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E mentre Altea era in quella stanza, all'improvviso, udì delle voci giungere da fuori.
Erano confuse e sovrapposte. |
“In questi buchi” disse Azabler a Gwen “capitano spesso scene simili. Basta saperci fare l'abitudine.” Passò il locandiere. “Abbiamo bisogno di imbarcarci e andare lontano. Senza sentirci fare molte domande.” Dandogli del denaro il cacciatore di taglie.
“Tra un po' verrà il Guercio...” fece il locandiere “... lui vi aiuterà...” Poco dopo, infatti, un tipo losco e con un occhio solo entrò e si sedette ad uno dei tavoli. |
"Bene...." Annuii "Così capirai cosa intendevo quando dicevo che con lui sarebbe stai diverso..." Sorrisi appena "Ma in realtà se verrai a spiarci non mi vedrai recitare..." Con un sorriso forzato
Poi mi allontanai, diretta forse al casale, forse solo nella brughiera. In realtà avrei voluto seguirlo e sapere cosa doveva fare, perché avevo l'impressione che sarebbe stato sicuramente più interessante che guardare i miei recitare, cosa che non avevo minimamente intenzione di fare comunque. |
E mentre Elisabeth era in balia di quei pensieri, la porta si aprì ed entrò un uomo.
“Su, fatti vedere un po'...” disse “... sono Maluc l'eunuco e devo portarti fuori sul palco... ma prima voglio capire quanto puoi valere... alzati e cammina un po' per la stanza...” |
Sfogliavo quel libro, lo presi con me e mi sedetti su una poltrona fatiscente, ma ad un tratto udii delle voci..guardai la spada..oh..sarebbero arrivati in questa stanza? Ma erano voci confuse e io dovevo sapere di più di quella spada...ovvio..mica una spada del genere si lasciava incustodita..chissà magari quella spada cercava proprio me...appunto, nulla accade per caso..il cuore batteva forte..nessuno veniva in quel maniero..forse era lui?
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Arrivò il locandiere e Azabler gli diede dei soldi, in cambio della sicurezza di viaggiare senza che ci fossero fatte domande. Il taverniere ci indicò un tizio, abbastanza losco, che poco dopo entrò e si sedette ad uno dei tavoli.
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Ero immersa nei miei pensieri....pensavo a come sarebbe finita.....a cosa sarebbe successo....quando si apri' la porta....Istintivamente....mi alzai dal letto.....entro' un uomo...alto...robusto...dai modi spicci.......voleva vedere la merce per il suo padrone....dovevo camminare.........e pensando soltanto a porre rimedio nel miglior modo possibile a quella situazione....cominciai ad andare avanti ed indietro....sentendo il tessuto de vestito soffiarmi intorno alle gambe........sino a quando no mi fermai dinanzi all'uomo.........".....Cosa farete adesso...guarderete se tutti i miei denti sono a posto ?.....se la mia pelle profuma ?.......dite al vostro padrone....che saprà quanto valgo solo quando mi avrà acquistata........".....la mia ira era tale...che le finestre incominciarono ad aprirsi e a chiudersi da sole...sino a quando tutto si fermo'...........
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Clio si allontanò, ma non raggiunse il casolare.
Era inquieta ed i suoi pensieri furono interrotti da un nuovo passaggio del Corvo. Il velivolo fece una virata e poi sfrecciò via. E lei aveva abbastanza esperienza per capire che quello era un volo di avvistamento. Ma cosa cercavano in quella sperduta campagna? |
Altea attese e quelle voci si fecero più vicine.
E lei ne riconobbe una. Era infatti quella di Pepino insieme ad altre due voci. “E' sera ormai...” disse l'ometto da fuori la stanza “... anche se piove forse quella cosa si vedrà... andiamo sulla torre...” ed andarono via. |
“Aspettate qui...” disse Azabler ai suoi.
Si alzò e raggiunse il tavolo del Guercio. Vi restò a parlare qualche istante e poi tornò dai suoi compagni. “Quell'uomo” fissando Gwen e gli altri “stanotte ci farà lasciare l'isola... ufficialmente per sbarcarci in un posto sicuro... ma prima lui incontrerà una nave corsara...” “E noi agiremo, vero?” Chiese Balck. “Ovvio.” Annuì Azabler. |
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