Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il fantasma dell'Elyseum (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2551)

Guisgard 14-07-2018 23.58.39

La redazione di un giornale è uno dei luoghi più caotici del mondo.
Vi sono scene a cui difficilmente si potrebbe assistere in qualsiasi altro posto.
Gente tarantolata a destra ed a manca che si sposta impazzita attraverso corridoi, uffici e stanzini, che urla, che gesticola, che si abbandona a deliri di entusiasmo ed a profonde crisi di scoraggiamento.
Gwen si ritrovò risucchiata in questa confusione generale e quelli intorno a lei manco quasi si accorgevano della sua presenza.

Guisgard 14-07-2018 23.58.58

L'uomo guardò Destresya quasi con sospetto.
“Mmm... un catering...” disse svogliato “... e dove avrebbe luogo l'evento? Vede, il signor Cristiano è molto impegnato e temo abbia accordi da qui ai prossimi tre anni.” Spiccio, come chi ha fretta di andare via.

Guisgard 15-07-2018 00.02.49

Cambiarono posizione, toccandosi, strofinandosi l'una sull'altro, su quei corpi sudati, caldi eccitati.
Hiss la prese fra le braccia, tenendo la schiena di Altea contro il suo petto robusto e virile, ricominciando quella folle danza di piacere, di istinto, di passione e di amore.
I lunghi capelli di altea si attaccavano sulla pelle sudata, mentre le mani di Hiss la tenevano per una gamba e per i seni.
La prendeva, la dominava con forza mascolina, con ardore virile, come solo i veri uomini ed i veri amanti sanno fare.
E mentre la faceva sussultare, gemere e godere, soffocò un grido di piacere di lei baciandola con trasporto.
Un bacio vero, profondo, travolgente.

Guisgard 15-07-2018 00.05.10

Set sorrise per prendere un attimo di tempo, essendo rimasto spiazzato dalla proposta di Dacey.
"Una domanda..." disse "... beh, devo giocarmela bene... vediamo un pò... si... ecco, ho una domanda... io... io ti piaccio, Dacey?" Chiese di getto.
Un attimo dopo squillò il suo cellulare.

Destresya 15-07-2018 00.06.00

Non vedeva l'ora di liberarsi di me, questo era chiaro.
Non sapevo se avea colto o meno la mia metafora del catering, ma sicuramente la faccenda non lo interessava.
Mi chiese il luogo e allora mi dissi che forse avevo ancora una carta da giocare.
"All'Elyseum.." risposi, trattenendo il fiato.
Chissà che l'idea di poter mettere a segno un furto in quel luogo non gli facesse cambiare idea.

Lady Gwen 15-07-2018 00.08.02

Appena entrai, fui invasa dal caos.
Gente che correva a destra e sinistra, come impazzita, chi euforica, chi disperata.
Ma in un certo senso era quasi divertente vedere tutta quella frenesia e quella attività.
Nessuno sembrava far caso a me, così avanzai, cauta e silenziosa, in cerca di Elv o del suo ufficio.

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Guisgard 15-07-2018 00.13.36

A Quel nome l'uomo si bloccò e la guardò.
"L'Elyseum..." disse "... quindi lei lavora lì? Da quel pò che so è un antico castello adibito oggi... a cosa precisamente? I giornali sono così vaghi... non ho mai capito se è un museo, una caserma per il sequestro di beni o un grosso studio musicale." Sarcastico.

Guisgard 15-07-2018 00.14.23

Gwen vagò un pò smarrita in quella Babele di titoli, di notizie, di annunci e di illusioni.
Di Elv però nemmeno l'ombra.

Altea 15-07-2018 00.14.35

La mia schiena delicata contro la forza del suo petto, potevo sentire la potenza mascolina di Hiss insinuarsi in me, darmi un piacere che saliva fino alla testa, quasi da far perdere il senno, i sensi. Le sue mani mi afferrarono con sicurezza e anche dolcezza perché questo era Hiss...furore e passione e dolcezza e romanticismo.
Non potevo resistere, il mio corpo seguiva i suoi movimenti lunghi e prolungati per poi farsi frenetici e furiosi.
Gemetti forte e lui mi baciò, con ardore...."Non ti lascerò più..." socchiudendo gli occhi per il piacere estremo.

Dacey Starklan 15-07-2018 00.15.29

A quella domanda sorrisi, dentro di me, mentre davanti a lui mi limitai a roteare gli occhi.

“ Avevo detto una domanda intelligente, con tutto ciò che potevi chiedermi hai fatto una domanda di cui già dovresti sapere la risposta.”

Quanto amavo fare un giochetto di parole per confonderlo, senza dargli mai conferme definitive ma avevo promesso completa onesta in una risposta e , per quanto trovassi sciocca la domanda, dovevo rispondere sincera.

“ Non mi piaci.”

Lasciando dietro le mie parole un sordo silenzio mentre bagnavo le labbra con del vino rosso.

“ Non spreco il mio tempo in giro con un ragazzo che mi piace. Sono termini che usano i ragazzini al liceo.
Io ti trovo interessante, mi piace ascoltarti parlare, la tua compagnia. Mi fa ridere come riesco a intimidirti e a farti diventare rosso d’imbarazzo, riesco a leggere nei tuoi occhi desideri che sembri non avere il coraggio di esprimere e aspetto di vedere se mi lo farai.
Ti trovo affascinante, adoro la tua barba e apprezzo che tu non stia più fumando in mia presenza. Alla mostra ti sei dimostrato anche premuroso nei miei confronti e...
Rispondi a questo telefono o lo spegni. Mi da fastidio sentire la suoneria sopra le mie parole!”


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