplessa perchè era il secondo sogno che accadeva, non poteva essere un caso, e se entrassi in una sorta di trance? Comunque non ci pensai e mi vestii di fretta per uscire dalla stanza e osservare il castello, ma sempre turbata. |
Altea dopo quell'inquietante sogno, molto diverso da quello fatto nei giorni precedenti, si preparò e lasciò la sua camera.
Camminando nei corridoi da una finestra strombata vide il principe nel giardino con Gwen. Era primissimo mattino. |
"Ma che meraviglia" dissi spontaneamente, vedendo quelle bellissime rose nere.
Non ne avevo mai viste ed era uno spettacolo stupefacente. Sorrisi a Lennox, ma poi rimasi molto sorpresa. Sapeva della telefonata? Bah... Magri poteva essere passato fiori dalla mia camera mentre parlavo. Comunque, mi mangiai la foglia. "Sì, devo dire di sì, abbastanza" ridacchiando "Ma le consiglio di andarci piano col concetto della donna col suo padrone. Non so come siate abituati in Oriente dalle sue parti, ma qui non è un concetto molto apprezzato, com'è giusto che sia, se vuole il mio parere" con un tono sornione, ma non molto giocoso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi perdoni, la mia poca conoscenza della vostra lingua mi porta a simili malintesi, dottoressa." Disse lui a Gwen. "Intendevo dire che l'uomo è colui che protegge la propria amata. Quando vorrà e sarà possibile mi permetta di invitarla nel mio paese. Esso è piccolo, isolato e circondato dai Carpazi, ma di certo sappiamo riconoscere il valore delle nostre donne. Dopotutto, narra la Bibbia, i destini degli uominii e degli Angeli è stato deciso da 2 donne." Ancora con un inchino del capo. "Ma voglia lei, dottoressa, perdonare ancora una volta il goffo modo che ho di esprimermi." Notando poi che aveva apprezzato le rose nere con lo sguardo. "Prego... ne scelga una e voglia accettarla come dono per il mio cattivogusto nell'esprimermi." Indicando le rose nere.
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Attraversando i corridoi vidi Lennox fare giardinaggio tranquillamente, non era proprio turbato lui e assieme vi era la scienzata.
Uscii in giardino pure io, era mattino presto e i fiori col loro profumo inebriavano l' aria rendendola più gradevole. Mi avvicinai, osservai Lennox e sfiorai una rosa nera senza parlare, ovviamente volevo vedere le sue mosse ma mi guardai attorno se vi fossero segni della sera prima e dell' ipotetico sogno. |
Arrivò Altea e non scorse alcun segno nel giardino della processione e tutto il resto visto in sogno.
Lennox si voltò e vide che lei accarezzava una delle rose nere. "Buongiorno, madama..." disse il principe baciando la mano della De Bastian. Un bacio però caldo, con le labbra appena dischiuse, come se succhiassero pino la pelle bianca di lei. "Ha riposato bene?" Chiese. "Le piacciono le mie rose?" Chiese gentile, con gli occhi nei suoi. |
Ridacchiai annuendo.
"Non si preoccupi, può capitare di capirsi male, non è certo un colpo di Stato" lo tranquillizzai. Sorrisi poi interessata le rose e ne scelsi una come mi aveva detto, mentre Altea arrivava. "Grazie per la rosa e per l'invito nel suo paese. I Carpazi sembrano un posto magico ed arcaico e sono davvero curiosa" annuendo entusiasta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Niente...nessun segno...udii le parole di Lennox con la scienzata ma si avvicinò a me "Buongiorno a voi mio caro Principe" sentendo le sue labbra calde sulla mia mano, un lieve brivido mi percorse e incatenai il suo sguardo col mio "Oh si, le sue rose sono meravigliose, perchè curate con il vostro amore. Se ho dormito bene, no affatto...ho sognato un grottesco festino, vi era poi un uomo molto malvagio e...voi mi avete salvata, il tutto contornato da una lingua strana ed arcaica, ma forse è solo suggestione" stringendo forte la sua mano.
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Lennox guardò Altea negli occhi e sorrise.
"Nei racconti del ciclo Bretone di re Artù, madama..." disse dopo aver udito il sogno di lei "... la regina Ginevra fu rapita dal malvagio Maliagant e condotta a Gorre, un misterioso reame dal quale nessuno poteva più tornare... per secoli poeti, mecanati, pittori e filologi hanno cercato di scoprire quale luogo reale si celasse dietro il nome Gorre... in realtà è una vana ricerca... Gorre simboleggia un ruolo irreale, ultraterreno... forse è la terra stessa dei sogni... infatti pochi riescono a tornare con i propri sogni... per questo fra tuti i cavalieri di Camelot soltando sir Lancillotto riuscì a giungere a Gorre, sconfiggendo Maliagant e salvando la regina Ginevra." Con un vago sorriso. "Se le mie rose le piacciono, milady, allora darò loro il suo nome... da oggi la rosa nera sarà chiamata Altea." Poi guardò Gwen. "Grazie per aver scusato il mio errore, dottoressa." Con tono gentile. |
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