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Un fuggiasco?
Osservai i soldati, stupita e turbata... cercavano un fuggiasco? ...E lo cercavano in teatro? Poi i miei occhi caddero su Tafferuille... su Tafferuille che stava discretamente arretrando verso il fondo del palco, dove però erano già arrivati i soldati a chiudere le uscite... Lo fissai per un istante... Tafferuille... quegli occhi più chiari del solito... quella esitazione all’ingresso in scena... la voce bassa, quasi a volerla celare... il bacio... I miei occhi si allargarono impercettibilmente... era un’idea folle, pazzesca... per un istante mi mancò l’aria... Citazione:
Solo per un attimo... poi sorrisi e tornai ad osservare i soldati che, nel frattempo, si erano voltati verso di me... “Voi chiedete chi sia Tafferuille, mon capitaine?” domandai, facendo qualche passo verso di lui “Oh, ma Tafferuille è molte cose... guardate i suoi occhi, ascoltate la sua voce... Tafferuille può essere il più sincero degli uomini e il più mentitore, Tafferuille può essere uno spadaccino o un innamorato, può essere comicità o dramma, più essere ciò che voi stesso desiderereste essere o ciò che più temete...” Sospirai, quasi avessi una terribile confessione da fare... “Sapete, mon capitaine, ciò che si dice? Si dice che togliere la maschera a Tafferuille sia rischioso per un uomo, poiché egli stesso vedrà calare la propria in quel momento... pochi sono gli uomini che non temono di veder calare il velo che cela la propria anima...” La mia voce si era fatta bassa e cadenzata, sentivo i loro occhi su di me... “Tuttavia, monsieur...” conclusi, arretrando dal centro del palco fin quasi al fondo della quinta “Se voi volete davvero sapere chi si cela dietro la maschera di Tafferuille... ebbene, toglietegliela allora. E lo scoprirete!” Ci fu un attimo di immobilità... un attimo soltanto, poi gli occhi di tutti si spostarono sull’uomo mascherato, immobile al centro di quel piccolo cerchio... Io percepivo ogni movimento come ad una velocità rallentata... attesi che i soldati facessero mezzo passo verso di lui, che stessero per acciuffarlo e fossero tanto presi da ciò da non notare nient’altro... quindi infilai una mano dietro il sipario, afferrai la leva che di solito Gobert manovrava e la tirai con forza: la botola sotto i piedi di Tafferuille si aprì all’istante e lui scomparve alla vista di tutti, proprio un istante prima che la Guardia Repubblicana gli mettesse le mani addosso. Un leggero sorriso mi increspò le labbra, subito però mi scostai di qualche passo dal sipario e mostrai enorme sorpresa, proprio come tutti gli altri. |
Mi avvicinai alla cella per fissare la ragazza.. piano oiano le chiesi..
<<Chi sei?>> |
Prima che potessi rispondere Orlando era già contro quel meraviglioso lupo, non era il momento di avere paura, come mi insegnò mio padre, valoroso guerriero, e non era il momento per i sentimentalismi per la vita di quel meraviglioso animale. Mi lanciai verso il muro, usai uno sgabello di velluto e presi la sciabola lasciandola correre a raso terra "Orlando, ecco è vicino a te. E che il Signore ti assista, ma basta tu lo ferisca solo per salvargli la vita, ti prego".
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Citazione:
"Jaym, quando tornerà il tuo padrone? Mi sento così sola... ed anche inutile, qui senza far nulla. Per favore, portami dei fogli, dell'inchiostro ed una penna d'oca, ho voglia di scrivere un po'..." Scrivere... si, si sentiva ispirata... e tutto d'un tratto le venne il desiderio di leggere della sua storia d'amore preferita, quella che fin da giovinetta le faceva battere il cuore... "Jaym, vorresti trovare per me una copia di Lancelot ou le Chevalier à la charrette? Te ne sarei grata..." |
La sagoma era scomparsa nell'ombra....forse si trattava veramente di uno spettro, l'indomani lo avreì chiesto ai frati per capirne qualcosa. Continuaì il mio cammino e la mia attenzione fu attratta da una porta mezza socchiusa che dava alla cappella..., sinceramente ero un poco intimorito, ma oramai giunto a quel punto non potevo tornare indietro. Attraversaì la porta e....
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La donna in cella, a quelle parole di Cavaliere25 fu colta da un impeto di stupore misto a gioia.
“Sono…” mormorò poi fissando Daniel “… sono la dama di compagnia della signora di Du Blois…” “Un momento!” Esclamò all’improvviso Hagus al resto del gruppo. “Se quell’uomo raggiungerà il portone, si accorgerà dell’assenza delle due guardie e darà l’allarme! Bisogna fermarlo!” |
<<Salve io sono Sir Daniel siamo venuti ad aiutarvi milady>> e dissi sorridendo poi sentendo Sir Hagus gridare rischiai e urlai verso la guardia <<AVADA KEDAVRA!>> un lampò verde attraversò il corridoio e la guardia morì all'istante.. Un capogiro fortissimo mi costrinse a sedermi a terra.. Vidi il ragazzo dai capelli rossi avvicinarsi a me.. <<Non.. dovevo.. usare.. la.. magia..>> Riuscii solo a sentire gli altri uomini avvicinarsi verso di me poi la tenebra mi avvolse nel suo caldo abbraccio..
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guardai la signora e dissi ora siete salva e sorrisi poi mi avvicinai a Daniel e dissi hei va tutto bene? domandai tutto preoccupato dobbiamo andarcene di qui prima che arrivi qualcuno dissi mentre guardavo il resto del gruppo
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Altea aveva lanciato giusto in tempo la sciabola ad Orlando.
Il lupo, infatti, era riuscito a ferirlo ad una spalla e senza un’arma quello scontro non sarebbe durato molto per il bel nobile. Ma, impugnata la sciabola, Orlando riuscì a bloccare la bocca del lupo: infatti l’animale afferrò la sciabola fra i denti. “Lo tengo fermo, Altea…” ansimò Orlando a sua moglie “… preso… fuggi da questa stanza… presto!” |
Parsifal, attratto dalla porta socchiusa, entrò nella cappella.
La penombra dominava ovunque. La poca e debole luce proveniva da due candele accese davanti all’altare. La cappella sembra vuota ed un’austera atmosfera dominava fra i suoi pilastri. Ad un tratto suonò la campana del monastero: era l’ora delle prime preghiere del nuovo giorno. Poco dopo i monaci uscirono dalle proprie celle. |
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